• Non ci sono risultati.

In una prima fase sono state calcolate le statistiche descrittive (valori di minimo e massimo, media, deviazione standard, coefficienti di asimmetria e curtosi) di tutte le scale dei diversi strumenti utilizzati (EDI-3, BUT-A, BUT-B, PBI e SAT), con il fine principale di verificare che esse fossero distribuite in maniera sufficientemente prossima ad una curva gaussiana. Vista la presenza di variabili non normali, si è preferito optare per analisi inferenziali di tipo non parametrico. In una seconda fase si è proceduto a confrontare le medie ottenute dai due gruppi di partecipanti (clinico vs. di controllo) in tutti i punteggi di scala, mediante il test non parametrico di Brown-Forsythe.

In una terza fase, sono stati calcolati i coefficienti di correlazione fra tutti i punteggi di scala considerati, distintamente per ciascuno dei due gruppi di partecipanti, mediante il coefficiente non parametrico Rho di Spearman.

Infine, i punteggi di scala dei questionari EDI-3, BUT-A, PBI e SAT sono stati trasformati in variabili categoriali, utilizzando a tale scopo i valori normativi dei diversi strumenti, e ne è stata verificata l’associazione statistica con l’appartenenza di gruppo (clinico vs. di controllo). Le scale dell’ EDI-3 sono state codificate in base al livello di rischio (basso vs. tipico vs. elevato), quelle del BUT-A in base alla probabilità di significativo disagio del corpo (bassa vs. alta), quelle del PBI in base al livello di cura materna/paterna (bassa vs. alta) e di

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protezione materna/paterna (bassa vs. alta), oltre che in funzione dell’incrocio fra i livelli di cura e di protezione. In ultima analisi, il punteggio unico del SAT è stato categorizzato in funzione dei diversi livelli di attaccamento (sicuro vs. insicuro- ansioso ambivalente vs. insicuro-ansioso evitante vs. a rischio/disorganizzato/confuso). Le analisi sono state condotte mediante l’utilizzo del test non parametrico Chi-quadrato oppure, nei casi in cui anche soltanto una frequenza di cella fosse risultata nulla, si è proceduto al calcolo del test della probabilità esatta di Fisher.

89

C

APITOLO

5:R

ISULTATI

Qui di seguito sono riportate le statistiche descrittive delle scale e dei relativi punteggi totali (“Rischio di disturbo alimentare” e “Disadattamento psicologico generale”) del questionario EDI-3, ovvero i valori di minimo e massimo, media, deviazione standard, coefficienti di asimmetria e curtosi, calcolate distintamente per il gruppo clinico (Tabella 5.1) e per quello di controllo (Tabella 5.2).

Tabella 5.1. Statistiche descrittive di tutte le scale e dei totali parziali del questionario EDI-3 relative al gruppo clinico: punteggi di minimo e massimo, media (M), deviazione standard (SD), coefficienti di asimmetria e curtosi.

Variabile Min Max M SD Asimmetria Curtosi

Impulso alla magrezza (DT) 4 28 19.56 7.40 -.92 .06

Bulimia (B) 0 20 6.06 6.58 .99 -.26

Insoddisfazione per il corpo (BD) (*) 7 38 26.44 10.37 -.51 -1.14 Rischio di disturbo alimentare

(DT+B+BD) (EDRC) 13 84 52.06 20.73 -.46 -.59

Bassa autostima (LSE) 2 24 15.69 6.38 -.53 -.36

Alienazione personale (PA) 1 24 14.38 7.15 -.38 -.81 Insicurezza interpersonale (II) 4 27 14.38 6.34 .35 -.24 Alienazione interpersonale (IA) 4 23 11.31 5.31 .82 .20 Deficit interocettivi (ID) 1 32 16.56 9.39 .19 -.97 Disregolazione emotiva (ED) 1 27 13.94 8.27 -.08 -.98

Perfezionismo (P) (*) 3 17 10.44 4.44 .14 -1.06

Ascetismo (A) 0 20 11.13 5.38 -.35 -.14

Paura della maturità (MF) 3 23 11.81 5.99 .62 -.47

Disadattamento psicologico generale (LSE + PA +II + IA + ID + ED + P + A + MF) (GMPC)

49 181 113.25 45.68 -.14 -1.38

90

Tabella 5.2. Statistiche descrittive di tutte le scale e dei totali parziali del questionario EDI-3 relative al gruppo di controllo: punteggi di minimo e massimo, media (M), deviazione standard (SD), coefficienti di asimmetria e curtosi.

