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9 anni e com prende della terra coltivata sulla quale 1 affittuario ha anche una casa Il con tratto viene redatto nella co rte degli Em

briaci (in curia E m b ria c i)l .

Guglielmo Em briaco maior e Guglielmo Em briaco, suo cugino o nipote (consanguineus), nel 1 2 0 0 dispongono ancora di un reddito

considerevole proveniente dalle proprietà e dai diritti di cui godono ancora ad A cri e a G ibelletto. Affidano ad O tto Iudex di Castello, un altro proprietario di nave di origine vicecom itale, la gestione della

ruga S. L aurentii d e A cri . . . et d e aliis om nibus locis (A ntiochia, T ri­

poli, G ibelletto) per due anni. O tto doveva ricevere 1 5 0 bisanti al­ l ’anno come onorario e pagarsi i 3 2 5 bisanti Suite che aveva prestato

a Guglielmo Em briaco m aior per l ’altro Guglielmo Em briaco. Q ue­ s t’ultim o possedeva anche dei terreni a Bavari e in S icilia2.

I dalla V olta contano sei proprietari di nave in questi decenni. M entre è probabile che tutti possedessero della terra che produceva reddito, solo di due resta una documentazione in proposito. Raimondo dalla V olta acquista un piccolo terreno lungo il Bìsagno nel 1 2 0 0 . Lo stesso anno riceve in garanzia un locus in A lbaro in una prom essa di

pagamento di L . 6 0 fa tta da Prim o Papa, un altro proprietario di nave di origine viceco m itale3. Rosso dalla V olta vende due appezzamenti di terreno a V o ltri per L . 5 0 nel 1 1 8 6 , ma possiede altra terra nella m e­ desima area, perché nel 1 2 0 0 regala un appezzamento di tale terra ad un bracciante com e ricompensa per i suoi buoni servigi. R osso pos­

1 A S G , sez. n o ta i, m s. 1 0 2 , ff. 8 v., 1 4 ; Oberto Scriba 1186, nn . 1 2 8 , 1 9 3 ;

Oberto Scriba 1190, nn . 9 4 , 6 6 6 .

2 A S G , sez. n o ta i, m s. 1 0 2 , f i. 1 6 0 v., 1 6 1 ; A S G , sez. no tai, ca rt. 7 , P ie tro R u ffo , f. 9 0 ; A S G , sez. no tai, ca rt. 1 1 , G iovan n i E n rico de P o rta , f. 1 8 ; V . V i­ tale c it., p p . 2 2 e sg., 2 7 e sg.

I l o tro v a to dei riferim en ti a O tto iudex, O tto iudex d i C astello, O t to d i C a­ stello, figlio d i L a n fra n co di C astello e O tto d i C astello, figlio d i F e rra riu s di C astello. O tto iudex e O tto iudex d i C astello eran o la stessa p erson a, d a to ch e i du e nom i vengono f a tti in occasione della stessa operazione com m erciale in A S G , sez. no tai, m s. 1 0 2 , ff. 1 6 0 v.- 1 6 1 , 161 v. U n O tto di C astello, in d icato com e vice- comes {ibid., f. 1 3 3 e in Guglielmo Cassinese, nn . 1 3 2 8 , 1 3 2 9 ), fa pen sare con m olto fon d am en to, ch e O tto di C astello e O tto iudex fossero la stessa p ersona.

3 A S G , sez. n o ta i, c a rt. 4 , L a n fra n co ed al,, ff. 1 3 3 , 1 6 3 .

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siede anche parecchia terra nella valle del Polcevera (P u lciferre) di cui

una parte viene compresa nella dote della figlia, sposa di Bellobruno di Castello. Possiede anche diversi appezzamenti di terra in A lbaro e a Voltaggio (V u ltabio) 4. Dei due V ento che sono proprietari di nave

Simone ha del terreno in Albaro e L . 3 0 0 investite in terre ed edifici a Voltaggio. Viene annotato come defunto il 9 agosto 1 2 0 1 in una ven­ dita di terreni e immobili a Prim anico e "C arp en allo” effettuata dal figlio. A quanto pare la terra di Prim anico era abbastanza estesa, dato che ne vengono annotati i co n fin i5.

