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1475) ed il Libro segnato A di Bernardo di Stefano Rosselli (1475-1500)

4.4. L’arredamento della bottega

Un aspetto meno noto della bottega pittorica, intesa come “luogo fisico”, è soprattutto quello che riguarda l’arredamento di questo ambiente e gli utensili impiegati, che possiamo desumere soprattutto dagli inventari dei beni superstiti358, dove figurano con il termine di masserizie e vi sono elencate in molti casi anche dettagliatamente.

Naturalmente in una bottega pittorica non potevano mancare tavoli, cassapanche, cavalletti per quadri, stipi per contenere pennelli, colori e materiali in genere, panche, sgabelli, pedane, una fornace per la fusione o cottura dei materiali (nelle botteghe orafe e in quelle dei battiloro se ne trovavano più d’una), un acquaio -come testimonia il Libro di Neri359-, armadi a muro, un certo numero di cassette o cassoni, indispensabili per riporre ordinatamente i materiali360, l’immancabile scala per accedere al palco. Questi elementi d’arredo erano senza dubbio presenti in ogni tipo di attività artigianale.

Non dobbiamo inoltre dimenticare che nella bottega si trovavano sempre manufatti già pronti per la vendita diretta, oppure in attesa di essere consegnati, oppure manufatti semilavorati di cui il cliente poteva scegliere la decorazione, personalizzandola.

Per avere un’idea degli elementi di arredo e degli utensili impiegati nell’attività pittorica, può aiutarci l’inventario dei beni “di buttiga” di Neroccio de’ Landi361, pittore senese attivo nella seconda metà del Quattrocento, la cui realtà quotidiana e la cui bottega non dovevano essere molto dissimili da quelle di Neri:

“152362 Due porfidi da macinare pezi grandi piani e uno picholo quasi come un mattone grande.

358 Per l’inventario dei beni di Neroccio de’ Landi, si veda: G. Coor, op. cit., pp. 152-159; per quello di Filippino

Lippi, si veda: D. Carl, op. cit., pp. 373-391; per quello di Andrea Verrocchio si veda: D. A. Covi, For New

Documents concerning Andrea del Verrocchio, in: “The Art Bulletin”, XLVIII, 1966, pp. 97-103, con part. rif. a

p. 103; per quello di Benvenuto Cellini, si veda: E. Plon, op. cit., pp. 379-384.

359 Sfortunatamente il Libro di Neri non riporta informazioni circa gli elementi d’arredo contenuti nella bottega.

360 Per un’analisi più approfondita degli elementi di arredo delle botteghe rimando a: C. Bartoletti, Le botteghe a

Firenze: arredi, in: Lorenzo Ghiberti… (op. cit.), pp. 275-276; J. Shell, Pittori in bottega… (op. cit.), p. 61.

361Cfr.: G. Coor, op. cit., doc. XXVI, pp. 152-159. 362

La numerazione segue l’ordine dell’elenco fatto dal notaio dei singoli pezzi di bottega, che facevano parte di un corpus più ampio di beni.

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153 Uno tondo di serpentino picholo, ha el Pacchia, sta a Roma. 154 Uno paro di barili ingessati.

155 Uno pezo di marmo carrarese braccia 3.

156 Uno pezo di marmo carrarese di circa un braccio, uno altro simile. 157 Uno pezo di marmo carrarese di circa braccia 1/2.

158 Uno pezo di marmo di macinare di circa un braccio. 159 Una rota cor una piletta.

160 3 pezetti di porfido da macinare con macinelle.

161 Due pezi di peri l'uno braccia 3, l'altro circa braccia 1/2 e grossi 1 braccio. 162 6 pezi di tavole di quarto d'oppio et uno di noce.

163 Una tavoletta da riscapata.

164 Due modelloni di braccia 5 vecchi. 165 Due casette da colori.

166 Un altro scanello da disegniare. 167 Uno tagliatore di legname.

168 Un pezo di modello di noce per la base di sancta Caterina. 169 Una lettieraccia vechia.

170 Uno baccino d'ottone stampato, Giovanni di messer Camillo lo ha preso per soldi xx per la presta, et la mescirobbe.

171 Una pietra da horo.

Seghuono cose di buttiga di Neroccio:

172 VII teste di gesso di mezo rilievo, parte in tondi et parte in quadro. 173 Una testa di Papa Pio di terra.

174 Una figura d'un bracio di terra cotta.

175 Una Sancta Caterina di terra cotta di circha d'uno braccio. 176 Una testa di terra cruda di Sancta Caterina seconda.

177 Tre teste d'un braccio di rilievo. 178 Una testa di tucto rilievo.

179 Un san Bernardino, la testa di tucto rilievo, di terra. 180 Due pezi di pilo di marmo anticho.

181 Uno tondo di marmo entrovi una testa. 182 Un pezo di marmo quadro entrovi una testa. 183 Una testa di tucto rilievo antica.

