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5. Il polo produttivo dell’oreficeria

5.1 L’Antico Borgo Orefici

Il Borgo Orefici si estende tra Corso Umberto e via Marina a Napo-li, zona da sempre destinata ad attività commerciali data la vicinanza al mare.

Il Consorzio Antico Borgo Orefici41 nasce nel marzo del 2000, gra-zie al costante impegno degli artigiani e commercianti che operano nella zona del Borgo. Il Consorzio nasce con l’obiettivo di riunire in un unico e compatto organismo le 350 aziende ed i 2000 addetti

40 Il dato si riferisce al POR Campania FESR 2007/2013- Obiettivo Opera-tivo 2.6: “Il distretto orafo campano” Azione di sistema per l’accompagna-mento ed il sostegno delle imprese dei distretti produttivi campani nel pro-cesso di sviluppo di “Reti d’Imprese” (Regione Campania).

41 Per l’elaborazione del seguente paragrafo si ringrazia il dott. dott. Ro-berto de Laurentiis, presidente del Consorzio Antico Borgo Orefici.

ti, che in quell’epoca operavano all’interno del Borgo Orefici, al fine di valorizzare l’antica zona orafa di Napoli, puntando alla riqualificazio-ne urbanistica ed al rilancio commerciale dell’area.

Attualmente il Consorzio comprende al suo interno circa 90 micro aziende tutte afferenti alla filiera orafa.

Gli obiettivi che tuttora si pone il Consorzio sono di varia natura e sono così sintetizzabili (sito istituzionale) :

 definizione generale della fattibilità dello sviluppo locale;

 analisi del fabbisogno in termini di servizi, infrastrutture ed inve-stimenti materiali;

 individuazione della fattibilità delle singole iniziative;

 interfaccia e concertazione con gli enti istituzionali competenti;  eliminazione delle problematiche economico/finanziarie derivanti

dall’azione delle singole aziende;

 assistenza e supporto nella realizzazione delle singole iniziative.

Per la realizzazione dei suddetti obiettivi il Consorzio è organizza-to in cinque organi di gestione: l’assemblea generale dei consorziati, il consiglio direttivo, il presidente del Consorzio, il collegio dei revisori dei conti ed il comitato dei garanti.

Il consiglio direttivo, a cui è affidata l’amministrazione del consor-zio, è composto da un numero di membri non inferiore a sette e non superiore a dodici, rinnovabili ogni cinque anni e al quale possono far parte anche membri non consorziati. Il consiglio direttivo è il punto centrale della gestione del Consorzio poiché predispone l’ordine del giorno dell’assemblea generale, giudica sull’ammissione e sull’esclu-sione dei consorziati, predispone il bilancio consuntivo e preventivo da sottoporre all’assemblea generale e svolge tutte le funzioni allo stesso attribuite per legge e per statuto.

Il Consorzio si è dotato di uno statuto all’interno del quale sono indicati gli obiettivi che si intende perseguire e le modalità in cui il Consorzio opera e regola le sue attività, l’adesione dei soci, la gestione del fondo consortile e le modalità di scioglimento del Consorzio. Per la realizzazione degli obiettivi, il Consorzio si avvale di una costante azione di concertazione con il mondo istituzionale in modo da indivi-duare tutti i possibili interventi di natura pubblico/privata che possa-no rilanciare il Borgo.

Per quanto concerne l’area di gravitazione commerciale, il mercato di sbocco delle imprese consorziate è sostanzialmente quello territo-riale, il 60% circa del commercio avviene infatti con aziende campane, il 30% è dedicato al mercato nazionale e solo il 10% è destinato ai mer-cati esteri, principalmente europei.

5.1.1 Le iniziative di sostenibilità

Le iniziative sostenibili intraprese dal Consorzio Antico Borgo Ore-fici sono molteplici, la maggior parte riconducibili alla dimensione so-ciale e rivolte allo stakeholder comunità, con la finalità principale di contribuire allo sviluppo della comunità locale all’interno del quale il Consorzio è inserito, ma anche con l’intento di migliorare la competi-tività delle imprese aderenti (cfr. tabella n. 18).