E nrico G uercio, meno attivo in politica di suo padre, omonimo, nel 1 1 9 7 affitta p er cinque anni della terra in Ceranesi per un canone annuo di L . 5 e inoltre possiede con i figli diversi appezzamenti di terra a Sestri, che vengono venduti nel 1 2 1 1 . L ’anno successivo cede all’arcivescovo del terreno nella parrocchia di San V in cen zo 6. Baldui- no Guercio, un fratello di E n rico e anche lui proprietario di nave, nel 1 1 6 3 acquista per L . 7 0 una casa e la terra circostante; contigua ad u n ’altra casa di sua proprietà. N el 1 1 9 1 vende parte di un oliveto a M ultedo p er L , 2 3 e alla stessa epoca o anteriorm ente vende della terra a G ranarolo alla chiesa di S, M aria di G ranarolo. Nel 1 1 9 2 diversi mem bri della famiglia, compreso E n rico, Bisacia e Bisacino, donano pa­ recchia terra all’ospedale di S, M aria "d e L an u ralo” (G ran aro lo ?). I G uerci avevano sempre sostenuto gli im peratori bizantini e di conse­ guenza avevano acquistato beni im mobili, alcuni diritti di riscossione in m ateria di im poste, e una posizione di privilegio nel quartiere ge­ novese di Santa C roce. Balduino perde 1 7 0 p erp eri nell’attacco pisano al quartiere genovese nel 1 1 6 2 . Nel 1 2 0 1 O ttobono "d e C ru ce ", un legato speciale di G enova presso l’im peratore Alessio I I I , riceve istru­ zioni di im petrare la restituzione delle proprietà e il ripristino dei di­

4 II secondo Registro, p. 2 3 3 ; Oberto Scriba 1186, n. 224; Guglielmo Cas-

sinese, n . 3 9 9 ; A S G , sez. no tai, ca rt. 4 , L a n fra n co ed al., ff. 1 1 4 , 1 2 1 , 2 2 4 v., 2 4 6 , 2 5 4 v.; A S G , sez. no tai, cart. 7 , P ie tro R u ffo , ff. 2 1 v., 22.

5 A S G , sez. no tai, ca rt. 4 , L a n fra n co ed al., ff. 1 2 1 , 1 6 3 ; Giovanni di Gui- berto, n , 3 5 4 .

6 A S G , sez. n o ta i, ras. 1 0 2 , f. 6 6 v G i o v a n n i di Guiberto, n. 2 0 7 1 ; Il secondo Registro, p . 3 5 9 e sg.

ritti feudali di Balduino in Santa C roce e C o p a ria 7. Simone Bulgaro possiede diversi appezzamenti di terra a Q uinto nel 1 2 0 5 , in uno dei quali si coltivavano ortaggi, ulivi e vigne, e che viene dato in affitto p er un anno. Simone affitta anche dei terreni nella vai Bisagno al

canone annuale di L . 7 . 1 0 . 0 8.

D ei dodici proprietari di nave che, secondo i documenti notarili, investono più massicciamente nel com m ercio d ’oltrem are, undici pos­ siedono anche terra, beni immobili e / o altri beni dai quali traggono un re d d ito 9. Anche qui faccio soltanto qualche esempio. D ei "d e C ru­ c e " , solo P ie tro , lo zio, viene menzionato a tale riguardo. N el suo testam ento dichiara di aver ricevuto affitti da diverse case nella p ar­ rocchia di Sant’Am brogio e di aver dato in affitto numerosi negozi a fabbri ferrai (ferrarti) 10. "Baiam ons B arlaira” com m ercia attivam en­

te in cotone, stoffe, pepe e altre spezie, oltre ad essere proprietario di nave. Possiede, però, anche del terreno agricolo in "R im ignan o" nel 1 1 9 0 , com pra due appezzamenti a “V ed exin a" nel 1 2 0 0 e vende della terra non specificata nel 1 2 0 2 . P e r m atrim onio era legato ai dal­ la V o l ta 11. Nicola Barbavaria possiede almeno due case in Chiavica nel 1 2 0 5 , 1 2 1 0 e 1 2 1 4 , dei terreni vicino alla riva del m are nel 1 1 9 6 , affitta un appezzamento di terra nel 1 2 0 5 , dà via altra terra in Sam- pierdarena nel 1 2 1 4 , vende un altro terreno per L . 4 5 nel 1 2 1 1 e nel 1 2 2 2 ha una societas terre costituita da legname forestale dal qua­

le i suoi soci dovevano trarre dei candelieri (cerriores d e lignamini- b u s) l2. O gerio Scoto e il fratello Balduino nel 1 1 9 1 acquistano dalla

7 Giovanni Scriba, I I , n, 1 0 6 7 ; Guglielmo Cassinese, nn . 1 6 1 , 1 6 2 9 , 1 8 8 1 ; Cod. Dipi., I I» p . 2 9 , n o ta ; I I I , p. 1 9 6 e sg.

