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3.4 Le risorse archeologiche e le relazioni con gli attori del contesto

3.5.1 Turismo scolastico

Il primo target di visitatori di interesse per la risorsa archeologica del territorio di Ariano è quello delle scolaresche.

Oggi le scuole hanno la possibilità di visitare le varie sedi museali tramite la visita guidata associata a laboratori didattici.

Rispetto alle linee operative individuate dalla gestione delle realtà museali si vogliono ora presentare alcune possibili innovazioni nell'ambito delle attività previste, in un'ottica sia di breve, sia di medio/lungo periodo.

Scuola dell'infanzia

CoseDelPo si occupa delle attività legate a questa categoria di pubblico per il Centro Turistico Culturale di San Basilio, per l'Antiquarium di Loreo e per il Museo Nazionale Archeologico di Adria. Le attività si rivelano interessanti e affiancano l'aspetto ludico all'identificazione e alla comprensione di alcuni degli oggetti esposti negli spazi. Si tratta di attività come caccia al tesoro o costruzione di oggetti legati agli abitati romani.

Per i bambini della scuola dell'infanzia è pressoché impossibile prevedere in giornata gli spostamenti nelle tre aree dove si collocano le risorse archeologiche. Ciò non impedisce che le cooperative o le associazioni che gestiscono le attività con i musei non si impegnino per attrarre in tre momenti diversi dell'anno scolastico i bambini al museo prevedendo più uscite durante l'anno.

Come già affermato in precedenza instaurare un dialogo tra le scuole di ogni ordine e grado è fondamentale.

Per gli allievi delle scuole dell'infanzia l'occasione è quella di approcciarsi in modo ludico-creativo al museo, alle classi di reperti in esso contenuti e alla storia del territorio di tutta l'area del Polesine.

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Anche nel caso della scuola primaria risulta difficile che l'escursione del territorio si prolunghi per un periodo superiore alla giornata.

E' però possibile prevedere un'attività che inizi in una sede e prosegua in un'altra sede. Lo spostamento potrebbe essere effettuato con diversi mezzi, quali un'imbarcazione apposita, un pullman, o attraverso la combinazione "bike and boat", che conducano le scolaresche alla visita di almeno due delle realtà archeologiche combinando anche una visita naturalistica dell'area.

Un'altra possibilità di fruizione della risorsa archeologica potrebbe essere quella di impostare la visita come il momento finale di un giro in battello lungo il po' di Goro. Partendo dal Museo della Bonifica di Ca Vendramin, testimonianza di archeologia industriale di inizio novecento, è possibile attraccare nei pressi di San Basilio, su richiesta, e da qui procedere alla visita del Centro turistico culturale in modo da comprendere come quest'area sia cambiata nel corso dei secoli.

Un'ulteriore proposta potrebbe prevedere l'affiancamento della visita del Centro Culturale Turistico di San Basilio ad un momento di svago nella Fattoria didattica l'Ocarina di Grillara. Nello spostamento sarebbe possibile così visitare con l'ausilio di una guida naturalistica il territorio circostante passando per la Quercia di San Basilio, per la Rotta di San Martino fino ai cordoni dunosi di San Basilio e Grillara. La fascia di età che rientra in questa categoria di pubblico manifesta il bisogno di una visita interattiva, che stimoli la curiosità e la scoperta. Se la realizzazione delle proposte di itinerario sopra riportare sarebbe realizzabile nel breve periodo, per il medio-lungo periodo si potrebbe pensare all'ausilio di strumenti aggiuntivi come la realizzazione, tramite le nuove tecnologie, di un video in 3D, che racconti la storia di un personaggio che si muove nel territorio, in modo da connettere concettualmente i tre spazi museali. In questo senso assume molta importanza la sezione virtuale del Centro Culturale di San Basilio che potrebbe svilupparsi in questo senso.

Scuola secondaria di primo grado

La recente riforma apportata dal Ministro Moratti ha eliminato lo studio della storia antica dai programmi ministeriali delle scuole medie. Questo ha reso più complicato

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attrarre le classi delle scuole secondarie di primo grado all'interno dei musei archeologici.

La visita pertanto dovrebbe essere integrata con altre materie di studio come per esempio le scienze, la geografia, l'educazione artistica e tecnica.

Il territorio del Delta del Po ben si presta a superare tali limiti, il concept del prodotto potrebbe svilupparsi come una scoperta del territorio unico del Delta del Po.

Riprendendo in esame le azioni previste per il pubblico della scuola primaria, si rivela interessante anche per questa categoria di pubblico la visita al Museo Regionale della Bonifica di Ca' Vendramin associato al Centro Turistico di San Basilio.