La ricerca ha evidenziato interventi nella formazione dei giovani, nel coinvolgimento della comunità tramite l’organizzazione di eventi, mostre e fiere e nello sviluppo internazionale, per il supporto delle imprese associate. Tutto ciò è spiegabile in un profondo radicamento del Consorzio all’interno del territorio e nella volontà di creare una sinergia dalla quale il Consorzio trova linfa vitale per svilupparsi ed operare in accordo con le istituzioni locali.

Tabella n. 18

Iniziative di sostenibilità attuate dal polo produttivo

Aree tematiche ISO 26000 Effettuate In progetto Preferenze espresse (da 1=poco importante a 3=molto importante)

Governo del distretto (Governance) Diritti Umani Rapporti umani e condizioni di lavoro Politiche di sostenibilità ambientale X

Aspetti specifici relativi ai

consumatori X X 2

Coinvolgimento e

sviluppo della comunità X X 3

In relazione all’impegno del Consorzio nei confornti della comunità locale, la ricerca evidenzia una serie ampie e diversificarta di iniziative.

In collaborazione con Comune di Napoli e la Regione Campania, il Consorzio ha creato il 10 marzo 2010, “La Bulla”, il primo incubatore di imprese del polo orafo napoletano, iniziativa che evidenzia il forte legame con il territorio. Infatti “La Bulla” nasce con l’intento di ac-compagnare lo sviluppo delle giovani imprese orafe, favorire la riqua-lificazione del centro storico della città napoletana, creare nuova oc-cupazione per i giovani in un settore d’eccellenza come quello dell’oreficeria napoletana. L’intento è quello di valorizzare il modello Borgo Orefici. Le principali funzioni dell’incubatore sono due:

 formazione orientata all’occupazione: i giovani hanno la possibi-lità di essere seguiti ed poi trovare occupazione presso gli opera-tori del settore, a cominciare da quelli aderenti al Consorzio An-tico Borgo Orefici;

 incubazione di impresa: il Consorzio accompagna le giovani im-prese nella fase di start-up. Dopo i primi quattro anni le imim-prese incubate sono aiutate a trovare laboratori nel borgo.

Attualmente la struttura all’interno del quale l’incubatore di im-prese “La Bulla” è ospitata, è di proprietà del Comune di Napoli ed è stata recentemente ristrutturata nell’ambito del Progetto Integrato Po-lo Orafo Campano. Il Comune ha dato in gestione l’immobile al Con-sorzio, per 20 anni, e all’interno del palazzo sono stati costruiti labora-tori, aule per la formazione e spazi espositivi.

In relazione alle funzioni dell’incubartore è possibile distinguere la parte produttiva, nella quale sono previste tutte le fasi di lavorazione (fusione, incastonatura, produzione), e la parte dei servizi, quale il

de-sign, gemmologia, assistenza fiscale, amministrativa e gestionale.

Il primo bando pubblico per la selezione delle imprese da “incubare”, emanato nel settembre 2010, ha visto l’insediamento delle prime sette mi-cro imprese che tuttora sono accompagnate nel loro percorso di start up.

Inoltre, il Consorzio ha intrapreso una serie di progetti formativi:  in collaborazione con l’istituto tecnico “Elena di Savoia”, progetto

per l’“Obbligo Formativo” (primo attivato in Campania), per 20 ra-gazzi del quartiere napoletano Mercato – Pendino che hanno acqui-sito, nelle botteghe degli artigiani, le competenze dei maestri orafi;  progetto di apprendistato, finanziato dalla Regione Campania,

presso le imprese artigiane del Borgo, destinato a 15 ragazzi;  progetto di work experiences, della durata di 12 mesi, in 10 ditte

ar-tigiane del Consorzio, per 10 giovani disoccupati;

 nel 2006, il Consorzio è diventato ente accreditato presso la Regio-ne Campania per lo svolgimento di attività di scuola orafa;

 progetto per un corso biennale di 1800 ore per il rilascio dell’attestato di orafo, per 20 giovani disoccupati.

