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Diversamente dal bilancio di mandato, il bilancio sociale mira a definire qual è stato l’impatto della gestione dal punto di vista sociale.

Il limite, da più parti riscontrato, del bilancio di previsione degli enti locali e del rendiconto consuntivo, è quello non solo di difficile comprensibilità per i non addetti ai lavori, ma anche di non riuscire a rendere conto dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa. Venendo meno, per gli enti locali, un dato sintetico di misurazione dell’efficienza, quale il risultato d’esercizio, dovran- no essere altri gli strumenti di rendicontazione che, in soccorso a quelli obbligato- ri, siano in grado di misurare non solo il grado di economicità della gestione ma anche il grado di “socialità”. Cioè l’impatto che la gestione amministrativa ha a- vuto nella creazione di valore economico e di valore sociale (che significa miglio- re qualità di vita).

Il semplice ammontare di spesa, indicato in bilancio, di per sé, è un valore che, se non espresso in termini relativi o se non è commisurato agli effetti prodotti in termini di soddisfazione del bisogno, non dà informazioni sulla portata della a- zione amministrativa.

Sarebbe auspicabile, conseguentemente, l’adozione di un sistema informati- vo, fondato su strumenti di natura sia quantitativa che qualitativa, che rendesse conto:

− di quali siano stati i valori che hanno guidato l’azione amministrativa, − in che misura tali valori siano stati perseguiti, cioè quali sono state le poli- tiche di sviluppo economico-sociale adottate

− quali sono state le ricadute, in termini economici e sociali, sul territorio. Il bilancio sociale va nella direzione di misurare il valore sociale creato dall’ente (o da una azienda o da una organizzazione) e di rendere conto di quanta parte del valore creato sia stato distribuito agli stakeholder.

Attraverso tale documento l’ente, non definisce soltanto l’entità della spesa sostenuta, ma la commisura in relazione alle politiche di sviluppo adottate, alla capacità di perseguire i valori che definiscono la propria identità, al benessere cre- ato, alla coerenza tra i valori e la propria missione. Ma soprattutto, la commisura alle attese degli stakeholder.

Infatti, la valenza del bilancio sociale sta nella capacità di coinvolgimento degli stakeholder nella gestione amministrativa, cioè nella possibilità che le prio- rità nelle scelte di gestione vengano decise in relazione a quelli che sono gli inte- ressi rilevanti espressi dagli interlocutori.

Di conseguenza si potrebbe affermare che, la finalità del bilancio sociale è proprio quella di valutare in che misura l’ente riesce a dare risposta agli interessi e alle aspettative della comunità.

Volendo effettuare una analisi di confronto con il bilancio di mandato è pos- sibile affermare che, diversamente dal bilancio di mandato, il quale risponde della capacità dell’ente di realizzare quanto contenuto nel programma di mandato, il bi- lancio sociale risponde, quindi, della capacità dell’ente di conseguire i risultati condivisi con la comunità. Pertanto, deve essere visto come uno strumento di co- municazione di natura bi-direzionale che trasmette le informazioni all’esterno ma che ne recepisce le attese.

Come il bilancio di mandato, anche il bilancio sociale deve essere concepito come uno strumento non solo di comunicazione ma, soprattutto, di programma- zione da dover integrare all’interno della gestione; al fine di evitare di dar vita ad un documento autocelebrativo.

Resta da precisare che, pur essendo due strumenti con presupposti di base differenti, i confini tra bilancio sociale e bilancio di mandato sono piuttosto labili, sia perché si tratta di documenti volontari, sia perché nella pratica aziendale, non essendovi una normativa definita e chiara, si tende ad assimilare i due concetti, ri- tenendoli sostanzialmente identici e per questo alternativi.

Sarebbe corretto, però, mettere in evidenza piuttosto la natura complementa- re di questi due documenti. Infatti, le finalità e l’oggetto di analisi di ciascuno di essi sono diversi e, di conseguenza, diverse sono le informazioni che ne derivano.

L’uno più orientato a misurare l’efficacia della azione amministrativa (capa- cità di raggiungere determinati obiettivi), l’altro a misurare il grado di soddisfa- zione dei destinatari dell’azione amministrativa (outcome). Considerarli congiun- tamente, e non in alternativa, varrebbe a rafforzare il sistema informativo e rela- zionale tra l’azienda (l’ente) e i propri interlocutori.

Tavola 1 - Bilancio di mandato e bilancio sociale a confronto

BILANCIO DI MANDATO BILANCIO SOCIALE

Periodo Quinquennale o inferiore; legato alla durata del periodo di mandato o ad un periodo intermedio

Annuale; legato alla rendicontazione economico-finanziaria dell’ente

Finalità Rendere conto della capacità di ri-

spettare il programma della giunta Rendere conto della capacità di ri-spettare le attese degli stakeholder Oggetto di

analisi

Valore Economico Valore Aggiunto e Valore Sociale

Contenuto Valutazione della spesa in relazione agli obiettivi programmatici; Valuta- zione dell’efficacia e dell’efficienza

Valutazione della spesa in relazione alle aspettative degli stakeholder e dell’impatto socio-economico. Valu- tazione del grado di soddisfazione del bisogno (outcome).

Strumenti di misurazione

Indicatori, istogrammi, tabelle, grafi-

ci, (in ottica di benckmarking) Indicatori, istogrammi, tabelle, grafi-ci, riclassificazione del bilancio, de- terminazione e distribuzione del valo- re aggiunto

Limiti Rischio di autoreferenzialità Rischio di autoreferzialità

Nel riquadro che precede (tav.1) sono riportati alcuni caratteri che accomu- nano e che differenziano i due documenti.

Per quanto riguarda la forma ed il contenuto del bilancio sociale, questi a- spetti saranno trattati nei capitoli successivi, data la rilevante presenza di modelli, sia nazionali che internazionali, che dettano linee guida e principi per la loro reda- zione, dei quali si è ritenuto opportuno affrontare a parte l’analisi.