Durante una lezione d’italiano L2, come in un qualsiasi altro contesto di apprendimen-to, la LIM può essere utilizzata in diversi modi.
La LIM come un grande schermo
Questa modalità ha il grosso vantaggio di attirare gli sguardi e l’attenzione degli alunni sull’insegnante. È utile per le attività gestite dall’insegnante, ma anche per attività collettive.
Nella mia esperienza di insegnamento ad un gruppo di alunni NAI, ho sfruttato que-sta modalità nello svolgimento di attività sulle funzioni comunicative. Ho presentato vocaboli ed espressioni utili relative ai diversi ambiti comunicativi attraverso la proie-zione di immagini con didascalie che illustrano in modo accattivante situazioni di vita quotidiana. La LIM mi ha dato la possibilità di svolgere un lavoro comune, mantenendo costantemente agganciata l’attenzione dei ragazzi, ma anche, attraverso la proiezione di immagini, ha favorito un più immediato processo di memorizzazione.
Sempre attraverso questa modalità, ho lavorato in modo collettivo sulla sezioni del corso multimediale d’italiano per stranieri “A tu per tu” che, presentando un livello troppo elevato di lingua, non potevano essere gestite individualmente dagli alunni (per esempio, il terzo blocco di attività della sezione 2 “Impara le parole” e la sezione
“Conosci l’Italia”). Lo svolgimento collettivo di quest’ultima sezione citata, reso possi-bile dalla LIM, è del tutto indispensapossi-bile perché l’insegnante aiuta a fornire elementi di conoscenza della realtà e della cultura italiana e può sollecitare l’interazione tra i ragazzi e tra i ragazzi e l’insegnante stesso, invitandoli a riferire vissuti, esperienze ed episodi legati al tema trattato in chiave interculturale.
La LIM come foglio di lavagna
Il primo vantaggio dato da questo tipo di utilizzo è la possibilità di scrivere senza do-ver cancellare, perché tutto viene memorizzato in slide successive. Quindi, non perdo mai la storia di quello che ho fatto e scritto. Ai fini didattici è molto utile, soprattutto quando ci troviamo di fronte ad alunni con diversi stili di apprendimento per modalità e tempi (con il lavoro salvato, anche chi resta indietro può sempre recuperare!). La possibilità di storicizzare il percorso, mi ha permesso di introdurre nelle mie lezioni con gli alunni NAI, un’importante strategia didattica: la dichiarazione immediata di quello che conterrà la mia lezione (per esempio un approfondimento su un aspetto grammati-cale), la costruzione della lezione con varie diapositive che posso sempre far scorrere avanti e indietro e un momento finale di ripresa dell’argomento trattato. Quest’ultimo momento è stato sempre molto utile sia ai ragazzi, come ripasso per fissare bene i momenti della lezione costruiti insieme, sia a me come insegnante, per accertarmi che i ragazzi avessero compreso o meno ciò che era stato trattato (anche semplicemente guardandoli negli occhi!).
A questo proposito, ho utilizzato le seguenti funzioni della LIM:
1. tornare alla pagina precedente
2. Procedere alla pagina successiva o nuova pagina
3. Inserire una nuova pagina in una qualsiasi posizione (anche fra due già scritte)
4. Eliminare una pagina
La funzione “gruppo”: dal punto di vista didattico mi è stata utile perché, mettendo sul piano di lavoro tutte le pagine, mi ha dato la possibilità di raggrupparle in gruppi a seconda della tematica affrontata.
Altrettanto importante è la possibilità di utilizzare tutta una serie di strumenti grafici (penne colorate, evidenziatori, segni
grafici di fantasia, linee, frecce, forme e colori) che, rispetto alla lavagna tradizionale in bianco e nero, facilitano l’apprendimento significativo degli alunni, in particolare dei ragazzi stranieri che, seppur non comprendendo ciò che dice o scrive l’insegnante, sono in grado di comprendere il significato del segno.
LIM come lavagna interattiva
È l’utilizzo più potente. Uno tra gli aspetti didatticamente più interessanti della LIM consiste nel poter utilizzare, in classe, come strumento interattivo, le immagini, i video e i file audio. Le immagini, in particolare, fanno scaturire le pre-conoscenze, permetto-no a tutti gli alunni di osservare e di parlare e, soprattutto, quello attraverso le imma-gini è uno dei modi di apprendere che coinvolge maggiormente.
A questo proposito, mi è stato utilissimo lo strumento “cattura schermate”. Premendo l’icona corrispondente, il programma
foto-grafa ciò che succede/appare nello schermo della LIM e lo copia immediatamente all’interno di una pagina. Creato lo stimolo visivo, costruisco la mia lezione attraverso strumenti di annotazione o strumenti di attenzione. Tra questi ultimi, quelli che mag-giormente ho utilizzato sono:
1. il tratto a scomparsa - permette di tracciare segni che, dopo alcuni secondi, in ma-niera graduale, scompaiono lasciando lo spazio di lavoro pulito e libero da annota-zioni;
2. l’occhio di bue - si attiva tracciando una circonferenza intorno all’immagine/testo che si vuole mettere in evidenza rispetto al resto della pagina, che si oscura;
3. la penna lente d’ingrandimento - si attiva tracciando attorno alla sezione che si vuole ingrandire un poligono. Spostando l’area di selezione, l’immagine viene in-grandita;
4. l’ombreggiatura schermo - permette di oscurare una parte della schermata tramite una tendina.
Per costruire la lezione, ho catturato immagini direttamente dalla sezione “Video” del software “A tu per tu”. Con i ragazzi abbiamo svolto attività di presentazione e descri-zione del contesto (luogo, persone, oggetti), abbiamo analizzato situazioni e ruoli dei personaggi, abbiamo annotato riflessioni e analisi scaturite dallo stimolo visivo. Le immagini possono essere reperite anche da archivi di immagini funzionali o da qualsi-asi sito sul Web.
Anche la visualizzazione di clip-video, brevi ma significativi, reperiti nel software “A tu per tu”, o anche nel Web, sono stati utili per aiutare i ragazzi a calarsi nel ruolo dei personaggi e a produrre monologhi o dialoghi a partire dalle situazioni descritte o da situazioni simili. La possibilità poi, non solo di vedere i video, ma anche di manipolarli attraverso il software della LIM, è stata un’opportunità in più: sempre attraverso lo strumento della macchina fotografica, abbiamo potuto fotografare i momenti più signi-ficativi e fermarci a riflettere su formule, riti e funzioni della lingua.
Sempre a partire dalla mia esperienza con i ragazzi NAI, molto utile è stato l’utilizzo del software Google earth, attraverso la LIM, che mi ha dato l’occasione di svolgere un’interessante attività di “accoglienza”. La possibilità di raggiungere, dall’aula e at-traverso una lavagna, il proprio luogo di origine, ha avuto un impatto emotivo decisa-mente positivo sui ragazzi. Insieme, abbiamo girato il mondo, dall’America latina alle
Filippine. Ognuno dei ragazzi ha potuto riconoscere un luogo a lui familiare, come la propria scuola, o la piazza principale del paese ed ha avuto modo di raccontare agli altri qualcosa di sé.