Inoltre, il Consorzio è capofila del Patto Formativo sul Polo Orafo Campano, progetto a cui aderiscono i Consorzi orafi della Regione Campania (Il Tarì, Oromare, Vulcano prom.Art.) e la Federazione Orafi Campani, con l’obiettivo di definire un “quadro strategico di in-terventi formativi” per disoccupati, occupati del settore orafo, al fine di una maggiore inclusione sociale. Ancora, il Consorzio ha costituito insieme a primari enti istituzionali, scuole, università ed aziende, il “Polo Formativo della Moda For. Moda” per dare attuazione agli in-terventi formativi in progetto.

Ancora, il Consorzio ha ideato o preso parte a diverse iniziative culturali:

 partecipazione e realizzazione di mostre ed eventi sull’eccellenza orafa napoletana, presso le ambasciate internazionali nella sede della Regione Campania a New York;

 progetto per la realizzazione del Borgo virtuale e del Museo virtua-le dell’arte orafa;

 partecipazione al Maggio dei monumenti, organizzazione di mo-stre e convegni e visite guidate all’interno del borgo con la collabo-razione dell’Archivio di Stato, il Comune di Napoli, l’Ente provin-ciale per il turismo;

 costituzione di una compagnia teatrale “Compagnia Borgo Orefici” composta da orafi ed attori per la promozione di commedie della tradizione napoletana anche all’interno del borgo;

 realizzazione di mostre ed eventi con gli istituti di cultura italiana all’estero sulle tecniche di lavorazioni dell’oro.

Inoltre, nel 2009 il Consorzio ha partecipato al convegno “Val Ca-mastra” organizzato dall’ENI, dove è stato presentato come esempio di buone prassi per modelli di sviluppo sostenibile.

Per i propri associati il Consorzio ha organizzato diverse attività volte allo sviluppo della competitività delle proprie aziende, anche se non direttamente inerenti la sostenibilità, quali il progetto “Oronet” per lo sviluppo delle tecnologie dell’ICT tra le imprese orafe campane; il progetto “Internazionalizzazione e promozione dell’offerta produt-tiva del settore gioielleria e oreficeria”, finalizzato all’interna-zionalizzazione delle imprese orafe campane ed alla presenza delle stesse a tre fiere del settore in Giappone, Regno Unito e U.S.A. Ancora ha offerto agevolazioni per la partecipazione degli artigiani del Borgo orefici ad alcune fiere internazionali (Baselword a Basilea, Barnajoya a Barcellona, Iberjoya a Madrid, New York International Spring Fair e International Autumn Fair a Birmingham).

Inoltre, al fine di potenziare la capacità innovativa delle imprese consorziate, anche nell’ottica della sostenibilità, il Consorzio ha siglato un Protocollo d’intesa con Città della Scienza (Fondazione Idis) per la definizione di progetti innovativi sul settore orafo e per la riproduzio-ne di gioielli pompeiani.

Il Consorzio si è dotato della certificazione ISO 9001 per la qualità dei processi e dei servizi orafi e rappresenta uno tra i pochi casi di cer-tificazione di qualità di un “distretto urbano” nell’ambito di una nuo-va iniziatinuo-va legata alla realizzazione di un marchio di qualità del Borgo.

