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Le azioni per la realizzazione di un prodotto turistico-culturale

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Dopo avere analizzato nello specifico le principali proposte di prodotto che sono emerse dalle analisi delle risorse e dai diversi stakeholder, si proporranno in seguito le azioni che si potrebbero sviluppare al fine di valorizzare la proposta archeologica dell’area di Ariano nel Polesine. Gli interventi su cui si focalizzerà la nostra attenzione sono:

- L’accessibilità fisica,

- la creazione di network per la realizzazione di un sistema di offerta,

- l’individuazione di strumenti di valorizzazione e comunicazione del patrimonio archeologico dell’area.

L’area di Ariano nel Polesine e soprattutto quella di San Basilio risulta scarsamente accessibile sia per i residenti nella zona sia per i turisti e gli escursionisti che si recano nell’area.

I mezzi più utilizzati per la fruizione della risorsa archeologica dell’area risultano essere quelli privati, quali auto di proprietà o a noleggio e bus turistici.

Per raggiungere il centro di Ariano nel Polesine è presente un servizio bus, gestito dalla società Sita, che collega il Comune a Rovigo e Adria.

Per raggiungere, invece, il Centro Culturale Turistico di San Basilio non risultano attivi servizi di collegamento.

I collegamenti verso i centri di Adria e Loreo sono, contrariamente a quanto avviene per Ariano nel Polesine, ben serviti dalla linea ferroviaria e dal servizio bus gestito nuovamente dalla Sita.

Nel medio lungo periodo si potrebbe pensare alla creazione di un collegamento circolare almeno nel week end ad orari prestabiliti verso le tre aree di interesse in modo che il turista sia facilitato nella visita dei tre spazi museali.

I collegamenti via acqua risultano agevoli e molto utilizzati anche perché ripristinati grazie al progetto“ Coast to Coast”che si è concluso nel giugno del 2008. Un altro mezzo utile per lo spostamento nel territorio e molto importante per il turismo naturalistico è la bicicletta. L’Ente parco Regionale Veneto del Delta del Po propone svariati itinerari e i servizi di noleggio biciclette sono molto attivi nelle aree.

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Si necessita un miglioramento della segnaletica stradale che faciliti l’accessibilità interna alle aree individuate.

La seconda area di intervento coincide con la creazione di network tra attori per la produzione di un prodotto turisti-culturale efficiente ed efficace, Dall’analisi, appena svolta, sui prodotto risulta che i soggetti che dovranno essere coinvolti nel processo di produzione. In primo luogo la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, l’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po quale gestore del Centro Culturale e Turistico di San Basilio e gli enti pubblici, quali i Comuni di Ariano nel Polesine di Adria e di Loreo, la Provincia di Rovigo e la Regione del Veneto. In secondo luogo sarà fondamentale che il dialogo fra i poli museali individuati dall’analisi sia serrato e dialettico. Il Museo Nazionale Archeologico di Adria, l’Antiquarium di Loreo e il Centro Culturale Turistico di San Basilio pur essendo inseriti nel sistema museale del Polesine che permette un dialogo abbastanza intenso tra le diverse realtà che ne fanno parte necessitano di una collaborazione ancora più intensa che si esplichi, ad esempio, nella creazione di una didattica comune, come già parzialmente avviene e nella realizzazione di mostre e di eventi itineranti progettati in comune.

Fondamentale risulta essere anche la collaborazione con i soggetti privati impegnati nel territorio.

Si ricordano, primariamente, i tour operator e le agenzie di viaggi, cioè tutte quelle realtà che si occupano di creare e vendere prodotti turistici.

Tali realtà potrebbero creare una rete mettendo a sistema i differenti attori presenti nel territorio, proponendo e promuovendo prodotto nuovi capaci di mettere in relazione la risorsa archeologica di Ariano nel Polesine con le altra proposte turistiche del territorio del Delta del Po.

Attualmente, come sottolineato dalla Dott.ssa Gambacurta, direttrice del Museo Nazionale Archeologico di Adria in sede di intervista, mancano i fondi necessari per divulgare capillarmente le proposte del museo e per far si che le agenzie turistiche e i tour operator possano proporre un prodotto che includa le realtà museali del territorio nella loro offerta.

Attivare relazioni solide con gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) si rivela necessario per fare conoscere tali realtà esternamente. Dall’analisi del mistery shopping si è riscontrato una buon livello di comunicazione da parte di

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alcuni uffici IAT che tempestivamente hanno segnalato la presenza di tali spazi museali.

Secondariamente si considerano vitali le relazioni con i soggetti privati operanti nel settore turistico: albergatori, ristoranti, agriturismi e fattorie didattiche, compagnie di navigazione, aziende operanti nei trasporti,

Le realtà nel territorio di Ariano nel Polesine si rivelano interessanti a particolarmente attive.

Si potrebbe pensare in questo senso alla creazione di una card che permetta particolari agevolazioni e sconti per chi visita il museo e decida dopo di effettuare un’escursione nel territorio.

Infine si rivelano efficaci le relazioni con gli operatori didattici e le associazioni del territorio.

Studio D e Cose del Po si occupano delle attività didattiche dei musei interessati dal progetto. Sarebbe interessante che queste realtà dialogassero anche con associazioni di tipo naturalistico e sportivo che inseriscano nella proposte percorsi che si completino nel territorio: si pensi ad esempio alla possibilità di proporre dopo o prima della visita al museo di percorrere un breve tragitto in bicicletta o in kayak accompagnati da guide specializzate.

Si rivelano interessanti le relazioni con altre associazioni, ad esempio musicali o letterarie91, aprendo così la possibilità di organizzare attività come concerti o letture negli spazi museali. Sarebbe interessante che, nel medio- lungo periodo, tali collaborazioni diventino sistematiche pensando a cicli di incontri che avvengano a rotazione nelle tre sedi museali in modo da incentivare il pubblico a spostarsi nel territorio e a conoscere nuove realtà.

