4.3. DISCUSSIONE
4.3.2. ATTIVITÀ SVOLTE IN CANILE
Per quanto concerne l’esecuzione o meno delle attività che si ritengono essenziali per il corretto funzionamento del canile i risultati sono omogenei sia che si osservi il campione totale, sia che si osservi la ripartizione nord, centro/sud/isole (Grafici 2 e 3).
Grafico 2 Attività svolte nei canili campione
78,26 65,22
73,91
95,65 65,22
41,30
FORMAZIONE IN AMBITO COMPORTAMENTALE DEI VOLONTARI/OPERATORI SCHEDE DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE DEI CANI SCHEDE DI PRE-ADOZIONE DELLA FAMIGLIA CONSULENZA POST ADOZIONE TRAINING EDUCATIVO/RIABILITATIVO TERAPIE PSICOFARMACOLOGICHE
ATTIVITA' SVOLTE IN CANILE
126
Grafico 3 Attività svolte nei canili nord vs centro/sud/isole
Questi risultati sono altrettanto supportati dall’analisi con il test chi-quadro che non ha ri-scontrato differenze significative tra nord e centro/sud/isole.
Risultati più interessanti, invece, si sono riscontrati quando sono state prese in considera-zione le figure che svolgono le suddette attività.
FORMAZIONE IN AMBITO COMPORTAMENTALE DI OPERATORI/VOLONTARI Dallo studio emerge che le figure deputate alla formazione al nord Italia sono: l’educatore cinofilo, il medico veterinario esperto in comportamento e l’istruttore cinofilo.
Al centro-sud possiamo osservare (Grafico 4) come le stesse figure siano deputate alla formazione con l’aggiunta del medico veterinario generico, tant’è vero che il test esatto di Fisher ha riportato una differenza statisticamente significativa (p=0,0094) tra nord e cen-tro/sud/isole nei canili in cui la formazione di operatori e volontari è fatta dal veterinario generico, con prevalenza di questa attività al centro-sud.
72,7 69,7
72,7
93,9 72,7
45,5
92,3 53,8
76,9
100,0 46,2
30,8
FORMAZIONE IN AMBITO COMPORTAMENTALE DEI VOLONTARI/OPERATORI SCHEDE DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE DEI CANI SCHEDE DI PRE-ADOZIONE DELLA FAMIGLIA CONSULENZA POST ADOZIONE TRAINING EDUCATIVO/RIABILITATIVO TERAPIE PSICOFARMACOLOGICHE
ATTIVITA' SVOLTE IN CANILE
%PRESENZA CENTRO/SUD/ISOLE % PRESENZA AL NORD
127
Grafico 4 Figure professionali che svolgono la formazione comportamentale di operato-ri/volontari nord vs centro/sud/isole
Dal momento che la distribuzione geografica delle figure professionali è omogenea e non ci sono differenze significative per quanto concerne le attività svolte, questo risultato sa-rebbe da indagare con più attenzione visto lo scarso numero di osservazioni.
SCHEDE DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE DEI CANI
Proseguendo con l’analisi del chi-quadro si è osservato (Tabella 23) un valore di tendenza per quanto concerne le schede di valutazione comportamentale svolte dai medici veterina-ri esperti in comportamento (X2 3,78; p=0,051), con prevalenza al nord rispetto al centro-sud.
Osservando il Grafico 5 si può notare che al nord le figure che prevalgono in questa atti-vità sono il medico veterinario esperto in comportamento e l’educatore cinofilo, seguite dall’istruttore cinofilo, mentre al centro-sud a pari prevalenza educatore e istruttore cino-filo, seguiti da altre figure.
27,3 9,1
27,3
36,4 9,1
6,1
12,1
30,8
46,2 23,1
38,5 0,0
0,0
15,4
SVOLTA DA MED .VET. COMP.
SVOLTA DA MED. VET. GENERICO SVOLTA DA ISTRUTTORI SVOLTA DA EDUCATORI SVOLTA DA OPERATORI SVOLTA DA VOLONTARI SVOLTA DA ALTRE FIGURE
FORMAZIONE COMP. OPERATORI/VOLONTARI
%PRESENZA CENTRO/SUD/ISOLE % PRESENZA AL NORD
128
Grafico 5 Figure professionali che svolgono le schede di valutazione comportamentale dei cani
Probabilmente questo risultato è dovuto ad una maggior diffusione della cultura cinofila al nord rispetto al sud.
Innanzitutto nelle regioni del nord, rispetto al centro-sud, c’è una maggior concentrazione di corsi, scuole (CREA, ThinkDog, SIUA, ecc.) e Master universitari (Master CZ I livello per Istruttore Cinofilo, Master CZ II livello Medico Veterinario Esperto in Comporta-mento a Parma, ecc.), che preparano le figure professionali.
