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ANALISI DELLA XYLOGENESI DEL CASTAGNO (CASTANEA SATIVA MILL.) DEI MONTI CIMINI DURANTE LA STAGIONE VEGETATIVA 2008 PRIMI RISULTAT

XYLOGENESIS IN CHESTNUT (CASTANEA SATIVA MILL.) OF MONTI CIMINI DURING THE 2008 GROWTH SEASON FIRST

ANALISI DELLA XYLOGENESI DEL CASTAGNO (CASTANEA SATIVA MILL.) DEI MONTI CIMINI DURANTE LA STAGIONE VEGETATIVA 2008 PRIMI RISULTAT

Lettera identificativa della pianta Diametro (cm) Altezza (m) A 8 8, B 3 3,2 C 8 4,6 D 8,5 5,3 E 7 5,3

Tab. . Parametri dendrometrici piante campionate

Avvalendosi del Trephor, sono state prelevate delle micro carote di diametro 2 mm e lunghezza di ca. ,5 cm dalla parte basale del fusto. I prelievi sono stati effettuati settimanalmente a partire da metà aprile fino a metà ottobre.

Fig. . Illustrazione dei campionamenti mediante il Trephor

Preparazione dei campioni in laboratorio: sulle carotine è stata evidenziata la sezione trasversale. Per facilitare il taglio delle micro sezioni sono state eliminate le parti della carotina che non interessano le analisi in questione: la parte esterna della corteccia e gli anelli legnosi precedenti. Le carotine così ridotte di dimensione vengono poste all’interno di biocassette, segnate con data e luogo e lettera identificativa della pianta.

Fig. 2. Le microcarote vengono adattate per la lavorazione e viene segnata la sezione trasversale sulla quale si effettueranno le misurazioni

Disidratazione e inclusione in paraffina: le biocassette vengono poste in una gabbia metallica che si aggancia ad un sostegno all’interno del Processatore di tessuti Leica TP 020- per la disidratazione in soluzioni differenti di etanolo (70%, 90%, 95% e 00%) e

bioclear (D-limonene) e per la successiva inclusione in paraffina liquida (Rossi et al. 2006).

Taglio: è stato utilizzato un microtomo a rotazione Leica RM 2245 che ha permesso di ottenere sezioni dello spessore di 0 micron.

Fig. 3. Il taglio viene eseguito con il microtomo a rotazione ed i microfilm di 0 micron vengono ripescati con il vetrino

Colorazione: la colorazione è stata effettuata secondo Van der Werf et al. (2007) usando astra-blu e safranina. Dopo ca. 0 minuti i campioni sono ben colorati, la parte di xilema lignificato di rosso e la parte non lignificata e la zona del cambio di blu. Le sezioni sono state fissate al vetrino in modo permanente con la resina Euparal. L’intera procedura di laboratorio è stata eseguita presso l’Università di Ljubljana.

Risultati

Il numero delle cellule cambiali varia durante la stagione vegetativa. Durante la fase di dormienza sono state osservate tra le 5 e le 7 file di cellule del cambio, mentre nel periodo di massiva divisione cellulare il numero delle cellule sale mediamente a 0 – .

La maggior parte dell’anello si forma da aprile fino alla fine di luglio (Fig. 4). In aprile e maggio viene formato il legno primaticcio, in giugno la formazione del legno tardivo è già iniziata. Alla fine di luglio l’anello si è formato quasi per intero. Solo le ultime cellule formate vicino al cambio sono ancora in fase di differenziazione. L’attività cambiale è terminata nella maggior parte degli alberi a metà agosto.

ANALISI DELLA XYLOGENESI DEL CASTAGNO (CASTANEA SATIVA MILL.) DEI MONTI CIMINI DURANTE LA STAGIONE VEGETATIVA 2008 - PRIMI RISULTATI

Fig. 4. Formazione dell’anello da aprile fino a luglio, quando la maggior parte dell’anello è stato formato

Nella fig. 5 è possibile distinguere la zona del cambio e le diverse fasi di crescita post- cambiale dell’anello xilematico. Oltre alla zona cambiale (C), si osserva la zona post- cambiale con cellule dello xilema nella fase di differenziazione che consiste nella fase di espansione (XCE), deposizione della parete cellulare secondaria e lignificazione (XCL).