184 Un'altra testa di bambino di marmo anticho. 185 Uno capitello di serpentino.

186 Un'altra testa di marmo di tutto rilievo tondo. 187 Un'altra testa di tutto rilievo di naturale. 188 Una testa di don Federigo di carta. 189 Due pari di tanaglie da fabri.

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191 Un falcino uso.

192 Uno scardaletto di ferro. 193 Uno crogiolo di ferro.

194 Una casetta longa con più ferri vechi. 195 53 feruzi di più ragioni.

196 11 raspe et una lima grande.

197 2 scuchielli, uno grossetto et uno mezano. 198 Uno martellino.

199 Cinque toppe vechie.

200 5 ghobbie fra piccole e grandi. 201 36 lime pichole.

202 Uno altro suchiello.

203 Nove ferri da scerpare con manichetti. 204 Uno fochone con tre piei.

205 Uno trapano, 1 sega et 1 pezo di tanagliuole et una lucernaccia da piombo. 206 Un pezo di squarcina.

207 Uno banchetto quadro di braccia 1 1/2. 208 Uno altro banchetto di sopra.

209 Una padella.

210 Due deschi, uno col bracciuolo dietro et uno senza. 211 Uno telaio da dipentori.

212 Due predelle d'altare ingiessate. 213 Una forma di gessodi due aquile. 214 Un'altra da potestà targa.

215 Uno armarietto cor uno modello. 216 Uno bancho da orafi a 4 cassettini. 217 Una fasaccia.

218 3 capomolli, uno ne ha Agnolo Vici prestato.

219 10 pezi di scaffare intorno alla buttiga della casa del legname. 220 Uno quadro di braccia 1 1/2 di prospettiva di uno casamento. 221 Una banchetta di modello di quercia.

222 Un altro pezzo di modello di cerro, d'uno braccio larga, longo 2 1/2. 223 Octo modelli da dipentori di figure.

224 3 Madonne, una di Donatello di gesso e due di Neroccio. 225 14 pezi di telari di piu qualita et uno ve n'e grande. 226 Due deschi capre da dipentori.

227 Due lambichi d'acqua rasa.

228 Due rinfrascatoi da maiolica, et una scudella di maiolica. 229 Una figura abozata di mano del Vechietta di san Bernardino. 230 Uno vaso di bossolo da spetie.

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Cose nello scriptoio:

231 Una tavoletta di due pezi di cipretto con due trepie. 232 Una cassetta d'abete.

233 Una banchetta et uno descho. 234 Uno armarietto di 6 cassetti. 235 Uno pezo di scaffaia di legname. 236 Una anchudinetta pichola.

237 Un par di tanaglie. 238 Una squadra di ferro.

239 Due martelli et uno da orafi longo. 240 Un par di cisoie.

241 Una tavoletta di profido come mezo mattone. 242 4 pezi di raspa da legname.

243 3 gobbie, 3 tanagliuole da orafi. 244 4 scarpelli da scarpellini.

245 Una cassettina quadra, dentrovi più ferramenti picholi da orafi di più sorte. 246 3 paia di tanagliuole da fabri, uno par grande et due piccole.

247 Una martellinga da scarpellini.

248 cc peze d'oro panella con parechie peze di granette da granire oro. 249 Uno iandarello di piombo.

250 Uno cuscino da tagliare oro.

251 10 pezi di pietre da brunire horo, di più sorte. 252 Due pezi di barragone.

253 3 pezi di pietra nera, ha Guidoccio pegno sei lire, cioè sei lire. 254 Uno calcedonio, ha Agnese pizicaiuola pegno per soldi xxv. 255 3 tavole de'albaro.

256 Due par di bilancie con una doppia. 257 Una schatoleta pichola.

258 2 suchiellini. 259 Uno palo di ferro.

260 Un coltellaccio da battere terra. 261 5 graffioli.

262 Un' altra raspa mezana.

263 Una baccinella di ferro stagnato trista. 264 2 pietre nere da brunire triste.

265 Una scatoletta di più saggi biadette.

266 Una tascuccia di quoio con un poco di saggio di verde azuro. 267 43 pezi di forme di rotture antiche di gesso atachate a lo scriptoio. 268 3 gessi d'Apollo.

269 3 teste et uno piè di gesso.

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Questo elenco ci permette di visualizzare vividamente quanti e quali oggetti fossero presenti all’interno di una bottega pittorica del XV secolo.

INVENTARIO BENI FILIPPINO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!