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ATTIVITÀ DEL SERVIZIO SCUOLA MATERNA RELATIVE ALLA TEMATICA DELLA MULTICULTURALITÀ

Nel documento Immigrazione nella scuola trentina (pagine 47-51)

DATI QUANTITATIVI

2. ATTIVITÀ DEL SERVIZIO SCUOLA MATERNA RELATIVE ALLA TEMATICA DELLA MULTICULTURALITÀ

Marocco 25,6 Marocco 22,2 Marocco 22,2

Albania 16,0 Albania 17,3 Albania 17,5

Serbia-Montenegro 10,1 Tunisia 9,0 Tunisia 9,6

Tunisia 9,2 Serbia-Montenegro 8,3 Macedonia 8,0

Macedonia 7,9 Macedonia 7,0 Serbia-Montenegro 7,1

Bosnia-Erzegovina 3,3 Romania 4,5 Romania 6,9

Algeria 2,6 Bosnia-Erzegovina 3,6 Pakistan 3,2

Germania 2,6 Pakistan 3,1 Algeria 3,0

Pakistan 2,2 Algeria 2,4 Bosnia-Erzegovina 2,6

Romania 2,2 India 2,2 India 1,7

Altri paesi 18,3 Altri paesi 20,5 Altri paesi 18,2

Totale (N=726) 100,0 Totale (N=880) 100,0 Totale (N=974) 100,0 Fonte: CINFORMI, Rapporto annuale 2002, 2003, 2004, 2005.

2. ATTIVITÀ DEL SERVIZIO SCUOLA MATERNA RELATIVE ALLA TEMATICA DELLA MULTICULTURALITÀ

Veloci cambiamenti nella composizione della popolazione, la compresenza di una pluralità di cittadinanze e di modelli culturali di riferimento che si manifestano in stili di vita, orientamenti, comportamenti disomogenei, che chiedono di essere

riconosciu-ti, di avere spazio, voce, diritriconosciu-ti, hanno evidentemente delle ripercussioni importanti sia riguardo alla comunicazione e alla comprensione linguistica sia sul piano della proget-tazione didattica e dell’incontro tra genitori e insegnanti su questioni molto concrete come le pratiche di cura, le abitudini alimentari, i ritmi e gli stili di vita.

In relazione alla presenza di bambini stranieri nelle scuole dell’infanzia, il Servizio Scuola Materna della provincia di Trento ha attivato varie iniziative:

a. La formazione degli insegnanti delle scuole dell’infanzia

Già a partire dall’anno scolastico 1995/96 sono stati attivati i primi corsi di ag-giornamento, nonché laboratori, che hanno visto impegnati gli insegnanti in parti-colare su tematiche quali la narrazione e i giochi nel mondo. Il tema dell’educazione interculturale nella scuola materna è stato analizzato da diverse prospettive tra loro interconnesse (sociologia, antropologia, psicologia, pedagogia, ecc.) così da focaliz-zare i risvolti propri delle realtà sociali e scolastiche nelle quali tale problematica vive, nonché di cogliere spunti propositivi per una progettualità più consapevole. Da un inquadramento generale della problematica si è poi entrati nel vivo delle questioni pedagogiche legate alla costruzione dell’identità dei bambini, nel delicato incontro tra i tratti della storia, della cultura d’origine e del nuovo contesto sociale connotato da tradizioni e lingua diverse. Un momento specifi co di approfondimento è stato riservato all’aspetto della costruzione della relazione scuola-famiglia, nell’incrocio di stili e modelli educativi diversi. Parallelamente, sono state promosse delle azioni di sensibilizzazione sul territorio, concretizzatesi in Forum territoriali e giornate di stu-dio rivolti a docenti delle scuole dell’infanzia della provincia di Trento, agli educatori dei nidi ed ai genitori.4

b. La documentazione correlata alle attività di ricerca

La progettazione di strumenti e i materiali prodotti dal Servizio prevede diversi versanti.

(2001) Rilevazione della presenza dei bambini stranieri e fi gli di coppia mista e delle attività interculturali intraprese dalle scuole dell’infanzia della provincia

4 “La multiculturalità - l’accoglienza del bambino nell’ottica di un’apertura alla diversità”; “Prendersi cura delle bambine e dei bambini - Idee, valori, comportamenti”; “Incontrare l’altro nella scuola dell’infanzia - La prospettiva interculturale”; “Gli sguardi nella scuola, la scuola negli sguardi - Presentazione rapporto di ricerca”; “Genitorialità d’altrove. Scuola e famiglia immigrata: una relazione in divenire”. A tali iniziative sono stati affi ancati la presentazione di progetti educativo-didattici nell’ambito del concorso “Il Trentino incontra il mondo”, 2001; e la presenza a “Le radici e le ali”, fi era dell’educazione alla pace e all’intercul-tura, 2002.

di Trento (soggetti coinvolti nell’esperienza: tutte le 122 scuole provinciali dell’infanzia).

(a.s. 2001-2002) Bambini stranieri nella scuola dell’infanzia della provincia autonoma di Trento. Modelli educativi e sistemi di attese a confronto (soggetti coinvolti nell’esperienza: insegnanti, coordinatori e genitori).

