4 UNO SGUARDO SEMIOTICO SUI MOTORI DI RICERCA E GLI UTENT
4.5 GLI ATTORI NEI MOTORI DI RICERCA
La produzione dei contenuti per un sito è pensata per essere letta e fruita dagli utenti. I motori di ricerca valutano quale contenuto è migliore rispetto alla parola chiave inserita dall’utente e restituiscono i siti in ordine di rilevanza. Risulta molto chiaro, alla luce di questo procedimento, l’importanza del ruolo mediatore del motore di ricerca. In altre parole, Google, Bing e gli altri motori mettono in contatto i campi semantici delle pagine dei siti internet e degli utenti.
Vediamo ora, più in dettaglio, i tre attori che entrano in relazione in internet:
• Lo specialista SEO. Egli o ella si muove in un contesto fatto di competenze
assunte, dove partendo dalle proprie conoscenze cerca di tracciare un percorso significante e coerente composto di parole chiave.
[…] la competenza semantica è la competenza che si assume come condivisa e sulla quale è naturale aspettarsi un accordo. Che questa conoscenza sia effettivamente condivisa dai parlanti è altra questione, in fondo assai meno importante: ciò che conta è che noi operiamo nella nostra interazione linguistica
come se la competenza fosse condivisa e senza questa assunzione implicita non solo non potremmo capirci ma non potremmo nemmeno “fare come se” ci capissimo (Violi, 1997, p. 244).
La scelta delle parole chiave, però, non è solo frutto delle competenze semantiche dello specialista SEO, dato che egli ha il compito di controllare se le parole chiave selezionate sono effettivamente utilizzate dagli utenti sui motori di ricerca. Per scoprire ciò, Google mette a disposizione uno strumento chiamato
KeywordPlanner col quale è possibile visualizzare le ricerche medie mensili
delle parole scelte. Tramite questo strumento è possibile stabilire se i parlanti stanno effettivamente condividendo la stessa conoscenza. Approfondiremo in seguito questo argomento.
• Il motore di ricerca. Intelligenza artificiale che svolge il ruolo di mediatore tra
utente e specialista SEO, dato che ha il compito di navigare la rete e restituire link agli utenti. Questo particolare ruolo rende Google e concorrenti depositari di preziose informazioni, come le parole chiave che realmente gli utenti utilizzano nelle loro ricerche. Avviene, quindi, tra i tre attori del processo, una negoziazione del sapere con l'obiettivo di arrivare a un compromesso, a un termine medio, che soddisfi le esigenze dello specialista nel comunicare i contenuti del sito agli utenti e che soddisfi anche la maggior parte degli utenti possibili.
• L'utente. Egli o ella non fa altro che digitare parole in un riquadro e aspettare un
risultato coerente con la ricerca inserita. Il suo compito è quello di utilizzare parole pertinenti e semanticamente corrette per soddisfare le sue esigenze. Quelle chiavi di ricerca verranno, a sua insaputa, salvate da Google per permettere agli specialisti SEO di costruire siti facilmente rintracciabili o creare campagne a pagamento in modo oculato investendo su chiavi di ricerca molto utilizzate. L'utente non è consapevole della mediazione semantica, egli o ella non sa se la conoscenza condivisa è realmente condivisa con i motori di ricerca o con chi progetta i siti.
Abbiamo quindi i tre attori che si muovono in uno spazio significante astratto, il campo semantico, che però si rispecchia su qualcosa di reale: le ricerche degli utenti. Il passaggio da competenza idealizzata a certezza di utilizzo, in questo particolare caso, è possibile. Sembra possibile superare, almeno parzialmente, anche il limite della competenza semantica dato dalla necessità di assumere che la conoscenza sia condivisa, senza averne la certezza matematica.
La competenza semantica (sia essa inferenziale, o referenziale o l'insieme di entrambe) è sempre una competenza idealizzata, un'astrazione quindi, come qualunque concetto che definisca una forma di sapere medio, risultato di una generalizzazione intersoggettiva (Violi, 1997, p. 268).
Non è, però, un superamento totale del limite poiché il numero che fornisce lo strumento di Google sulle ricerche mensili è una media delle ricerche, non un numero assoluto. Infatti si tratta di numeri che tengono conto della maggior parte degli utenti ma non di tutti e quindi, sicuramente, ci sarà qualche individuo che, non condividendo la stessa porzione semantica dello specialista SEO o della maggior parte degli altri utenti, rimarrà relegato a una porzione di enciclopedia ristretta e marginale. Quindi, in un certo senso, i soggetti interessati nel nostro caso hanno una conferma delle competenze semantiche parziali, ma più precise rispetto una classica comunicazione verbale o scritta.
La competenza semantica circoscrive quell'insieme di conoscenze che convenzionalmente assumiamo come condivise e sui cui ci attendiamo di norma un consenso senza bisogno di ulteriori negoziazioni (Violi, 1997, p. 244).
Negoziazioni che tra specialista SEO e utente non avviene nel luogo della comunicazione, ma prima, passando tramite i dati raccolti dal motore di ricerca. Proprio perché manca la possibilità di rimodulazione in tempo reale della comunicazione tra individui, risulta fondamentale la scelta delle parole chiave da parte dello specialista SEO, ma approfondiremo questo argomento nei prossimi capitoli.
4.6 CONCLUSIONI
Leggendo cosa Google stesso dice di se stesso e gli utenti, abbiamo approfondito la relazione tra i due. Prima è stato analizzato il comportamento degli utenti, evidenziando un fare, sapere e andare poi traslati nelle modalità della semiotica generativa. Dopodiché abbiamo analizzato quali sono i punti in cui utenti e motori di ricerca si incontrano per dare vita a questo sistema significante: le parole chiave, strumenti cardine per fornire all’utente l’elenco delle risposte chiamato serp. Sistema significante che abbiamo poi definito grazie agli strumenti semiotici messi a disposizione da Violi, con le nozioni di campo semantico e competenza semantica. Infine si è compiuto un approfondimento sugli attori interessati in questo particolare costrutto comunicativo: specialista SEO, utente e motore di ricerca.