Per quanto concerne gli aspetti relativi al consumatore, è stato si-glato un protocollo d’intesa tra il Consorzio Antico Borgo Orefici e Federconsumatori Campania che prevede la creazione di un bollino, denominato “Valore vero“ (cfr. figura n. 29), sinonimo di qualità, cor-tesia e legalità a tutela del consumatore. L’ambizione di questa inizia-tiva, dichiarata dal presidente del Consorzio, è quella di sorvegliare il mercato ed assicurare il consumatore sulla commercializzazione dei soli prodotti sicuri, attraverso un coinvolgimento diretto dei singoli operatori del Borgo. “Il bollino offre l’occasione ai soggetti impegnati

in azioni socialmente responsabili di far conoscere e di valorizzare le proprie iniziative, intercettando anche quelle attuate in maniera in-consapevole: si crede che esempi concreti di comportamento virtuoso possano essere fonte di apprendimento ed emulazione per altri im-prenditori” (sito istituzionale).

Figura . 29 Il logo del bollino etico

Infine, la ricerca ha messo in evidenza le iniziative future che, an-cora una volta, sembrano essere orientate al coinvolgimento e sviluppo

della comunità, oltre che testimoniare una maggiore attenzione del

Consorzio nei confronti dei clienti e dei consumatori.

Innanzitutto, il Consorzio ha esplicitato la volontà a continuare ad investire sulla riqualificazione urbanistica e sul recupero del Borgo Ore-fici: la ricerca ha rilevato la richiesta di un potenziamento della sicurez-za, coinvolgendo anche un istituto di vigilanza privata che coadiuvi l’ordine pubblico nel garantire la sicurezza dei commercianti della zona. È inoltre in progetto un piano di rilancio commerciale che prevede le seguenti azioni:

 servizi per migliorare l’efficienza logistica ed operativa del Con-sorzio;

attivazione di una fidelity card per i clienti che acquistano dagli ar-tigiani afferenti al Consorzio;

 servizi per migliorare la fruibilità da parte dell’utenza di Borgo Orefici (installazione di stalli per le biciclette, di zone adatte al par-cheggio ecc);

 investimenti nella comunicazione e nella pubblicità delle iniziative del Consorzio;

 creazione di un marchio di qualità “Borgo Orefici” sulla base della certificazione ISO 9001;

 investimenti nella scuola di formazione e nell’incubatore di impre-se “La Bulla”.

La ricerca ha inoltre messo in luce che è chiara volontà della presi-denza di garantire che la governance del Borgo sia sempre rappresenta-tiva di tutte aziende facenti parte del consorzio.

Infine, la ricerca ha rilevato anche un nascente interessamento del Consorzio al problema ambientale. Consapevoli dei problemi causati dagli scarti di lavorazione del settore orafo, gli imprendito-ri aderenti al Consorzio vorrebbero potenziare la raccolta dei imprendito-rifi uti speciali in collaborazione con l’ASIA Napoli, anche se non è ancora stato stabilito un vero e proprio progetto né firmato un protocollo d’impresa.

5.1.2 Gestire l’engagement per la sostenibilità

Il Consorzio Antico Borgo Orefici non dispone di una governance specifica per gestire le iniziative di sostenibilità ma si affida agli orga-ni di governo previsti dallo statuto del Consorzio.

La ricerca ha registrato che già in sede di partecipazione al Con-sorzio viene richiesta alle imprese l’adesione alla certificazione ISO 9001. In particolare alle imprese commerciali viene richiesta la cazione della qualità del servizio, mentre gli artigiani devono certifi-care sia i prodotti che i processi produttivi.

In progetto la creazione di un marchio di qualità che attesti la sicurezza dei prodotti orafi del Borgo. Il marchio sarà legato ad un disciplinare che indicherà tutte le regole che i consorziati devono rispettare e alle quali dovranno attenersi, nonché conterrà le norme etiche per gli artigiani e per i commercianti il cui mancato rispetto costituirà motivo di perdita della certificazione ma anche esclusio-ne dal Consorzio.

Infine, un punto importante, definito strategico dalla presidenza del Consorzio, è la gestione delle attività di comunicazione sia interne, tra le imprese associate, sia esterne nei confronti della clientela, con l’obiettivo di un maggiore coinvolgimento alle attività del Consorzio e di una maggiore fidelizzazione.