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Le calzature possono essere definite come il prodotto storico che caratterizza l’attività del gruppo, che oggi rappresenta il 43 % sul totale dei ricavi. I prodotti di calzature sono sia per donna che per uomo e la gamma di scelta è molto ampia; addirittura negli ultimi anni è possibile effettuare ordinazioni su misura, “made to order” e ricorrere a uno specifico servizio di ricondizionamento e/o rimessa a nuovo delle proprie

calzature. Inoltre nel 2011 è stata proposto una collezione di calzature di estremo lusso, costituita dalle calzature Tramezza speciali, con materiali e lavorazioni di altissimo livello e artigianalità per rispondere alla domanda dei consumatori più esigenti e sofisticati.54

La seconda categoria merceologica che produce più ricavi, dopo le calzature, è la pelletteria. I prodotti di pelletteria del Gruppo Salvatore Ferragamo comprendono borse, valigeria, cinture, portafogli ed altri accessori di piccola pelletteria sia da uomo che da donna. Un ruolo di primaria importanza è ricoperto dal "Gancino", nato in

53 Fonte: Stefania Ricci, (2015) “Museo Salvatore Ferragamo I nostri primi trent’anni”, p. 10-11 54 Fonte: https://group.ferragamo.com/it/business/calzature/

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origine come chiusura utilizzata sulle borse, e oggi divenuto un elemento stilistico distintivo della Società55. La pelletteria ricopre il 36.8% sul totale dei ricavi.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, il Gruppo Salvatore Ferragamo propone un “ready to wear”, cioè una collezione "total look", che riveste sia l’uomo che la donna, che comprende la maglieria, la pelle, i capi in tessuto. Più in specifico, l’abbigliamento femminile si caratterizza per l'utilizzo di stampe foulard in seta e il trattamento della pelle proposte in abbinamento con altri capi; invece per l’abbigliamento maschile, le collezioni spaziano dal formale allo sportivo elegante e al tempo libero56.

L’abbigliamento caratterizza il 6.5% del totale dei ricavi.

Altra categoria sono gli accessori, che sono il 6.5% sul totale; in questa categoria rientrano gli iconici accessori in seta (cravatte, foulard, sciarpe, etc.), altri accessori come sciarpe, scialli, guanti, cappelli, gli accessori per la casa (plaid, cuscini e teli in spugna) e i bijoux57. Altra categoria merceologica sono i profumi, che impattano sul ricavo totale per il 6.1%; il Gruppo Salvatore Ferragamo opera nel settore profumi attraverso Ferragamo Parfums, che sviluppa e distribuisce profumi a marchio Salvatore Ferragamo e Emanuel Ungaro58.

Nel 2011 Salvatore Ferragamo ha presentato la sua prima collezione di gioielli mediante un’offerta di gioielli in oro, diamanti, pietre e di gioielli in argento. Ultime due categorie che fanno parte delle categorie merceologiche del Gruppo Salvatore Ferragamo sono: le licenze e prestazioni e le locazioni immobiliari.

55 Fonte: https://group.ferragamo.com/it/business/pelletteria/ 56 Fonte: https://group.ferragamo.com/it/business/ready-to-wear/ 57 Fonte: https://group.ferragamo.com/it/business/accessori/ 58 Fonte: https://group.ferragamo.com/it/business/profumi/

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Per licenze e prestazioni si intendono principalmente i ricavi per royalties per la

concessione in licenza del marchio Salvatore Ferragamo, nel settore occhiali e orologi. La linea occhiali comprende una gamma completa di occhiali da sole e da vista per uomo e donna; invece la collezione orologi comprende modelli uomo e donna in materiali di elevata qualità59.

I ricavi per locazioni immobiliari si riferiscono esclusivamente a immobili situati negli Stati Uniti e locati/sublocati a terzi e rappresentano lo 0.9% sul totale.

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Fig. 26: Ricavi

Nel bilancio del 31/12/2016: i ricavi sono 1.437.923 migliaia €, in leggero aumento rispetto al 2015 (1.430.039 migliaia €), con un incremento dello 0,6%; il costo del venduto ammonta nel 2016 a 472.808 migliaia di €, mentre nel 2015 ammontava a 481.961 migliaia di €, in diminuzione dell’1,9%, quindi con un margine lordo di 965.115 migliaia € nel 2016 e nel 2015 con 948.078 migliaia €. Il margine lordo

59 Fonte: https://group.ferragamo.com/it/business/occhiali-e-orologi/

60 Fonte: Gruppo Salvatore Ferragamo, Relazione finanziaria Annuale al 31 dicembre 2016; sono analizzati i

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percentuale si è attestato nel 2016 al 67,1% dei ricavi rispetto al 66,3% raggiunto nel 2015.

