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Il bilancio sociale nel settore profit

Capitolo 2. La responsabilità sociale e il bilancio sociale

2.3 Il bilancio sociale nel settore profit

La responsabilità sociale nelle attività economiche vuole porre l' accento sulla valen- za sociale che un' impresa porta sul territorio in cui si stabilisce. Questo tipo di re- sponsabilità è ancora poco accettata da diversi soggetti economici perché poco di- sponibili a dover riconoscere vincoli alla libertà di perseguire i propri affari. Basta fare pochi esempi, però, per comprendere quanto sia elevata l' importanza sociale di un insediamento industriale piuttosto che imprenditoriale in un dato territorio: la sua sola esistenza significherà la presenza di una certa quantità di dipendenti, l' uso di ri- sorse locali, naturali, ma anche umane ed istituzionali, il coinvolgimento di attività indotte eccetera.

Il messaggio che la responsabilità sociale d' impresa vuole divulgare è sostanzial- mente questo: “un imprenditore che sviluppi un' attività economica non può non esi- mersi dal prendere atto e costatare che facendo ciò assume precise responsabilità so- ciali verso la comunità e verso l' ambiente che lo circonda”52. Senza questo atteggia- mento non è pensabile poter affrontare il tema del bilancio sociale.

Prima di tutto è necessario comprendere gli interessi, le finalità e le strategie che gui- dano la gestione aziendale: gli utili nel medio termine sono chiaramente una priorità nonché una obbligo verso la società in generale. Ma accanto a questa prima respon- sabilità di tutte le attività economiche ci sono le profonde convinzioni di chi dirige l' azienda: se tra queste c' è anche l' attenzione consapevole a tutto ciò che sta attorno all' azienda, allora possiamo parlare di responsabilità sociale nel senso che qui in-

52 Corrocher A. (2005) Il bilancio sociale. Come realizzarlo nelle aziende profit, nelle organizzazioni

teressa.

Le motivazioni profonde che guidano le scelte degli dirigenti aziendali sono, quindi, determinanti per comprendere i contenuti della responsabilità sociale in un' azienda profit. Questa si esprime nel modo in cui viene gestito nel tempo il personale dipen- dente, nei confronti degli effetti della sua azione sull' indotto nel tempo, sulla sua at- tenzione all' ambiente in cui l' azienda opera.

In questo periodo di globalizzazione e di delocalizzazione selvagge è importante ri- cordare che:

“C'è un patto sociale inespresso che l' imprenditore sottoscrive moralmente con una comunità nell' avviare in un certo luogo un' attività economica. Esso dice: io metto a disposizione il capitale, il mio impegno, posti di lavoro ed una fonte di ricchezza e tu, comunità, mi fornisci manodopera, spazio, infra- strutture, organizzazione civile ed amministrativa. La consapevolezza di que- sto patto deve affermarsi presso l' imprenditoria e nella popolazione. E' qui che ha origine la responsabilità sociale d' impresa.”53.

Purtroppo si è assistito a numerosi episodi di truffe, scandali e, in generale, di casi di irresponsabilità che hanno messo in crisi i concetti di bilancio tradizionale e di altre forme di garanzia. Da questo punto di vista il bilancio sociale può essere visto come un superamento dei limiti dei documenti cosiddetti ufficiali, perché i suoi elementi distintivi sono la trasparenza, le testimonianze e i riscontri obiettivi.

Le aziende sono consapevoli del fatto che per produrre e per vendere la clientela de- ve percepire la loro correttezza ed avere fiducia nella loro responsabilità, onestà e se- rietà (valorizzazione del personale dipendente, rispetto dell' ambiente ecc.); questo vale non solo per i consumatori ma anche per gli investitori, per le generazioni futu- re, per le Amministrazioni Pubbliche e le forze politiche del territorio. La necessità di comunicare correttamente raccogliendo il consenso di tutti questi attori sociali è fondamentale per qualunque azienda che voglia continuare a produrre con successo e senza ostacoli od ostilità.

