MICROSCALA: IL SITO ARCHEOLOGICO DI VETRICELLA
AREA TS_ID LOCALIZZAZIONE TS CONTESTO ARCHEOLOGICO Settore Posizione Anno Form (mm) Cop.
EC
CSN_EC01 Centrale Sez.Geo3 2016 55X95 Si Occupazione antropica, piano pavimentale CSN_EC02 Centrale Sez.Geo3 2017 55X95 No Occupazione antropica, piano
pavimentale
EC
-FI
CSN_ECFI01 Est Sez.Geo1, sopra
CSN_ECFI02 2016 55X95 Si Occupazione antropica CSN_ECFI02 Est Sez.Geo1, sotto
CSN_ECFI01 2016 55X95 Si
Contatto sterile pre- insediamento e occupazione
antropica CSN_D81701 Est Sez.Geo2 trincea D817,
sotto CSN_D81702 2017 55X95 No Sterile pre-insediamento CSN_D81702 Est Sez.Geo2 trincea D817,
sopra CSN_D81701 2017 55X95 No
Contatto sterile pre- insediamento e occupazione
antropica
FI
CSN_D41701 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 11, 10, 8)
CSN_D41702 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 11, 10, 8)
CSN_D41703 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 8) CSN_D41705 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 6) CSN_D41706 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 8) CSN_D41707 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 11, 10,
8)
CSN_D41708 Est Trincea D417 2016 55X95 Si Riempimento (Facies 11, 10, 8)
FI
-F
INT
CSN_D81704 Est Sez.Geo5 trincea D817,
sotto CSN_D81706 2017 55X95 No
Occupazione antropica, area cimiteriale CSN_D81705 Est Sez.Geo5 trincea D817,
sopra CSN_D81707 2017 55X95 No
Occupazione antropica, area cimiteriale CSN_D81706 Est Sez.Geo5 trincea D817,
sopra CSN_D81704 2017 55X95 No
Contatto sterile pre- insediamento e occupazione
antropica CSN_D81707 Est Sez.Geo5 trincea D817,
sotto CSN_D81705 2017 55X95 No Sterile pre-insediamento CSN_SET3H7 Sud // 2017 55X95 No Sterile pre-insediamento
FI
NT
CSN_S1DS2b Sud Trincea S1DS 2018 55X95 No Riempimento (Facies 2b) CSN_S1DS3b Sud Trincea S1DS 2018 55X95 No Riempimento (Facies 3b) CSN_S2DE5b Est Trincea S2DE 2018 55X95 No Riempimento (Facies 5b) CSN_S2DE7 Est Trincea S2DE 2018 55X95 No Riempimento (Facies 7) CSN_S4DN5 Nord Trincea S4DN 2018 55X95 No Riempimento (Facies 5) CSN_S7DW3a Ovest Trincea S7DW 2018 55X95 No Riempimento (Facies 3a) CSN_S7DW6 Ovest Trincea S7DW 2018 55X95 No Riempimento (Facies 6)
EXT CSN_S4DN_Bt Nord Trincea S4DN 2018 55X95 No Sterile pre-insediamento Tabella IV.1 – Elenco dei campioni micromorfologici raccolti a Vetricella. Abbreviazioni: EC – Edificio Centrale; FI – Fossato Interno; FINT – Fossato Intermedio; EXT – Esterno; TS – Sezione Sottile; Form – Formato sezione sottile; Cop – Utilizzo del vetrino coprioggetto
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La raccolta dei campioni indisturbati ha previsto l’utilizzo di scatole di Kubiena di dimensioni standard oppure, nei casi in cui il sedimento lo permettesse, con estrazione semplice di monoliti. I campioni raccolti sono stati confezionati con nastro adesivo di carta e siglati per indicarne la provenienza, l’orientazione e la polarità (alto/basso). Ogni campione è stato posizionato spazialmente all’interno dell’area di scavo, documentato fotograficamente e la sezione stratigrafica di provenienza, dove possibile, descritta.
La preparazione dei campioni è stata svolta presso il laboratorio “Servizi per la Geologia” (Piombino, LI) del dott. Massimo Sbrana, seguendo le linee guida di preparazione (essiccamento; impregnazione con mistura di resina, stirene ed indurente; indurimento; taglio; preparazione finale con politura fino ad uno spessore di 25-30 µm; cfr. Allman & Lawrence 1972; Murphy, 1986).
IV.2.2.2. Microscopio petrografico e parametri descrittivi
Le sezioni sottili sono state analizzate tramite un microscopio petrografico modello ZEISS AXIO Scope A.1 MAT (Fig. IV.4), in dotazione al laboratorio di Geoarcheologia del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente (DSFTA) dell’Università di Siena, con revolver personalizzato a 6 obiettivi (1,25X19; 2,5X; 5X; 10X; 20X; 40X, pur tenendo conto dell’ulteriore
ingrandimento dato dagli oculari), utilizzando sia luce piana polarizzata (PPL) sia luce polarizzata a nichol incrociati (XPL). In aggiunta, il microscopio è equipaggiato con una fonte di luce riflessa (RL) per l’analisi delle masse opache (Angelini et al., 2017; Ligouis, 2017)20. La
documentazione fotografica è stata acquisita tramite una tele-fotocamera digitale a colori ad alta risoluzione Axiocam 105 color, in dotazione al microscopio, ed elaborata con il software ZEN 2.3 lite associato che permette la regolazione dei parametri espositivi ed una gamma di analisi elementari e specifiche sulle immagini acquisite.
