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Approfondimento: racconto giornalistico e interazione tra TV e sit

I siti web delle testate televisive all news italiane

11. Approfondimento: racconto giornalistico e interazione tra TV e sit

RaiNews, TgCom24, Sky TG24

Nel contesto dello studio delle modalità e delle forme della narrazione espresse dalle tre testate, dedichiamo un paragrafo a parte per analizzare più in dettaglio l’interazione fra il medium televisivo e i siti web osser- vata nella settimana di analisi. Come descritto nell’introduzione, infatti, abbiamo verificato, attraverso un’apposita griglia di analisi, quante e quali notizie presenti nelle aperture dei siti hanno poi trovato posto nei sommari o sono state comunque trattate dai telegiornali serali (con quindi almeno un servizio video dedicato).

L’analisi ci ha permesso di rilevare comportamenti simili fra le tre te- state, con, fra l’altro, differenze non particolarmente significative nella ge- stione della rotazione delle notizie sui siti web. Tutte le notizie principali della settimana hanno, nell’arco della giornata, trovato posto nelle aperture dei rispettivi siti e – naturalmente – nei sommari delle edizioni serali dei telegiornali. Esempi di notizie rilevanti che hanno ricevuto trattamenti ana- loghi dalle tre testate sono la strage di migranti nel Canale di Sicilia (lunedì 20 aprile e giorni successivi), la discussione sull’Italicum (dal pomeriggio di martedì 21 aprile, proseguita poi mercoledì 22 aprile), l’uccisione del cooperante italiano Giovanni Lo Porto da parte di un drone statunitense (sera di giovedì 23 aprile), il blitz della polizia contro la rete di Al Qaeda in Italia (venerdì 24 aprile), la commemorazione del 25 aprile e il terremoto in Nepal (sabato 25 e domenica 26 aprile).

In tutti questi casi, i siti hanno riportato naturalmente la notizia princi- pale e le diverse notizie correlate, accompagnandola sempre con uno o più servizi video che poi hanno trovato posto nell’edizione del telegiornale. Naturalmente tutti i video presenti sui rispettivi siti sono andati in onda in televisione, a dimostrazione del fatto che questi vengono sostanzialmente prodotti per il medium televisivo e poi riversati sul medium web, come

strumento di arricchimento degli articoli testuali, ma non, come accenna- vamo in precedenza, come “ampliamento” o “proseguimento” della narra- zione. In pratica, l’articolo testuale e il servizio video raccontano sempre, seppure in forma diversa, la stessa notizia. Tanto che, nei siti web, l’inte- razione fra video e testo è sostanzialmente nulla (per esempio, all’interno degli articoli testuali non si citano mai in maniera esplicita i video relativi, e gli unici rimandi diretti ai servizi video, quando non sono presenti nella stessa pagina, sono i link correlati; lo stesso ragionamento vale anche per l’interazione, totalmente assente, fra le gallerie fotografiche e i servizi vi- deo dedicati alle stesse notizie).

Unica vera eccezione, in questa sostanziale omologazione, è l’apertu- ra del sito del TgCom24 osservata nella rilevazione mattutina di giovedì 23 aprile: qui infatti hanno deciso di dedicare il primissimo piano al fatto che la Juventus sia arrivata alla semifinale della Champions League. Fatto curioso, fra l’altro, perché l’articolo non è accompagnato da nessun servi- zio video (sicuramente per problemi di diritti televisivi) e non ricompare, nemmeno spostato più in basso, nelle aperture delle edizioni pomeridiana e serale del sito. Di questa notizia non c’è invece traccia in nessuna rileva- zione né del sito di Sky TG24 (coerentemente al fatto che lo sport è trattato esclusivamente dalla testata dedicata), né di quello di RaiNews, che evi- dentemente tiene una linea editoriale che preferisce mantenere un ordine gerarchico anche sui temi delle aperture, riservate quasi esclusivamente a politica, economia e cronaca italiana, con le ovvie eccezioni di eventi di rilevanza mondiale, come appunto il terremoto in Nepal. E comunque, anche sulla narrazione del terremoto in Nepal, RaiNews offre sempre, al- meno nelle titolazioni e ovviamente quando possibile, riferimenti al nostro Paese (nessuna notizia di due fratelli fiorentini, nessuna notizia di quattro speleologi italiani, la preghiera del Papa per le vittime).