A questo si deve aggiungere che le condizioni in cui versano i canili nelle regioni del sud sono di ostacolo alla diffusione della cultura cinofila e alla sua applicazione.
Le strutture sono sovraffollate, spesso inadeguate e in condizioni igienico-sanitarie mi-nime, con risorse economiche scarse, gestite prevalentemente da volontari, associazioni e, nei casi più gravi, da organizzazioni criminali.
In questo contesto va inserito il fenomeno del randagismo costantemente presente e le amministrazioni che riservano pochi fondi da investire in progetti di cambiamento.
La perenne condizione di emergenza fa sì che le risorse vengano destinate prima a coprire i bisogni primari degli animali e solo in ultima istanza investite nella formazione e nella cultura cinofila o nell’inserimento in organico di figure altamente professionalizzate.
36,4 9,1
18,2
33,3 3,0
9,1 6,1
7,7 7,7
23,1 23,1 7,7
7,7
15,4
SVOLTE DA MED. VET.COMP.
SVOLTE DA MED. VET. GENERICO SVOLTE DA ISTRUTTORI SVOLTE DA EDUCATORI SVOLTE DA OPERATORI SVOLTE DA VOLONTARI SVOLTE DA ALTRE FIGURE
SCHEDE VALUTAZIONE COMP. CANI
%PRESENZA CENTRO/SUD/ISOLE % PRESENZA AL NORD
129 SCHEDE DI PRE-ADOZIONE ALLA FAMIGLIA
Proseguendo nell’analisi delle variabili non numeriche, sono state messe in luce altre due tendenze che riguardano le schede di pre-adozione svolte da volontari e da altre figure.
Per quanto concerne la prima variabile il test del chi-quadro (Tabella 24) ha riportato un valore di tendenza (X2 3,18; p=0,07), con prevalenza al nord.
Invece per quanto riguarda le schede di pre-adozione svolte da altre figure il test esatto di Fisher ha riportato un valore di tendenza (p=0,087), con prevalenza al centro/sud/isole.
Le schede di pre-adozione sono un’attività fondamentale per una corretta adozione.
Al nord le principali figure preposte all’esecuzione delle schede di pre-adozione sono i volontari e gli educatori (Grafico 6).
Grafico 6 Figure professionali che svolgono le schede pre-adozione nord vs centro/sud/isole
Questo risultato è atteso dal momento che sono le figure maggiormente presenti in canile.
In un’ottica di cambiamento il risultato ottenuto può essere incoraggiante a patto che ci sia una adeguata formazione dei volontari e che siano state precedentemente effettuate le schede di valutazione dei cani ad opera di un medico veterinario esperto in comportamen-to.
Al centro-sud invece le principali figure preposte all’esecuzione delle schede di pre-adozione sono gli operatori e altre figure.
Questo risultato può essere anch’esso una conseguenza della ridotta diffusione della cul-tura cinofila, associata alle condizioni di emergenza in cui versano i canili del centro-sud.
9,1 3,0
12,1
24,2 15,2
33,3 9,1
0,0
7,7 0,0
7,7
30,8 7,7
30,8
SVOLTE DA MED. VET.COMP.
SVOLTE DA MED. VET. GENERICO SVOLTE DA ISTRUTTORI SVOLTE DA EDUCATORI SVOLTE DA OPERATORI SVOLTE DA VOLONTARI SVOLTE DA ALTRE FIGURE
SCHEDE PRE-ADOZIONE
%PRESENZA CENTRO/SUD/ISOLE % PRESENZA AL NORD
130
Si può supporre che mansioni come questa, vengano svolte da personale già presente in struttura (ad esempio responsabile di struttura, operatori, direttore sanitario, personale del comune, ecc.).
Anche in questo caso la differenza la fa la formazione in ambito cinofilo, ma il risultato scoraggiante è che la distribuzione delle altre figure professionali in ambito cinofilo, sia molto bassa e non “accompagni” la crescita di operatori ed altre figure (il questionario prevedeva la possibilità che le attività fossero svolte da più figure).
CONSULENZA POST-ADOZIONE
La successiva variabile analizzata è la consulenza post-adozione. Il test del chi-quadro (Tabella 25) ha mostrato un valore di tendenza (X2 3,01; p=0,083) per quanto riguarda la consulenza svolta dagli educatori, con prevalenza al nord.
Il Grafico 7 conferma questa tendenza.
