“Il processo di erogazione del credito”
L’ACCETTAZIONE BANCARIA
4.2 Comprehensive Assessment
4.2.1 Asset Quality Review
Affinché le banche europee tornino a destinare risorse per finanziare l’economia reale, è necessario che le stesse riescano a risolvere alcuni problemi patrimoniali interni. La valutazione della qualità degli attivi (AQR) è quindi un passaggio obbligato per un riallineamento del settore creditizio con l’economia reale e in vista dell’entrata in funzione del Meccanismo di Vigilanza Unico europeo (SSM). Proprio per questo motivo le maggiori banche dei Paesi membri hanno iniziato a riordinare i bilanci e rafforzare il proprio stato patrimoniale in vista dell’esame AQR. Le autorità nazionali competenti si sono infatti dotate di apposite strutture destinate al controllo, alla ricerca di dati e alla trasmissione dei risultati alla BCE.
In particolare, l’Asset Quality Review (AQR), rappresentante la seconda fase del Comprehensive Assessment, consiste in un esame ampio della qualità degli attivi dei bilanci bancari con l’obiettivo di valutare che , in base a criteri uniformi e metodologie specifiche, la classificazione dei prestiti sia corretta e che i relativi accantonamenti siano adeguati, considerando anche le garanzie reali delle esposizioni, gli strumenti complessi e gli asset ad alto rischio o poco trasparenti che la banca possiede.
80 Per le sue caratteristiche sono state anche analizzate le esposizioni verso tutti i tipi di controparte, sia i debitori sovrani che la clientela al dettaglio, tenendo conto anche delle esposizioni fuori bilancio.
Sono stati passati in rassegna sia il portafoglio creditizio (banking book) che quello di negoziazione (trading book), anche se il primo ha ricevuto un trattamento più approfondito; la valutazione si è basata su un’interpretazione conservativa di quelli che sono gli attuali criteri internazionali di rendicontazione finanziaria.
La revisione della qualità degli attivi si è articolata a sua volta in tre fasi:
1) La selezione dei portafogli: ossia gruppi di crediti o titoli uniformi per tipo di controparte e grado di rischio. La scelta è dovuta al voler garantire che le esposizioni più rischiose fossero sottoposte ad un esame approfondito. Tale fase è iniziata nel novembre 2013 su proposta delle ANC ma la decisione finale è spettata alla BCE dopo aver valutato le proposte giunte;
2) L’esecuzione: include una serie di attività di controllo contabile fra cui la convalida dell’integrità dei dati, il campionamento delle esposizioni, la revisione in loco dei documenti, la valutazione delle garanzie e il ricalcolo degli accantonamenti;
3) La raccolta dati: ha l’obiettivo di assicurare la coerenza dei risultati affinché fossero tra loro confrontabili a livello di banca e a livello di portafoglio.
81 Tabella – Processo Asset Quality Review
Nella prima fase di AQR, selezione dei portafogli, si prevede che almeno il 50% degli asset pesati per il rischio e il 50% dei portafogli significativi della banca siano individuati secondo un approccio basato sul rischio, concentrandosi in particolar modo sui portafogli che probabilmente avrebbero contenuto errate rappresentazioni contabili.
Con la seconda fase sono stati selezionati più di 800 portafogli creditizi (circa il 65% corporate e circa il 29% retail), contenenti asset per circa 3.700 miliardi di euro, ossia il 57% dei 6.400 miliardi di euro totali posseduti dalle banche (ECB, 2014b). Invece, per la revisione del trading book hanno posto attenzione sulle esposizioni valutate al fair value più complesse.
82 Tabella – Selezione portafoglio
In concreto, l’analisi dei portafogli creditizi richiede una preliminare classificazione delle posizioni in categorie omogenee, in funzione delle tipologie di operazioni o della natura delle controparti, all’interno delle quali le stesse esposizioni, in bonis e non-performing, sono ulteriormente distinte in classi di rischiosità crescente. I portafogli selezionati per l’AQR sono articolati in Non- retail/Corporate, in cui confluiscono i segmenti Large SME (Small and Medium Enterprises), Large Corporate e Real Estate Related, e Retail, dove trovano invece allocazione i segmenti SME Retail, Residential Real Estate e Other Retail.
