L’uso del cinema nella didattica dell’italiano L2 nasce dalla mia passione per quest’ar-te, dal desiderio di trasmetterla ai miei studenti e dalla sperimentazione di nuove tec-niche di insegnamento1. Il film diventa il filo conduttore dell’attività di tutto il labora-torio; per i ragazzi del laboratorio di livello A1/A2, secondo il QCERL, dell’IIS Montale di Cinisello ho scelto Basta guardare il cielo, The mighty nella versione originale, film statunitense del 1998, di Peter Chelsom, che narra l’amicizia tra due ragazzi, mentre per il corso per i genitori degli studenti dello stesso istituto, anche loro di livello A1, secondo il QCERL, ho scelto il film di Silvio Soldini Pane e Tulipani, una storia italiana attuale, una commedia a lieto fine, senza scene scabrose o che potessero urtare la sensibilità dei miei studenti e con un buon equilibrio tra il parlato e l’azione.
Mi ha spinto in questa direzione anche la curiosità per l’uso di strumenti multimediali, la consapevolezza di come sia più facile catturare l’attenzione degli studenti con un testo proiettato su uno schermo, piuttosto che scritto in un libro e il desiderio di far arrivare i miei studenti a scoprire il piacere della lettura, attraverso il cinema.
I film sono stati divisi in 12 parti e di ognuna è stata scelta una sequenza oggetto di un’attività. Le sequenze sono state presentate nell’ordine in cui si susseguivano nel film, alternando attività di comprensione e produzione orale e scritta; l’ultimo giorno è prevista la visione integrale del film. Per motivi didattici, nel laboratorio per i ragazzi sono state privilegiate attività di produzione scritta e di rinforzo grammaticale, mentre in quello per i genitori ci si è dedicati soprattutto alla comprensione e produzione orale.
Nella scelta delle sequenze da didattizzare, bisogna prestare la massima attenzione a non tralasciare qualche passaggio indispensabile per la comprensione della trama nel suo insieme. E’ un errore che ho fatto, quando del film Basta guardare il cielo non ho proposto la sequenza in cui i due ragazzi si mettono d’accordo per andare insieme a una festa. Non avevo trovato un utilizzo adatto per questi pochi minuti, non riuscivo a incastrarla nell’alternanza tra attività orali e scritte e sinceramente non mi sembrava fondamentale. Sono stati gli studenti che mi hanno fatto riflettere su quanto fosse importante questo passaggio per capire come si sblocca il rapporto fra i due ragazzi.
La proposta di lavorare sul film è stata accolta inizialmente con piacere dagli studenti, che si aspettavano la visione tradizionale da cima a fondo, a cui avrebbe fatto seguito la consegna di scrivere il riassunto della storia. Quando invece ho spiegato che avrem-mo visto solo un film per tutto l’anno, e non in un’unica volta, hanno manifestato una certa delusione. Nel corso degli incontri successivi, hanno chiesto più volte di vedere tutto il film, sostenendo dapprima che non riuscivano a capire la trama, e in seguito che non ricordavano più gli antefatti. Ho sempre rimandato la visione integrale all’ul-timo giorno per i seguenti motivi: alcune attività favoriscono l’attivazione dell’expec-tancy grammar, i ragazzi hanno un riscontro della giustezza delle ipotesi formulate, e la loro autostima ne esce rafforzata; il dibattito che nasce spontaneo dopo la visione
1 Ho imparato queste nuove tecniche partecipando ai seminari “Il video in attività”e “Come didattizzare un intero film” condotti da Matteo Broggini presso Il Centro di Lingua e Cultura Italiana, a Milano nel 2010 e nel 2011. L’idea iniziale, nonché la scelta del film per i ragazzi, è frutto della partecipazione alla sperimentazione del cofanetto “Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per narrare” di Costanza Bargellini e Silvana Cantù, Fondazione ISMU, 2008.
di una sequenza è di per se stesso un’attività di produzione orale; in un mondo in cui si consuma tutto subito, è importante educare i ragazzi a una fruizione del divertimento protratta nel tempo e intervallata da pause.
Anche nel laboratorio per i genitori la proposta è stata accolta con piacere e ha stimo-lato un dibattito molto interessante sul ruolo della donna, sui suoi desideri e ambizioni.
Presenterò ora due delle attività proposte, rimandando per le altre al laboratorio “Di-dattizzazione di un intero film” di Matteo Broggini.
Le sequenze
Destinatari Studenti stranieri di diverse provenienze geografiche inseriti nel biennio della scuola secondaria di II grado.
Competenze Livelli A1/A2 - Quadro comune europeo per le lingue.
Contenuti
e attività Raccontare una sequenza di film:
1. ampliare e organizzare il lessico;
2. riordinare una sequenza di azioni;
3. utilizzare i tempi verbali corretti (presente o passato prossimo) 4. costruire un breve racconto.
Attività
propedeutiche Definizione dei profili individuali dei partecipanti: analisi dei biso-gni; livello di competenza in italiano L2; presentazione di uno dei due personaggi principali e sua contestualizzazione.
