La metodologia di analisi adottata per lo studio delle filiere non-food è stata strutturata in cinque diversi steps che partono dalla definizione del problema focale, vale a dire, in sostanza, l’obiettivo dell’analisi stessa, fino a giungere alla caratterizzazione delle linee di intervento attraverso le quali orientare la ricerca, le iniziative politico-istituzionali e gli impulsi provenienti dagli operatori delle filiere e/o da coloro che ne sono portatori di interesse. L’analisi delle filiere non-food si avvale essenzialmente dei contributi derivanti dallo stato dell’arte dell’attività scientifica e dalla presa di coscienza delle esigenze, dei dubbi, delle perplessità e, dall’altro lato, delle potenzialità, dei punti di forza e delle realtà già attive ed operanti, acquisite con l’organizzazione di tavoli di filiera.
Lo studio si basa sulla metodologia di analisi degli scenari che si avvale dell’analisi dei vincoli e delle opportunità delle filiere in questione, al fine di integrare nell’analisi complessiva le problematiche proprie delle varie filiere e i condizionamenti provenienti dal mondo esterno.
Verranno di seguito illustrati gli steps dell’analisi, in relazione alla possibilità di poter delineare delle linee di intervento percorribili su vari fronti, per lo sviluppo delle filiere non- food nella Regione Toscana.
Step 1: Definizione del problema focale
Il problema focale è stato definito, sulla base dell’obiettivo nodale del progetto di ricerca, come l’insieme dei fattori strategici in funzione dei quali orientare la ricerca, le iniziative politico-istituzionali ed i programmi di intervento che potrebbero essere portati avanti da parte degli operatori delle filiere non-food e dei vari soggetti portatori d’interesse, per supportare lo sviluppo delle filiere stesse in Toscana.
Step 2: Identificazione e selezione dei fattori condizionanti
Una volta definito il problema focale, il passo successivo è stato quello di identificare e selezionare i fattori condizionanti, vale a dire tutti i possibili fattori che in qualche modo, sia direttamente che indirettamente, possono influenzare l’attivazione ed il consolidamento delle filiere.
Nello specifico, sono state redatte delle griglie, organizzate sulla base degli ambiti (politico/normativi; economici; ambientali/biologici; tecnico/tecnologici; sociali) e della scala spaziale (globale; europea; nazionale; regionale/locale) cui i fattori appartengono. Di seguito all’identificazione dei fattori condizionanti, è stata prevista una fase di analisi che consentisse di discriminarli in base alla loro utilità ai fini dell’analisi degli scenari o dei vincoli/opportunità. I fattori sono stati indicati nelle griglie nel modo seguente:
- Fattore idoneo all’analisi di scenari: S
La selezione dei fattori, idonei all’una o all’altra analisi, è avvenuta in funzione del loro grado di dipendenza dal contesto della filiera: nel caso in cui il fattore fosse stato attinente alla realtà contestuale della filiera (aspetti legati agli operatori, alle fasi produttive, ai prodotti, alle materie prime, ecc.) è risultato idoneo all’analisi dei vincoli e delle opportunità, viceversa, nel caso in cui esso fosse stato esterno alla realtà della filiera (politiche agricole, andamenti di mercato, normative europee, ecc.), è risultato idoneo ai fini dell’analisi di scenario. Segue lo schema esemplificativo relativo all’organizzazione ed alla selezione dei fattori condizionanti, nell’ambito delle varie filiere esaminate.
