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MICROSCALA: IL SITO ARCHEOLOGICO DI VETRICELLA

IV.1.3. SUCCESSIONE STRATIGRAFICA E PERIODIZZAZIONE

Sebbene l’indagine archeologica a Vetricella sia tutt’ora in corso, e sia stata studiata solamente una porzione limitata dell’area potenzialmente occupata in età altomedievale, la sequenza stratigrafica di Vetricella è contestualizzata in sei periodi di frequentazione, basati sulla relazione diretta tra rapporti stratigrafici, elementi della cultura materiale ritenuti più significativi e datazioni radiometriche (Fig. IV.2) (Marasco, 2009; Marasco et al., 2018). Tuttavia, è necessario premettere che le stratigrafie degli orizzonti occupazionali presentano, nel complesso, spessori molto limitati, in cui sono presenti numerose discordanze sia verticali che laterali. Al contrario, le stratigrafie dei fossati sono quelle che presentano spessori maggiori e minori discordanze stratigrafiche:

Periodo 1 (metà VIII-metà IX sec. AD)

Le tracce di frequentazione sono osservabili in quasi tutti i settori di scavo indagati, sebbene le evidenze più significative sono state riscontrate nel settore centrale (Fig. IV.2a). Si tratta di elementi attribuibili a strutture (buche di palo e possibili canalette) e attività di lavorazione (possibili forge); tuttavia le successive fasi di occupazione hanno asportato e/o modificato la stratigrafia originale, rendendo impossibile associare questi elementi a contesti di vita contemporanei e delineare completamente la natura di tale frequentazione.

Periodo 2 (seconda metà IX sec. AD)

Si assiste alla prima trasformazione profonda a livello strutturale di tutto il contesto insediativo di Vetricella (Fig. IV.2b). A questo periodo, infatti, si attestano nell’area centrale le opere di livellamento/rialzo coerenti con l’edificazione dell’edificio turriforme a pianta quadrata. Sempre a questo periodo viene inoltre attestata l’installazione del sistema dei tre fossati concentrici. Per contro, i livelli di frequentazione/vita sono caratterizzati e contestualizzati principalmente dalla cultura materiale, ma poco definiti stratigraficamente. Infatti, la maggior parte delle superfici d’uso sembrano mantenere la funzionalità anche per i periodi successivi, non mostrando accrescimenti notabili ed ostacolando quindi la visione diacronica degli eventi.

16 La seguente periodizzazione delle fasi di occupazione di Vetricella è riferibile al report di fine scavo 2018 inedito

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Periodo 3 (prima metà X sec. AD)

Dal punto di vista stratigrafico, nel terzo periodo si assiste alla continuazione di utilizzo dei livelli di frequentazione (Fig. IV.2c). Queste evidenze sono state osservate all’interno dell’edificio centrale e nelle aree adiacenti, trattandosi tuttavia di elementi analizzati parzialmente, sia per interruzione dei settori di scavo, sia per mancanza di continuità laterale. Dal Settore Ovest nella porzione esterna al primo fossato, invece, sono emerse tracce riferibili ad attività di produzione metallurgica, con ampie aree di sovrapponimento di lenti termoalterate, con presenza di micro-scaglie ferrose in associazione ad accumuli carboniosi. Un contesto analogo, sebbene solo parzialmente analizzato, sembra emergere anche nel settore Sud, dove sono stati individuati elementi di strutture in materiale deperibile ed evidenze di termoalterazione del terreno. Contestualmente a queste attività inizia la fase di riempimento del fossato interno, legata alla nuova fase di vita del periodo successivo (Periodo 4), con un accrescimento progressivo del fondo del fossato evidenziato da accumuli di materiale di riporto.

