• Non ci sono risultati.

GLI STUDENTI STRANIERI NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Nel documento Immigrazione nella scuola trentina (pagine 55-60)

DATI QUANTITATIVI

3. GLI STUDENTI STRANIERI NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

L’ammissione degli studenti stranieri nei Centri di Formazione Professionale è regolata da alcuni criteri illustrati nel “Programma annuale della Formazione Profes-sionale”: “Sono ammessi alla frequenza dei corsi di formazione professionale […] gli stranieri nell’osservanza delle leggi vigenti (decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286, Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e successive modifi che ed integrazioni) e degli accor-di internazionali”. Oltre a questi possono essere ammessi “i soggetti stranieri accor- dimo-ranti sul territorio provinciale nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui all’art. 1 della Legge 943/1986 e successive modifi che ed integrazioni purché titolari o fi gli di titolari della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno. In caso di corsi che pre-vedono particolari titoli di accesso, lo studente straniero deve presentare documen-tazione dei titoli acquisiti nei Paesi d’origine, con relativa traduzione, legalizzazione e dichiarazione che la scuola estera frequentata è riconosciuta legalmente dallo Stato estero da parte del Consolato. L’ammissione ai corsi per l’assolvimento dell’obbligo

scolastico e formativo di minori stranieri va accolta anche se sprovvisti di permesso di soggiorno o privi di documentazione (DPR 394/99, art. 45)”.

Come già anticipato nella premessa, si è scelto di lavorare sugli alunni stranieri iscritti ai corsi base: la loro incidenza negli ultimi due anni formativi, 2003/2004 e 2004/2005, è passata infatti dal 10,5% (359 alunni stranieri su 3.397) al 13,2% (475 su 3.588); in entrambi gli anni considerati il 60% di questi alunni è di genere maschile (tab. 4), in linea con l’andamento generale delle iscrizioni.

Tab. 4 Alunni stranieri iscritti a CFP per genere Stranieri iscritti a CFP a.f. 2003/2004

Stranieri iscritti a CFP a.f. 2004/2005

v.a. % v.a. %

Femmina 142 39,6 185 38,9

Maschio 217 60,4 290 61,1

Totale 359 100,0 475 100,0

Fonte: elaborazione dati Servizio Istruzione e Formazione Professionale - PAT.

Osservando i dati dei due anni formativi relativi alla cittadinanza (tab. 5), si nota che oltre il 50% degli studenti stranieri dei CFP proviene dall’Europa centro-orientale (percentuale in continuo aumento), più del 20% dal Maghreb e attorno al 10% dall’

Asia e dall’America centro-meridionale.

Tab. 5 Alunni stranieri iscritti a CFP per area di provenienza (a.f. 2003/2004 - 2004/2005) a.f. 2003/2004 a.f. 2004/2005

v.a. % v.a. %

Unione europea 9 2,5 2 0,4

Europa centro-orientale 186 51,8 255 53,7

Altri paesi europei - - 2 0,4

Maghreb 80 22,3 102 21,5

Altri paesi africani 6 1,7 10 2,1

Asia 38 10,6 61 12,8

Centro-sud America 40 11,1 43 9,1

Totale 359 100,0 475 100,0

Fonte: elaborazione dati Servizio Formazione Professionale - PAT.

La tabella 6a specifi ca le diff erenze di genere rispetto all’area geografi ca di prove-nienza nell’anno scolastico 2003/2004: tra le femmine iscritte ai CFP il 52,1% provie-ne dall’Europa centro-orientale, il 19,0% dall’Asia e il 14,1% dal Maghreb. Per quanto

riguarda la distribuzione degli studenti maschi per area di provenienza si osserva che il 51,6% dei maschi stranieri proviene dall’Europa centro-orientale, il 27,6% dal Maghreb e lo 11,5% dal Centro-Sud America.