Variabile Min Max M SD Asimmetria Curtosi

Impulso alla magrezza (DT) 0 24 8.81 6.56 .68 -.25

Bulimia (B) (*) 0 10 2.71 2.72 1.22 1.43

Insoddisfazione per il corpo (BD) (*) 4 26 14.24 7.45 -.01 -1.60 Rischio di disturbo alimentare

(DT+B+BD) (EDRC) (*) 5 43 25.76 13.37 .04 -1.69

Bassa autostima (LSE) 0 15 5.24 4.70 .41 -.88

Alienazione personale (PA) (*) 0 14 4.52 3.72 1.15 .94 Insicurezza interpersonale (II) 1 17 7.19 5.00 .36 -.97 Alienazione interpersonale (IA) 1 11 5.19 2.32 .52 .68 Deficit interocettivi (ID) (*) 0 31 9.00 7.13 1.43 3.31 Disregolazione emotiva (ED) 0 16 6.48 4.38 .36 -.62

Perfezionismo (P) 0 13 5.76 4.01 .35 -.95

Ascetismo (A) 1 11 4.95 2.89 .55 -.47

Paura della maturità (MF) 0 21 9.62 4.89 .05 .65

Disadattamento psicologico generale (LSE + PA +II + IA + ID + ED + P + A + MF) (GMPC)

20 107 56.14 21.61 .59 .23

Nota. (*) = variabile non distribuita normalmente.

L’analisi dei valori di asimmetria e curtosi ha permesso di individuare le variabili distribuite in maniera significativamente difforme da una distribuzione gaussiana (tali variabili sono riportate nelle Tabelle 5.1 e 5.2 contrassegnate da asterischi posti a fianco al nome di ciascuna scala o dei totali di scala).

Per quanto riguarda il gruppo clinico, “Insoddisfazione per il corpo (BD)” e “Perfezionismo (P)” non rispettano i criteri propri di una curva normale, allo

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stesso modo delle scale “Bulimia (B)”, “Insoddisfazione per il corpo (BD)”, “Alienazione personale (PA)” e “Deficit interocettivi (ID)” (Tabella 5.1), oltre che per il totale di scala “Rischio di disturbo alimentare” fatto rilevare dal gruppo di controllo (Tabella 5.2).

Tabella 5.3. Statistiche descrittive di tutte le scale e dei totali parziali del questionario BUT-A, BUT-B, PBI e SAT, relative al gruppo clinico: punteggi di minimo e massimo, media (M), deviazione standard (SD), coefficienti di asimmetria e curtosi.

Questionario Variabile Min Max M SD Asimmetria Curtosi

BUT-A

Paura morbosa dell'aumento

di peso (WP) (*) .50 18.50 4.36 3.94 3.40 12.88 Preoccupazione per

l'immagine del corpo (BIC) .44 5.00 3.06 1.37 -.57 -.09 Condotte di evitamento

collegate all'immagine del corpo (A)

.00 4.16 2.08 1.04 -.03 .00

Controlli compulsivi della

propria immagine (CSM) .40 4.20 2.56 .99 -.43 .25 Depersonalizzazione (D) .16 4.33 2.47 1.01 -.27 .96 Indice generale di gravità

(WP + BIC + A + CSM + D) (GSI) (*)

.32 4.41 2.79 .99 -.82 1.49

BUT-B

Totale sintomi positivi

(PST) (*) 7 37.00 21.19 9.44 .01 -1.01

Indice di distress (PSDI) .38 4.50 2.81 1.19 -.54 .10

PBI

Cura (madre) 9 32 21.88 6.51 -.33 -.10

Protezione (madre) 12 33 23.18 6.08 -.41 -.74

Cura (padre) 3. 37 20.81 8.84 -.18 .17

Protezione (padre) 2 27 15.88 7.45 -.47 -.44 SAT Attaccamento totale -8 6 -1.88 3.56 .36 .17 Nota. (*) = variabile non distribuita normalmente.