SCALA SPAZIALE
Fattori condizionanti
Politico / Normativi
SELEZIONE: V/O, S
Globale Europea Nazionale /Locale Regionale
Ex.: Livello di applicazione del Protocollo di Kyoto; S X X X X Ex.: Capacità di stipulare accordi quadro di filiera (Patto per lo sviluppo)
per uscire dalla fase di sperimentazione e di progetti pilota e avviare vere e proprie politiche di mercato del non-food, attraverso la definizione comune dei prezzi, quantità e standard minimi di qualità delle forniture di materia prima vegetale; V/O X Economici SELEZIO NE: V/O, S
Globale Europea Nazionale /Locale Regionale
Ex.: Andamento dei prezzi del petrolio; S X
Ex.: Livello di redditività colturale delle colture in oggetto; V/O X X X
Ambientali / Biologici
SELEZIO
NE: V/O,
S
Globale Europea Nazionale /Locale Regionale
Ex.: Andamento dei cambiamenti climatici globali; S X Ex.: Livello di biodiversità dell'agro-ecosistema, in relazione alla
possibilità di diversificazione delle produzioni agricole; V/O X X X
Tecnici / Tecnologici
SELEZIO
NE: V/O,
S
Globale Europea Nazionale /Locale Regionale
Ex.: Capacità di messa a punto di sistemi di disinquinamento da sostanze
chimiche di origine minerale e/o sintetica; S X X X X
Ex.: Livello di informazione/formazione presso gli operatori della filiera, riguardo alle tecniche colturali, alle tecniche di estrazione, trasformazione
ed alle specifiche tecnico-qualitative del prodotto; V/O X X X
Sociali
SELEZIO
NE: V/O,
S
Globale Europea Nazionale /Locale Regionale
Ex.: Livello di informazione sulle problematiche sociali derivanti dai
cambiamenti climatici globali; S X X X X
Ex.: Livello di percezione da parte dei cittadini/consumatori dei benefici
Le griglie dei fattori condizionanti delle varie filiere non-food sono visionabili in Allegato C.
Step 3: Identificazione delle variabili di scenario e costruzione degli scenari, una volta selezionati i fattori condizionanti utili all’analisi degli scenari, si procede all’identificazione delle variabili di scenario, vale a dire dei fattori condizionanti effettivamente rilevanti ai fini dell’analisi di scenario. Le variabili di scenario vengono determinate ricorrendo ai concetti di Importanza e Certezza, attribuendo un punteggio da 0 a 5 ai fattori condizionanti, in relazione allo schema mostrato di seguito. L’Importanza indica la capacità del fattore condizionante di generare un impatto sul sistema filiera, mentre la Certezza indica la probabilità che un fattore condizionante condizioni realmente lo sviluppo della filiera analizzata.
L’attribuzione del punteggio ha consentito di costruire un ordinamento gerarchico dei fattori attraverso cui identificare le variabili di scenario utili alla costruzione e all’analisi degli scenari relativi alla possibilità di sviluppo delle diverse filiere non-food in Toscana. Le variabili di scenario sono state identificate tra i fattori che hanno registrato un punteggio compreso tra 4,5 e 5. Ai due criteri (Importanza e Certezza) è stato attribuito il medesimo peso.
Una volta determinate le variabili di scenario si è proceduto all’individuazione degli scenari. Per ciascuna variabile di scenario sono stati individuati tre scenari (Scenario 1, Scenario 2 e Scenario 3) che rispecchiassero un trend, rispettivamente, stabile rispetto a quello attuale, più positivo o più negativo nei riguardi dello sviluppo della filiera.
Gli scenari sono stati riassunti in schemi sintetici analoghi a quello riportato di seguito (caso filiera biolubrificanti).
Descrizione fattore condizionante:
Ex.: Livello di applicazione del Protocollo di Kyoto
Totale Nulla 0 Nulla 0 Scarsa 1 Scarsa 1 Media 2 Media 2 Rilevante 3 Rilevante 3 Elevata 4 Elevata 4 X Im p o rt an za Molto elevata 5 X Certezz a Molto elevata 5 4,5
Scenari filiera biolubrificanti
Scenario 1 ☺ Scenario 2 Scenario 3
Variabili di scenario
Politico / Normative Trend attuale + sviluppo filiera - sviluppo filiera
a Riforma di medio
termine della PAC Diffusione della coltivazione delle colture non-food da biolubrificanti solo nell’ambito dei terreni riservati a set-aside
Diffusione della coltivazione delle colture non-food da biolubrificanti anche nei terreni non riservati a set-aside Mancanza di diffusione della coltivazione di colture non-food da biolubrificanti b Applicazione a livello nazionale della Direttiva 2003/53/CE che vieta la commercializzazione e l'impiego di nonilfenolo e di nonilfenolo etossilato I nonilfenoli vengono sostituiti con prodotti di
analogo impatto ambientale, non biodegradabili
I nonilfenoli vengono sostituiti con tensioattivi a basso impatto ambientale,
biodegradabili che ben si adattano all’utilizzo combinato con i biolubrificanti
I nonilfenoli continuano ad essere impiegati (non applicazione della Direttiva) c Direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema di scambio delle quote di emissione dei gas a effetto serra all'interno dell'UE
Il sistema di scambi di autorizzazioni per le emissioni di gas a effetto serra riceve un grado di sviluppo medio.