Tab. 6a Alunni stranieri iscritti a CFP per area di provenienza e genere (a.s. 2003/2004)

Femmina Maschio Totale

v.a. % v.a. % v.a. %

Unione Europea 4 2,8 5 2,3 9 2,5

Europa centro-orientale 74 52,1 112 51,6 186 51,8

Altri paesi europei - - - - -

-Maghreb 20 14,1 60 27,6 80 22,3

Altri paesi africani 2 1,4 4 1,8 6 1,7

Asia 27 19,0 11 5,1 38 10,6

Centro sud America 15 10,6 25 11,5 40 11,1

Totale 142 100,0 217 100,0 359 100,0

Fonte: elaborazione dati Servizio Istruzione e Formazione Professionale - PAT.

Nell’anno scolastico 2004/2005, come mostra la tabella 6b, aumenta la percentuale di studenti, sia maschi sia femmine, dell’Europa centro-orientale e delle sole femmine del Maghreb, mentre cambia la composizione degli studenti provenienti dall’Asia.

Questi ultimi costituiscono il 17,3% delle femmine (meno rispetto all’anno preceden-te) e il 10,0% dei maschi (contro il 5,1% del 2003/2004). I dati inerenti al Pakistan e al Marocco, non riportati in tabella, parlano di un processo di riequilibrio tra le due componenti di genere.

Tab. 6b Alunni stranieri iscritti a CFP per area di provenienza e genere (a.s. 2004/2005)

Femmine Maschi Totale

v.a. % v.a. % v.a. %

Unione Europea 1 0,5 1 0,3 2 0,4

Europa centro-orientale 104 56,2 151 52,1 255 53,7

Altri paesi europei 1 0,5 1 0,3 2 0,4

Maghreb 33 17,8 69 23,8 102 21,5

Altri paesi africani 1 0,5 9 3,1 10 2,1

Asia 32 17,3 29 10,0 61 12,8

Centro sud America 13 7,0 30 10,3 43 9,1

Totale 185 100,0 290 100,0 475 100,0

Fonte: elaborazione dati Servizio Istruzione e Formazione Professionale - PAT.

Le due nazioni maggiormente rappresentate sono l’Albania e il Marocco, seguite da Macedonia, Pakistan e Romania. Per quanto riguarda le diff erenze di genere c’è una certa omogeneità tra maschi e femmine di una stessa nazione, fatta eccezione per il Marocco, dove è maggiore la presenza maschile, e il Pakistan, dove invece la percentuale femminile è molto superiore (tabelle 6 e 7).

Tab. 7 Alunni stranieri iscritti a CFP per singola cittadinanza (2003/2004 - 2004/2005)

2003/2004 2004/2005

v.a. % v.a. %

Albania 94 26,2 111 23,4

Marocco 73 20,3 96 20,2

Macedonia 31 8,6 43 9,1

Pakistan 30 8,4 37 7,8

Romania 23 6,4 30 6,3

N Tot = 359 (2003/2004); 475 (2004/2005)

Fonte: elaborazione dati Servizio Istruzione e Formazione Professionale - PAT.

Questo è il volto degli studenti stranieri così come emerge dai dati. Ma dietro le tabelle e le percentuali ci sono le più diverse storie di ragazzi che hanno lasciato il loro Paese per venire in Italia, soli o con la loro famiglia. Per eff ettuare una, seppur som-maria, ricostruzione storica dei fenomeni migratori nella Formazione Professionale ci siamo quindi avvalsi di una testimonianza diretta.

La persona intervistata ricorda che i primi stranieri sono arrivati nell’anno scola-stico 1998/1999: erano pochi e non accompagnati, mediamente tra i 15 e i 17 anni, provenienti quasi esclusivamente dall’ Albania. Ricorda le immagini dell’arrivo con i gommoni, la fatica dell’accoglienza, la sensazione di inadeguatezza: allora di stranieri non se ne parlava, non c’erano punti di appoggio e non si sapeva come rapportarsi con loro; questi primi ragazzi reagivano molto duramente di fronte a battute, “sfottò”, sguardi.

Oltre a loro c’erano ragazzi che, a partire dal 1992, erano scappati con le famiglie dai Balcani e che avevano già frequentato uno o due anni nelle scuole medie italiane.