92

Tabella 5.4. Statistiche descrittive di tutte le scale e dei totali parziali del questionario BUT-A, BUT-B, PBI e SAT, relative al gruppo di controllo: punteggi di minimo e massimo, media (M), deviazione standard (SD), coefficienti di asimmetria e curtosi.

Questionario Variabile Min Max M SD Asimmetria Curtosi

BUT-A

Paura morbosa

dell'aumento di peso (WP) .50 4.12 1.87 1.14 .67 -.56 Preoccupazione per

l'immagine del corpo (BIC)

0 3.55 1.34 .97 .72 -.34

Condotte di evitamento collegate all'immagine del corpo (A) (*)

0 1.16 .30 .38 1.25 .50

Controlli compulsivi della

propria immagine (CSM) 0 2.40 1.17 .64 .44 .14 Depersonalizzazione (D)

(*) 0 2.16 .54 .50 1.84 4.32

Indice generale di gravità (WP + BIC + A + CSM + D) (GSI)

.01 .30 .15 .09 .41 -.90

BUT-B

Totale sintomi positivi

(PST) (*) 4 32.00 13.67 8.18 1.14 .44

Indice di distress (PSDI) .44 3.50 2.04 .83 -.27 -.32

PBI

Cura (madre) 22 36 29.90 4.09 -.45 -.75

Protezione (madre) 17 36 27.62 5.02 -.31 -.29

Cura (padre) 4 22 13.29 4.61 .01 -.54

Protezione (padre) 5 27 14.95 5.32 .37 .23 SAT Attaccamento totale -1 11 6.86 3.26 -.91 .38 Nota. (*) = variabile non distribuita normalmente.

Per quanto attiene alla distribuzione delle scale degli altri strumenti somministrati ai partecipanti del gruppo clinico, sono risultate distribuirsi diversamente da una curva normale la scala “Paura morbosa dell'aumento di peso (WP)” e l’“Indice

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generale di gravità” del questionario BUT-A, e il “Totale sintomi positivi (PST)” per il BUT-B Tabella 5.3), mentre per quanto concerne il gruppo di controllo, hanno mostrato di differire dalla normalità le scale “Condotte di evitamento collegate all'immagine del corpo (A)” e “Depersonalizzazione (D)” del BUT-A, oltre a “Totale sintomi positivi” del BUT-B (Tabella 5.4).

Tabella 5.5. Analisi della varianza “robusta” di tutte le scale e dei totali parziali del questionario EDI-3 riguardo al confronto fra gruppo clinico e di controllo: media, deviazione standard, F di Brown-Forsythe, gradi di liberta between e within, p-value.

Variabile MCL SDCL MCO SDCO FBF gdlB gdlW p Impulso alla magrezza (DT) 19.56 7.40 8.81 6.56 21.118 1 30.22 <.001 Bulimia (B) 6.06 6.58 2.71 2.72 3.667 1 18.93 n.s. Insoddisfazione per il corpo

(BD) 26.44 10.37 14.24 7.45 15.902 1 26.10 <.001 Rischio di disturbo

alimentare (DT+B+BD) (EDRC)

52.06 20.73 25.76 13.37 19.546 1 24.19 <.001

Bassa autostima (LSE) 15.69 6.38 5.24 4.70 30.334 1 26.55 <.001 Alienazione personale (PA) 14.38 7.15 4.52 3.72 25.148 1 21.15 <.001 Insicurezza interpersonale (II) 14.38 6.34 7.19 5.00 13.934 1 27.86 .001 Alienazione interpersonale

(IA) 11.31 5.31 5.19 2.32 18.557 1 19.35 <.001

Deficit interocettivi (ID) 16.56 9.39 9.00 7.13 7.215 1 27.14 .012 Disregolazione emotiva (ED) 13.94 8.27 6.48 4.38 10.741 1 21.36 .004 Perfezionismo (P) 10.44 4.44 5.76 4.01 10.934 1 30.58 .002 Ascetismo (A) 11.13 5.38 4.95 2.89 17.281 1 21.54 <.001 Paura della maturità (MF) 11.81 5.99 9.62 4.89 1.422 1 28.59 n.s. Disadattamento psicologico

generale (LSE + PA +II + IA + ID + ED + P + A + MF) (GMPC)

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Tabella 5.6. Analisi della varianza “robusta” di tutte le scale e dei totali parziali dei questionari BUT-A, BUT-B, PBI e SAT riguardo al confronto fra gruppo clinico e di controllo: media, deviazione standard, F di Brown-Forsythe, gradi di libertà between e within, p-value.

