• Non ci sono risultati.

Fino ad oggi l’appellativo Smart ha identificato la città digitale, la città socialmente inclusiva, la città che assicura una migliore qualità della vita, traendo vantaggio dalle opportunità e dalle conoscenze che provengono dal mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Il concetto smartness si basa sulla tecnologia, ma, oggigiorno, ha bisogno anche che emergano aspetti concreti sul capitale umano, sociale, relazionale e ambientale, come fattori importanti di crescita urbana. La città Smart riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie all’impiego diffuso e innovativo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica.

Non vi è, tuttora, una definizione universalmente condivisa. Il concetto Smart City è stato usato in letteratura ma anche in altri contesti con differenti accezioni e significati.

• Una città che monitora e integra le condizioni di tutte le sue infrastrutture critiche, tra cui strade, ponti, tunnel, ferrovie, metropolitane, aeroporti, porti, comunicazioni, acqua, energia, anche edifici importanti, che può ottimizzare le sue risorse, pianificare le attività di manutenzione preventiva e monitorare gli aspetti di sicurezza massimizzando al contempo i servizi ai propri cittadini (Hall, 2000);

• Una città in cui le ICT rafforzano la libertà di parola e l'accessibilità alle informazioni e ai servizi pubblici (Partridge, 2004);

• Una città che ispira, condivide cultura, conoscenza e vita, una città che motiva i suoi abitanti a creare e prosperare nella propria vita (Rios, 2008);

• Una città intelligente ha quindi abitanti intelligenti in termini di grado di istruzione. Inoltre, il termine si riferisce al rapporto tra l'amministrazione del governo della città e i suoi cittadini. Una buona governance o governance intelligente viene spesso definito come l'uso di nuovi canali di comunicazione per i cittadini, ad esempio: e-governance o e- democracy (Lombardi et al., 2009);

• Una città che collega l'infrastruttura fisica, l'infrastruttura IT, l'infrastruttura sociale e l'infrastruttura aziendale per sfruttare l'intelligenza collettiva della città (Harrison C.et al., 2010)

• Una città che combina tecnologie ICT e Web 2.0 con altri sforzi organizzativi, di progettazione e di pianificazione per smaterializzare e accelerare i processi burocratici e aiutare a identificare nuove soluzioni innovative alla complessità della gestione cittadina, al fine di migliorare la sostenibilità e la vivibilità (Toppeta, 2010)

• L'uso delle tecnologie Smart Computing per rendere i componenti e i servizi di infrastrutture critiche di una città che includono amministrazione, istruzione, sanità, sicurezza pubblica, immobiliare, trasporti e servizi pubblici più intelligenti, interconnessi ed efficienti (Washburn et al., 2010)

• La città è definita "intelligente" quando gli investimenti in capitale umano e sociale e le moderne infrastrutture di comunicazione alimentano una crescita economica sostenibile e un'alta qualità della vita, con una gestione prudente delle risorse naturali, attraverso una governance partecipativa. Inoltre, le città possono diventare "intelligenti" se le università e l'industria supportano gli investimenti del governo nello sviluppo di tali infrastrutture (Nijkamp et al., 2011)

Dal punto di vista più strettamente legato alla misurazione del fenomeno smartness la definizione operativa più diffusa è quella del Politecnico di Vienna, in collaborazione con l’Università di Lubiana e il Politecnico di Delft (Giffinger et al., 2007), che identifica sei assi fondamentali grazie ai quali è possibile valutare la smartness di città di media dimensione:

• Vivibilità;

• Governance del sistema urbano; • Mobilità;

• Contesto economico;

• Partecipazione alla vita sociale; • Qualità dell’ambiente

per implementarlo. La Smart city, secondo Harrison et al (2010), è ricca di strumenti tecnologici che consentono l’interconnessione in tempo reale di dati in una piattaforma e la loro comunicazione di tali informazioni ai cittadini in tempo reale. Toppeta (2010) enfatizza nel concetto di smartness l’aspetto di miglioramento sostenibile e della vivibilità della città. Washburn (2010) identifica la Smart city come una collezione di tecnologie intelligenti di nuova generazione, hardware e software, integrati e in rete, che applicate ad alcune componenti infrastrutturali strategiche e ai servizi, forniscono sistemi di Information Technology (IT) e dati in tempo reale. Gli studi più recenti (Nijkamp et al. 2011), basati sull’approccio della “Tripla elica”, si focalizzano sull’interconnessione delle diverse componenti della Smart city comprendenti di relazioni sociali e capitale intellettuale, salute e governance. Si assume come target l’innovazione dal punto del sociale, secondo la quale, le smart city sono città che creano le condizioni di governance, infrastrutture e tecnologia che producono innovazione sociale, ossia intesa come una forma di innovazione in grado di risolvere i problemi sociali legati alla crescita economica e demografica, all’inclusione e alla qualità della vita, attraverso il coinvolgimento ed ascolto di differenti attori locali: cittadini, imprenditori e associazioni. Oltre alla definizioni enunciate fin adesso, nel 2012,L’Agenzia per l’Italia Digitale attesta che “con il termine Smart City/Community si intende quel luogo e/o contesto ove l’utilizzo pianificato e sapiente delle risorse umane e naturali, opportunatamente gestite e integrate mediante le numerose tecnologie ICT già disponibili, consente la creazione di un ecosistema capace di utilizzare al meglio le risorse e di fornire servizi integrati e sempre più intelligenti (cioè il cui valore è maggiore della somma dei valori delle parti che lo compongono). Gli assi su cui si sviluppano le azioni della Smart City sono molteplici: mobilità, ambiente ed energia, qualità edilizia, economia e capacità di attrazione di talenti e investimenti, sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture delle città, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.

Condizioni indispensabili sono una connettività e la digitalizzazione delle comunicazioni e dei servizi”. Progressivamente il concetto di Smart ha assunto una valenza digitale, Hardware e software, che nel corso degli ultimi anni ha inglobato un interesse verso una maggiore qualità della vita, con l’inclusione sociale.