Fig. 5. Figura del nuovo anello formato, al 25 giugno: a) si distinguono le cellule della zona del cambio (C) e le cellule dell’anello legnoso nelle varie fasi di differenziazione con le cellule in espansione (XCE), le cellule con parete secondaria e lignificazione della parete primaria (XCL).

Sopra si possono osservare le fibre del floema in formazione (FF). b) Si riconoscono le cellule della zona del cambio per la loro corrispondenza con le cellule quadrate delle iniziali dei raggi e

per la loro forma appiattita e con parete sottile

Le misurazioni settimanali sull’anello legnoso in accrescimento sono state rielaborate utilizzando la funzione di Gompertz (Fig. 6). L’ampiezza media finale dell’anello dei 5 campioni è di 2650 μm, compresa tra un minimo di 4 μm e 302 μm. L’incremento

medio giornaliero è di 7,89 μm, compreso tra un minimo di 6,24 μm e 29,34 μm. La lunghezza del periodo di attività cambiale varia tra 92 e 79 giorni, con una media di 48 giorni. DOY 100 150 200 250 300 X yle m increment [um] 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 Tree_B Tree_C Tree_D Tree_E All

Fig. 6. Curva di Gompertz. Dinamica della formazione del legno nell’anno 2008. Curve elaborate su quattro alberi di Castagno (Castanea sativa). (DOY) giorno dell’anno (day 00=0 Aprile, day 300=27 Ottobre. Tree = albero, All=tutti)

Discussione eConclusioni

L’analisi dell’attività cambiale e l’osservazione settimanale dell’incremento dello xilema anulare è un metodo di indagine che è in genere collegato alle ricerche fenologiche ed è più frequentemente utilizzato per le conifere (De Luis et al., 2007, Gricar, 2007) anche se recentemente diversi sono i contributi anche sulle latifoglie (Cufar et al., 2008a, Cufar et al., 2008b;van der Werf et al., 2006). I risultati ottenuti sul castagno, sebbene preliminari, sono molto incoraggianti. Infatti hanno dimostrato l’applicabilità della metodologia del micro-campionamento alla specie Castanea sativa, latifoglia ad anello poroso, consentendo così di programmare ed estendere le analisi su un medesimo albero anche a più stagioni vegetative. Considerando che si tratta di polloni prelevati da un ceduo di castagno e che pertanto non possiedono un diametro molto elevato, l’applicazione della metodologia “trephor” non appare di poco conto.

Le date individuate per le diverse fasi dell’attività cambiale sul castagno dei Monti Cimini trovano punti di contatto con un lavoro eseguito da Ciampi (95) sul castagno di Vallombrosa (FI) e di Colle di San Giusto (FI), anche se uno sfasamento delle date di campionamento non permette di estrapolare i confronti con molto dettaglio. Tuttavia è evidente come nel corso di un mese (8 aprile – 7 maggio) nelle località in prossimità di Firenze si osservi una limitata formazione di nuovi elementi xilematici e una intensa differenziazione degli elementi cellulari prodotti, riconducibili alla porzione porosa dell’anello di accrescimento. Comportamento analogo sembra avere il castagno dei Monti Cimini che, per quanto riguarda l’anno preso in esame, ha lignificato i vasi dell’anello poroso entro il  maggio, proseguendo poi la formazione e differenziazione del legno primaticcio fino alla data ultima dell’ giugno, momento in cui inizia a manifestarsi la formazione del legno tardivo. Quest’ultimo compare in data 6 giugno nel castagno di Vallombrosa. I risultati ottenuti nel castagno dei Monti Cimini si prestano ad essere ANALISI DELLA XYLOGENESI DEL CASTAGNO (CASTANEA SATIVA MILL.) DEI