• Non ci sono risultati.

Analisi dei flussi veicolari e ferroviari 17

2. STATO DI FATTO E PROGRAMMAZIONE

2.2 LA MOBILITÀ INTERNA ALL’AREA PORTUALE

2.4.1 Analisi dei flussi veicolari e ferroviari 17

L’analisi dei flussi veicolari che si sviluppano attraverso i varchi del porto è stata condotta per mezzo dei dati messi a disposizione dall’Autorità Portuale, rilevati durante le operazioni di pesatura degli autocarri attraverso i varchi di Levante e Ponente; questi dati rappresentano la grande maggioranza dei flussi veicolari che insistono sul porto.

L’operazione di pesatura dei veicoli viene effettuata per finalità di fatturazione dell’impresa portuale, ed in particolare la pesatura avviene in entrata al porto, se la merce deve essere scaricata dall’automezzo per essere imbarcata su nave, oppure in uscita dal porto se la merce, già sbarcata da nave, viene condotta al di fuori del porto mediante automezzo.

Alcune pesature non sono state registrate né al varco di Levante né a quello di Ponente, e quindi sono indicate come pesate “incerte”. La Tabella 2.2 e Tabella 2.3 riportano rispettivamente il numero di veicoli pesati in ingresso e uscita dell’area portuale e dell’area retroportuale.

La Figura 2.10 e la Figura 2.11 mostrano gli andamenti dei flussi dei veicoli rispettivamente in ingresso e uscita dalla zona portuale; l’andamento dei flussi totali sono invece riportati in Figura 2.12 e in Figura 2.13.

PORTO

Tabella 2.2. Traffico totale di veicoli nell’area portuale (fonte: Autorità Portuale Marina di Carrara)

AREA RETROPORTUALE

Anno Numero pesate IN Numero pesate OUT Totale

2005 3.913 3.198 7.111

Tabella 2.3. Traffico totale di veicoli nell’area retroportuale (fonte: Autorità Portuale Marina di Carrara)

Figura 2.10. Flussi di veicoli in ingresso al porto di Marina di Carrara in dipendenza del varco (fonte:

Figura 2.12. Flussi totali di veicoli relativi all’area portuale (fonte: Autorità Portuale Marina di Carrara)

Figura 2.13. Flussi totali di veicoli relativi all’area retroportuale (fonte: Autorità Portuale Marina di Carrara)

La quantità di veicoli in ingresso e uscita dalla zona portuale ha subito una diminuzione significativa negli anni 2009 e 2010.

L’area portuale è interessata anche da un traffico ferroviario per il trasporto delle merci: il numero dei convogli è raccolto nella Tabella 2.4; in Figura 2.14 si riporta graficamente

FLUSSI DI VEICOLI COMMERCIALI IN INGRESSO ED USCITA AREA PORTUALE

FLUSSI DEI VEICOLI COMMERCIALI IN INGRESSO ED USCITA AREA RETROPORTUALE

INGRESSO USCITA

Anno Numero treni

2006 251

2007 281

2008 284

2009 207

2010 175

Tabella 2.4. Numero di treni per anno (fonte: Autorità Portuale Marina di Carrara)

Anche in questo ambito si è assistito ad una diminuzione del numero di convogli nel 2009 e successivamente nel 2010. In conclusione si registra nell’area portuale, un’elevata predominanza del traffico veicolare su quello ferroviario.

Figura 2.14. Traffico ferroviario per il trasporto di merci nell’area portuale di Marina di Carrara

2.4.2 Altri traffici

2.4.2.1 Trasporti Speciali

Altro elemento fondamentale che caratterizza i flussi veicolari, nell’intorno dell’area di interesse del porto di Marina di Carrara, è dato dalla presenza, nella zona retroportuale, della società Nuovo Pignone S.P.A., produttrice di turbine, turboalternatori, compressori per aria e gas e macchine industriali speciali (sistemi tecnologici integrati).

La società esporta prodotti in tutto il mondo utilizzando soprattutto vettori navali, ed il trasporto, dall’area di produzione verso il porto, avviene utilizzando mezzi di trasporto speciali (cfr. Figura 2.15). La frequenza di questa modalità di traffico è comunque molto difficile da stimare, trattandosi ovviamente di situazioni particolari legate alle commesse della società.