Questionari o Variabile MCL SDC L MCO SDC O FBF gdl B gdlW p BUT-A Paura morbosa dell'aumento di peso (WP) 4.35 3.94 1.87 1.14 5.96 1 16.9 3 .026 Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC) 3.06 1.36 1.34 .97 18.27 1 25.9 4 <.00 1 Condotte di evitamento collegate all'immagine del corpo (A) 2.08 1.04 .30 .38 42.61 1 18.1 4 <.00 1 Controlli compulsivi della propria immagine (CSM) 2.56 .98 1.17 .64 24.24 1 24.2 2 <.00 1 Depersonalizzazion e (D) 2.47 1.01 .54 .50 49.23 1 20.6 9 <.00 1 Indice generale di gravità (WP + BIC + A + CSM + D) (GSI) 2.79 .99 .15 .09 112.5 0 1 15.1 7 <.00 1 BUT-B Totale sintomi positivi (PST) 21.1 9 9.44 13.6 7 8.18 6.46 1 29.7 7 .016 Indice di distress (PSDI) 2.81 1.19 2.04 .83 4.83 1 25.5 2 .037 PBI Cura (madre) 21.8 8 6.51 29.9 0 4.08 18.72 3 1 23.7 5 <.00 1 Protezione (madre) 20.1 8 8.84 13.2 9 4.61 5.611 1 28.8 3 .025 Cura (padre) 23.1 8 6.07 27.6 2 5.02 9.613 1 21.1 7 .005 Protezione (padre) 15.8 7 7.45 14.9 5 5.32 .177 1 26.0 0 n.s. SAT Attaccamento totale -1.88 3.56 6.86 3.26 58.80 1 1 30.8 7 <.00 1

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I risultati ottenuti confrontando le medie dei due gruppi (clinico vs. controllo) riguardo ai punteggi di scala (e relativi totali) del test EDI-3 hanno messo in evidenza differenze statisticamente significative per “Impulso alla magrezza (DT)”, “Insoddisfazione per il corpo (BD)”, “Rischio di disturbo alimentare”, “Bassa autostima (LSE)”, “Alienazione personale (PA)”, “Insicurezza interpersonale (II)”, “Alienazione interpersonale (IA)”, “Deficit interocettivi (ID)”, “Disregolazione emotiva (ED)”, “Perfezionismo (P)”, “Ascetismo (A)” e “Disadattamento psicologico generale” (Tabella 5.5); il gruppo clinico è risultato avere medie sempre significativamente maggiori rispetto a quelle del gruppo di controllo. Le uniche due scale per le quali non è risultata essere statisticamente significativa la differenza fra le medie dei due gruppi sono la scala “Bulimia (B)” e “Paura della maturità (MF)” (Tabella 5.5).

Riguardo invece al confronto fra le medie dei due gruppi, il gruppo clinico mostra più elevati punteggi medi in tutte le scale del BUT-A, del BUT-B, inferiori in quelle del PBI (con la sola eccezione di “Protezione Padre”), ed infine inferiore risulta anche il punteggio al SAT (Tabella 5.6).

Relativamente all’associazione fra le scale misurate dall’EDI-3 e quelle del BUT- A, è possibile notare come questi due strumenti siano fra di loro correlati soprattutto per quel che concerne il gruppo clinico (Tabella 5.7). La maggiore coerenza fra i due gruppi si osserva per quanto riguarda il “Rischio di disturbo alimentare”, che mostra di covariare significativamente, in misura direttamente proporzionale per entrambi i sottocampioni, con “Paura morbosa dell'aumento di peso (WP)”, “Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC)” e con “Indice generale di gravità (GSI)”, mentre soltanto per il sottocampione clinico risulta correlato positivamente con “Controlli compulsivi della propria immagine (CSM)” (Tabella 5.7).