Infine la terza area di intervento si interroga su quali strumenti di comunicazione e promozione adottare per far conoscere le realtà museali e le collezioni in esso contenute,

Le nuove tecnologie si rivelano, in questo senso fondamentali per la promozione e la comunicazione e per la fruizione del patrimonio archeologico del territorio. In primo luogo è necessaria la creazione di un sito web che permetta la comunicazione verso l’esterno delle collezioni. Ad oggi il Centro Culturale e

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Si pensi alle collaborazioni saltuarie che sono state attivate tra il Museo Nazionale Archeologico di Adria e il Conservatorio di Adria o il Presidio del libro.

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Turistico di San Basilio non possiede un suo sito personale ma è visibile attraverso un suo spazio nel sito del sistema museale della Provincia di Rovigo o nel sito di Archeoveneto. Analogamente si presenta la medesima situazione per l’Antiquarium di Loreo; il Museo Nazionale Archeologico di Adria è inoltre visibile nel sito della Soprintendenza dei Beni Culturali.

La presenza su facebook si fa indispensabile per comunicare con il pubblico più giovane e agevolare il dialogo e il confronto con il pubblico del mu seo in modo da avere un feedback sul servizio erogato.

Nel breve periodo si potrebbe pensare di dotare gli spazi museali di totem multimediali che permettano di orientarsi negli spazi museali e sale multimediali dove approfondire alcune delle tematiche principali del museo. Potrebbero venire caricati nei PC disponibili negli spazi giochi, link ad altri musei analoghi, pubblicazioni e book e materiali informativo di altro genere.

Le nuove tecnologie nel medio-lungo periodo potrebbero avere un’ulteriore funzione: quella di permettere una migliore fruizione delle collezioni dei musei. Diverse sono le soluzioni che potrebbero conferire un valore aggiunto al prodotto museale offerto; si segnalano nello specifico:

- la creazione di una guida multimediale dotata di mappa interattiva dei luoghi visitabili che permetta la fruizione delle tre aree di San Basilio mettendole in comunicazione fra di loro e permettendo la conoscenza del patrimonio muto, nascosto dal tempo.

La guida sarebbe dotata di un sistema GPS92 che consentirebbe il suo utilizzo all’aperto in modo tale da essere utilizzabile anche dai visitatori che vogliano includere nel loro itinerario un percorso naturalistico.

La guida, dotata di mappa interattiva, permetterebbe un’interazione molto forte con il fruitore, ponendo domande, collegando i reperti delle collezioni dei tre spazi museali; consentendo, cioè un continuo dialogo che senza uno strumento di questo tipo non sarebbe possibile.

La guida potrebbe essere altresì dotata di un’applicazione che consenta di svolgere un gioco all’interno dei musei.

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Un sistema di audio guida con rilevamento GPS era stato realizzato dall’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po. Si potrebbe pensare di potenziare lo strumento al fine di renderlo accessibile a accattivante al visitatore che si reca nei luoghi di interesse.

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- Si rende plausibile la messa a disposizione per i visitatori dei complessi museali dell’area di applications direttamente scaricabili dai siti dei musei che agevolino la comprensione delle collezioni (mappa interattiva, gioco, guida multimediale).

- l’implementazione di un video in 3D che narri la storia del centro di San Basilio, di Adria e dell’Antiquarium di Loreo.

Per l’affinità di collezioni si potrebbe pensare di realizzare un unico video che si potrebbe proiettare nella sezione virtuale del Centro Culturale Turistico di San Basilio e nella sala conferenze del Museo Nazionale Archeologico di Adria.

Sull’esempio del recente Museo della Città di Bologna, il video consentirebbe di visualizzare le aree interessate nelle diverse epoche in modo da rendere evidente il cambiamento del territorio nel corso dei secoli. Questo viaggio nel passato sarà narrato da un abitante di questi luoghi.

- Si potrebbe pensare di sostituire parte dei numerosi pannelli integrativi del museo con strumenti interattivi proiettati sulle pareti dei musei che permettano un diverso approccio con la collezione e con lo spazio museale stesso.

Un esempio degno di nota è quello del Museo Civico di Castiglion Fiorentino. Il Museo Archeologico risulta un caso interessante per il modo in cui hanno visto applicazione le nuove tecnologie nel processo di erogazione del servizio culturale: le ICT sono usate secondo una modalità didattica che segue un approccio cognitivo volto a facilitare l’apprendimento del visitatore.

In ciascuna sala sono presenti postazioni multimediali che contengono una breve filmato ch utilizza una narrazione a bassa interattività per spiegare l’opera o il complesso di opere esposte in teche site accanto al dispositivo.

In conclusione le possibilità di fruizione del territorio del Comune di Ariano nel Polesine e del Delta del Po’ sono molteplici e suggestive.

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Ciò che emerge dall’analisi è che, per la progettazione di un prodotto turistico- culturale che valorizzi la risorsa archeologica dell’area, risulta necessario enfatizzare il legame che questo territorio mantiene con l’acqua.

Un secondo aspetto rilevante è che si rende necessario un impegno concreto e solido da parte delle amministrazioni pubbliche e degli operatori territoriali per la messa a sistema della molteplicità delle risorse disponibili di un territorio così vasto e suggestivo.

Infine emerge dall’analisi come le nuove tecnologie per lo sviluppo del prodotto turistico culturale di Ariano nel Polesine al fine di rendere più agevole e facilitare la comunicazione della risorsa archeologica dell’area.

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Appendice

Intervista con la Dottoressa Gambacurta, direttrice del Museo Nazionale