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Il bilanciamento tra i livelli territoriali di governo di fronte alla pandemia Per un corretto inquadramento della materia, appare altresì necessario fare

riferimento al bilanciamento tra i livelli territoriali di governo dello Stato.

Come e più di quanto è avvenuto in Italia, in Brasile i Governatori degli Stati e gli enti decentrati hanno reagito con determinazione e tempismo all’emergenza pandemica13. La diversa intensità di risposta tra i Presidenti di Regione italiani e i

Governatori brasiliani, non lo si nasconde, è dovuto sicuramente anche ad una differenza strutturale non di poco conto: l’impianto federale brasiliano prevede che tutte le autorità federale, statali, del Distretto federale e comunali abbiano competenza piena nella materia della tutela della salute: l’art. 23 comma 2 della Costituzione brasiliana statuisce che “la cura della salute e la pubblica assistenza appartiene al Governo federale, agli Stati-membri, al Distretto Federale e ai Comuni”; inoltre, si dispone che sta in capo alla Federazione, agli Stati-membri, al Distretto Federale “proteggere e difendere la salute” (art. 24, XII Cost. brasiliana), mentre gli Comuni possono integrare la regolazione per venire incontro ai loro interessi specifici (art. 30, I Cost. brasiliana). Pertanto, secondo la Costituzione brasiliana esiste la possibilità per i Governatori e i Sindaci di disporre misure di contenimento della pandemia, anche discostandosi dall’azione federale. Questo, forse, rappresenta uno degli aspetti che più differenzia il caso brasiliano da quello italiano.

A garanzia dell’autonomia territoriale è intervenuta la stessa Corte Suprema brasiliana che il 22 marzo 2020 ha riconosciuto che lo Stato-membro del Maranhão avesse diritto di acquistare autonomamente i respiratori dall’estero e che il Presidente della Repubblica non avesse la possibilità di confiscarli o requisirli – tranne nel caso di dichiarazione dello stato d’emergenza o d’assedio; in caso contrario si sarebbe prodotto una violazione dell’autonomia degli enti federati14. Ciò è tanto più interessante, se si

nota che normalmente la Corte suprema si dichiara incompetente a decidere nei conflitti di attribuzione qualora la materia del contendere riguardi questioni finanziarie o semplici contenziosi materiali15. Ciò significa che l’attuale controversia sull’uso dei

respiratori è stata giudicata capace di alterare l’equilibrio tra centri di poteri.

Parlamento, i limiti di attribuzione di ogni livello federale (nazionale, regionale e locale) per il contrasto alla pandemia.

13 V. MAZZUOLI – H. FRAZÃO, Federalismo e pandemia: cosa si può imparare dal Brasile, in

LaCostituzione.info, 29 aprile 2020, online su

http://www.lacostituzione.info/index.php/2020/04/29/federalismo-e-pandemia-cosa-si-puo-imparare-dal- brasile/.

14 ACO n. 3385/2020.

Ma l’ostacolo più grande per il pieno espandersi del principio federale in Brasile deriva dal tentativo di “sabotaggio” portato avanti dalla Federazione, in particolare dal Governo federale, di ogni tentativo di risposta alla pandemia proveniente dagli enti territoriali.

Il testo della legge federale n. 13.979/2020 per il contrasto al Covid-19, al suo art. 3, comma 7, prevede che misure di isolamento per motivi sanitari possono essere decise solo dal Ministro della Salute federale o da altre autorità da questo autorizzate. Inoltre, l'art. 3, comma 9 – introdotto dal decreto-legge n. 926/2020 – stabilisce che solo il Presidente della Repubblica possa decidere in merito al funzionamento delle attività essenziali. Nell’ordinanza ADI n. 6341/2020, il Supremo Tribunale Federale ha dichiarato l’incostituzionalità di tali norme, motivando la propria decisione con l’eccessivo accentramento nelle mani del Governo federale che esse avrebbero provocato16. A dire il vero, anche prima della censura del Tribunale Supremo, queste

regole non avevano impedito nella prassi ai Governatori e ai Sindaci brasiliani di stabilire misure restrittive, anche in contrasto con le linee guida che arrivavano da Brasilia17. Ciò non ha fatto che accentuare la già enorme conflittualità esistente

all’interno della Federazione brasiliana.