Poi c’erano i cileni, fi gli della migrazione degli anni Ottanta, che avevano già fre-quentato le medie o le elementari in Italia. Le due situazioni sono molto diverse dalla prima, in cui i ragazzi hanno maggiori diffi coltà perché non arrivano con le famiglie, ma da soli.

L’anno scolastico 1999/2000 è stato quello del “boom”; sono arrivati moltissimi minori non accompagnati da Albania e Montenegro. Il contesto non era favorevole (c’era l’idea del “coltello facile”) e i ragazzi italiani avevano paura, soprattutto dei più

grandi;8 quelli iscritti a scuola con l’età corrispondente all’anno di frequenza venivano per lo più da buoni contesti familiari (i genitori erano tecnici, operatori della Forma-zione Professionale, docenti, ecc.).

Poi è ripreso il periodo delle migrazioni dal Sud America, soprattutto dall’Argen-tina, per ricongiungimento familiare9 e sono apparsi i primi studenti nordafricani.

Questi ultimi, che arrivavano in Italia tra i 12 e i 14 anni, avevano spesso forti dif-fi coltà, poiché provenivano da un mondo descolarizzato; alcuni, per lo più non ac-compagnati, avevano vissuto un complesso percorso prima di arrivare in Italia, dove spesso erano affi dati ai servizi sociali. Gli ultimi arrivi sono stati quelli di famiglie dall’Est (Ucraina, Moldavia, Romania) grazie alle opportunità di regolarizzazione delle badanti.10

Uno dei CFP contattati ci ha fornito i dati sul numero di allievi stranieri ad inizio anno scolastico dall’anno formativo 1996/2007 al 2005/2006. Essi mostrano che lo Stato da cui negli anni considerati provengono più studenti stranieri è il Marocco, seguito dall’Albania e dal Pakistan (con numeri più ridotti), mentre non si danno indicazioni dettagliate sulla presenza di alunni provenienti dal Sud America o dagli altri Paesi dell’Est.

Tali dati sembrano confermare sia la costante crescita del numero di alun-ni con cittadinanza straalun-niera,11 sia l’arrivo di studenti provenienti dall’Albania dal 1999/2000: in pochi anni, infatti, si passa da uno studente, ai 19 del 2002/2003, ai 13 del 2004/2005.

Abbiamo fatto un confronto tra due realtà, così come ci sono state raccontate dai testimoni privilegiati, che spesso hanno messo a disposizione dati secondari: i temi emersi sono stati molti ed interessanti, ma andare più a fondo non sarebbe stato ri-spondente agli obiettivi della ricerca.

8 Per loro è stato organizzato per due anni un percorso specifi co con fi nanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

9 Molte mamme lavoravano presso imprese di pulizia.

10 L’Andamento della popolazione straniera nel comune di Trento, illustrato in “Trento statistica. La popo-lazione al 31 dicembre 2004”, a cura del Servizio Statistica del Comune di Trento, marzo 2005, evidenzia dal 1994 ad oggi un trend di crescita e un incremento della componente femminile tra il 2003 e il 2004, tanto che alla fi ne del 2004 “la componente femminile rappresenta il 51% della popolazione straniera totale”. Ulteriori schede informative sugli stranieri nel Comune di Trento si trovano nell’“Annuario sta-tistico comunale 2003”, sempre a cura dell’Uffi cio Statistica (pp. 192-201), che riporta anche alcuni dati generali sulla Formazione Professionale (pp. 239-240).

11 Da 7 del primo anno considerato, a 17 nel 1999/2000, a 44 nel 2002/2003, fi no alle 51 presenze nel 2004/2005.

Poiché attualmente oltre il 13% degli alunni iscritti al corso base della Formazio-ne Professionale è straniero, risulta adesso importante capire ciò che avvieFormazio-ne prima del momento dell’iscrizione, soff ermandosi in modo particolare sui Progetti Ponte e sull’orientamento.

Nel documento Immigrazione nella scuola trentina (pagine 55-60)