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Gradimento espresso dagli studenti sulle attività svolte

Nel documento DIRE, FARE, NAVIGARE. (pagine 144-149)

Sono arrivato in Italia e mi sono trovato bene, ho incontrato i ra-gazzi italiani e mi sono sembrati bravi, poi sono venuto a scuola e ho capito che anche i professori erano bravi.3

Al termine delle attività è stato chiesto ai frequentati dei laboratori di esprimere una valutazione sul lavoro svolto, in particolare sul contesto formativo e organizzativo e sull’utilità degli apprendimenti conseguiti. Il gradimento è stato rilevato tramite un questionario semi strutturato di sei domande compilato al termine delle attività. Le prime tre domande a scelta multipla davano la possibilità di segnare più risposte e di aggiungere un commento per ciascuna di esse,4 la quarta era articolata su scelte al-ternative, mentre l’ultima formulava l’invito a dare un consiglio a un coetaneo arrivato da poco.

La riflessione di apertura restituisce in maniera efficace sia la voglia di comunicare che il senso del percorso e della scoperta che accompagna la vita dei ragazzi e delle ragazze immigrati, in particolare di quanti tra loro appena arrivati in Italia riescono ad approdare rapidamente anche a scuola.

L’analisi delle risposte, non soltanto numerica, si basa su un campione di 300 questio-nari, pari al 56% dei 534 iscritti. Il campione copre la tipologia delle attività svolte, differenziate per durata (30 o 60 ore), periodo di realizzazione (1° e/o 2° quadrimestre), programmazione didattica (italbase, italstudio, scrittura), inserimento in classe (stu-denti inseriti o in attesa di inserimento nel a.s 2012/13) e sede di svolgimento (scuola polo, sedi aggregate e/o afferenti).

Dalla tabulazione delle risposte (tab.1) emerge con chiarezza che per ragazzi e ragazze frequentare il laboratorio è stato utile per stringere nuove amicizie (46,3%), ma soprat-tutto utile per studiare le materie (57%) e per capire come funziona la scuola italiana (33,3%). La finalità che i ragazzi attribuiscono al laboratorio è sembrata basata più che sulla reale offerta formativa, su una speranza e un investimento sul percorso di studio.

Infatti, è risultata piuttosto discordante rispetto all’impostazione che i docenti hanno dichiarato di aver dato all’attività didattica, solo nel 39% dei casi effettivamente mi-rata allo studio disciplinare. Gli studenti mostrano di aver apprezzato l’impostazione della programmazione didattica nel suo complesso, con una scala di gradimento che va dalla possibilità di esercitarsi nella grammatica (51,3%), nella scrittura (49%), nella discussione e nel confronto in classe (32,7%) e infine nella lettura (26,3%). (tab. 2).

Più in generale, si sono sentiti incoraggiati a prendere la parola, compresi nelle loro difficoltà comunicative o di studio e per questo hanno accolto con grande favore la possibilità di lavorare in un piccolo gruppo.

3 Questionari studenti - a.s 2011/12

4 La somma delle risposte è sempre superiore a 100, tranne che nella domanda relativa all’ora-rio di lezione, in quanto è stata data la possibilità di offrire più risposte.

Tab.1 - Frequentare il laboratorio mi ha aiutato a:

- fare nuove amicizie 139 46,3%

- migliorare i rapporti con gli insegnanti 104 34,7%

- studiare le altre materie 171 57,0%

- capire come funziona la scuola 100 33,3%

- altro 21 7,0%

Tab. 2 - Il laboratorio è stato interessante per:

- le discussioni e il confronto 98 32,7%

- le spiegazioni e lo studio della grammatica 154 51,3%

- le esercitazioni di lettura 79 26,3%

- le esercitazioni di scrittura 147 49,0%

- altro 4 1,3%

Il corso d’italiano è stato molto buono, all’inizio tutto è difficile poi però oltre a impa-rare la lingua è stato bello sentirsi liberi di esprimersi, senza vergogna di sbagliare e senza far ridere nessuno.5

