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L’attività che identifica la funzione principale della protezione civile è il soccorso alla popolazione in emergenza, anche se negli anni le competenze del sistema si sono estese allo sviluppo della conoscenza dei rischi e alle azioni per evitare o ridurre al minimo i danni dei disastri. Diverse amministrazioni e istituzioni, pubbliche e private, concorrono alle attività di protezione civile. Le attività ordinarie del Servizio Nazionale hanno lo scopo di diffondere la conoscenza di protezione civile e di sensibilizzare la popolazione per formare un cittadino più consapevole e preparato. Le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale sono impegnate, per i diversi ambiti di competenza e responsabilità, in attività di previsione e nella programmazione di azioni di prevenzione e mitigazione del rischio. Il coinvolgimento della comunità tecnico-scientifica in questo processo è centrale. Il processo avviene attraverso la rete dei Centri funzionali, che realizzano quotidianamente, a livello centrale e regionale, attività di previsione, monitoraggio, sorveglianza e allertamento, e dei Centri di competenza, strutture che svolgono ricerca o forniscono servizi di natura tecnico-scientifica per finalità di protezione civile. Comuni, province e prefetture si dedicano inoltre all’aggiornamento dei piani di emergenza, strumenti indispensabili di prevenzione, sulla base delle linee guida e agli indirizzi regionali e nazionali. Anche il singolo cittadino ha un ruolo di primo piano nelle attività di prevenzione dei rischi, in quanto componente del Servizio Nazionale. Nel caso di emergenza il Servizio Nazionale viene impegnato in tutte le sue componenti e strutture operative. L’Italia ha una lunga storia di grandi disastri e ciò ha insegnato che per proteggere con efficacia la vita dei cittadini e il patrimonio delle comunità, non bisogna puntare su soccorsi tempestivi, ma occorre dedicare energie e risorse soprattutto alla previsione e alla prevenzione delle calamità. Grazie alla collaborazione con enti, istituti e gruppi di ricerca scientifica il Dipartimento della Protezione Civile ha promosso studi e

ricerche per migliorare la conoscenza del territorio, valutare la portata dei fenomeni e sviluppare strategie innovative per il contenimento dei danni.

4.5.1 Previsione

L’attività di previsione si sviluppa con un sistema di collegamento fra protezione civile e il mondo della ricerca scientifica. L’insieme delle attività tecnico-scientifiche, vanno dalla raccolta di informazioni sul territorio, dei diversi tipi di rischio, alla loro elaborazione, fino alla interpretazione dei dati in base a modelli e simulazioni di eventi, inoltre, consentono di mettere in condizione la protezione civile, ai vari livelli, di effettuare delle valutazioni sulle possibili situazioni di rischio, allertare il sistema di intervento con il massimo anticipo utile delle probabilità che si verifichino eventi disastrosi, ma soprattutto, di fornire alle autorità preposte gli elementi necessari a prendere decisioni ragionate e tempestive. L’utilizzo di reti tecnologicamente avanzate, come le reti radar per le previsioni metereologiche, la rete nazionale dei sismografi, i sofisticati sistemi di monitoraggio dell’attività dei vulcani, e delle migliori competenze scientifiche e professionali deve porre la protezione civile in condizione di intervenire con allerta tempestiva e, quando possibile, con misure preventive come l’evacuazione delle aree a rischio.

4.5.2 Prevenzione

Per individuare gli indirizzi e le linee dei vari tipi di interventi di prevenzione possibili, la conoscenza del territorio e delle soglie di pericolo per i vari rischi ne costituiscono la base. È compito della protezione civile segnalare alle autorità competenti gli interventi utili a ridurre entro soglie accettabili la probabilità di disastri o almeno a limitare il possibile danno. Tra queste azioni risultano fondamenta le attività non strutturali concernenti l'allertamento, la pianificazione dell'emergenza, la formazione, la diffusione della

conoscenza della Protezione Civile, l'informazione alla popolazione, l'applicazione della normativa tecnica, l'attività di esercitazione.

4.5.3 Soccorso

A seguito di eventi disastrosi la protezione civile attua degli interventi integrati e coordinati, ovvero delle attività dirette ad assicurare alle popolazioni colpite ogni forma di salvataggio e di prima assistenza. Il Dipartimento della Protezione Civile si avvale di un sistema di monitoraggio, attivo 24 ore su 24, che ha la funzione di raccogliere, verificare e diffondere le informazioni alle componenti e alle strutture operative, a livello centrale e locale. Le informazioni raccolte consentono, nel caso in cui si verifica il disastro, di avere una visione della portata dell’evento, di valutare se le risorse locali siano sufficienti e di effettuare in modo coordinato gli interventi e di evitare dannose sovrapposizioni con i centri decisionali. La pianificazione di una sistematica predisposizione delle procedure operative di cui avvalersi per gli interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione colpita dal disastro è la premessa per un soccorso efficace che deve essere affiancato da esercitazioni pratiche per un soccorso tempestivo, riducendo al minimo gli imprevisti. 4.5.4 Post-emergenza

Si esplica attraverso l’attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere ciò che pregiudica la ripresa delle normali condizioni di vita. Il Servizio di protezione civile, quando la fase acuta dell’emergenza è superata, coordina una prima ricognizione dei danni provocati dal disastro, effettuata dai tecnici comunali. La ricognizione dei danni è fondamentale perché consente allo Stato e alla Regione di stanziare dei finanziamenti per il ripristino delle strutture danneggiate e per l’eventuale erogazione di fondi. Oltre alle somme in denaro occorre provvedere alle sistemazioni provvisorie che permettano una ripresa delle attività

quali lavoro, scuola, etc. Lo scopo degli interventi è di favorire un rapido superamento delle condizioni di emergenza e il ritorno alle condizioni di vita normali.