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7. Analisi dei vincoli e delle opportunità

7.6 Filiera delle fibre vegetali

L’utilizzo delle fibre vegetali è assai diversificato e riconducibile alla produzione di filati e tessuti, a più elevato valore aggiunto; di fibre tecniche nei settori bioedili, automobilistici, geotessili; di cellulosa e di energia. Nello specifico l’attività di ricerca del Progetto Activa ha concentrato la propria attenzione sulle potenzialità della canapa, e in misura minore sul kenaf, con riferimento all’uso tessile e non.

Opportunità:

Per tutte le categorie merceologiche ad uso tessile:

ambito tecnico ed economico; intera filiera, le specie vegetali da fibra sembrano rispondere bene alle odierne istanze socio-economiche: da un lato, si presentano come ottima alternativa colturale per gli agricoltori in risposta ai nuovi assetti di mercato che più testimonianze hanno descritto come estremamente sfavorevoli

soprattutto per le colture industriali; dall’altro, si caratterizzano per essere conducibili con tecniche a basso impatto ambientale e per fornire materie prime che rientrano nelle produzioni eco-compatibili.

Per tutte le categorie merceologiche ad uso non tessile:

ambito tecnologico ed economico; intera filiera, i potenziali utilizzi assai diversificati costituiscono un valido presupposto per il posizionamento di nuovi prodotti derivati da fibre vegetali (biocompositi), cellulosa per carte pregiate (intera pianta), lettiere per animali o substrati per ortofloricoltura (parti legnose della pianta), materiali adsorbenti per inquinanti oleosi.

Per i prodotti ottenuti dalla canapa

ambito tecnico ed economico; intera filiera, la Regione Toscana è all’avanguardia in questo settore: in alcune zone del Senese esistono già piccole filiere artigianali basate sulla coltivazione della canapa, nate grazie a progetti orientati ad uno sviluppo rurale sostenibile.

ambito economico; fase utilizzo e distribuzione, per quanto riguarda la capacità di penetrazione del mercato da parte dei prodotti eco-compatibili, una recente indagine di mercato ha evidenziato una reazione positiva dei confezionisti e delle aziende tessili del distretto di Prato che già propongono un campionario che comprende prodotti derivati da fibre naturali, canapa compresa.

ambito economico; fase di trasformazione, attribuendo alla canapa le potenzialità per andare a costituire la nuova identità toscana e italiana del tessile, è sentita l’esigenza di distinguere i prodotti derivati dalla canapa all’interno del variegato mondo delle fibre naturali, ampliando le opportunità di mercato anche al di fuori di quei canali di vendita nei quali questi prodotti hanno già avuto successo (per esempio nell’ambito dei parchi naturali, dove il consumatore riconosce il valore della salvaguardia ambientale del “prodotto canapa”) e creando un “marchio canapa italiana” basato su canapa prodotta, tessuta e confezionata in Italia e preferibilmente tinta con coloranti naturali.

ambito tecnico; intera filiera, esiste un know-how per ottenere un processo produttivo a partire dalla semina fino alla filatura senza l’utilizzo di prodotti chimici.

ambito economico; fase di trasformazione, con riferimento alle aziende del tessile pratese (in particolar modo la piccola e media impresa) si segnala uno stato di sofferenza determinato dalla concorrenza (come del resto l’intero comparto tessile italiano) di quei Paesi (Cina, Turchia, India) dove i costi di produzione sono estremamente bassi. La scelta vincente più che cercare prodotti di alta qualità a bassi costi (che condurrebbe all’importazione) sembra essere quella di collocarsi su mercati

al di fuori della concorrenza dei Paesi extra-europei precedentemente citati. In tal senso la canapa risponderebbe pienamente all’esigenza di differenziarsi.

ambito economico; fase di utilizzo e distribuzione, oltre al tessile, altre opportunità di mercato possono essere: (a) bioedilizia, uso di pannelli fonoassorbenti (b) settore auto, pannelli e selleria. (c) reaalizzazone di truciolari leggeri a base di canapulo (d) i geotessili, uso di tessuti e “tessuti non tessuti” applicati come supporti per il manto stradale, protezione delle dighe, filtri drenanti e rinforzi per gli argini;

Vincoli:

Per tutte le categorie merceologiche a uso tessile

ambito tecnico; fase di produzione e trasformazione, si segnalano i seguenti punti critici tecnici e tecnologici: reperimento sementi certificate di varietà idonee; ottimizzazione della fitotecnica (dalla scelta varietale alla raccolta) in relazione alle specifiche situazioni di coltura; messa a punto di macchine agricole e impianti industriali di grande efficienza in grado di garantire costanza di qualità della fibra; necessità di innovazione continua.

ambito economico; fase di produzione, si segnalano i seguenti punti critici merceologici: costi di produzione elevati in confronto alle fibre sintetiche e naturali di importazione; dimensioni limitate dell'offerta perciò difficoltà nell'avvio della filiera; difficoltà ad assicurare uniformità e costanza di produzione.

ambito economico; fase di trasformazione e utilizzo, mancanza di standard di qualità accettati da trasformatori e utilizzatori finali.