Grafico 7 Figure professionali che svolgono la consulenza post adozione nord vs centro/sud/isole
All’interno del canile tradizionale la maggior parte dei cani che viene adottata ha disturbi del comportamento, che richiedono l’intervento di figure riabilitanti (medico veterinario esperto in comportamento e istruttore cinofilo), ecco perché in quest’ottica il risultato può esser visto come negativo.
Al contrario in un’ottica di rinnovamento il risultato sarebbe incoraggiante se ci fosse una effettiva suddivisione delle mansioni, per cui l’educatore cinofilo si occuperebbe della
21,2 15,2
27,3
42,4 12,1
27,3 3,0
7,7
23,1 15,4
15,4
30,8 7,7
15,4
SVOLTA DA MED. VET.COMP.
SVOLTA DA MED. VET. GENERICO SVOLTA DA ISTRUTTORI SVOLTA DA EDUCATORI SVOLTA DA OPERATORI SVOLTA DA VOLONTARI SVOLTA DA ALTRE FIGURE (ASSOCIAZIONE,
PERSONALE DEL COMUNE FORMATO)
CONSULENZA POST-ADOZIONE
%PRESENZA CENTRO/SUD/ISOLE % PRESENZA AL NORD
131
consulenza post-adozione dei cani di primo livello, mentre istruttore e medico veterinario comportamentalista della consulenza per i cani con disturbi del comportamento.
TRAINING EDUCATIVO RIABILITATIVO
La penultima variabile analizzata è il training educativo/riabilitativo.
L’analisi mediante test del chi-quadro (Tabella 26) ha dimostrato una tendenza (X2 3,07;
p=0,07) per quando riguarda il lavoro svolto dagli educatori, con prevalenza al nord.
Al nord il training educativo/riabilitativo è svolto prevalentemente dall’educatore cinofi-lo, seguito da istruttore e medico veterinario esperto in comportamento (Grafico 8).
Grafico 8 Figure professionali che svolgono il training educativo/riabilitativo nord vs cen-tro/sud/isole
Anche in questo caso la figura dell’educatore risulta essere preponderante rispetto agli al-tri professionisti in ambito cinofilo e conferma la carenza di figure professionali dedicate alla riabilitazione.
Il valore di questo risultato dipende dall’ottica attraverso cui lo si guarda.
All’interno del canile tradizionale in cui la maggior parte dei cani presenta disturbi o pa-tologie del comportamento che richiedono l’intervento di professionisti riabilitanti, il ri-sultato è negativo.
In un’ottica di cambiamento invece il risultato diventa positivo se, a fronte di una corretta organizzazione del lavoro, l’educatore si occupa del training educativo dei soggetti privi
18,2 6,1
24,2
51,5 15,2
6,1 6,1
7,7 0,0
15,4 23,1 7,7
7,7 7,7
SVOLTO DA MED. VET.COMP.
SVOLTO DA MED. VET. GENERICO SVOLTO DA ISTRUTTORI SVOLTO DA EDUCATORI SVOLTO DA OPERATORI SVOLTO DA VOLONTARI SVOLTO DA ALTRE FIGURE (PERSONALE DEL
COMUNE ADEGUATAMENTE FORMATO)
TRAINING EDUCATIVO/RIABILITATIVO
%PRESENZA CENTRO/SUD/ISOLE % PRESENZA AL NORD
132
di disturbi comportamentali e collabora con le altre figure professionali per le situazioni in cui sono necessarie competenze più specifiche.
TERAPIE PSICOFARMACOLOGICHE
L’ultima variabile presa in considerazione sono le terapie psicofarmacologiche.
L’analisi del chi-quadro ha permesso di osservare (Tabella 27) un valore di tendenza per quanto concerne le terapie psicofarmacologiche svolte dal medico veterinario esperto in comportamento (X2 3,18; p=0,074), con prevalenza al nord rispetto al centro/sud/isole.
Si ricorre alle terapie psicofarmacologiche in meno del 50% dei canili campionati e la prevalenza maggiore è al nord (Grafici 9 e 10).
Grafico 9 Figure professionali che svolgono le terapie psicofarmacologiche
26,09 13,04
SVOLTE DA MED. VET. COMP.
SVOLTE DA MED. VET. GENERICO
TERAPIE PSICOFARMACOLOGICHE
133
Grafico 10 Figure professionali che svolgono le terapie farmacologiche nord vs centro/sud/isole
Si può osservare che sempre al nord la principale figura deputata a questo intervento è il medico veterinario esperto in comportamento.
Questo è un risultato positivo perché potrebbe indicare che le terapie psicofarmacologi-che non solo vengono considerate un atto medico veterinario, ma un atto psicofarmacologi-che deve essere eseguito da chi possiede le competenze adeguate.
Il risultato ottenuto per i canili del sud andrebbe rivalutato alla luce di un campione più ampio.