0 50 100 150 200 250 300

2006 2007 2008 2009 2010

Numero

Anni

Figura 2.15. Trasporto speciale “modulo turbina” prodotto dalla Nuovo Pignone (fonte:

http://www.lanazione.it/toscana)

2.4.2.2 Il traffico veicolare dovuto alle unità da diporto e al terminal crocieristico Gli approdi turistici presenti all’interno dell’area portuale offrono complessivamente circa 600 posti barca; la presenza di questa realtà produce un incremento del traffico veicolare difficile da stimare, ma che comunque risulta modesto, in quanto legato al non elevato numero di posti barca presenti, destinati prevalentemente ai diportisti residenti, che raggiungono la propria barca anche con mezzi leggeri e/o pubblici (bus, auto, moto, bici).

Un incremento del traffico veicolare, anche in questo caso difficilmente quantificabile, si è verificato in concomitanza con l’attracco di navi da crociera, che ha incrementato il numero di turisti crocieristi che effettuano brevi escursioni, durante il periodo di stazionamento nel porto.

2.4.2.3 Viabilità ciclo pedonale

L’esistenza di una pista ciclabile è di fondamentale importanza in termini di mobilità sostenibile in quanto favorisce ed incentiva gli spostamenti utilizzando mezzi che non producono impatto ambientale rilevante.

Lungo le principali vie di accesso al porto, ed in particolare lungo il lungomare Viale C.

Colombo-Viale G. da Verrazzano esiste una pista ciclabile, non completamente agibile.

Inoltre non esiste un’effettiva rete di piste ciclabili collegate tra loro e completamente separate dal traffico automobilistico, con una corretta segnalazione e manutenzione.

Di contro, in tutta la città di Carrara è presente un discreto traffico ciclabile, anche se difficilmente quantificabile. Nella zona di Marina di Carrara il traffico ciclabile si intensifica durante i periodi estivi, in concomitanza con l’aumento del flusso turistico stagionale.

2.5 ANALISI DELLE CRITICITÀ

Dall’analisi della situazione di stato di fatto, del livello di pianificazione esistente e dei traffici attuali, è stato possibile evidenziare le principali criticità del porto in termini di mobilità interna ed esterna all’infrastruttura.

Un primo elemento di criticità è dato dalla promiscuità del traffico veicolare leggero e pesante in Viale da Verrazzano e Viale C. Colombo, che causa prevalentemente inquinamento acustico e atmosferico, peggiorando la qualità della vita e la vivibilità di quest’area.

I varchi e gli accessi sono direttamente collegati alla rete viaria urbana, e non sono presenti aree di sosta e polmoni di accumulo per i mezzi pesanti, condizione che penalizza lo smaltimento dei flussi e che si ripercuote sul traffico veicolare urbano.

È rilevante dal punto di vista infrastrutturale la presenza di trasporti speciali (Società Nuovo Pignone S.P.A.) lungo le principali vie di accesso al porto.

La nuova configurazione del sistema infrastrutturale viario, in prossimità della struttura portuale, dovrà quindi prevedere anche la possibile presenza di traffico generato da mezzi speciali per la movimentazione di prodotti di notevoli dimensioni.

E’ possibile ravvisare la mancanza di percorsi pedonali e ciclabili ben definiti, nella zona limitrofa al porto, che penalizza le relative utenze.

La rete ferroviaria presente all’interno del porto, che si ricollega con la rete ferroviaria nazionale, pur presentando delle potenzialità elevate per il trasporto delle merci, è notevolmente sottoutilizzata. L’unico ramo che entra in area portuale si attesta in prossimità del varco di Levante, non raggiungendo le aree operative prossime alle banchine di attracco.

La mobilità interna al porto, seppur ben organizzata, presenta anche in questo caso fenomeni di promiscuità tra il traffico dei veicoli commerciali ed il traffico veicolare leggero.

Non è presente nessun collegamento diretto tra l’area portuale di ponente e quella di levante, in quanto l’area cantieristica separa nettamente le due zone.

Sulla base di queste considerazioni e sull’analisi dei trend evolutivi, verranno proposte delle soluzioni per la pianificazione nel successivo capitolo 4.