Per tutte le categorie merceologiche ad uso non tessile:

ambito economico; fase di trasformazione e utilizzo, si segnalano i seguenti punti critici: costo della materia prima e filiera da organizzare.

ambito tecnico; fase di produzione e trasformazione, si segnalano i seguenti punti critici tecnici e tecnologici: reperimento di sementi di varietà idonee certificate (soprattutto per kenaf); ottimizzazione di qualche aspetto della tecnica colturale; miglioramento dell'efficienza della raccolta meccanica anche solo con adattamento delle macchine esistenti; per ciascuno dei settori, miglioramento degli impianti esistenti o realizzazioni di nuovi con tecnologie innovative.

Per i prodotti ottenuti dalla canapa:

ambito economico; fase di trasformazione, utilizzo e distribuzione, per quanto riguarda la capacità di penetrazione da parte dei prodotti eco-compatibili, una recente indagine di mercato ha evidenziato che il problema maggiore risultano essere i prezzi troppo alti del prodotto finito.

ambito economico; fase di trasformazione, utilizzo e distribuzione, gli andamenti ciclici delle richieste da parte dell’alta moda, che comunque ha manifestato un crescente interesse, portano a considerare il contributo di questo settore utile solo a livello di immagine.

ambito economico; fase di produzione e trasformazione, rispetto alla diffusa volontà di utilizzare produzioni italiane, tutelate anche attraverso uno specifico marchio, si rileva la scarsità della produzione nazionale, in gran parte assorbita dal settore dell’alta moda.

ambito economico; fase di produzione e trasformazione, è necessario creare strutture di stigliatura e più in generale di trasformazione in loco per ottenere una filiera corta (da sviluppare su un raggio di 50-100 km). In questo modo si potranno ridurre i costi di produzione andando a valorizzare a pieno la canapa come risorsa rinnovabile. ambito economico; fase di utilizzo e consumo, per quanto concerne gli usi non tessili

della canapa (materiali geotessili, bioedili, automobilistici) si segnalano come fattori disincentivanti la potenziale domanda di ingenti quantità ma a prezzi molto bassi; la scarsa reattività del mercato nazionale a questi prodotti innovativi, con particolare riferimento ai geotessili (un fattore disincentivante è rappresentato dall’odore del pannello stampato di canapa diverso da quelli convenzionali).

ambito economico; fase di produzione e trasformazione, dalle analisi economiche condotte durante il progetto Toscanapa, è risultato indispensabile integrare l’agricoltore nelle strutture di prima trasformazione (si parla di stigliatura, ovvero la separazione della fibra dallo stelo) per garantire un adeguato livello di redditività. ambito economico e tecnico-tecnologico; intera filiera, le potenzialità di mercato dei

prodotti derivanti dalla fibra di canapa sembrano elevate, ma è importante verificare attentamente i costi di produzione e la qualità dei prodotti di una filiera completa (dal campo al prodotto finito) costruita in un raggio di 50-100 km, definendo le modalità di conferimento; la continuità di rifornimento; la standardizzazione della materia prima.

ambito normativo; fase di produzione, sebbene a livello giuridico la disciplina sia ben regolamentata, gli agricoltori sottolineano la necessità di una più stretta collaborazione con le forze dell’ordine perché i controlli antidroga non impediscano il normale svolgimento delle pratiche colturali.

ambito sociale; fase di consumo, è stata registrata la necessità di fornire una maggiore informazione per sostenere la coltura della canapa nelle sue diverse possibilità di utilizzo e di creare un’immagine forte basata sulla garanzia di qualità, tracciabilità e caratteristiche specifiche (basso input ambientale in tutte le fasi di prodotto, caratteristiche di salubrità del prodotto) di interesse per i consumatori.

ambito tecnico-tecnologico; fase di produzione, la canapa ha tre problemi da affrontare e risolvere: meccanizzare la raccolta tenendo conto della necessità di

utilizzare le macchine da lino per le fasi successive; sviluppare la macerazione su scala industriale sfruttando le conoscenze già ottenute a livello di impianto pilota; assicurare la disponibilità di sementi delle varietà adatte a specifiche condizioni di coltura. In generale, è necessario procedere ad un adeguamento per la canapa delle attrezzature disponibili per il lino, dando la priorità alla stigliatura per diminuire le perdite di canapulo residuo.

Per i prodotti del kenaf

(ambito economico; fase di utilizzo) L’utilizzo del kenaf, a causa della sua fibra corta e rigida, è prevalentemente orientato a settori non tessili, con particolare riferimento al settore bioedile e automobilistico per i quali si rilevano rispettivamente per la bioedilizia problemi in termini di lenta risposta del mercato e per le auto problemi in termini di sensibilità all’umidità e di diverso odore rispetto ai pannelli convenzionali.