Il sistema di scambi di autorizzazioni per le emissioni di gas a effetto serra si sviluppa notevolmente
Il sistema di scambi di autorizzazioni per le emissioni di gas a effetto serra non si sviluppa pienamente.
d Livello di
applicazione del Protocollo di Kyoto
Il livello di applicazione del Protocollo di Kyoto si stabilizza sui livelli attuali (non lo ratificano Stati Uniti, India, Cina e Australia)
I principali paesi produttori di gas serra ratificano il Protocollo di Kyoto (Stati Uniti, India,
Cina, come preannunciato durante il
vertice di Johannesburg nel 2002, Australia)
Alcuni dei principali Paesi firmatari, non applicano il Protocollo di Kyoto
Variabili di scenario
Economiche Trend attuale + sviluppo filiera - sviluppo filiera
e Andamento dei prezzi
del petrolio Il prezzo del petrolio si stabilizza sui livelli attuali
Il prezzo del petrolio tende all’aumento continuo, in relazione all’esaurimento della risorsa stessa.
Il prezzo del petrolio diminuisce
riassestandosi ai livelli degli scorsi anni.
f Grado di dipendenza dal mercato del petrolio
Utilizzo dei biolubrificanti
fortemente di pendente dal mercato del petrolio (livello dei prezzi)
Riduzione del grado di dipendenza dal mercato del petrolio, in relazione all’aumento dei prezzi del petrolio
Aumento del grado di dipendenza dal mercato del petrolio, in relazione ad una riduzione degli attuali prezzi del petrolio g Andamento del processo di globalizzazione dei mercati Il processo di globalizzazione dei mercati si stabilizza sui livelli attuali
Il processo di globalizzazione dei mercati subisce una riduzione rispetto ai livelli attuali Il processo di globalizzazione dei mercati aumenta considerevolmente
rispetto ai livelli attuali
Variabili di scenario Ambientali /
Biologiche
Trend attuale + sviluppo filiera - sviluppo filiera
h Andamento dei cambiamenti climatici globali
Il trend dei cambiamenti climatici globali si assesta sugli attuali andamenti
Il trend dei cambiamenti climatici globali subisce un peggioramento rispetto ai livelli attuali
Il trend dei cambiamenti climatici globali tende al miglioramento, grazie all’applicazione dei diversi provvedimenti
previsti in materia i Livello degli stock di
risorse non rinnovabili (es. petrolio)
I consumi degli stock di risorse non rinnovabili tendono a stabilizzarsi sui livelli attuali
Gli stock di risorse non rinnovabili tendono a diminuire in maniera consistente in tempi relativamente brevi
Gli stock di risorse non rinnovabili tendono a stabilizzarsi sui livelli attuali, in relazione ad una riduzione dei consumi
Una volta individuati gli scenari caratteristici per ciascuna filiera si è proceduto alla loro analisi dettagliata, caso per caso, relativamente ad ogni variabile di scenario. In questo modo, è stato possibile giungere alla determinazione delle possibilità di sviluppo delle varie filiere non-food in Toscana che sono state poi riassunte in uno schema di sintesi finale.
L’analisi degli scenari, in relazione a ciascuna variabile di scenario è stata condotta facendo uso di schemi sintetici che evidenziano, in sequenza:
tre possibili scenari per ogni variabile di scenario analizzata (Scenario 1, Scenario 2 e Scenario 3, con un trend, rispettivamente, stabile rispetto a quello attuale, più positivo o più negativo nei riguardi dello sviluppo della filiera);
gli effetti di tali scenari rispetto ad ambiti di diversa natura: economica (domanda, prezzi, redditività), tecnica/tecnologica (grado di innovazione), normativa (norme di settore), ambientale (effetti sull’ambiente) e sociale (effetti sulla comunità), predisposti per ciascun scenario contemplato (Effetti 1, Effetti 2, Effetti 3);
la valutazione complessiva delle possibilità di sviluppo in Toscana della filiera non- food considerata (scarsa, limitata, buona, rilevante, elevata), in relazione a ciascuna variabile di scenario, sulla base degli effetti determinatisi.
