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Autonomia e valutazione

CAPITOLO III Principi teorici

3.4 Il ruolo dell‟autonomia nella diffusione della cultura della valutazione in

3.4.2 Autonomia e valutazione

L‟importanza della valutazione del servizio scolastico vengono sottolineate da varie normative. La Carta dei Servizi della scuola (DM del 7 giugno 1995) nella parte IV stabilisce le procedure per i reclami e le procedure per la valutazione del servizio. Su quest‟ultimo punto la normativa dice: “allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e – limitatamente alle scuole secondarie di secondo grado – anche agli studenti. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte”200.

Il contratto, pertanto, già nel 1995 forniva alle scuole utili indicazioni riguardo alla customer satisfaction. Inoltre, stabiliva l‟obbligo, da parte del Collegio dei docenti, di compiere una valutazione dell‟attività formativa della scuola da sottoporre al Consiglio di Istituto o di Circolo. Nella normativa non venivano però indicate le modalità da seguire. All‟art. 10 del DPR n. 275/99 vengono indicate le modalità della verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio: “ (…) il Ministro della pubblica istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. Fino all‟istituzione di un apposito organismo autonomo le verifiche sono effettuate dal Centro europeo dell‟educazione (…) Le rilevazioni (…) sono finalizzate a sostenere le scuole per l‟efficace raggiungimento degli obiettivi, attraverso l‟attivazione di iniziative nazionali e locali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio, anche avvalendosi degli ispettori tecnici. Con Decreto del Ministro della pubblica istruzione sono adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le

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conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili (…)”201

.

Da questo articolo si può cogliere l‟assenza del Ministero della pubblica istruzione nel fornire riferimenti chiari per l‟effettuazione della valutazione del servizio scolastico. Il supporto necessario alle scuole per effettuare questa valutazione viene affidato ad iniziative sporadiche e agli ispettori tecnici. Infine, viene indicata nella certificazione una modalità per colmare il vuoto dello stato. Tuttavia, anche queste normative, anche se non forniscono indicazioni precise, comunque indicano una linea di condotta chiara: la valutazione del servizio è un‟operazione necessaria da compiersi per le istituzioni scolastiche e questa può essere realizzata attraverso le libere e autonome iniziative delle singole istituzioni. Di conseguenza, il prerequisito fondamentale per poter realizzare nuove modalità di valutazione può essere individuato proprio nella possibilità da parte delle scuole di poter scegliere autonomamente la modalità di valutazione del proprio sistema. E‟ su questa base che si può proporre il framework202

della valutazione delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria. Di conseguenza, in Italia c‟è la possibilità di sviluppare e diffondere la cultura della valutazione, a condizione di offrire alle scuole il supporto necessario. Il framework per la valutazione delle istituzioni scolastiche può costituire uno strumento per supportare le scuole nella loro attività valutativa.

Ricordiamo che l‟Italia, rispetto agli altri paesi europei, ha ancora molte lacune da colmare. La posizione dell‟Italia nella graduatoria delle indagini PISA203

relative

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Art. 10 DPR n. 275/99.

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Per framework si intende “struttura di lavoro”. Il framework prevede una serie di idee e di concetti organizzati in modo tale da essere facilmente comunicati agli altri. Prevede un modo organizzato di presentare dei contenuti su quello che si intende realizzare. Prevede la raccolta di un insieme di idee e prospettive di molte persone sulla base di uno schema di lavoro già dato. Permette di lavorare insieme con altri per lo studio di un certo oggetto. Un framework è lo strumento necessario per poter condividere con gli altri e costruire insieme una propria visione condivisa della realtà che si analizza. Esso costituisce una mappa per individuare la rotta da prendere. Nel contesto della valutazione, il framework può permettere di avere una visione condivisa della valutazione del sistema della propria scuola per orientarsi a individuare modalità che favoriscano il miglioramento continuo del sistema. In altre parole, il framework può costituire il tavolo comune di lavoro al quale tutti i soggetti che operano nella scuola possono offrire il proprio contributo per cambiare il sistema e orientarlo sempre di più a fare in modo che rispecchi la particolare idea di qualità che essi possiedono.

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Il merito del PISA sta quindi nell‟aver posto una serie di interrogativi per la decisione delle politiche scolastiche. Il Quaderno bianco sulla scuola21, pubblicato nel 2007, prende atto di tutti questi aspetti, soprattutto delle criticità, per cercare di rilanciare la scuola italiana. Il PISA ha

ai livelli di competenze raggiunte dai quindicenni è lontana da quella di altri paesi europei che presentano uno sviluppo socioeconomico simile al nostro. Per quanto riguarda la valutazione del servizio offerto dalle scuole, ci sono molte iniziative di progetti che mirano a sostenere le scuole, ma sono iniziative sporadiche che tentano di colmare l‟assenza di indicazioni e criteri chiari da parte del Ministero della pubblica istruzione. Molte scuole si orientano a fare riferimento a indicazioni a livello europeo, o fanno ricorso a certificazioni e accreditamenti, oppure si orientano ad aderire a progetti attivati per promuovere la cultura della valutazione. Si tratta comunque di operazioni compiute dalle scuole in modo autonomo.

La valutazione degli insegnanti o dell‟insegnamento è anch‟esso un settore nel quale, oltre a non esserci indicazioni chiare, non vengono compiute attività di valutazione vere e proprie: una valutazione dell‟insegnante viene compiuta solo dopo il primo anno di entrata in ruolo. Si intuisce, quindi, che il settore della valutazione degli insegnanti è un settore difficile anche a livello europeo (o è assente o è slegata dalla valutazione complessiva sulla scuola), con l‟eccezione di alcuni paesi dove invece è considerato un aspetto fondamentale della valutazione del sistema scolastico (tra i vari paesi primeggia il Regno Unito).

Così com‟è facilmente comprensibile che la condizione fondamentale per il diffondersi della cultura della valutazione è non intaccare il margine di autonomia delle scuole. Ci sono paesi dove l‟autovalutazione è molto diffusa proprio in conseguenza dell‟autonomia delle scuole. Tuttavia, queste scuole ricevono da un‟autorità locale o centrale delle indicazioni o criteri generali per lo svolgimento dell‟attività valutativa. Nel confronto con questi paesi l‟Italia può essere considerato un paese dove l‟autonomia degli istituti scolastici è ampia, ma dove mancano criteri generali ai quali fare riferimento.

comunque permesso di far emergere quali sono le caratteristiche delle scuole considerate migliori. Queste caratteristiche possono essere così riassunte: politica scolastica orientata alla valorizzazione sociale e alle “buone pratiche”; obiettivi definiti nell‟esigere dagli studenti risultati scolastici elevati; importanza attribuita alla costruzione di un clima sereno e positivo all‟interno della scuola; presenza di rapporti calorosi e di rispetto reciproco tra insegnanti e studenti; gli studenti hanno l‟impressione d‟essere capiti, aiutati e stimolati dai loro docenti; integrazione della valutazione degli studenti nella politica della scuola e nell‟insegnamento: i risultati della valutazione sono utilizzati dalle scuole per impostare un insegnamento su misura, adattato ai punti forti e deboli di ogni studente; alto grado d‟autonomia delle scuole.