Periodo 4 (seconda metà X – prima metà XI sec. AD)

Il quarto periodo di frequentazione marca una cesura parziale nella continuità dei livelli d’occupazione dei periodi precedenti (Fig. IV.2d-e). Ciò è evidenziato da importanti modificazioni strutturali dell’insediamento, con un susseguirsi continuo di nuovi allestimenti e nuove destinazioni d’uso, e successive destrutturazioni. Queste operazioni hanno comportato, quindi, un profondo e continuo stravolgimento delle stratigrafie precedenti. Data la difficoltà oggettiva nel distinguere chiaramente i processi che hanno indotto questi cambiamenti, e di conseguenza evidenziare i passaggi particolarmente significativi, il Periodo 4 è stato suddiviso in due sottofasi, Fase 4/1 e Fase 4/2.

- Fase 4/1 – vengono attribuiti una serie di elementi rinvenuti all’interno dell’edificio centrale e connessi alla vita del suo spazio interno (Fig. IV.2)d. Si tratta di elementi che in alcuni casi sono privi di relazioni stratigrafiche certe, ma che in altri indicano una cesura rispetto al periodo 3. Al contrario, nei settori Sud e Ovest si osserva la continuità di utilizzo delle zone di lavorazione e produzione, iniziate durante il Periodo 3. Tale continuità è segnata dall’allestimento di nuove strutture individuate tramite la presenza di aree di terreno termoalterato. Il processo di trasformazione vero e proprio ha la sua manifestazione più evidente nell’allestimento di un miscelatore da malta, localizzato a Nord tra l’edificio centrale ed il fossato interno, e l’installazione di strutture produttive

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associate. Conseguentemente, all’esterno dell’edificio centrale e internamente al fossato interno si osserva la stesura di un ampio rivestimento in malta, segnando per quest’ultimo il suo quasi totale seppellimento e defunzionalizzazione. Un’ulteriore manifestazione di cesura è riferibile alla presenza di un allineamento di tagli per buche di palo che circondano l’edificio interno ed interpretati archeologicamente come supporti per una palizzata lignea. L’ipotesi archeologica è che questa palizzata avesse una funzione difensiva, a seguito della defunzionalizzazione del fossato interno. Per ultimo, a questa fase si collega l’installazione dell’area cimiteriale nel settore Est, tra il fossato interno ed il fossato intermedio.

- Fase 4/2 – si osserva una continuità parziale con le precedenti attività di frequentazione, con la persistenza dell’edificio centrale e delle strutture circostanti nonché delle pratiche funerarie (Fig. IV.2e). Le modifiche più marcate sono evidenziante dalla smantellazione sistematica della palizzata e successive operazioni di riporto atte a formare un rialzamento anulare intorno all’edificio centrale. Su questo nuovo piano d’uso viene allestito un nuovo miscelatore per malta, localizzato specularmente al precedente. Contemporaneamente viene eretto sulla traccia del fossato interno un massiccio basamento murario in pietra con letto di malta. La fine di questo sottoperiodo è caratterizzata nuovamente da importanti mutamenti segnati sia dalla destrutturazione e spoliazione in più punti del basamento murario sia dall’allestimento di un nuovo sistema di palizzata impostato sopra di esso. Infine, a questa fase fa riferimento, verosimilmente, la presenza di nuove a nuove possibili strutture connesse con la lavorazione metallurgica.

Periodo 5 (metà XI – metà XII sec. AD)

Si osserva una diminuzione sostanziale dello spessore e dell’estensione occupazionale, dovuto sia ad un disturbo dato dalle attività agricole odierne, che di fatto hanno parzialmente asportato le stratigrafie superficiali, sia ad una possibile diminuzione nell’intensità della frequentazione dell’insediamento (Fig. IV.2f). Le fasi di vita per questo periodo sono attestate dalla prosecuzione di frequentazione dell’edificio centrale e sui livelli di massicciata. Nel corso del periodo si assiste inoltre allo smantellamento dell’ultima palizzata e sostituita molto probabilmente da un nuovo allineamento circolare di buche di palo, realizzate in modo regolare e piuttosto fitto lungo il bordo del vecchio fossato. A questo seguono le evidenze di una progressiva dismissione delle strutture ed abbandono dell’insediamento.