Nel medio-lungo periodo potrebbero altresì essere creati dei pacchetti turistici che prevedano il soggiorno nelle zone limitrofe alle aree di interesse. Si dimostrano interessanti i progetti di molte fattorie didattiche della zona, come l'Agriturismo Corte Papadopoli a Porto Tolle o di Casa Ramello situato ad Ariano nel Polesine. I pacchetti turistici potrebbero prevedere, inoltre, una giornata alla scoperta del Delta del Po e successivamente lo spostamento in una delle città culturali di cui si è parlato in precedenza, come Ferrara (anello di congiunzione Bosco e Castello di Mesola) o Chioggia. Il filo conduttore del prodotto turistico-culturale potrebbe essere la dominazione estense nel primo esempio o quella veneziana nel secondo.

Scuola secondaria di secondo grado

Anche nel caso del turismo scolastico rappresentato dalle scuole superiori si necessita dell'integrazione della risorsa archeologica ad altre discipline come la lingua e la letteratura latina, la lingua e la letteratura greca, la storia.

Si potrebbero pensare attività come la lettura di brani tratti dalle fonti epigrafiche o che prevedano l'uso della groma.

Nel caso dei licei, il territorio potrebbe essere fruito nell'arco di più giorni, e si potrebbe quindi pensare un prodotto specifico che preveda lo spostamento in più aree deltizie o in città d'arte minori.

Università

Il centro turistico-culturale di San Basilio dispone di spazi sufficienti per accogliere circa 100 persone; pertanto vi è la possibilità di proporre ad un pubblico più

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specialistico seminari o convegni che possano approfondire la conoscenza delle collezioni.

La possibilità di effettuare uno stage al museo si rivela un'occasione stimolante per interessare i giovani a realtà minori del patrimonio archeologico nazionale. Tale possibilità si potrebbe estendere non solo agli studenti di Archeologia, Storia dell'Arte ma anche agli studenti di Informatica, Geologia e Scienze Ambientali. Gli studenti di Archeologia e Storia dell'Arte potrebbero dedicarsi alla realizzazione di un catalogo scientifico della collezione dei musei in collaborazione con lo staff del Centro.

Essi inoltre potrebbero affiancarsi alle guide e aiutare lo svolgimento delle attività didattiche. Si potrebbe pensare di far organizzare agli studenti dei talk archeologici che approfondiscano non solo la conoscenza di alcuni reperti della collezione ma anche la conoscenza del territorio stesso.

Gli studenti di Informatica potrebbero essere di supporto alla Sezione virtuale del centro di San Basilio, si potrebbero altresì dedicare alla creazione del sito internet del museo ed eventualmente della creazione di strumenti specifici che permettano una migliore fruizione del patrimonio archeologico non solo del museo ma delle tre aree esterne ad esso ovvero il complesso della pieve, dell’area archeologica visitabile e di quella attualmente non più visibile, ovvero l'area che corrisponde alla villa ritrovata nei pressi della Tenuta Forzello.

Per il visitatore individuale, non accompagnato da una guida specializzata questi luoghi risultano ancora più muti dei reperti conservati in museo. Gli studenti di Geologia e Scienze Ambientali potrebbero approfondire la conoscenza del territorio analizzando i cambiamenti dell'area polesana dall'antichità fino ad oggi.

Attualmente, il museo è aperto al pubblico solo due giorni a settimana nel periodo invernale (sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 e 30) e quattro giorni nel periodo estivo (giovedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e 30 e sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 e 30 alle ore 19 e 30).

La presenza di volontari e/o eventualmente studenti che effettuano lo stage presso il centro potrebbero prolungare tali orari al pubblico in modo tale da permettere una miglior fruizione della collezione da parte di altri visitatori.

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3.5.2 Turismo naturalistico

Viene indicata con il termine "turismo naturalistico" quella forma di turismo legata alla scoperta delle risorse naturali presenti nei luoghi visitati, che rappresenta per il territorio deltizio il target potenziale di maggior interesse.

L'idea di partenza è quella che la risorsa archeologica possa permettere una lettura dell'ambiente complessiva, dettagliata e ricca di suggestioni, approfondendo la struttura degli ecosistemi naturali e mettendo in evidenza le tipicità botaniche, zoologiche e morfologiche del territorio.

Per tutti gli amanti della natura, si è evidenziato come il territorio del Comune di Ariano nel Polesine sia ricco di risorse naturali da scoprire attraverso differenti modalità che permettono una totale immersione in un paesaggio unico e spettacolare: il trekking, le escursioni in bicicletta e a cavallo, la navigazione sul Po di Goro con imbarcazioni di piccolo e grande cabotaggio e nei rami minori del Po con kayak e canoe sono solo alcune delle possibilità che questa terra ha da offrire.

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Si proporranno nei paragrafi seguenti diverse tipologie di prodotto che connettono la risorsa archeologica al Parco del Delta del Po.

