• Non ci sono risultati.

Con il diffondersi dell’informazione online, si è assistito sempre di più ad un fenomeno che è sfuggito dal controllo un po’ a tutti, ovvero che giornalisti improvvisati, ambientalisti del giorno o semplicemente competitor poco corretti, in più settori ma soprattutto nel campo alimentare e ambientale , dessero vita con ‘studi shock’,(di attendibilità molto discutibile alle volte), ad allerte alimentari che manco l’EFSA riuscirebbe a diramare così bene, strumentalizzando informazioni che solo un lettore attento cerca di contestualizzare.

Approfittando di una maggiore sensibilità alla tematica alimentare dell’italiano medio che affascinato dal turismo enogastronomico, attento ad una maggiore cura fisica, vicino a temi ambientali si è creato un terreno fertile, affinchè questi articolo o pseudo studi di discutibile attendibilità avessero un seguito e un impatto che qualunque azienda anche rilevante non può sottovalutare assolutamente.

Esattamente 3 anni fa, nel pieno dello scandalo della ‘Terra dei fuochi’, apparvero in rete alcuni articoli sul web che affermarono che l’acqua Ferrarelle era una delle acque minerali italiane che conteneva il valore più alto in arsenico, una sostanza molto pericolosa se ingerita in valori superiori al consentito, insomma articoli per ‘squali della rete’, considerando che quello dell’arsenico nelle acque potabili italiane è stato un tema caldo, a causa degli sforamenti dei limiti in molte città italiane, l’Unione Europea ha imposto ha imposto un limite di 10 microgrammi/litro sotto il quale l’acqua può considerarsi sicura. L’arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare col tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L’assunzione cronica di arsenio, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata da una rilevante documentazione scientifica anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. Una indagine realizzata nell’ambito del progetto ‘Atlante Europeo EuroGeoSurveys

Geochemestry Expert Group’ 18 ha permesso di conoscere tutti i dati relativi alla

composizione delle acque minerali europee e quindi analizzando l’italiana Ferrarelle è

18

66

emerso un valore di 6,8 mg/lt di arsenico, sebbene alto abbastanza al di sotto della soglia massima

Ecco la tabella delle principali acque minerali e relativo valore di arsenico.

Denominazione Acqua Minerale/Fonte Valore (microgrammi per litro)

Acqua Gaudianello 0.619

Acqua Santa Croce 0.124

Acqua Leggera 4.650

Acqua Lilia 1.900

Acqua Sveva 2.740

Acqua Ferrarelle 6.810

Acqua Lete 0.759

Acqua Lieta (Conad) 0.238

Acqua Galvanina 0.162

Acqua Monte Cimone (Coop) 0.098

Acqua di Nepi 5.710

Acqua Claudia 0.059

Acqua Egeria 8.910

Acqua Fiuggi 1.850

Acqua Boario 0.056

Acqua Coop (Sorgente Grigna) 0.390

Acqua Frisia 5.640

Acqua Levissima 6.200

Acqua Maniva 0.675

Acqua Norda (Sorgente Daggio) 3.730 Acqua Norda (Nuova Acqua Chiara) 0.161

Acqua San Pellegrino 1.380

Acqua Sant’Antonio 0.475

Acqua Vitasnella 0.117

Acqua Gaia 0.248

Acqua Nerea 0.102

Acque Alpi Cozie 1.040

Acqua Alte Vette (Iper) 0.407

Acqua Crodo Liesel 0.088

67

Acqua Lauretana 0.019

Acqua San Bernardo 0.489

Acqua Sant’Anna 1.310

Acqua Sant’Anna (Fonte Vinadio) 5.220

Acqua Candida 5.410

Acqua Funte Fria 5.690

Acqua Isola Antica 7.440

Acqua Pejo 0.091 Acqua Fonteviva 0.153 Acqua Panna 0.355 Acqua Uliveto 0.088 Acqua Fabia 0.404 Acqua Rocchetta 0.198 Acqua Sangemini 0.204 Acqua Viva 0.109

Acqua Dolomiti (Esselunga) 0.533

Acqua Guizza 0.428

Acqua Recoaro 0.054

Acqua San Benedetto 0.468

Acqua Vera 1.410

Dunque, può considerarsi sicura, come ci ha confermato telefonicamente Alba Abbinante, Ufficio Stampa dell’azienda. “Dai controlli effettuati quotidianamente dai laboratori interni (615 al giorno) e

periodicamente dagli enti ufficiali, il valore dell’arsenico contenuto nella nostra acqua è sempre inferiore sia ai limiti normativi europei di riferimento sulle acque minerali sia al valore raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (10 microgrammi/L). Questa piccola quantità presente in Ferrarelle è acquisita, come tutte le acque minerali di origine vulcanica, durante il suo percorso sotterraneo di formazione attraverso le rocce vulcaniche e non costituisce quindi indicatore di inquinamento o pericolo, essendo dovuta ad un fenomeno assolutamente naturale. Inoltre l’arsenico così come alcuni metalli come selenio, cromo, manganese, presenti in molte acque minerali, ovviamente pericolosi se a livelli sopra la legge, sono essenziali per la fisiologia dell’organismo perché deputati in alcuni importanti processi metabolici. Comparare la presenza nell’acqua di elementi di origine naturale con valori inferiori a quelli fissati come limiti di sicurezza per il consumo non ha alcun significato dal punto di vista igienico-sanitario ed è assolutamente inutile per definire un giudizio di qualità”. Questa è,

invece, la dichiarazione di Giuseppe Dadà, Direttore Qualità Ferrarelle SpA.19

19

68

Ricordando che stiamo parlando solo per l’Italia di un mercato di oltre 12 miliardi di litri di prodotto l’anno, il quantitativo di acqua imbottigliata più alto in Europa con un fatturato di 3,5 miliardi di euro, gli interessi in gioco sono tanti, i competitor sono dietro l’angolo quindi errori e distrazioni non sono ammessi, soprattutto se in gioco c’è la salute dei consumatori che sono disposti a pagare un differenziale di percentuali a doppio zero, consumando acqua minerale in bottiglia piuttosto che l’acqua di rubinetto, le associazioni di consumatori e trasmissioni come Report promuovono studi mirati, in questo caso ad opera del British Geological Survey: in questo caso si sono analizzate 32 tra le maggiori marche di acqua in bottiglia, in quanto a composizione.

Ferrarelle si conferma un’acqua calcica, magnesica, con una presenza importante di sodio, silice, manganese, il valore dell’arsenico risulta dopo 7 anni diminuito a 4,47 microgrammi/lt.

69 .

70

71

5)Un caso di successo: l’acqua termale Fonte