Per quanto concerne le sottoscale di disturbo alimentare dell’ EDI-3, soltanto “Insoddisfazione per il proprio corpo” mostra un andamento coerente fra i due gruppi, fra l’altro analoga a quella già osservata per il punteggio generale di

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rischio di disturbo alimentare; infatti, “Insoddisfazione per il proprio corpo” è associato positivamente, per entrambi i gruppi, con “Paura morbosa dell'aumento di peso (WP)”, “Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC)” , con “Indice generale di gravità (GSI)”, e con “Controlli compulsivi della propria immagine (CSM)” soltanto nel gruppo clinico. Sempre con le scale “Paura morbosa dell'aumento di peso (WP)”, “Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC)” e con “Indice generale di gravità (GSI)” correla in misura direttamente proporzionale anche la scala dell’ EDI-3 “Bulimia (B)”, ma soltanto per quanto riguarda i partecipanti del campione clinico. Soltanto il gruppo di controllo, di contro, mostra una significativa associazione fra le scale “Impulso alla magrezza (DT)” del EDI-3 e “Paura morbosa dell'aumento di peso (WP)”, “Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC)” e con “Indice generale di gravità (GSI)” (Tabella 5.7).

Per quanto attiene all’indice di “Disadattamento psicologico generale” dell’ EDI-3, solo il gruppo clinico mostra associazioni positive significative con alcune scale del BUT-A, e cioè “Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC)”, “Condotte di evitamento collegate all'immagine del corpo (A)”, “Depersonalizzazione” e “Indice generale di gravità (GSI)”. Le stesse scale del BUT-A correlano positivamente con alcune scale dell’ EDI-3 che riguardano il disadattamento psicologico, per il sottocampione clinico; “Preoccupazione per l'immagine del corpo (BIC)” correla significativamente con “Bassa autostima (LSE)”, “Alienazione personale (PA)”, “Deficit interocettivi (ID)” e “Ascetismo (A)”, mentre “Condotte di evitamento collegate all'immagine del corpo (A)” con “Bassa autostima (LSE)”, “Alienazione personale (PA)”, “Insicurezza interpersonale (II)”, “Alienazione interpersonale (IA)” e “Deficit interocettivi (ID)”. Anche la scala “Depersonalizzazione” del BUT-A correla, nel gruppo clinico, con “Bassa autostima (LSE)”, “Alienazione personale (PA)”, “Insicurezza interpersonale (II)” e “Alienazione interpersonale (IA)”, oltre che con la scala “Ascetismo (A)” dell’ EDI-3. Infine, sempre per quel che concerne il gruppo clinico, “Indice generale di gravità” del BUT-A correla positivamente con le scale “Bassa autostima (LSE)”, “Alienazione personale (PA)” e “Ascetismo (A)” (Tabella 5.7).

97

5

98

5.

99

Passando invece adesso, ad esaminare le associazioni statistiche fra le scale del EDI-3 e le scale di BUT-B, PBI e SAT, è possibile constatare come quasi tutte le associazioni si abbiano soltanto nel gruppo clinico; in particolare, il punteggio “Totale sintomi positivi (PST)” correla positivamente con “Bulimia (B)”, “Insoddisfazione per il corpo (BD)”, “Rischio di disturbo alimentare (EDRC)”, “Insicurezza interpersonale (II)”, “Alienazione interpersonale (IA)” e “Ascetismo (A)” dell’ EDI-3, mentre per “Indice di distress (PSDI)” le uniche associazioni significative sono con “Soddisfazione per il corpo” e “Rischio di disturbo alimentare (EDRC)” (Tabella 5.8). Il gruppo di controllo, invece, presenta associazioni significative soltanto fra “Totale sintomi positivi (PST)”, “Impulso alla magrezza (DT)” e “Bassa autostima (LSE)”, mentre “Indice di distress (PSDI)” mostra una diretta proporzionalità con i valori della scala “Deficit interocettivi (ID)” del EDI-3 (Tabella 5.8).

Riguardo al PBI, nel gruppo clinico soltanto la scala “Cura (madre)” è correlata inversamente con “Perfezionismo (P)”, mentre “Protezione (madre)” è associata positivamente con “Disregolazione emotiva (ED)”; nel gruppo di controllo, l’unica correlazione significativa è fra “Protezione (madre)” e “Bassa autostima (LSE)” (Tabella 5.8).

Riguardo al SAT, solo nel gruppo clinico si hanno delle associazioni statisticamente significative con alcune scale del EDI-3; in particolare si osservano associazioni inverse con “Alienazione personale (PA)”, “Deficit interocettivi (ID)”, “Disregolazione emotiva (ED)” e “Disadattamento psicologico generale (GMPC)” (Tabella 5.8).

