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ISPIRAZIONE ENCICLOPEDICA

9 UN SITO AGLI OCCHI DEL MOTORE DI RICERCA: SEO OFF-PAGE

9.1 OTTENERE I LINK

La maggior parte dei link al tuo sito verranno guadagnati con gradualità: man mano che la gente scoprirà il tuo contenuto attraverso la ricerca o in altro modo infatti, deciderà di linkarlo. D’altra parte, Google è consapevole del fatto che tu voglia dare la maggiore esposizione possibile al contenuto da te creato. Promuovendo con efficacia il tuo nuovo contenuto potrai renderlo più velocemente rintracciabile da parte di coloro che sono interessati all’argomento. Tuttavia, come per altri punti trattati da questa guida, portare agli estremi queste raccomandazioni potrebbe di fatto danneggiare la reputazione del tuo sito (Guida introduttiva di Google all'ottimizzazione per i motori di ricerca, 2011, p. 28).

Anche in questo caso Google ribadisce l'importanza degli utenti non solo come fruitori,

ma come sanzionatori finali dei contenuti messi a disposizione dalla rete. Nella SEO

off-page, qualunque cosa ne pensi Google, bisogna ottenere link e per farlo ci sono

diversi modi. Ma prima di scendere in dettaglio nei processi per l'acquisizione dei link, vediamone le tre tipologie:

1. Link naturali, ovvero provenienti da pagine che hanno deciso in modo autonomo di inserire un collegamento al sito oggetto delle pratiche di indicizzazione. L'ottenimento di questo tipo particolare di link avviene quando un contenuto è scritto in modo molto accurato, frutto del lavoro del SEO copywriter che ha scritto contenuti interessanti per gli utenti e, quindi, meritevoli di essere linkati.

2. Link innaturali, solitamente link creati tramite scambi di mail a blogger che possono richiedere anche un pagamento per inserire un collegamento su un articolo, che può essere sia redatto dall'autore del blog in questione, sia dall'ottimizzatore per i motori di ricerca. Il lavoro del SEO è molto importante per quel che riguarda le istruzioni da fornire al blogger, che devono essere esatte e precise per la scelta del testo da inserire come link (vedi dopo anchor text).

3. Link auto-creati, ovvero collegamenti che provengono da siti che mettono a disposizione, per gli utenti registrati, appositi spazi per inserire i link desiderati. Possono essere semplici liste di link, firme per i commentatori dei forum e blog o articoli pubblicati gratuitamente su siti appositi scritti dallo specialista SEO per ragioni di indicizzazione. Questi ultimi si chiamano article marketing. Purtroppo però queste opportunità sono sempre meno premiate dai motori di ricerca.

Questi link offrono il valore più basso possibile, ma possono, nell'insieme, avere comunque un impatto per alcuni tipi di siti. In generale, però, i motori di ricerca continuano a svalutare molti di questi tipi di link ed è risaputo che penalizzano quei siti che ne fanno un uso aggressivo. Oggi questi link sono considerati spam e devono essere utilizzati con cautela (Moz, The beginners guite to SEO, p. 39, traduzione mia).

contenuto per i motori di ricerca funziona per autorevolezza. In altre parole, il contenuto del sito in oggetto, ipotizziamo Lucanica, acquisisce autorevolezza se sono altri siti importanti a puntare alcuni link verso il sito.

La guida di Moz per la SEO, a proposito della pianificazione di un'efficace strategia di acquisizione di link, propone cinque accorgimenti:

1. Ottieni link dai tuoi clienti. Se lavori con soci o partner, o se hai la fortuna di avere clienti fidati che amano la tua attività o il tuo marchio, è possibile e consigliabile utilizzare queste risorse per ottenere link. Per ottenerli si possono, per esempio, inviare icone grafiche da inserire nelle pagine dei clienti e amici. Le icone grafiche sono riquadri animati o non, con il link verso il sito pubblicizzato. Questa strategia è paragonabile a quella di far indossare le proprie magliette ai clienti, o tappezzare i muri della città di adesivi.

2. Costruisci un blog della tua attività. Fai sì che sia un valore aggiunto alla tua azienda, informativo e di intrattenimento. Questa strategia è così popolare e affidabile che è una delle poche raccomandate dagli ingegneri di Google (vedi http://goo.gl/jWzUWN, blog di Matt Cutts, specialista dello spam di Google). I blog, infatti, hanno la particolare abilità di contribuire alla produzione di materiale nuovo, fresco e aggiornato. Grazie al blog è possibile avviare conversazioni tra gli utenti e parteciparvi, ottenere link o linkare altri blog e, ovviamente, far interagire il proprio sito con il blog stesso, così da formare una rete di collegamenti ben referenziati. Nel caso di Lucanica non è stato possibile creare un blog, anche se da proposta iniziale presentata alla Regione Basilicata doveva nascere, oltre al portale Lucanica, un sito di ricette lucane dove venivano utilizzati ingredienti provenienti dalle aziende aderenti al progetto. In questo sito sarebbero poi stati inseriti link strategici alle pagine delle categorie merceologiche più adatte.