Di seguito è riportato lo schema esemplificativo relativo all’analisi di una variabile di scenario (caso biolubrificanti) con la relativa la legenda che riporta i giudizi concernenti i trends e le possibilità di sviluppo della filiera in Toscana.
Legenda
Trend Giudizio
Negativo Stabile
Positivo ☺
Possibilità di sviluppo della filiera in Toscana Giudizio
Scarse * Limitate ** Buone *** Rilevanti **** Elevate *****
Variabile di scenario Economica
Ex.: Andamento dei prezzi del petrolio
Scenario 1 ☺ Scenario 2 Scenario 3
Il prezzo del petrolio si stabilizza sui livelli attuali.
Il prezzo del petrolio tende all’aumento continuo, in relazione all’esaurimento della risorsa stessa.
Il prezzo del petrolio diminuisce riassestandosi ai livelli degli scorsi anni.
Effetti 1 Effetti 2 Effetti 3
Domanda biolubrificanti Domanda biolubrificanti Domanda biolubrificanti
Continua a crescere Giunge a livelli molto elevati Subisce un arresto
Prezzi lubrificanti convenzionali
Prezzi lubrificanti convenzionali Prezzi lubrificanti convenzionali
Tendono a stabilizzarsi sui livelli attuali
Tendono ad un costante aumento Tendono a diminuire rispetto ai livelli attuali
Redditività del settore biolubrificanti
Redditività del settore biolubrificanti
Redditività del settore biolubrificanti
Aumentano le possibilità di sviluppo di una redditività propria del settore
Elevate possibilità di sviluppo di
una redditività propria del settore Scarse possibilità di sviluppo di una redditività propria del settore
Innovazione tecnica/tecnologica
Innovazione tecnica/tecnologica Innovazione tecnica/tecnologica
La ricerca in ambito tecnico e tecnologico continua a svilupparsi per soddisfare la crescente domanda di biolubrificanti
La ricerca in ambito tecnico e tecnologico subisce un notevole salto di qualità dovendo soddisfare una domanda di biolubrificanti di livello molto consistente
La ricerca in ambito tecnico e tecnologico subisce un arresto, dato che la domanda tenderà a riconcentrarsi su prodotti di altro tipo
Normativa di settore Normativa di settore Normativa di settore
Possibilità di messa al bando di altre sostanze chimiche pericolose, oltre ai nonilfenoli
Elevate possibilità di messa al bando di altre sostanze chimiche pericolose, oltre ai nonilfenoli
Difficoltà di sviluppo di normative di settore che favoriscano l’impiego di biolubrificanti
Ambiente Ambiente Ambiente
Cresce la possibilità di utilizzo dei biolubrificanti con i conseguenti effetti benefici sull’ambiente
Si concretizza la possibilità di utilizzo dei biolubrificanti con i conseguenti effetti benefici sull’ambiente
L’utilizzo dei biolubrificanti torna ad essere solo una possibilità attuabile tra le tante per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente
Comunità Comunità Comunità
Aumenta la possibilità di crescita del livello di percezione dell’importanza di utilizzo dei biolubrificanti da parte dei cittadini/consumatori
Cresce fortemente il livello di percezione dell’importanza di utilizzo dei biolubrificanti da parte dei cittadini/consumatori
La crescita del livello di percezione dell’importanza di utilizzo dei biolubrificanti da parte dei cittadini/consumatori subisce un arresto *** La filiera biolubrificanti ha buone possibilità di sviluppo in Toscana ***** La filiera biolubrificanti ha elevate possibilità di sviluppo in Toscana * La filiera biolubrificanti ha scarse possibilità di sviluppo in Toscana
Con queste elaborazioni è stato possibile creare un quadro riassuntivo, nel quale sono riportate le possibilità di sviluppo di ciascuna filiera analizzata in Toscana in relazione ai
diversi scenari. Di seguito viene riportato, a titolo di esempio, lo schema suddetto relativo alla filiera biolubrificanti.