Infine, fra il PBI e il BUT-B si osservano soltanto correlazioni significative inversamente proporzionali fra “Cura (madre)” e “Cura (padre)” del PBI e la scala “Totale sintomi positivi (PST)” del BUT-B, ma soltanto per il gruppo di controllo (Tabella 5.9).

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Nessuna associazione significativa si osserva, né per i partecipanti del gruppo clinico né per quelli del gruppo di controllo, fra SAT e BUT-B e fra SAT e PBI (Tabelle 5.9 e 5.10). PBI SAT BUT-B Cura (madre) Protezione (madre) Cura (padre) Protezione (padre) Attaccamento totale Totale sintomi positivi (PST) -.34 /-.52* .19 /.27 -.08 /-.45* .14 /.10 -.26 /-.35 Indice di distress (PSDI) -.02 /.40 -.04 /-.12 .22 /.38 -.28 /-.23 .08 /-.16 SAT

PBI Attaccamento totale

Cura (madre) .13 /.09

Protezione (madre) -.35 /-.06

Cura (padre) .13 /.27

Protezione (padre) -.28 /-.26

Le tabelle seguenti mostrano l’associazione fra l’appartenenza dei partecipanti ai due gruppi (clinico vs. controllo) e le scale dei diversi strumenti utilizzati, convertite in variabili categoriali mediante i loro valori “critici” normativi.

Per quanto concerne l’associazione fra l’appartenenza ai gruppi e le scale del EDI- 3, l’analisi dei valori di Chi-quadrato (o del test esatto di Fisher) e dei residui standardizzati corretti, mostra un significativo incremento del rischio (etichetta “Rischio elevato” nelle tabelle seguenti) per il solo gruppo clinico, assieme a una

Tabella 5.9. Matrice dei coefficienti di correlazione Rho di Spearman, calcolati fra le scale del questionario BUT-B, il PBI e il SAT, sia per gruppo clinico che per quello di controllo.

Tabella 5.10. Matrice dei coefficienti di correlazione Rho di Spearman, calcolati fra le scale del questionario PBI e il SAT, sia per gruppo clinico che per quello di controllo.

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maggiore proporzione di soggetti del gruppo di controllo etichettati come “Rischio basso”, in riferimento alle scale “Impulso alla magrezza (DT)” (Tabella 5.11), “Bassa autostima (LSE)” (Tabella 5.12), “Alienazione personale (PA)” (Tabella 5.13), “Insicurezza interpersonale (II)” (Tabella 5.14), “Alienazione interpersonale (IA)” (Tabella 5.15). Relativamente alla scala “Ascetismo (A)” e il punteggio totale di “Disadattamento psicologico generale (GMPC)”, si ha invece che il gruppo clinico è sempre, in proporzione significativamente maggiore, etichettato come “Rischio elevato”, ma al contempo il gruppo di controllo mostra di rientrare maggiormente nel “Rischio tipico”, piuttosto che nel “Rischio basso” (Tabelle 5.16 e 5.17).

DT

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 0 (-1.6) 5 (-1.6) 11 (2.4)

Controllo 3 (1.6) 12 (1.6) 6 (-2.4)

LSE

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 1 (-2.5) 2 (-1.7) 13 (3.8)

Controllo 9 (2.5) 8 (1.7) 4 (-3.8)

Tabella 5.11. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “DT” del EDI-3, codificata come categoriale: Test esatto di Fisher.

Test esatto di Fisher = 6.23, p < .05; ( ) = residui standardizzati corretti.

χ2 (2)= 14.35, p < .001; ( ) = residui standardizzati corretti.

Tabella 5.12. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “LSE” del EDI-3, codificata come categoriale: Test Chi-quadrato.

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PA

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 1 (-3.0) 3 (-1.3) 12 (4.1)

Controllo 11 (3.0) 8 (1.3) 2 (-4.1)

II

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 0 (-2.3) 5 (-.4) 11 (2.1)

Controllo 6 (2.3) 8 (.4) 7 (-2.1)

IA

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 1 (-2.2) 6 (-1.2) 9 (3.5)

Controllo 8 (2.2) 12 (1.2) 1 (-3.5)

χ2 (2)= 17.39, p < .001; ( ) = residui standardizzati corretti.