I costi per stile, sviluppo prodotto e logistica in uscita nel 2016 ammontano a 44.167 migliaia €, mentre nel 2015 era a 43.839 migliaia di €; i costi di vendita e distribuzioni di retail, wholesale e logistica distributiva nel 2016 sono di 469.191 migliaia €, di contro di 455.452 migliaia € nel 2015; quindi, i costi di comunicazione e marketing nel 2016 sono 71.217 migliaia di €, invece nel 2015 erano a 72.471 migliaia di €, il totale dei costi di comunicazione e marketing è diminuito dell’1,7% rispetto all’esercizio 2015; poi ci sono i costi generali e amministrativi che nel 2016 ammontano a 113.663 migliaia di € e nel 2015 ammontavano a 109.159 migliaia di € e infine altri costi

operativi a 20.098 migliaia di € nel 2016 e nel 2015 ammontavano a € 17.501 migliaia; con proventi di 13.949 migliaia di € nel 2016 e nel 2015 con migliaia di € 14.944. Dal margine lordo vengono sottratti tutti i costi operativi, sopra citati, arrivando così al risultato operativo che nel 2016 è stimato a € 260.728 migliaia e nel 2015 era stimato a € 264.600 migliaia.

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Fig. 27: Risultato operativo

Si arriva nel 2016 a un risultato ante imposte di 245.673 migliaia di €, mentre nel 2015 era di 251.383 migliaia di € con una diminuzione in percentuale di 2,3% perché ci sono stati degli aumenti riguardanti gli oneri e proventi finanziari netti nel 2016, che si attestano a 15.055 migliaia di €, rispetto al 2015 quando erano inferiori a 13.217 migliaia di €, essenzialmente per l’effetto combinato di minori utili su

cambi netti e minori oneri finanziari netti per adeguamento al fair value dei derivati. Le imposte sul reddito sono diminuite, per effetto dell’agevolazione relativa al c.d. “Patent box”, con un impatto cumulato, registrato nel 2016, per gli anni 2015 e 2016, di riduzione di imposte dirette per Euro 32,0 milioni, il cui ruling, previsto dalla

normativa per aver il diritto a tale beneficio fiscale, è stato firmato con l’Agenzia delle Entrate in data 29 dicembre 2016 ed esplicherà i suoi benefici fino al 201961: 47.315

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migliaia di € nel 2016, mentre nel 2015 erano state pagate 76.933 migliaia di €. Il risultato netto del periodo si attesta con un incremento del 13.7% nel 2016, con 198.358 migliaia di € (nel 2015 erano a 174.450 migliaia di €). Nell’esercizio 2016 il Gruppo ha conseguito un utile netto consolidato di 198.358 migliaia di € rispetto 174.450 migliaia di € dell’esercizio 2015, con un aumento del 13,7%. La quota di pertinenza del Gruppo ammonta a un utile consolidato di Euro 201.984 migliaia

rispetto a Euro 172.733 migliaia del periodo precedente, con un incremento del 16,9%. Passando, infine all’EBITDA62, nel 2016 esso è attestato a 323.829 migliaia di €,

mentre nel 2015 era di 324.340 migliaia di €.

Per quanto riguarda la gestione patrimoniale, gli immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2016 comprendono: il compendio industriale di Sesto Fiorentino, oltre ai terreni e diritti edificatori adiacenti acquistati nel corso del 2015 per la realizzazione del nuovo polo logistico, le porzioni degli immobili americani utilizzate nell’attività operativa e l’immobile di proprietà di Seoul, gli arredi e i lavori di ristrutturazione della catena dei negozi a gestione diretta oltre agli stampi per la categoria

merceologica profumi altri beni, in prevalenza per attrezzature informatiche, impianti e macchinari ed attività materiali in corso, il tutto per un totale di 243.692 migliaia di €63. Per quanto riguarda gli investimenti in capitale fisso, il Gruppo ha effettuato

investimenti in attività materiali ed immateriali per un importo complessivo pari ad Euro 74.357 migliaia, di cui Euro 60.936 migliaia in attività materiali ed Euro 13.421 migliaia in attività immateriali. In particolar modo, ci interessa sottolineare che gli

62 Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization - utili prima degli interessi, delle imposte, del

deprezzamento e degli ammortamenti, chiamato anche Margine Operativo Lordo (MOL)

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investimenti in attività immateriale si riferiscono principalmente sia allo sviluppo del c.d. Marlin Project finalizzato all’omogeneizzazione dei sistemi informativi (retail system su piattaforma SAP) e sia allo sviluppo della piattaforma digitale a supporto dell’attività di e-commerce, che sono costate complessivamente Euro 9,6 milioni64.