Tab. 3 - Nel gruppo di laboratorio mi sono sentito/ a:

- come ogni giorno 38 12,7%

- meglio ero in un piccolo gruppo 97 32,3%

- … è stato più facile parlare con i compagni 76 25,3%

- … è stato più facile chiedere spiegazioni 149 49,7%

- … ho apprezzato il modo di insegnare 98 32,7

- … l’insegn. mi ha capito e ha aiutato 156 52,0%

- altro 16 5,3%

Tab. 4 - L’italiano che ho imparato mi è servito per:

- più sicuro/ a di me 208 69,3%

- nuove amicizie anche fuori dalla scuola 97 32,3%

- fare sport 22 7,3%

- conoscere luoghi di ritrovo per i giovani 40 13,3%

- altro 13 4,3%

La stragrande maggioranza di loro (69,3%) ha apprezzato il laboratorio d’italiano come occasione per acquistare sicurezza, mentre sono stati soprattutto i ragazzi e le ragaz-ze del biennio, 154 (51,3%), a rispondere alle domande aperte, anche soltanto per ribadire le finalità dell’attività svolta o per sottolinearne l’importanza, in qualche caso utilizzando la propria lingua con l’aiuto di un compagno-tutor per la traduzione.

Va segnalato, inoltre, che gli studenti hanno prestato molta attenzione alle domande

5 Questionari cit.

n. 1 e n. 3, concentrando in queste due sezioni il maggior numero di risposte multiple, rispettivamente 498 e 412 su un totale assoluto di 1941 risposte. Quanto alla lingua, hanno segnalato un ampio catalogo di apprendimenti e di funzioni, ad esempio qualcu-no ha scritto che imparare l’italiaqualcu-no gli è servito anche per trovare lavoro, a conferma di una condizione sociale che spesso contraddistingue gli studenti rispetto ai compa-gni italiani.

L’italiano che ho imparato mi è servito per6:

• imparare a parlare, ma ancora non riesco a capire le lezioni

• imparare a parlare ad alta voce davanti a tutti: prima ero timida adesso non più

• capire e farmi capire quando parlo

• parlare, perché io non ho molte occasioni per parlare

• conoscere meglio i compagni di classe

• imparare cose nuove che non sapevo

• imparare a studiare

• migliorare il modo di studiare

• capire le materie

• trovare lavoro

L’orario delle attività è stato giudicato soddisfacente dalla stragrande maggioranza degli studenti (79,7%), con qualche rammarico espresso da chi avrebbe voluto seguire le lezioni in classe (10,7%) o per le difficoltà imposte dai rientri pomeridiani (9,3%).

Tab. 4 L’orario di lezione è stato:

- orario soddisfacente 239 79,7%

- non soddisfacente: sovrapposto a lezioni in classe 32 10,7%

- non soddisfacente: di pomeriggio 28 9,3%

Interessanti e non scontati i messaggi per i coetanei neo-arrivati, anche se scritti con numerose incertezze ortografiche e sintattiche, appaiono dettati da un sincero slan-cio, volto a incoraggiare, a indicare buone regole di studio e di comportamento per frequentare con successo la scuola superiore. Il dato del 51,5% riferito a chi ha volu-to scrivere un consiglio è molvolu-to significativo, perché si concentra tra gli studenti del biennio, tra quanti cioè o sono appena arrivati e/o sono appena entrati nelle superiori e stanno mettendo a punto le loro strategie di studio. Spesso le frasi echeggiano i consigli di genitori e insegnanti, rivelano le ansie e le paure di chi sta facendo i conti con una lingua, eppure alcune espressioni come ‘sbagliando s’impara’, apprese in fret-ta per dare significato alle fatiche quotidiane dello studio, rivelano allo stesso tempo l’agio di chi si sente già linguisticamente a casa propria.