Test esatto di Fisher = 7.00, p < .05; ( ) = residui standardizzati corretti.

χ2

(2)= 13.41, p < .001; ( ) = residui standardizzati corretti.

Tabella 5.13. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “PA” del EDI-3, codificata come categoriale: Test Chi-quadrato.

Tabella 5.14. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “II” del EDI-3, codificata come categoriale:.Test esatto di Fisher.

Tabella 5.15. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “IA” del EDI-3, codificata come categoriale: Test Chi-quadrato.

103

A

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 1 (-1.4) 3 (-2.4) 12 (3.4)

Controllo 5 (1.4) 12 (2.4) 4 (-3.4)

GPMC

Gruppo Rischio basso Rischio tipico Rischio

elevato

Clinico 0 (-1.8) 4 (-2.2) 12 (3.4)

Controllo 4 (1.8) 13 (2.2) 4 (-3.4)

Riguardo al BUT-A, il gruppo clinico mostra una proporzione significativamente maggiore di soggetti considerati con “Disagio corporeo significativo” rispetto a quelli del gruppo di controllo (Tabella 5.18). Sempre il gruppo clinico evidenzia un maggior numero di soggetti con cure materne basse, rispetto al sottocampione di controllo (Tabella 5.19).

χ2 (2)= 11.60, p < .01; ( ) = residui standardizzati corretti.

Test esatto di Fisher = 11.75, p < .001; ( ) = residui standardizzati corretti.

Tabella 5.16. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “A” del EDI-3, codificata come categoriale: Test Chi-quadrato.

Tabella 5.17. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e la scala “GPMC” del EDI-3, codificata come categoriale: Test esatto di Fisher.

104

BUT-A

Gruppo Disagio corporeo

non significativo Disagio corporeo significativo Clinico 1 (-5.8) 15 (5.8) Controllo 21 (5.8) 0 (-5.8) PBI

Gruppo Cura madre bassa Cura madre alta

Clinico 13 (2.6) 3 (-2.6)

Controllo 8 (-2.6) 13 (2.6)

Incrociando i valori ottenuti al PBI di cura e protezione, per quel che concerne la madre, i risultati evidenziano come una situazione di “Controllo senza affetto” si osservi soprattutto nel gruppo clinico, in misura statisticamente significativa, rispetto a quello di controllo (Tabella 5.20), mentre nessun risultato significativo si ha per il padre.

Test esatto di Fisher = 28.22, p < .001; ( ) = residui standardizzati corretti.

Tabella 5.18. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e i risultati al BUT-A, codificati come categoriali: Test esatto di Fisher.

Tabella 5.19. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e i risultati al PBI, alla scala “Cura” da parte della madre: Test Chi-quadrato

χ2

105

PBI - Madre

Gruppo Legame debole

o assente

Controllo senza affetto Legame ottimale Affetto controllato

Clinico 1 (-.8) 12 (3.1) 3 (-1.6) 0 (-1.8)

Controllo 3 (.8) 5 (-3.1) 9 (1.6) 4 (1.8)

Infine, per il SAT si osserva come il gruppo clinico abbia un numero significativamente maggiore di propri membri etichettati che rientrano in una situazione di “Attaccamento insicuro – Ansioso evitante”, “Attaccamento insicuro – Ansioso ambivalente”, e di “Attaccamento a rischio – Disorganizzato – A/C o confuso” (Tabella 5.21).

SAT

Gruppo Attaccamento

insicuro- Ansioso-evitante

Attaccamento sicuro Attaccamento insicuro – Ansioso ambivamente Attaccamento a rischio, Disorganizzato o A/C o confuso Clinico 6 (2.5) 1 (-4.8) 1 (-.4) 8 (3.7) Controllo 1 (-2.5) 18 (4.8) 2 (.4) 0 (-3.7)

Tabella 5.20. Tavola di contingenza tra il gruppo di appartenenza (clinico vs. controllo) e i risultati al PBI (cura e protezione) da parte della madre: Test esatto di Fisher.

Test esatto di Fisher = 9.76, p < .05; ( ) = residui standardizzati corretti.

Tabella 5.21. Tavola di contingenza il gruppo di appartenenza e i risultati al SAT: Test esatto di Fisher

106

C

APITOLO

6:D

ISCUSSIONE E

C

ONCLUSIONI