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Classe 1°- 3°, scuola primaria

Situazione di partenza

Questa classe accoglie da tre anni una bambina con ridotte capacità motorie e non verbale.

Qui si riprende una situazione già descritta nel capitolo Comunicazione e linguag-gio (Orololinguag-gio, calendario: supporti visivi per scandire il tempo), per approfondire le atti-vità che hanno permesso un ricco percorso di inclusione nella classe e di adattamento degli obbiettivi didattici, grazie alla mediazione di supporti visivi comunicativi.

Difficoltà e punti di forza

L’alunna manifesta:

• Una limitata capacità di attenzione verso i contenuti verbali.

• Difficoltà a comprendere testi complessi.

• Motricità ridotta (atassia e aprassia)

• Bisogno di stimoli che appagano la sua curiosità ed interesse. Preferisce il canale visivo immagini e filmati.

• Nonostante le difficoltà motorie della bambina l’espressione emotiva risulta chiara attraverso l’uso intenzionale di gorgheggi, movimenti corporei e mimica.

Negli anni si è lavorato sulla direzione dello sguardo affinché l’alunna potesse utiliz-zarlo per attuare scelte tra gli stimoli proposti e potesse utilizutiliz-zarlo in modo comunicativo.

Intervento

Analizzando gli obbiettivi della materia Lingua italiana, previsti nel piano di studi provinciale della classe 3°, è stato possibile porsi obiettivi didattici comuni alla classe.

Per esempio quest’anno riguardo alle competenze di lettura, analisi e comprensio-ne dei testi, si è proposta un’attività di costruziocomprensio-ne di un libro illustrato, che rappre-sentasse la favola de “La cicala e la formica”.

In questo percorso comune alla classe gli obbiettivi per l’alunna sono stati:

• accrescere e consolidare tempi di attenzione selettiva e attenzione condivisa;

• ampliare e rinforzare il concetto di tempo, come sequenza di eventi e causalità;

• ampliare il vocabolario di simboli attraverso le esperienze nuove e significati-ve condivise con la classe, con valore relazionale;

• apprendimenti attraverso il fare.

Gli strumenti e le proposte sono sempre state operate:

• utilizzando il supporto visivo di immagini e fotografie;

• coinvolgendo l’alunna nell’esprimere la scelta tra più possibilità attraverso la direzione dello sguardo;

• documentazione attraverso fotografie delle esperienze fatte.

Tipo di attività

L’attività consisteva nella lettura di una favola, illustrazione e traduzione in CAA.

Il tempo dedicato è stato di un’ora alla settimana. Il prodotto finale è stato un libro per tutti con immagini, didascalie e CAA.

Protagonisti Attività Come

Nel gruppo classe

Lettura e comprensione di una favola attraverso un’espe-rienza comune alla classe

• Lettura silenziosa

• Lettura espressiva a voce alta

• Drammatizzazione

Divisione del testo in sequenze individuando:

• Inizio

• Svolgimento

• Conclusione

• Rielaborazione

Ad ogni fase un compagno facilita l’alunna ponendo queste domande e una scelta tra 3 simboli come risposta:

Chi?: per scegliere i protagonisti Che cosa fa?: le azioni

Come?: le qualità Dove?: il luogo Quando?: il tempo

I compagni scrivono il testo al computer in base alle scelte fatte dall’alunna.

Creazione del libro illustrato Le sequenze del testo sono state:

• prima illustrate dai compagni

• poi si sono create le didascalie alle immagini

• ed infine le didascalie sono state tradotte in CAA

Con i compagni

I compagni in questa attività hanno motivato e supportato l’alunna a sviluppare la propria iniziativa e ampliare l’uso di simboli. Per i compagni stessi questa attività e l’utilizzo della CAA è stata occasione di acquisizione di competenze linguistiche, come nel riconoscere e denominare le parti principali del discorso e le sequenze che costituiscono una favola. Questo modo operativo applicato anche ad altre materie è stato utile a tutti per allenare le proprie abilità di sintesi, e per riconoscere i contenuti essenziali di un testo.

Risultati

Questa attività ha portato risultati positivi all’alunna sia su un piano cognitivo (apprendimenti, ampliamento dei simboli utilizzati, tempi di attenzione, compren-sione di sequenza di azioni ed eventi), che su un piano relazionale-emotivo, portando l’alunna ad essere protagonista di un percorso didattico significativo, permettendole di riconoscersi in una competenza ed in un prodotto realizzato. Seguendo questa modalità operativa è stato possibile affrontare assieme alla classe gli obbiettivi didat-tici di Storia, Scienze, Geografia. I prodotti hanno favorito lo studio anche di altri compagni.

L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA: METODO GLOBALE CON IMMAGINI

Classe 1°, scuola primaria

Situazione di partenza

Il bambino presenta interesse per le attività scolastiche e per i compagni ma ha difficoltà a generalizzare gli apprendimenti e a gestire le relazioni con i compagni.

Difficoltà e punti di forza

• Rigidità e interessi ristretti nel gioco spontaneo.

• Difficoltà a costruire le parole nella lettura e a memorizzare il significato.

• Difficoltà nella simbolizzazione e astrazione.

• Buone capacità motorie.

• Sguardo presente e motivazione al contatto sociale.

Metodologia di intervento

I metodi analitici o globali muovono dal presupposto che la lettura sia un atto globale e ideo-visuale e che dunque il riconoscimento globale della parola precede la fase analitica della stessa.

Nel metodo globale l’aspetto visivo assume un compito fondamentale. Altrettan-to essenziale per il bambino è la conoscenza dell’argomenAltrettan-to, in quanAltrettan-to quesAltrettan-to gli consente di farsi un’idea a priori del contenuto del messaggio scritto. Tanto più gli apprendimenti sono vicini e legati ad esperienze concrete della vita del bambino tan-to più facile e rapida è l’attività di decifrazione.

Tipo di attività

In questo percorso si è proposto al bambino il metodo globale di apprendimento alla letto-scrittura adattandolo alle sue specifiche necessità.

• Strutturando l’ambiente di apprendimento: creando uno spazio personalizzato in cui il bambino possa sentirsi sicuro, libero di muoversi in modo autonomo ma sostenuto.

• Lavorando in piccoli gruppi di apprendimento: al fine di evitare l’isolamento del bambino e permettergli di costruire tecniche di interazione sociale con i compagni.

• Dando priorità al canale visivo: per potenziare il canale visivo e facilitare l’ap-prendimento della letto-scrittura, si è deciso di adottare un metodo globale nel quale ad ogni parola veniva affiancata un’immagine.

• La motivazione è stata stimolata attraverso un lavoro che partiva dalla quotidianità, dagli interessi e da esperienze concrete del bambino.

In un primo momento abbiamo lavorato su

singole immagini legate alla relativa parola. Successivamente abbiamo iniziato a lavorare sulla scrittura e lettura di piccole frasi.

Questa modalità di lavoro ha permesso al bambino di acquisire sicurezza anche all’interno del gruppo classe.

Era in grado di riconoscerle parole e frasi imparate e riscriverle anche all’interno di ambiti diversi.

Risultati

Migliora l’interazione con i compagni sia nelle attività didattiche che nelle attività ludiche.

Apprende scrittura e la lettura di parole e di frasi.

Può generalizzare gli apprendimenti e utilizzare le parole in situazioni diverse.