Metodologie
didattiche attive Lavoro di gruppo e individuale
Strumenti Film in dvd, aula video o computer portatile; fotocopie del materiale allegato
Risultati attesi Lo studente è in grado di raccontare una storia Durata 2 incontri da 2 ore ciascuno
Percorso Si proietta la sequenza 9:17-10:52. Si suddividono gli studenti in coppie e si distribuisce a ogni coppia una serie di cartoncini con le azioni che i personaggi compiono nella sequenza. Si chiede agli studenti di riordinare le azioni. Per la soluzione si mostra nuova-mente la sequenza. Si distribuisce un’altra serie di cartoncini, in cui si è omesso un elemento grammaticale o lessicale su cui si vuole focalizzare l’attenzione; in questo caso nei cartoncini era sta-to omesso il verbo e la consegna era di scrivere i verbi al passasta-to;
a due studenti arrivati da poche settimane è stato richiesto invece di scrivere i verbi al presente. Nell’incontro successivo, gli studenti vengono invitati a scrivere un breve racconto della sequenza, unen-do frasi con l’aiuto di connettivi.
Nelle pagine seguenti esempi del materiale di lavoro.
E’ l’ora di educazione fisica. Il prof di ginnastica rimprovera Max e gli ordina di aiutare Kevin a rialzarsi.
Il prof di ginnastica domanda
“Chi è stato?” Kevin attraversa la palestra.
Kevin, arrabbiato, gli lancia il pallone. Max tira il pallone ma non fa canestro.
Blade dice che è stato Max Max si avvicina a Kevin per aiutarlo.
Blade prende la mira e tira il pallone da
pallacanestro addosso a Kevin. Max si allaccia le scarpe e entra in palestra.
Il pallone colpisce Kevin. Poi Kevin si rialza da solo.
Kevin inciampa e cade per terra.
... l’ora di educazione fisica. Max ... le scarpe e ... in palestra.
Max ... il pallone ma ...
... canestro.
Kevin ... la palestra.
Blade ... la mira e ...
... il pallone da pallaca-nestro addosso a Kevin.
Il prof di ginnastica ... Max e gli ... di aiutare Kevin a rialzarsi.
Max ... a
Kevin per aiutarlo. Kevin, arrabbiato, gli ...
... il pallone.
Poi Kevin ...
Il fumetto
Destinatari studenti adulti di diverse provenienze.
Competenze livello A1 - Quadro comune europeo per le lingue.
Contenuti
e attività riordinare una serie di fotogrammi per ricostruire una sequenza di un film.
Attività
propedeutiche Definizione dei profili individuali dei partecipanti: analisi dei biso-gni; livello di competenza in italiano L2; visione della sequenza pre-cedente, necessaria per capire chi è il personaggio principale.
Metodologie lavoro di gruppo.
Strumenti film in dvd, aula video o computer portatile, fotogrammi della se-quenza stampati su cartoncino, (Per la stampa dei fotogrammi si può usare il “cattura immagine”presente in molti programmi di ri-produzione video), post-it.
Risultati attesi lo studente è in grado di interagire in un albergo, al ristorante, al telefono.
Durata Un incontro di 2 ore.
Percorso Viene presentata la sequenza del film da 13:24 a 16:39. In segui-to vengono mostrati i carsegui-toncini con i fosegui-togrammi che gli studenti devono riordinare. La sequenza viene proiettata una seconda volta e gli studenti sono invitati a fare attenzione a cosa dice la prota-gonista. Vengono distribuiti dei post-it su cui gli studenti scrivono le frasi dette dalla protagonista nell’interazione con la cameriera della pensione, il centralinista al telefono, il marito e Fernando, il cameriere del ristorante. La sequenza viene proiettata una terza volta per la verifica delle frasi. Si porta l’attenzione degli studen-ti solo su alcuni modi di dire, che vengono poi applicastuden-ti ad altri contesti: “Dove posso trovare qualcosa da mangiare?” “Posso parlare col signor Barletta?” “Stai tranquillo. Sto bene.” “C’è il ri-storante cinese. C’è il riri-storante Marco Polo.” “Un piatto freddo va bene.” “Si accomodi. Spero sia di suo gradimento.” Dato il livello degli studenti, si sorvola sul dialetto parlato dalla cameriera della pensione e sul modo di parlare caratteristico di Fernando; si sem-plifica il discorso di Fernando sulla cuoca e l’attacco di appendicite.
Nelle pagine seguenti esempi del materiale di lavoro
Mi sa dire dove posso trovare qualcosa da mangiare?
C’è il ristorante Marco Polo.
Pronto, buona sera. Posso parlare col signor Barletta?
Ciao, ma dove sei?
Che è successo?
Niente, sto bene. Stai tran-quillo. Ci vediamo domani sera a casa.
Ci vediamo a casa?
Ma sei impazzita?
Si accomodi.
Un piatto freddo va bene.
Spero sia di suo gradimento.