8 Giovanni di G uiberto, nn . 1 1 4 4 , 1 4 3 4 ; A S G , sez, n o ta i, ca rt. 1 1 , G iovan ni

E n rico de P o rta , f. 1 3. 9 V , sopra, ca p . 3.

10 Guglielmo Cassinese, n, 1 5 4 5 .

11 A S G , sez. no tai, c a rt. 2 , L an fran co ed al,, ff, 1 4 2 , 1 6 1 v., 2 2 3 v.\ Oberto Scriba 1190, nn . 2 3 7 , 6 7 3 ; Lanfranco, n. 3 8 0 ; A S G , sez. no tai, ca rt. 7 , P ie tro R u ffo , f. 1 9 0 ; Giovanni di Guiberto, n n . 5 6 3 , 7 7 6 , 7 7 7 , 1 3 3 0 . P o ssed eva anche un a casa nel 1 1 9 0 , 1 2 0 3 , 1 2 0 5 e 1 2 0 7 , m a non è possibile a ccertare se si tr a tta della m edesim a casa o d i più case.

12 A S G , sez. no tai, ca rt. 4 , L an fran co ed al., f. 5 v.\ ca rt. 5 , L an fran co ed

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sorella p er L . 1 5 0 parte di un condom inium a G enova contiguo alla

terra che già possiedono; lo stesso anno Ogerio com pra della terra a Q uarto per L . 5 0 accanto al terreno che è già suo e scambia altre terre nello stesso comune. N el 1 2 0 1 compra di nuovo a Q u arto un sedicesimo di terra boschiva [de connio d e bosco) nelle colline die­

tro a Q uarto, A quanto sem bra, perciò, concentra i suoi investim en­ ti a Q uarto, dove, probabilmente, v i v e 13. Guglielmo R ataldo, proprie­ tario di nave e investitore m olto attivo in campo com m erciale, affitta una casa a “P a x iu s” de L uca e Pinello tinctor, forse un lucchese, per

la loro attività di tintori. Q uesti avevano form ato una socìetas . . . ad opus tìncture (draparias) alla quale Pinello deve fornire i recipienti [farfices) per scaldare l ’acqua e “ P axiu s" gli strum enti, che costano

10 e più soldi; tu tte le attrezzature devono essere fornite in parti eguali dai due e tutti i p rofitti divisi a m età. Diversi mesi prima Rataldo affitta ai medesimi locatari una vasca in R etorbido, con una casa, un pozzo e un giardino per un periodo di cinque anni al ca­ none annuo di L . 5 P e r rendere l ’immobile adatto al loro la­ voro e allo stesso tempo fruibile com e abitazione, Rataldo conviene anche di costruire un muro intorno alla casa e alla vasca, di coprire la stessa vasca, di costruire una scala e di alzare un muro lungo un lato del g ia rd in o 14. "A nsuixiu s" di San Genesio era il terzo degli investitori più grossi nel com m ercio, che erano anche proprietari di nave. Nel 1 2 3 1 i tre figli elencano le proprietà del padre per la divi­ sione. Secondo questo elenco, "A n su ixiu s”, all’epoca della sua m orte, possedeva una grande casa dove viveva, due altre case contigue, una terza casa nelle vicinanze. T re di queste case avranno dato, presumibilmen­ te, un reddito, Inoltre aveva un terreno grande e uno piccolo, con de­ gli immobili che vi insistevano e un terzo appezzamento, dietro la chiesa di San Giovanni a Q uarto e un canale di scolo (canetum ) a

Sturla, a G enova ha del terreno accanto alla chiesa di Santo Stefano IS.

al., ff. 3 0 , 1 4 2 v.; cart, 1 4, Magister Salomonis, f. 5 0 ; Giovanni di Guiberto, nn. 1 0 5 7 , 1 1 1 0 , 2 0 5 6 ,

13 Guglielmo Cassinese, nn , 6 1 , 7 3 4 , 9 2 6 ; Giovanni di Guiberto, n. 2 6 5 .

14 Guglielmo Cassinese, n n . 4 8 4 , 1 1 9 3 .

15 A S G , sez. n o ta i, ca rt. 3 , 2 , L an fran co ed al,, f, 1 3 4 ; c a it. 1 7 , O b e rto de M arzan o, f, 1 6 2 ,