Alla domanda ‘Quali consigli daresti a un ragazzo o a una ragazza appena arrivata a scuola che vuole imparare l’italiano?’ gli studenti hanno risposto così:

6 Cfr. questionari di gradimento a.s 2011/12

• Ciao come stai? Sei nuovo qui in Italia? Guarda che se vuoi, puoi imparare l’italia-no per comunicare con gli altri.

• Non perdere tempo, impara subito l’italiano.

• L’italiano è una bella lingua.

• Leggi una frase ogni giorno e memorizza almeno 3 parole al giorno.

• Devi avere pazienza, imparare l’italiano non è difficile, parla piano piano.

• Leggi tanto e chiedi le parole che non capisci, devi avere il coraggio di chiedere spiegazioni.

• Stai attento alla pronuncia e impara l’alfabeto.

• Se hai tempo, ti consiglio di guardare la TV.

• Parla senza preoccuparti degli errori e studia le basi della grammatica.

• Parla molto anche al di fuori delle lezioni, lascia da parte la timidezza.

• Non avere paura di parlare. Gli insegnanti ti aiutano e anche chiacchierare con le amiche italiane ti aiuta.

• Non sentirti a disagio se non vai bene in alcune materie, perché potrai sempre contare sull’aiuto degli insegnanti.

• Non isolarti e non aver paura di sbagliare.

• Non preoccuparti prima o poi si impara … fra conversazioni, amici e insegnanti.

• Studia volta per volta e ricorda che devi impegnarti a scuola e a casa.

• Studia così puoi superare i tuoi compagni.

• Studia e leggi tanto per conoscere tutte le parole, stai attento a quello che dicono gli insegnanti.

• Studia, perché imparare la lingua è molto divertente

• Segui gli insegnanti e non aver paura, perché se non hai capito ti spiegano tutto.

• Segui con impegno sia le lezioni regolari in classe, sia quelle di approfondimento e non dare per scontato che sai già tutto.

• Frequenta chi parla la tua stessa lingua, ti può aiutare con le traduzioni.

• Vorrei semplicemente dirti: ‘Prendi’ qualsiasi occasione, ti aiuta con la lingua.

• Fai amicizia anche con ragazzi di altri paesi.

• Non avere paura di dire la tua opinione e non stare da solo.

• Credi in te stesso e fai del tuo meglio.

• Devi essere coraggioso.

• Imparare la lingua ti aiuta come persona e ti fa sentire meglio con i tuoi compagni.

• All’inizio è difficile, poi tutto cambia con l’impegno che uno ci mette.

• Non arrenderti mai!

• Aiuta i tuoi compagni. Io nel laboratorio di italiano ho partecipato anche come tutor e mi sono resa conto che aiutando gli altri nello stesso momento ho aiutato

anche me.

• Aiuta chi è appena arrivato, durante il laboratorio io ho aiutato un compagno ap-pena arrivato dalle Filippine.

• Frequenta un corso di italiano, perché ti aiuta dal punto di vista linguistico e so-ciale. Io ho aiutato i miei compagni e questo mi ha fatto molto piacere, perché è bello aiutare gli altri.

• Fai un corso anche prima di andare a scuola, ti sarà di grande aiuto.

• Fai amicizia! Serve tanto .. e buona fortuna!

L’insieme delle risposte, dei consigli e delle riflessioni raccolte restituisce la descri-zione di un percorso di apprendimento impegnativo, talvolta divertente, ma affrontato con impegno e buona volontà. Trasmette l’idea di un clima educativo positivo, vissuto con serenità e piena consapevolezza degli ostacoli da superare, si coglie l’entusiasmo tipico dell’adolescenza alla ricerca di nuove amicizie e nuove conoscenze che traspare da frasi breve e spesso incerte o anche soltanto da singole parole scritte sul foglio qua e là.

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