• Non ci sono risultati.

ANALISI DEI DATI DELLA SEZIONE 1: DOMANDE DI CARATTERE GENERALE

Sono arrivata a raccogliere 614 risposte al mio questionario, quasi 100 delle quali da parte di persone che hanno visitato il museo – e dal momento in cui il cluster intervistato risultava eterogeneo sia dal punto di vista anagrafico che topografico – ho deciso di cominciare la mia analisi dei dati raccolti.

Tramite Excel ho creato delle tabelle e dei grafici in cui ho inserito e pulito i dati raccolti di modo tale da renderne la lettura semplificata e intuitiva.

I dati che saranno presentati ed analizzati di seguito sono già stati depurati dai dati incoerenti. Grazie alle funzioni di Excel sono infatti riuscita ad isolare ed eliminare le risposte contraddittorie di alcuni utenti: per esempio le risposte di coloro che alla domanda “Come è venuto a conoscenza del museo?”87 avevano

selezionato sia l’opzione “attraverso amici/parenti/conoscenti” che l’opzione “non ho mai sentito parlare del museo delle Navi Antiche di Pisa”.

Dall’analisi dei dati generali della prima sezione risulta che la maggior parte degli utenti che hanno risposto al questionario sono italiani (97,2% del totale) e donne (63% del totale). Per quanto riguarda la fascia di età, sebbene la maggioranza degli intervistati abbia tra i 19 e i 30 anni, sono riuscita a raggiungere in maniera soddisfacente anche altri gruppi anagrafici diversi dal mio, soprattutto per quanto riguarda la fascia di età 41-65 anni:

o 13-18 anni: 1% del totale o 19-30 anni: 51,8% del totale o 31-40 anni: 12,4% del totale o 41-65 anni: 22,1% del totale o Più di 65 anni: 12,7% del totale

Per quanto riguarda il paese/regione in cui l’utente vive sono stati raccolti feedback da quasi tutte le regioni italiane, anche se la maggior parte delle risposte arriva dalla Toscana. Ho deliberatamente cercato di diffondere maggiormente il questionario all’interno dei confini regionali poiché ritengo quello dei toscani il cluster più interessante da analizzare. Vista la recentissima apertura

sarebbe infatti utopistico immaginare che l’esposizione sia molto conosciuta oltre i confini regionali, mentre ha senz’altro avuto maggiore possibilità di farsi conoscere in Toscana. Risulta quindi interessante analizzare le risposte di chi vive nella stessa regione in cui l’esposizione è stata allestita – ma non la conosce e non l’ha mai visitata – per cercare di capire quali possono essere le chiavi di miglioramento a livello di comunicazione e promozione. Ho comunque ricevuto feedback significativi provenienti soprattutto da:

o Toscana: 70,2% del totale o Lombardia: 9% del totale o Liguria 4,6% del totale

o Paese estero: 3,9% del totale

Per quanto riguarda il titolo di studio la maggior parte degli intervistati risulta laureato:

Grafico 1 – Titolo di studio degli intervistati

Per quanto riguarda invece la professione, in virtù del lavoro di promozione e delle attività che il museo svolge con gli istituti scolastici, ho ritenuto interessante mettere tra le opzioni alcune categorie specifiche: studenti, insegnanti, archeologi e pensionati. Ho aggiunto poi la categoria “altro” in cui l’utente poteva inserire la sua professione, ove questa non rientrasse nelle opzioni da me indicate. Nel gruppo “altro” risultano predominanti gli appartenenti alla categoria degli impiegati (10,4% del totale). Questa domanda mi ha permesso di avere un’idea

generale delle attività quotidianamente svolte dai maggiori fruitori del museo o dai suoi potenziali visitatori:

o Studenti: 31,6% del totale o Insegnanti: 7,3% del totale o Archeologi: 2,6% del totale o Pensionati: 11,6% del totale o Impiegati: 10,4% del totale

Segue una tabella riassuntiva di quanto analizzato fino ad ora:

La penultima domanda della sezione 1 riguarda le modalità attraverso le quali gli utenti sono venuti a conoscenza del museo. Di seguito riporto un grafico che sintetizza le risposte degli intervistati:

Grafico 2 - Risposte degli intervistati alla domanda: "Come è venuto a conoscenza del Museo?"

Come si può notare dal grafico (Grafico 2) la maggior parte degli intervistati non ha mai sentito parlare delle Navi Antiche; dato influenzato dall’alto numero di persone raggiunte tramite il questionario che non hanno vistato il museo (di cui si parlerà in maniera più approfondita nel paragrafo 4 di questo capitolo.).

Fatta questa constatazione, ritengo interessante andare a vedere più nello specifico come gli intervistati che hanno sentito parlare del museo (a prescindere dal fatto che lo abbiano visitato o meno) ne sono venuti a conoscenza.

Risulta chiaro che il museo propone una visita diversa dal solito, tale per cui l’utente, una volta tornato a casa, sente la necessità di raccontare e consigliare l’esperienza che ha vissuto. Dalla mia indagine emerge infatti che la principale fonte che ha permesso di venire a conoscenza del museo sono “amici, parenti e conoscenti”. Secondo i dati raccolti il passaparola sembra dunque essere il miglior strumento di promozione di cui Le Navi Antiche godono attualmente.

In seconda posizione troviamo l’opzione “articoli, quotidiani, riviste, pubblicazioni” che conferma quanto detto da Marcella Vannozzi88 sull’efficienza dell’ufficio

stampa cui Cooperativa Archeologia si affida anche per le notizie riguardanti le Navi Antiche. In terza posizione troviamo l’opzione “scuola/università” dato in linea con quanto riferitomi sia da Vannozzi che da Camilli89 nelle loro interviste:

sin dalla sua nascita, Le Navi Antiche hanno da subito costruito un efficiente programma di collaborazione con gli istituti scolastici e universitari.

Significativo risulta il gruppo di intervistati raggiunti attraverso i social networks e, per questo motivo – vista l’efficacia di questo strumento promozionale – ho ritenuto interessante sviluppare un’analisi più approfondita di questo aspetto, riportata in seguito all’interno del paragrafo 4 di questo capitolo.

Grafico 3 – Risposte degli intervistati alla domanda: “Ha mai visitato il Museo?”

Come è possibile notare dal grafico il 15,9% (98 persone) degli intervistati ha visitato il museo almeno una volta. Nei paragrafi che seguono ho analizzato i dati raccolti attraverso le risposte di entrambi i gruppi di intervistati