La rottura dei tendini flessori si verifica meno frequente-mente, purtroppo la ricostruzione è più difficile e i risultati meno soddisfacenti 7 10. Le cause di rottura sono la teno-Figura 1. a. Rottura sottocutanea dell’EC del IV dito; b. Tecnica di riparazione: tenorrafia end-to-side.
104° CONGRESSO NAZIONALE S.I.O.T. Rottura sottocutanea dei tendini estensori e tendini flessori a livello del polso in pazienti affetti da AR
sinovite e l’attrito continuo che si crea a livello del polso, tra i tendini flessori e prominenze ossee nel canale carpale (lussazione dello scafoide, trapezio e semilunare). Il tendi-ne flessore che più frequentemente va incontro a rottura è il Flessore Lungo del Pollice (FLP) a causa dei continui mi-crotraumatismi e fenomeni abrasivi dovuti alla dislocazio-ne volare dello scafoide, anche conosciuta come lesiodislocazio-ne di Mannerfelt. La rottura può essere sottovalutata poiché si presenta in un pollice spesso non funzionale 10. Tra le lesioni più frequenti, dopo il FLP, menzioniamo il Flessore superficiale del II dito, a causa della vicinanza con lo sca-foide. Meno frequenti sono invece le rotture del Flessore Profondo (FP) del V dito secondarie a prominenze ossee del lato ulnare. Il trattamento dipende dal gap tra i due monconi tendinei, dalla qualità dei tendini vicini e dall’atti-vità manuale del paziente. Nel caso di rottura isolata di un Flessore Superficiale, (Fig. 2) la funzione rimane presso-ché intatta, per cui non è indicata la ricostruzione ma solo la tenosinoviectomia per proteggere il FP dall’invasione
della sinovite. Se son coinvolti entrambe i tendini, il fles-sore superficiale può essere utilizzato come innesto per il flessore profondo 7. La tecnica utilizzata per la riparazione del FLP è il transfer del FS del IV pro FLP (Fig. 3). Un’al-tra possibilità è eseguire l’innesto tendineo a ponte con il Palmare Lungo, se la rottura è diagnosticata entro le 4- 6 settimane, prima che la contrattura miostatica del FLP ostacoli il recupero della funzione muscolare. Nel caso in cui la diagnosi sia più tardiva possono essere utilizzati il Brachioradiale o il FS dell’indice come donatori disponibili per la trasposizione 7.
Conclusioni
Come descritto in letteratura i trattamenti chirurgici hanno lo scopo di migliorare la qualità di vita dei pazienti con AR e ritardare l’evoluzione della malattia e dei danni a essa correlati, nel lungo periodo 15. La chirurgia ricostruttiva è la scelta di trattamento in presenza di danni strutturati e
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irreversibili. A prescindere dall’intervento, il chirurgo deve discutere con il paziente i limiti e i rischi associati all’at-to chirurgico per evitare aspettative posall’at-toperaall’at-torie irreali, poiché il trattamento chirurgico non può comunque ripri-stinare la normale funzione 10. Il risultato clinico ottenibile è strettamente correlato al grado della lesione tendinea e il suo principale significato è quello di ripristinare la funzio-nalità della mano (ove possibile) e migliorare la qualità di vita del paziente.
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Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia 2019;45(Suppl. 1):S485-S487 104° CONGRESSO NAZIONALE
S.I.O.T.
Riassunto
L’incidenza delle infezioni peri-protesiche in un intervento di revisione può raggiungere anche il 30% con una possibilità di andare incontro ad exitus 2,5-7 volte maggiore rispetto ad altri pazienti. I costi di revisione possono arrivare fino a 5 volte quelli standard. Sono dati allarmanti che devono far comprendere l’importanza di una corretta prevenzione e gestione della complicanza. L’utilizzo del cemento antibiotato a scopo profilattico, quindi prima che si verifichi un’infezione, viene preso in considerazione in tutti quei pazienti dove il rischio infettivo è aumentato. La letteratura è attualmente ancora contraddittoria e non vi è stato un consenso assoluto sul vantaggio dell’utilizzo dei cementi antibiotati nei primi impianti. Non è chiaro se l’utilizzo dei cementi antibiotati garantisca un miglior outcome nella cura delle infezioni peri-protesiche e possa quindi essere utilizzato con maggior ef-ficacia nelle revisioni. Vi è tuttora necessità di un maggior numero di studi valutarne l’applicabilità. Sebbene il prezzo dei cementi antibiotati resti tuttora alto, l’impegno economico della gestione di un’infezione peri-protesica con reimpianto è di gran lunga superiore a quest’ultimo.
Parole Chiave: cemento antibiotato, infezioni periprotesiche, antibiotici locali, sostituzione articolare con protesi
Summary
The incidence of peri-prosthetic infections in a revision surgery can reach up to 30% with the possibility of death 2.5-7 times higher than in other patients. Revision costs can be up to 5 times the standard costs. This is an alarming data that must point the importance of correct prevention and management of complications. The use of antibiotic-loaded cement for a prophylactic purpose, before an infection occurs, is taken into consideration in all those patients where the infection risk is increased. The literature is currently still contradictory and there is no absolute consensus on the advantage of using the antibiotic-loaded cements in the first implants. It is not clear if the use of antibiotic-loaded cements guarantees better efficiency in treatment of peri-prosthetic infections and can therefore be used with greater effectiveness in revisions. More studies are needed to prove its effectiveness. Although the price of antibiotic-loaded cements remains still high, the economic commitment to the management of a peri-prosthetic infection with re-implantation is far superior to the latter.
Key Words: antibiotic-loaded cement, periprosthetic joint infection, local antibiotic, total joint replacement
M. Franceschini1
V. Cerbone2
1 II Clinica Ortopedica, Istituto Ortopedico Gaetano Pini - CTO, Milano; 2 Università degli Studi di Milano, Milano
Indirizzo per la corrispondenza: Massimo Franceschini