La legge federale brasiliana anti-Covid-19, inoltre, definiva testualmente “l’isolamento” come “separazione di persone malate o infette (...) al fine di evitare la contaminazione o la diffusione del coronavirus” (art. 2, I). Tale concetto, come è facilmente intuibile, è assolutamente insufficiente come base per l’emanazione di una normativa di contenimento in quanto esclude ogni forma di limitazione nei confronti di tutte le altre persone non infette. Questa regola ha subito una parziale censura da parte del Tribunale Supremo con la già citata pronuncia ADI 6341/2020. È stata questa decisione che, permettendo ai governi decentrati di stabilire regole di isolamento più rigorose (come peraltro auspicato dalla maggioranza dei cittadini brasiliani, ormai perfettamente consapevole della necessità di una profilassi), ha reso le disposizioni della legge n. 13.979/20 parzialmente inapplicabili nella pratica.

Infine, si deve rilevare che, a differenza dell’Italia, il Brasile non ha ancora una legislazione nazionale di contrasto al Covid-19, non una, almeno che disciplini le

16 Per quanto riguarda la ADI n. 6341, la prima decisione è stata quella a firma del Giudice della

Suprema corte Marco Aurélio che, il 24 marzo 2020, ha concesso una misura cautelare monocratica per dichiarare che il decreto-legge n. 926/2020 del Presidente della Repubblica è costituzionale, pur rilevando che non si poteva escludere la competenza degli Stati-membri, del Distretto Federale e dei Comuni di adottare misure sanitarie in relazione alla pandemia e questo in virtù degli stessi criteri di distribuzione del potere sanitario stabiliti dalla Costituzione federale. In seguito, il 15 aprile 2020, questa decisione monocratica è stata confermata da tutti i giudici della Suprema corte nel corso della stessa ADI.

17 Sebbene il Governo federale abbia adottato un “Piano di contingenza nazionale contro le infezioni

umane a mezzo del nuovo Covid-19” fin dal febbraio 2020 (cfr. su https://portalarquivos2.saude.gov.br/images/pdf/2020/fevereiro/13/plano-contingencia-coronavirus- COVID19.pdf), già prima alcuni Stati-membri avevano già adottato dei propri piani; anche alcuni dei piani adottati in seguito non hanno ottemperato necessariamente alle direttive nazionali già previste, più blande rispetto alle misure che i Governatori richiedevano. Ad esempio, il Governatore dello Stato di Sao Paolo ha sospeso le lezioni e le attività scolastiche da mezzo marzo; tale misura non era nemmeno prevista dal piano nazionale approvato dal Presidente Bolsonaro. Su questo punto, Cfr. A.SHALDERS,

Quais são as principais medidas do governo brasileiro contra o Coronavírus até agora? in BBC Brasil, il 14 marzo 2020, online su: https://www.bbc.com/portuguese/brasil-51889723.

relazioni tra entità territoriali e federazione, fattore che rappresenta la principale causa dell'attuale confusione federale in materia18. In effetti, a nostro avviso, la legge n.

13.979/2020 (anche dopo che il suo testo originale è stato modificato da un decreto- legge) non si presta a stabilire regole di cooperazione tra tutti i livelli che compongono la Federazione, né crea una gestione veramente unitaria e uniforme. In realtà, il suo scopo principale è solo quello di disciplinare rigorosamente l’interesse federale, esautorando i livelli territoriali di governo all’interno del coordinamento strategico e persino il Congresso, organo di rappresentanza democratica nazionale e di controllo dell’esecutivo per eccellenza19. Questo fattore compromette una efficace gestione della

politica a tutela della salute pubblica su tutto il territorio nazionale.