E ra naturale che i proprietari di nave con retro terra vicecom ita­ le ed interessi terrieri avessero il diritto di riscuotere pedaggi, in no­ me proprio o com e vassalli dell’arcivescovo o di altri. N el 1 1 8 2 Si- mone V ento paga ad Opizzo, marchese Malaspina, e a suo figlio L . 2 3 0 , in cambio delle quali riceve per sé e per i suoi eredi in perpetuo un ottavo del Castellum d e Malaspina e le proprietà circostanti e il dirit­

to di riscuotere il pedagium T o rrigie. Il pedagium era di 2 denari per

ogni carico (som a) che transitava lungo quella via. N el 1 1 8 6 Simone dà pedagium m eum d e T orrigia in pignus per un debito di L . 6 2 V i, in­

dicando con ciò un uso m olto frequente di q u e iritin e ra rio 16

A ltri proprietari di nave avevano interessi nei mulini. E nrico "V er- naconus" e O b erto “ Q u arteriu s” nel 1 2 0 0 ricevono dall’arcivescovo in locazione decennale un mulino nuovo a Sampierdarena per un canone annuo di 2 1 m in e di grano, da pagarsi mensilmente. A l medesimo

tem po ricevono in locazione un quarto di un mulino alla foce del Polcevera al canone annuo di 2 0 so ld i17. Folco di Castello nel 1 1 7 9 loca al fratello Anseim o un mulino a Bargagli per dodici anni ad un canone annuo di 2 0 m ine di grano da pagarsi in tre rate. N el 1201

Folco possiede un mulino ed altre proprietà a Bargagli, forse lo stesso mulino di p rim a 18. Guglielmo V en to, Giovanni N anfo, sua moglie e la chiesa di San Lorenzo sono com proprietari di almeno due mulini in “Campo L o n g o " e Giovanni e sua moglie danno come garanzia per un piccolo debito di L . 10 ferra una m olendinorum a M archesio

“ de V u lp aria", un altro proprietario di n a v e 19. O b erto Boleto nel 1 1 8 6 vende un ottavo di due mulini con i relativi diritti d ’acqua per L . 6 5 20.

16 A S G , sez. n o ta i, c a it. 2 , L a n fra n co ed al., f. 3 v. ; Oberto Scriba 1186,

n. 2 4 2 . N e l 1 2 0 0 Sim one, figlio del d efun to A n seim o "d e C a s tro ” , diede in pegno p e r un d eb ito d i L . 1 2 , tneatn partem pedagii de Torrigia et quarterium molen- dini de Plano a G u glielm o, figlio d i F o lc o di C astello: A S G , sez, n o ta i, ca rt. 4 , L an fran co e d al., f. 1 3 6 v.

17 II secondo Registro, p p . 1 7 7 , 1 7 9 . E n ric o possedeva anche della te rra a

C am ogli e aveva in affitto a Sam pierdarena un a vigna, che doveva p rep arare p er la coltivazione e cu ra re : Guglielmo Cassinese, n . 2 2 7 .

18 A S G , sez. n o ta i, m s. 1 0 2 , f. 1 2 v.; Giovanni di Guiberto, n. 3 5 4 .

19 Lanfranco, n. 1 3 1 (1 2 0 3 ) .

20 Oberto Scriba 1186, n. 1 3 7 .

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O tto "d e C affaro” vende all’arcivescovo U go un quarto di m olendi- num de n u ce; un quarto e 1 / 2 4 di un m olendinum d e c e n o , entram ­

bi a M edolico, per L , 6 0 e a sua volta riceve in concessione della terra in "B o n ev elo " dello stesso v a lo re 21, I mulini che supplivano ad una necessità di tutti i giorni per una popolazione in aumento costituiva­ no un investimento m olto redditizio.

In un caso un proprietario di nave trae un reddito dal d iritto di esigere la decim a terre per conto deirarcivescovo. G ionata Cavarun-

co, della famiglia comitale di Lavagna, assai probabilmente ereditò dal padre Rubaldo il diritto di esigere parte della decim a terre a Rapallo

e Bargagli e la decim a de piscana (lo stagno dei pesci). G ionata e i

suoi fratelli avevano un d iritto analogo su parte della decima di Se­ stri L e v a n te 22.

M entre non sorprende il fatto che i proprietari di nave di discen­ denza comitale e vicecom itale abbiano delle rendite d irette ed indiret­ te dalla terra, egualmente non sorprende il fatto che i proprietari di nave, quale che sia la loro posizione sociale, si rivolgano per investi­ re o per trovare fonti di reddito alla vita econom ica della com unità urbana. P ietro "d e C ru ce” nel suo testam ento dichiara di aver affit­ tato alcune case nelle quali fabbri ferrai (ferra rii) avevano le loro b ot­