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Periodo 6 (metà XII – metà XIII sec. AD)

Rappresenta l’ultima fase di vita dell’insediamento di Vetricella, principalmente caratterizzato da una complessa opera di smantellamento e defunzionalizzazione dell’edificio centrale (Fig. IV.2g). La fossa di spoliazione, con resti sporadici del basamento murario, fa ipotizzare un intervento accurato e programmato. Nelle aree circostanti si registrano diverse azioni di riporto di materiale grossolano e pietrame disperso. Nel settore Est si notano sporadici allestimenti di strutture, probabilmente in materiale deperibile, fortemente disturbate dalle azioni di aratura; tali strutture possono essere ritenute come le ultime stratigrafie d’occupazione dell’insediamento.

Figura IV.2 – Periodizzazione di Vetricella. A – Periodo 1; B – Periodo 2; C – Periodo 3; D – Periodo 4, fase 4/1; E – Periodo 4, fase 4/2; F – Periodo 5; G – Periodo 6 (ricostruzione Marasco, 2019)

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CAPITOLO IV.2 - MATERIALI E METODI

IV.2.1. ANALISI STRATIGRAFICA

L’analisi stratigrafica ha riguardato la descrizione di alcune sezioni esposte durante le campagne di scavo archeologico (Fig. IV.3). Le sezioni sono state documentate fotograficamente, analizzate e descritte attraverso analisi di facies (granulometria, composizione, morfologia, geometria, presenza di strutture sedimentarie e di fabric) e le reciproche relazioni dal punto di vista sedimentologico; per la determinazione del colore è stata usata la Munsell Soil Color Chart.

Durante le campagne di scavo tra il 2016 e 2018 sono inoltre state aperte una serie di trincee esplorative (Fig. IV.3), per mezzo di pala meccanica, con lo scopo di intercettare le facies di riempimento sia del fossato interno che del fossato intermedio17.

L’analisi stratigrafica si è concentrata prevalentemente sullo studio delle geometrie e dei riempimenti dei fossati. Il fossato interno è stato investigato nella campagna di scavo 2016 attraverso l’apertura di una trincea (D417), localizzata nell’area NE del sito archeologico, da cui è stata descritta la sezione NFS_D417. Il fossato intermedio è stato invece indagato durante la campagna di scavo 2018 con 4 trincee esplorative, collocate ai punti cardinali (S1DS a Sud, S2DE ad Est, S4DN a Nord, S7DW ad Ovest) da cui sono state descritte 4 sezioni (l’ID è identificativo sia della trincea, sia della sezione associata descritta). Per il fossato intermedio, campioni di carbone per le datazioni al radiocarbonio (Tab. IV.9) sono stati prelevati dalle sezioni S4DN e S7DW.

Tutte le sezioni descritte sono state oggetto di campionamento micromorfologico. Per quanto riguarda il fossato intermedio, è stata condotta una ulteriore campagna di campionamento per analisi paleoambientali (pollini, ostracodi e malacofauna) e geochimiche (conducibilità elettrica, TIC, TOC, pH). Anche in questo caso, le analisi sono tutt’ora in fase di studio e pertanto non verranno discusse in questa tesi.

17 Sono stati inoltre effettuati una serie di sondaggi meccanici in aree occupate dal fossato esterno ma, dato lo

spessore esiguo dei riempimenti (ca. 10-20 cm), non è stato possibile condurre ulteriori analisi; pertanto il fossato esterno non verrà menzionato in questo lavoro.

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Figura IV.3 – Ortofoto aerea da drone dello scavo di Vetricella, anno 2018 con riportate le sezioni stratigrafiche analizzate (linea rossa) le trincee aperte (rettangolo blu) ed i punti di campionamento micromorfologico non associati a sezioni stratigrafiche (punto verde). Legenda: 1) S1DS; 2) S2DE; 3) S4DN; 4) S7DW; 5) D417 (NFS_D417); 6) Sez. Geo3; 7) Sez. Geo1; 8) Sez. Geo5; 9) Sez. Geo2; 10) punto campionamento CSN_SET3H7.

IV.2.2. ANALISI MICROMORFOLOGICA