3. Crea contenuto che stimoli condivisioni virali e link naturali. Che sia un contenuto particolarmente interessante, o comico, l'importante è che gli utenti

una volta usufruito, desiderino condividerlo con i propri amici, fan o sul proprio blog. Ricordando che la qualità non è valutabile nella costruzione di autorità tramite l'ottenimento di link, se non dopo che i suoi effetti si sono già riversati nella rete.

4. Sii sempre interessante. Cerca di attirare l'attenzione dei giornali, delle riviste online o dei bloggers. A volte può rivelarsi complicato e impossibile, altre semplice come elargire prodotti gratuiti o produrre qualcosa che scateni il chiacchiericcio in rete (flash mob, per esempio).

5. Trova liste in cui poter inserire alcuni link. Ci sono tanti siti che offrono gratuitamente, o a pagamento, la possibilità di inserire link al loro interno. Altri che offrono scambi di link per bloggers. In questi casi, però, bisogna porre molta attenzione ai link che si vanno a scambiare o alle pagine in cui si va a inserire un collegamento verso il proprio sito, perché link ottenuti troppo facilmente potrebbero penalizzare il sito agli occhi dei motori di ricerca.

Questi i consigli di Moz. Riassumendo, bisogna sempre avere a disposizione testi interessanti per gli utenti, avere idee più che geniali per creare contenuti virali e costruire un blog che risulti autorevole e visitato da qualche migliaio di persone al mese, dal quale far partire molti collegamenti verso il sito da indicizzare. Nella pratica questo risulta molto complesso da portare avanti, spesso i clienti non vogliono aprire nessun tipo di blog e non tutte le attività si sposano facilmente con la creazione di contenuti interessanti e potenzialmente virali.

Data la particolarità di questo argomento e la difficoltà, nella pratica, di ottenere i risultati sperati, Moz mette a disposizione ogni anno, un questionario (http://moz.com/blog/link-building-survey-2014-results) che viene compilato da più di 300 esperti nel campo SEO. Gli intervistati hanno lavorato per un'agenzia o un'azienda investendo denaro e ore lavorative nella SEO. Questo documento può aiutarci a comprendere meglio quali sono le migliori strategie off-page portate avanti da esperti nel 2014.

Le prime righe del questionario sono molto chiare: il link building è una parte vitale della SEO e se si vogliono ottenere grandi risultati nelle ricerche organiche, quello che si necessita sono link. Partendo da questo presupposto, andiamo a capire i risultati ottenuti dal questionario. Nell'ultimo anno, infatti, sono aumentati i capitali investiti in

link building. La decisione di allocare più risorse in questa attività, nasce dalla necessità

di maggiore qualità nei contenuti prodotti. Alle semplici procedure di acquisizioni di link, le aziende hanno dovuto affrontare una crescente richiesta di contenuti pensati per gli utenti, favorendone la condivisione. Un altro motivo per il quale i soldi investiti sono aumentati, è dovuto al costo degli spazi utili all'inserimento di link. Probabilmente i proprietari di siti e blog, visti i recenti aggiornamenti degli algoritmi e la conseguente crescita di domanda di spazi, hanno aumentato il prezzo di tale servizio.

Parlando di numeri, l'81% degli intervistati ha aumentato la quantità di fondi investiti in

link building, il 40% degli intervistati investe dal 51 al 75% del budget allocato alla

SEO in link building e il 72% probabilmente investirà maggior denaro in link building nel prossimo anno.

Questi risultati sono interessanti perché denotato un momento di transazione nelle politiche SEO da parte delle aziende. I cambiamenti dell'algoritmo e l'introduzione di parametri sempre più precisi per stanare link ottenuti facilmente, costringono gli ottimizzatori per i motori di ricerca a pagare terzi per ottenere un livello minimo di link

building.

Nonostante le difficoltà nell'ottenimento di link verso il sito da indicizzare, confermate dal questionario pubblicato sul blog di Moz, in qualche modo i collegamenti devono arrivare, a pagamento o gratuitamente. Scendiamo più nel dettaglio e vediamo questi link come devono essere costruiti e da dove devono arrivare.