Possibilità di sviluppo della filiera dei biolubrificanti in relazione ai diversi scenari
Scenario 1 ☺ Scenario 2 Scenario 3
Variabili di scenario Politico /
Normative Trend attuale + sviluppo filiera - sviluppo filiera
a Riforma di medio termine della PAC *** ***** * b Applicazione a livello nazionale della
Direttiva 2003/53/CE che vieta la commercializzazione e l'impiego di nonilfenolo e di nonilfenolo etossilato
** ***** *
c Direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema di scambio delle quote di emissione dei gas a effetto serra all'interno dell'UE
*** ***** **
d Livello di applicazione del Protocollo di
Kyoto *** ***** *
Variabili di scenario Economiche Trend attuale + sviluppo filiera - sviluppo filiera
e Andamento dei prezzi del petrolio *** ***** * f Grado di dipendenza dal mercato del
petrolio
** ***** * g Andamento del processo di
globalizzazione dei mercati ** **** *
Variabili di scenario Ambientali /
Biologiche Trend attuale + sviluppo filiera - sviluppo filiera
h Andamento dei cambiamenti climatici globali
*** **** ** i Livello degli stock di risorse non
rinnovabili (es. petrolio) *** ***** **
L’analisi degli scenari ha permesso di giungere all’individuazione delle possibilità di sviluppo delle varie filiere in relazione all’avverarsi di un determinato scenario. Questo ha rappresentato lo strumento di base ai fini dell’individuazione delle strategie attuative elaborate a partire dalle ipotesi strategiche proposte nello step successivo.
Step 4: Analisi dei vincoli e delle opportunità condizionanti lo sviluppo di ciascuna filiera L’analisi dei vincoli e delle opportunità rappresenta la fase di ricerca attraverso cui ci si è proposti di dare sintesi, in termini di azioni incentivanti le filiere non-food, a quanto già elaborato nelle griglie e nella discriminazione dei fattori condizionanti di cui è già stata data una descrizione. A tale scopo è stata realizzata una lettura circostanziata attraverso cui le informazioni rilevate sono state riorganizzate secondo il seguente schema logico.
In altre parole, i fattori di vincolo e opportunità sono stati organizzati in funzione dell’ambito contestuale di filiera cui sono riferibili (politico-normativo, economico, tecnico-tecnologico, biologico-ambientale, sociale) e, laddove era disponibile l’informazione, tale attribuzione è stata dettagliata in termini di fase di processo, soggetto di filiera e categoria merceologica. Il prodotto ottenuto è quindi rappresentato da un’elencazione costituita dalla descrizione dei fattori di vincolo e di opportunità, qualificati in termini di ambito contestuale di filiera, di fase di processo, di soggetto di filiera, di categoria merceologica.
Step 5: Individuazione delle ipotesi strategiche attuabili per ciascuna filiera in relazione agli scenari ipotizzati
L’individuazione delle ipotesi strategiche attuabili per ciascuna filiera in relazione agli scenari ipotizzati usufruisce dei contributi derivanti dall’analisi degli scenari, che a sua volta si avvale dell’analisi dei vincoli/opportunità, al fine di mettere in luce le differenti situazioni realizzabili e come, in base al realizzarsi dell’una, anziché dell’altra, si modifichino in maniera sostanziale le linee strategiche di intervento proposte precedentemente. Lo sviluppo di una filiera, infatti, non è legato solo al verificarsi di determinate condizioni intrinseche ad essa (aspetti legati agli operatori, alle fasi produttive, ai prodotti, alle materie prime, ecc.), ma esistono una serie di variabili che, nonostante agiscano in una realtà esterna alla filiera (politiche agricole, andamenti di mercato, normative europee, ecc.), hanno ugualmente degli effetti diretti o indiretti su di essa.
Nello specifico dell’analisi, sono state indicate le linee strategiche da perseguire nell’ipotesi in cui si verifichi il trend attuale (Scenario 1), una situazione con maggiori possibilità di sviluppo per la filiera (Scenario 2) e una situazione con minori possibilità di sviluppo (Scenario 3), in relazione alle diverse variabili di scenario considerate. Sono state, inoltre, contemplate le variabili di scenario più esemplificative che evidenziano una notevole influenza sulle possibilità di sviluppo delle varie filiere, in relazione al semplice cambiamento del loro stato (es. aumento continuo dei prezzi del petrolio, ratifica del
Qualificazione del fattore in termini di vincolo od opportunità
Descrizione del fattore
Ambito contestuale di filiera
Fase di processo Soggetto di filiera Categoria merceologica
Protocollo di Kyoto da parte dei principali Paesi produttori di gas serra, diffusione della coltivazione delle colture non-food, ecc.).