(2003) Insegnanti delle scuole per l’infanzia e bambini stranieri. Un approfon-dimento attraverso le interviste di gruppo (soggetti coinvolti nell’esperienza:

insegnanti operanti in 4 scuole provinciali dell’infanzia).

(2005) Varcare la soglia. La pubblicazione, edita nel gennaio 2005 nella col-lana Itinerari, ha come sfondo il percorso di ricerca attorno al tema dell’

interculturalità, promosso dal Servizio Scuola Materna a partire dall’anno scolastico 2001/02. Il testo si confi gura come documentazione della ricerca stessa e soprattutto come quadro di lettura sociologica, pedagogica e psico-logica dei mutamenti attuali e delle questioni che essi pongono, pertanto si qualifi ca come strumento di lavoro, oltre che di rifl essione.

(2006) “Genitorialità d’altrove. Scuola e famiglia immigrata: una relazione in divenire”. Atti del Seminario di studio, pubblicati nell’ambito della collana Forum. Il confronto con i contesti di cura e i presupposti educativi di cul-ture “altre” ha evidenziato la necessità di essere consapevoli dei modelli di accoglienza che il servizio scolastico propone e l’esigenza di rifl ettere sull’im-portanza della relazione tra adulti come evento che permette una chiave di lettura dell’interazione con il bambino.

c. La produzione di materiale plurilingue per scuole e famiglie

(2003) “Benvenuti” plurilingue. Una scuola “che accoglie” facilita l’inserimen-to e la relazione con gli utenti di ogni etnia e cultura, cerca di rimuovere gli ostacoli linguistici e comunicativi che possono sorgere a partire dalla fase dell’iscrizione, che rappresenta il primo delicato approccio delle famiglie al-l’istituzione. “Benvenuti” nelle lingue albanese, araba, rumena, serbo- croato- bosniaca, urdu, tedesca, inglese, francese e spagnola si prefi gge, fornendo alle famiglie le prime informazioni utili, in ordine alla frequenza del loro bam-bino, di rassicurare i genitori, avviando nel contempo un dialogo tra le due istituzioni preposte alla cura e all’educazione del bambino.

(a.s. 2003/04) La quotidianità dei contatti scuola-famiglia. Schede di comuni-cazione nelle lingue albanese, araba, rumena, serbo- croato- bosniaca, urdu.

Le diffi coltà linguistiche impediscono in molti casi alle famiglie immigra-te di seguire adeguatamenimmigra-te l’inserimento del proprio bambino nei servizi educativi, di comprendere i messaggi della scuola, di rispondere agli avvisi e

alle richieste. Il prontuario plurilingue “La quotidianità dei contatti scuola - famiglia” consiste in un pacchetto di messaggi di routine tradotti negli idiomi statisticamente più diff usi tra i gruppi immigrati presenti sul nostro territo-rio provinciale. Le schede vogliono essere un contributo per favorire l’acco-glienza e l’instaurarsi di un positivo rapporto tra le due istituzioni educative che accompagnano e sostengono il processo di crescita del bambino. La modulistica presenta dei fac-simile accorpati per ambiti, quali la presentazio-ne della scuola, le segnalazioni dell’insegnante alla famiglia, le comunicazioni dei genitori alla scuola.

(a.s. 2004/05) “Modulistica per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia plurilingue”

(è un fac-simile, per facilitare la compilazione dell’originale in lingua italiana.

Sono state predisposte traduzioni anche del bando e dei diversi allegati in lingua albanese, araba, serbo-croata, rumena, urdu).

d. Fascicoli a supporto delle scuole e dei coordinatori pedagogici

(2003) Intercultura e progettualità educativa. Bambini stranieri nelle scuole dell’infanzia provinciali. Costituiscono degli spunti di rifl essione per aff ronta-re le problematiche più fronta-requenti e suggeriscono possibili strategie educative in merito ad alcuni temi: la diversità del rapporto scuola- famiglia nelle va-rie culture, la diffi coltà di comunicazione con bambini e/o genitori che non parlano l’italiano, le diffi coltà nel coinvolgere in modo attivo e partecipe i genitori nella vita scolastica, l’ eff etto “destabilizzante” degli inserimenti che si succedono in corso d’anno.

(a.s. 2002/03) Scuola, immigrazione, educazione interculturale: i riferimenti normativi. Le linee normative adottate dalla scuola italiana in merito alla pe-dagogia interculturale sono piuttosto avanzate poiché privilegiano le strate-gie dell’interazione dialogica fra culture, superando altre politiche scolastiche europee basate sull’assimilazione etnocentrica o sul separatismo. I riferimenti legislativi emanati in ambito locale sono riconducibili al Testo Unico della L.

13 nonché agli “Orientamenti dell’attività educativa della scuola dell’infanzia”.

Le tematiche più ricorrenti e le procedure ad esse collegate sono accorpate in macro- ambiti, rispetto ai quali la normativa suggerisce le risorse attivabili.

Alunni stranieri nei Centri di Formazione Professionale

Idil Boscia

Nel documento Immigrazione nella scuola trentina (pagine 47-51)