Passando alla valutazione del tipo di racconto giornalistico che emerge dall’analisi dei tre siti, sono proprio il terremoto in Nepal e la strage di mi- granti nel Mediterraneo a offrire gli strumenti per comprendere se esistono modalità differenti almeno nella narrazione di eventi di questa portata. Ed effettivamente, un’analisi accurata delle titolazioni (e di molti contenuti dei siti scelti a campione fra quelli individuati nelle aperture) permette di cogliere la volontà, nella linea editoriale di Sky TG24, di presentare i fatti attraverso story-telling elaborati, con testimonianze, interviste, ricostruzio- ni. In molti articoli e servizi video di questa testata, a parlare sono i prota- gonisti stessi degli eventi: il testimone, il superstite, i familiari di una vitti-

ma o di un disperso, il rappresentante della guardia costiera, la squadra di salvataggio e via dicendo. Dalle titolazioni delle altre due testate, RaiNews e TgCom24, emerge molto meno il filo della narrazione, che, anzi, appare più frammentaria, anche come rappresentazione sul sito. In alcuni momen- ti della giornata, infatti, Sky TG24 ha dedicato tutte le aperture principali alla notizia di rilievo, mentre sia RaiNews che TgCom24 hanno comunque riservato alcuni spazi ad altre notizie (tipicamente di rilevanza interna).

In ogni caso, anche fra TgCom24 e RaiNews si rilevano delle differen- ze, seppure meno evidenti. RaiNews infatti mostra in tutte le circostanze la propria vocazione “interna”, ovvero dedicare gran parte dell’attenzione a notizie e comunque contenuti che riguardano da vicino il nostro Pae- se, mentre TgCom24 talvolta agisce più liberamente rispetto al palinsesto stabilito dalle gerarchie dei temi. Caso emblematico, nella narrazione del terremoto in Nepal da parte del TgCom24, è, per esempio, l’uso dell’ap- profondimento scientifico messo in un’apertura bassa del sito, dedicato a spiegare come funzionano i terremoti e quali sono le loro cause (domenica 26 aprile, rilevazione pomeridiana, titolo: “Perché è accaduto? Lo scontro tra placche all’origine del disastro”). Il tema è poi stato ripreso nel telegior- nale serale dello stesso giorno.

Passando infine alle “soft news”, per quanto queste siano presenti in tutti e tre i siti, non lo sono certamente in ugual misura, con il sito del TgCom24 che resta in ogni caso quello a più alta presenza di notizie di gossip e di “soft news” in generale, fatto dimostrato dalla presenza nel menù delle voci “People”, “Lifestyle”, “Magazine” e “Animali”, come già indicato nel paragrafo dedicato. Questo genere di notizie, quindi, seppure non arrivi mai alle aperture del sito principale della testata, è preponderan- te almeno nel sito stesso e sicuramente significativo in termini di traffico e di tipologia di visitatori, a differenza di quanto accade naturalmente nel telegiornale, dove la costruzione del sommario e comunque la scelta degli argomenti da trattare resta figlia dei tradizionali criteri di notiziabilità e delle gerarchie tematiche imposte dalla linea editoriale della testata.

Un’ultima annotazione, prima di chiudere questo paragrafo, relativa alla rotazione delle notizie sui siti nell’arco della stessa giornata, elemento che contribuisce a specificare il tipo di racconto giornalistico della testata. La scelta dei tempi di rilevazione ci ha infatti permesso di osservare criteri simili nei tempi e nei modi della rotazione fra le tre testate, in particolare nei giorni in cui non si è verificato un evento capace di monopolizzare le home page per lungo tempo, come appunto il terremoto o la strage di mi-

granti. Questo significa che tutte le testate selezionano le notizie da mettere in apertura e i relativi tempi di permanenza in una determinata posizio- ne sostanzialmente sulla base della rilevanza della notizia stessa, definita dalla linea editoriale della singola testata (che indica i criteri generali di selezione e di posizionamento delle notizie). Ma in tutti e tre i casi, proprio al di là della rilevanza della notizia, che in ultima analisi non è valutata in maniera così diversificata dalle tre testate (nessuna notizia rilevante è infatti assente da uno qualsiasi dei siti: in altre parole, tutti i siti danno esattamente le stesse notizie, in pratica con gli stessi tempi e con diffe- renze poco significative di posizionamento, almeno sulle aperture princi- pali), appare evidente che l’imperativo categorico è soprattutto quello di movimentare spesso le home page dei siti, in particolare per richiamare l’attenzione dei lettori abituali e trattenerli più a lungo sulle pagine. Una strategia che evidentemente continua a funzionare anche nell’epoca in cui, grazie all’avvento dei media sociali, l’home page ha sostanzialmente perso il suo ruolo di elemento portante del sito, proprio grazie all’esistenza degli strumenti di condivisione, che permettono di segnalare singole pagine di dettaglio, senza che sia più da tempo necessario passare dalla navigazione per la home page.