In aggiunta all’osservazione al microscopio, le sezioni sottili sono state scannerizzate in luce trasmessa con risoluzione a 600 dpi (v. Tavv. da AIV.1 a AIV.8), per l’osservazione mesoscopica e controllare la posizione e le caratteristiche d’insieme delle microfacies osservate al microscopio (De Keyser, 1999; Arpin et al., 2002; Haaland et al., 2018). L’elaborazione grafica di queste immagini è stata effettuata tramite il software di editor grafica Adobe CorelDRAW Graphic Suite©.
19 L’obiettivo è aplanatico ad ampio campo, che può quindi sfalsare parzialmente i colori ed avere una perdita di
messa a fuoco nelle porzioni laterali dell’immagine.
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Figura IV.4 – Microscopio Zeiss AXIO Scope A.1 MAT utilizzato in questa per l’analisi micromorfologica
La descrizione micromorfologica delle sezioni sottili ha seguito i principali manuali proposti da Bullock et al. (1985), Stoops (2003) e Stoops et al. (2010), mentre per la terminologia in italiano è stata utilizzata la traduzione di Stoops (2003) in lingua italiana fornita da Nicosia et al. (2010).
L’interpretazione dei dati acquisiti è associata principalmente ai lavori proposti da Stoops et al. (2010) e Nicosia & Stoops (2017) ed i vari autori presenti in letteratura su specifici temi dedicati.
La determinazione granulometrica dei costituenti si è basata su misurazioni micrometriche sia sull’oculare, quando evidente, sia con appositi strumenti di misurazione in dotazione al software di cattura grafica. A livello metodologico il limite granulometrico convenzionale grossolano/fine è stato posto a 64 µm (limite sabbia/silt). In aggiunta, la selezione molto scarsa della frazione grossolana minerale ha determinato la scelta di porre un ulteriore limite arbitrario a 500 µm (limite granulometrico sabbia media/grossolana) identificando dunque due sottofrazioni grossolane nominate CFg e CFgg (cfr. Tab. IV.2), riferibili a tutte le componenti minerali riconosciute. Ciò ha permesso di evidenziare meglio l’organizzazione dei componenti in relazione alla loro distribuzione ed orientazione e ottenere parametri quantitativi in riferimento alla proporzione relativa tra le due sottofrazioni (rapporto CFg/CFgg).
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Dimensione Classe
granulometrica Frazione Sottofrazione
phi mm µm Ghiaia Fr azi one gr o ss o la na ( C F) C Fgg -1 2 ̴ Sabbia grossolana 1 1/2 500 Sabbia media C Fg 2 1/4 250 Sabbia fine 4 1/16 62,5 Limo Fr azi one f ine (f ) 8 1/256 4 Argilla
Tabella IV.2 – Classi granulometriche
Data la complessità stratigrafica, l’analisi micromorfologica è stata condotta applicando il concetto di microfacies (Courty, 2001), che ha permesso di semplificare la scomposizione delle stratigrafie in unità elementari. La distinzione tra microfacies è stata fatta sulla base della presenza di componenti, delle loro caratteristiche e della loro organizzazione spaziale, parametri indicativi dei processi deposizionali e della presenza di attività antropica. L’analisi delle associazioni delle microfacies ha permesso quindi di ricostruire diacronicamente e spazialmente le variazioni dei processi naturali e delle attività antropiche sia a livello temporale (diacronia) sia spaziale (variazioni laterali) (Mallol, 2006; Villagran et al., 2011; Miller et al., 2013).
Considerando che la descrizione micromorfologica è un elaborato sovente di difficile comprensione (Goldberg & Aldeias, 2018), si è ritenuto opportuno presentare i risultati in forme tabellari analitiche, allegate in Annesso IV (Tabb. AIV.1, AIV.2 e AIV.3), e limitare la parte di testo alle sole osservazioni delle caratteristiche dominanti delle singole microfacies.
Nelle tabelle analitiche i parametri descrittivi sono stati espressi tramite simbologie, riportate in Tab. IV.3. I parametri quantitativi sono espressi in percentuale e sono raggruppati in 5 classi di frequenza (rappresentati dal simbolo "*") da “raro” (*; <5%), “scarso” (**; 5-15%), “comune” (***; 15-40%), “frequente” (****; 40-60%) ed “abbondante” (*****; >60%). Per la porosità è stata valutata la percentuale sia totale (espressa con la simbologia convenzionale)
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sia la percentuale relativa di ogni tipologia (rappresentata dal simbolo “◊”); le classi di frequenza sono rimaste invariate. I parametri qualitativi sono invece valutati in termini di grado di sviluppo o di espressione con 4 variabili (espressi in tabella dal simbolo "+") da "debole/molto debole"(+), “scarso” (++). “discreto” (+++) , "buono" (++++). Infine, per tutte le tabelle descrittive i campi lasciati vuoti rappresentano parametri assenti, ovvero non osservati o indeterminabili.
classe sviluppo,
espressione classe percentuale frequenza, abbondanza
indeterminabile 0% non osservato, assente + debole/molto
debole ◊ * <5% raro/occasionale ++ scarso ◊◊ ** 5-15% molto scarso/scarso +++ discreto ◊◊◊ *** 15-40% comune ++++ buono ◊◊◊◊ **** 40/60% frequente microstruttura fabric ◊◊◊◊◊ ***** >60% abbondante/dominante Tipologia porosità Porosità totale Frazione grossolana Frazione fine Pedofigure
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