Escursionismo

Per escursionisti si intendono coloro che trascorrono fuori dalla proprio residenza un periodo generalmente inferiore alle 24 ore dal quale è escluso il pernotta mento. Le attività offerte al turista escursionista nel territorio del Delta del Po sono svariate.

Si è riscontrato nell'analisi del contesto un notevole impegno da parte dell'Ente Regionale Parco Delta del Po e dell'Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica di Rovigo (in particolare il progetto "Polesine terra tra due fiumi") di mettere a sistema diversi servizi offerti da molteplici soggetti.

L'idea è quella di creare un prodotto il cui concept ruota attorno al legame che intercorre tra terra e acqua in un'ottica che si sposta tra passato e presente, mantenendo centrale la risorsa archeologica del territorio di Ariano nel Polesine. La prima possibilità che si prospetta all'escursionista è la navigazione sul ramo più antico del Po, il Po di Goro, che preveda la sosta finale del percorso al Centro Turistico-culturale di San Basilio.

Abbinata alla visita del Centro si può stabilire di visitare prima della partenza l'idrovora di Ca' Vendramin per connettere un esempio di archeologia industriale di inizio secolo al passato remoto della bonifica del territorio effettuata dagli Etruschi che qui hanno vissuto.

Sempre abbinata alla risorsa archeologica si potrebbe creare un prodotto che leghi la dimensione antropica e quindi al rapporto che l'uomo ha instaurato con la terra visitando prima della partenza in barca il Centro di Documentazione contadina e raccontando la storia dell'uomo che ha lavorato per rendere queste terre coltivabili. Alcune compagnie di navigazione, effettuano saltuariamente servizi di questo tipo per fruire il territorio. Si tratta però di eventi sporadici che si effettuano solo su richiesta.

La prospettiva è quella di rendere, nel medio-lungo periodo, tali servizi stabili nel tempo, in modo che sia il gruppo organizzato previa prenotazione, sia il turista individuale possano accedere a tale tipologia di fruizione. Si potrebbe pensare inizialmente, con una comunicazione convincente, di proporre delle partenze fisse

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che almeno mensilmente permettano di conoscere il Delta del Po anche dal punto di vista archeologico.

Anche per chi decida di effettuare una giornata in bicicletta, a cavallo o in canoa si potrebbero pensare itinerari simili accompagnati da guide turistiche e ambientali specializzate che narrino la storia di tali luoghi.

Un'altra tipologia di turisti che si potrebbe pensare di attrarre nel territorio di Ariano nel Polesine sono i turisti balneari che risiedono ad Albarella o Rosolina Mare. Si potrebbero loro proporre delle escursioni nella zona deltizia più interna avvicinandoli al territorio con la visita a inizio giornata del Giardino Botanico Litoraneo del Veneto di Porto Caleri. Dopo questa prima introduzione al Parco del delta del Po si potrebbe proporre uno spostamento in bus o,per i più sportivi, in bicicletta, passando per Loreo o alternativamente per Adria, fino ad arrivare ad Ariano nel Polesine e al Centro Culturale Turistico di San Basilio.

Il prodotto turistico-culturale da offrire all'escursionista potrebbe svilupparsi altresì legandolo ad un percorso enogastronomico nel territorio; l'area offre, infatti, la possibilità di fruire dei prodotti dell'enogastronomia locale a marchio di denominazione di origine controllata (D.O.C).

Il concept attorno a cui potrebbe ruotare il prodotto potrebbe essere “In cucina con gli antichi” proponendo all' interno di strutture qualificate come agriturismi o fattorie una cucina che si ispira alla cucina romana o servita in stoviglie che si ispirano ai corredi romani ritrovati nelle due ville di Corte Cavanella e di San Basilio. Il pranzo potrebbe rappresentare proprio la sosta tra i due momenti di visita agli spazi museali di Loreo e di San Basilio.

Turisti

All'interno di questa categoria si è cercato di analizzare due tipologie di pubblico alle quali indirizzare un prodotto turistico-culturale specifico: le famiglie e i turisti che alloggiano negli agriturismi e i turisti che noleggiano houseboat e che vivono il fiume a stretto contatto.

Alla prima tipologia potrebbe utilmente essere offerto un soggiorno di qualche giorno, un week-end a stretto contatto con la natura. Si potrebbero proporre dei pacchetti che prevedano la sistemazione in fattorie didattiche o agriturismi che propongano attività didattiche che abbiano un impronta archeologica, sull'esempio della Fattoria didattica l'Ocarina di Grillara.

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Per coloro che decidono di vivere il fiume tramite l'ausilio di houseboat, il soggiorno può durare in media dai 4 giorni alla settimana.

Negli itinerari da proporre a tale tipologia di pubblico si potrebbe inserire la navigazione lungo il Po di Goro che preveda la sosta nell'attracco fluviale a pochi metri da San Basilio e la visita alla città di Adria con il suo Museo Archeologico Nazionale.