Oltre agli augment in tantalio sono stati introdotti recente-mente anche degli augment in titanio trabecolare deno-minato Trabecular Titanium ™ (TT), un metallo altamente poroso che ha mostrato anch’esso ottime capacità di in-tegrazione e osteoconduzione 18.
Differentemente dagli augment in tantalio, quelli in Titanio Trabecolare sono utilizzati unitamente a un sistema di re-visione modulare acetabolare. Sono di un’unica confor-mazione emisferica e sono disponibili in 2 spessori di 12 e 18 mm. Vengono fissati mediante delle viti di bloccag-gio direttamente alla cupola del cotile e non necessitano di cemento nell’interfaccia tra le due componenti. Inoltre possono essere orientati nello spazio sul piano sagittale in 3 conformazioni: neutro a 0°, in direzione anteriore di 30° e in direzione posteriore di 30°.
Anche in questo caso come per gli augment in tantalio è fondamentale ottenere una buona congruenza tra au-gment e difetto osseo. Uno dei vantaggio di questo siste-ma è a questo proposito la possibilità di orientare il cotile
e l’augment in modo da ottenere il maggior contatto osso protesi e correggere poi l’inclinazione e la versione utiliz-zando un sistema modulare di distanziali che permettono di riottenere quindi l’orientamento ideale. Questa caratte-ristica del sistema modulare potrebbe anche avere un teo-rico vantaggio nel ridurre la complicanza della lussazione, una delle complicanze più frequenti riportate con l’utilizzo degli augment in tantalio.
Ancora poco è riportato in letteratura riguardo glia au-gment in TT, anche se i primi report riportano buon i ri-sultati clinici, buona sopravvivenza e bassa percentuale di complicanze 19 20.
Conclusioni
Gli augment sono indicati nelle revisioni acetabolari tipo 3 di Paprosky o tipo III e IV di Gross, permettono di ottenere un valido supporto meccanico per cotili in metallo poroso e consentono un ripristino del centro di rotazione dell’an-ca nella maggior parte dei pazienti. Buoni risultati sia in termini clinici che di sopravvivenza sono riportati nel breve medio termine. Cautela va posta nel loro utilizzo nei casi di Figura 1. Caso di revisione con augment in Tantallio.
Tabella II. Ripristino del centro di rotazione. TMT: Trabecular metal Tantallum.
Autore Tipo di augment Distanza verticale Distanza orizzontale High Hip center > 35 mm
Siegmeth A 2009 (7) TMT 28 mm (14-48) 3/33 (9%)
O’Neill CJ 2018 (8) TMT 24 mm (10-41)
Grappiolo G 2015 (12) TMT 25.7 mm (17.44) 39.2 mm (24-53)
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disgiunzione pelvica e a nostro avviso anche nel loro uti-lizzo nei pazienti giovani in cui sono da preferire tecniche che consentano un ripristino del bone stock in previsione di ulteriori interventi di revisione.
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S.I.O.T.
Riassunto
L’aumento significativo delle protesizzazioni totali del ginocchio ha comportato un parallelo aumento del numero di revisioni il cui numero in percentuale va da dal 2 al 6% circa nell’arco dei primi 5 anni. Uno dei più importanti parametri necessari ad assicurare un buon risultato nella chirurgia di revisione è rappresentato dalla risoluzione dell’instabilità articolare, un fattore essenziale nel man-tenimento di una corretta funzione articolare e nella durata dell’impianto. Risolvere il problema della stabilità di un ginocchio da revisionare richiede capacità chirurgiche nel bilanciamento legamentoso e dell’apparato estensore, ma non solo. Infatti la scelta del livello di constrain fra impianti a pre-servazione del LCP, PS, CCK e rotating hinge si basa sulla severità del danno osseo e sull’effettiva competenza e validità legamentosa, in particolare del collaterale interno. Scopo del nostro lavoro è illustrare le indicazioni a differenti gradi di vincolo nella chirurgia di revisione del ginocchio in funzio-ne della deformità articolare sulla base della nostra esperienza e dati di letteratura.
Parole chiave: protesi di ginocchio da revisione, instabilità, grado di vincolo, Constrained Condylar, Rotating Hinge
Summary
During the last 20 years the significative increase in the incidence of total knee arthroplasty has led to a consequent rise in the incidence of revision total knee arthroplasty, ranging from 2 to 6% in the first 5 years. One of the most important parameter to obtain a good outcome in revision surgery is the solution of joint instability, an essential factor to guarantee a correct articular function and the duration of the implant. Solving the problem of instability requires surgical ability in the soft tissues balancing. The level of constrain must be chosen considering the severity of bone loss and the real efficacy of the soft tissue structures, in particular of the medial collateral ligament. Joint deformity may be actually one of the major feature of a failure of primary TKA: our purpose is to describe how to manage the choice of different constrained implants in order to address this important problem.
Key words: revision TKA, instability, level of constrain, Constrained Condylar, Rotating Hinge B. Zanini1
E. Raspino2
F. Grassi1
M. Schiraldi2
1 Dipartimento di Scienze della Salute, Università del Piemonte Orientale;
2 Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Alessandria
Indirizzo per la corrispondenza: Beatrice Zanini