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KEYWORD PLANNER: LO STRUMENTO DI GOOGLE PER LA PIANIFICAZIONE DELLE PAROLE CHIAVE

ISPIRAZIONE ENCICLOPEDICA

7 LA SEO NELLA PRATICA: LO STUDIO KEYWORD

7.2 KEYWORD PLANNER: LO STRUMENTO DI GOOGLE PER LA PIANIFICAZIONE DELLE PAROLE CHIAVE

La scelta delle parole chiave è affidata allo specialista SEO, il quale ha a disposizione alcuni strumenti sparsi nel web, tra cui quello fornito da Google stesso. Negli ultimi anni i tool che consentono la ricerca e l'analisi delle parole chiave si sono affinati, sia dal punto di vista grafico, migliorando l'usabilità degli utenti, sia fornendo dati più precisi e affidabili.

Lo strumento di Google, Keyword Planner, è pensato per le campagne a pagamento, che non interessano al SEO visto che lavora solo sulle ricerche organiche, ovvero il posizionamento del sito non influenzato da sponsorizzazioni. Il settore delle campagne a pagamento si chiama SEM, ovvero Search Engine Marketing. I dati forniti dallo strumento di Google serve ai SEM, appunto, per creare campagne a pagamento oculate su parole chiave utilizzate realmente dagli utenti. Il SEO prende i dati dello strumento di Google e li utilizza per ottimizzare pagine, dato che i numeri inerenti alle ricerche valgono per entrambi i settori. Questi dati raccolti permettono allo specialista SEO di effettuare una mappatura delle frequenze di utilizzo dei termini inerenti al campo semantico da approfondire.

mezzo per riuscire a posizionare il sito per un determinato annuncio. In altre parole potremmo dire che con annuncio si intende un risultato a pagamento, ossia i link evidenziati in giallo e posizionati nella pagina di ricerca di Google in alto, in basso e a bordo pagina destro (fig. 18).

I SEO, però, lavorano con le ricerche organiche, cioè quelle non a pagamento. Ciononostante lo strumento per la pianificazione delle parole chiave rimane di primaria importanza perché, come abbiamo visto, permette di controllare se una determinata parola da inserire nella pagina del sito come chiave è utilizzata o meno dagli utenti nelle loro ricerche.

Keyword Planner è uno strumento abbastanza intuitivo, dove a seconda dello Stato e lingua che si seleziona, restituisce le ricerche medie mensili della parola che l'utente cerca. La ricerca media mensile serve a fornire allo specialista SEO un'idea generale se la parola immessa è più vicina a una strategia code lunghe o meno. Inoltre sembra che Google stesso consigli strategie a code lunghe.

È importante che le tue parole chiave siano pertinenti e di alta qualità. Questo perché parole chiave eccessivamente generiche rendono difficile raggiungere i potenziali clienti, riducendo, di conseguenza, i guadagni. Se scegli una parola chiave generica, ad esempio "borsa" per promuovere borse da viaggio, il tuo annuncio potrebbe essere Fig. 18 - Annunci a pagamento di Google

visualizzato da utenti che cercano una borsa di studio o titoli della borsa valori. Questo potrebbe comportare una riduzione della percentuale di clic. Rendere le parole chiave più specifiche e aggiungere parole che descrivono cosa vendi può aiutarti a raggiungere i clienti giusti con gli annunci. In questo caso, potresti scegliere parole chiave più pertinenti come "borsa da viaggio", "borsa da trasporto" e "borsa artigianale". (Guida di AdWords, http://goo.gl/okqfIf).

Così lo specialista SEO deve andare a intercettare quegli utenti fortemente interessati a un particolare settore di mercato, sia che le parole siano ad alta concorrenza o bassa.

Vista la grande attenzione di Google verso gli utenti, andiamo ad approfondire quelle che sono le dinamiche che uno specialista SEO deve tenere a mente per la buona riuscita di un'indicizzazione e la conseguente intercettazione di traffico verso il sito.

Uno degli elementi più importanti per costruire una strategia di marketing online basata sulla SEO è l'empatia per la tua audience. Una volta catturato cosa cerca l'utente medio e, più specificatamente, cosa sta cercando il tuo target di mercato, allora puoi raggiungere con successo e tenere quegli utenti (Guida alla SEO di Moz, traduzione mia).

Queste le prime righe del capitolo della guida di Moz alla SEO, inerente alla ricerca delle giuste parole chiave per indicizzare il sito in favore degli utenti. Il concetto di empatia verso gli utenti merita un approfondimento, dato che si parla di empatia semantica. Lo specialista SEO, infatti, deve fingere il punto di vista degli utenti e immaginarsi quali parole essi andranno a digitare per effettuare la ricerca. Una previsione. Affidandoci agli strumenti della semiotica, potremmo dire che lo specialista SEO va a delineare un utente modello, cercando di intercettare le parole esatte che egli utilizzerà nella ricerca.

Per esempio, se lo specialista SEO deve indicizzare un sito che vende calze da uomo, dovrà andare a scegliere con quali parole farsi trovare. Dopo una rapida occhiata ai termini inerenti al mondo delle calze, ci si accorge che ci sono diverse tipologie: sopra e sotto il ginocchio, che vengono definite rispettivamente calze o calzini. Nel linguaggio

comune, però, questa differenziazione si sente meno, dato che un uomo può dire “vado a comprare delle calze” e nessuno si aspetta compri calze sopra il ginocchio. In questo caso uno specialista SEO cosa deve fare? Questo è uno dei particolari casi in cui le supposizioni non sono sufficienti e ci si deve appoggiare a qualche strumento che identifichi i risultati delle ricerche reali degli utenti online. Si scopre così che, mensilmente, la parola calze ha 12.100 ricerche, mentre calzini 4.400.

L'esempio delle calze è importante perché serve a dimostrare che sono le scelte concrete degli utenti a delineare il significato in rete. Significato che poi si riflette sulle parole chiave che verranno inserite nei siti e che saranno tanto più accurate quanto sarà azzeccata l'empatia dell'ottimizzatore per i motori di ricerca verso gli utenti.

Così lo specialista SEO è pronto a iniziare la ricerca delle parole chiave, avvalendosi dello strumento di Google per la pianificazione delle parole chiave. Ma non gli basta, lo specialista deve anche dotarsi di una sensibilità semantica, che abbiamo definito empatia semantica, con la quale prevedere le parole chiave che utilizzeranno gli utenti per cercare il sito oggetto di indicizzazione.

7.3 KEYWORD PLANNER E IL RUOLO DI “AIUTANTE”