Le attività del Credit File Review sono interamente applicabili alle esposizioni verso i debitori sovrani, istituzionali e verso le imprese oggetto di campionamento (Non-retail segments), mentre risultano escluse dal presente “blocco di lavoro” le retail exposures diverse dai retail mortage (ossia le esposizioni appartenenti ai segmenti SME retail e Other retail).
83 Lo scopo della Classification review, applicabile a tutte le classi di esposizioni indicate, è verificare se l’esposizione è classificata correttamente dalla banca, in relazione a cinque fattori:
1) Identificazione di evidenze di impairment o di provision requirement; 2) Classificazione non-performing exposures (NPE);
3) Classe di esposizione regolamentare;
4) “AQR asset segment” ( Residential real estate e non-retail); 5) Classificazione delle operazioni con parti correlate.
L’esecuzione è la fase più complessa perché comprende:
la convalida dell’integrità dei dati;
il campionamento delle sezioni di portafoglio per l’esame dei fascicoli in loco;
l’analisi dell’adeguatezza della valutazione degli attivi bancari;
la classificazione delle esposizioni deteriorate, delle garanzie e degli accantonamenti;
l’aggiustamento delle attività ponderate per il rischio di credito e di mercato in seguito agli esiti dell’esame della qualità degli attivi.
Andando nel dettaglio, tale fase di esecuzione dell’AQR è stata suddivisa in sette blocchi di lavoro (Workblock ):
1) Processes, Policies & Accounting review: ha l’obiettivo di verificare che i processi, le politiche e le pratiche contabili delle banche siano in linea con gli standard stabiliti per il settore, così da evitare che errori commessi in questo ambito possano avere un impatto sul valore degli attivi in bilancio;
2) Loan Tape and Data Integrity Validation: questo blocco è stato suddiviso in due parti. La prima consiste nella creazione, da parte degli istituti, del database relativo alle esposizioni creditizie, contenente informazioni di base, quali la classificazione per segmenti, lo stato e l’identificativo del debitore. Invece, la seconda riguarda il controllo della qualità dei dati affinché siano sufficientemente approfonditi per svolgere le successive fasi di campionamento
84 e accantonamento collettivo. Le banche si sono occupate della creazione dei loan tape per quattro categorie di portafogli: il segmento non-retail (aziende, istituzioni, Stati), i segmenti retail SME (small and medium enterprise), RRE (residential real estate) e other retail;
3) Credit File review: si occupa di verificare che le varie esposizioni siano classificate correttamente all’interno del database bancario e anche che i relativi accantonamenti, se necessari, siano al giusto livello;
4) Collateral e Real Estate Valuation: ha fornito una serie di indicazioni per la corretta rivalutazione delle garanzie e dei beni immobiliari dove necessaria, in modo da garantire che gli importi scritti a bilancio fossero aggiornati e in linea con i valori di mercato, permettendo così una più corretta calibrazione delle riserve;
5) Collective provisioning analysis: vuole verificare che l’approccio di accantonamento collettivo sia in linea con i contenuti dello standard contabile IAS 39. Quest’ultimo stabilisce che una valutazione collettiva deve essere eseguita per le esposizioni singolarmente non significative e per le esposizioni non deteriorate singolarmente significative;
6) Non derivative level 3 Asset revaluation: riguarda la gestione degli immobili di proprietà e degli asset non creditizi. Fa riferimento alla rivalutazione delle più importanti esposizioni tra quelle definite di livello 3 in base alla gerarchia del fair value stabilita dall’IFRS 13, sia all’interno del portafoglio creditizio che di quello di negoziazione. La revisione ha riguardato solamente le banche con esposizioni rilevanti in attività di questo tipo;
7) Capital Ratio Adjustment: ha delineato come incorporare i risultati emersi dall’AQR nel CET1 ratio riportato dalla banca, per arrivare a un coefficiente aggiustato da utilizzare come punto di partenza per lo stress test. Impatti prudenziali delle politiche e strategie creditizie;
85 La fase della raccolta, infine, è finalizzata al raggiungimento di una maggiore coerenza affinché i risultati siano comparabili fra i portafogli delle banche significative.