La finalità principale del bilancio sociale nelle società a fine di lucro è, in definitiva,

la comunicazione: grazie a questo tipo di documento è finalmente possibile aprire un dialogo prima di tutto all' interno dell' azienda stessa ma anche con con gli stakehol- der esterni e, in generale, con la comunità in cui si è insediata.

É utile riprendere l' indice-tipo di bilancio sociale per un' azienda (di tipo industriale per fare un esempio su tutte le tipologie) proposto da Alfio Corrocher54. Chiaramente è un indice molto generico le cui specificità sono rimandate alle singole esperienze; dopo di che si esamineranno i punti singolarmente.

1. Le strategie, i principi ed i valori di riferimento, gli obiettivi ed i programmi dell' azienda.

2. La descrizione della realtà aziendale: • la forma giuridica dell' azienda • il tipo di attività

• il mercato di riferimento • la dimensione aziendale fisica

• la dimensione commerciale e finanziaria • la struttura aziendale

• le attività indotte nel territorio

• il peso dell' azienda nell' ambiente locale • gli stakeholder aziendali

• i bilanci tradizionali

3. L' individuazione degli aspetti socialmente rilevanti.

4. Gli indicatori che li analizzano e la loro misurazione nel tempo. 5. La valenza dei risultati: testimonianze e conferme.

6. Conclusioni ed impegni per il futuro.

Per essere attendibile il bilancio sociale deve cominciare con una dichiarazione del

massimo responsabile aziendale che motiva la decisione di elaborare e presentare al pubblico il bilancio stesso. Ci sono alcuni argomenti che devono essere inseriti in questa premessa ufficiale.

Innanzitutto sarà necessario confermare, senza ipocrisie, l' obiettivo principale di una qualunque azienda: la ricerca dei risultati economici ma con una nuova visione, quella di consolidamento e rafforzamento dell' azienda sul mercato e nel tempo. Questa promessa di continuità competitiva dell' azienda come principale obiettivo gestionale è il primo impegno verso gli stakeholder; essa rappresenta una ricchezza per l' intera comunità dove si stabilisce.

Altra tematica fondamentale è la volontà di procedere secondo le regole di una ge- stione socialmente attenta e virtuosa: cioè si devono indicare le modalità con le quali l' azienda intende operare per rispettare i diversi interessi degli stakeholder (persona- le, clienti, cittadinanza, finanziatori, Pubblica Amministrazione, politici locali ecc.). Già nella premessa si devono, quindi, indicare i settori che si è deciso di analizzare e, chiaramente in modo sintetico, i risultati che si ritiene di aver raggiunto nei diversi campi della responsabilità sociale collegata alla gestione aziendale.

Basilari sono anche le motivazioni della scelta dei settori che si è scelto di analizzare nel bilancio sociale; sarà necessario un breve approfondimento in cui si esprime la gradualità con la quale si esaminano i diversi contenuti rimandando alle edizioni fu- ture del bilancio sociale quegli argomenti che per adesso non sono stati trattati.

Infine un ultimo contenuto importante nella dichiarazione iniziale è la rivendicazione delle qualità e dei comportamenti socialmente virtuosi già presenti in azienda. Si tratta pur sempre di una presentazione generale, di un' azienda che si appresta a co- minciare un dialogo con la collettività nella quale è inserita e che tenta di avere com- portamenti socialmente più virtuosi.

Per quanto riguarda la presentazione dell' azienda anche questa parte merita notevole considerazione perché gli stakeholder devono averne una chiara visione visto che con essa si vuole cominciare una comunicazione, apprezzarne i comportamenti re- sponsabili e valutarne i benefici che porta alla comunità.

Per prima cosa si deve precisare il nome giuridico e la ragione sociale ufficiale con la quale agiscono l' azienda e il suo vertice; subito dopo si dovrà specificare il tipo di attività che l' impresa svolge, anche qui la massima trasparenza è d' obbligo nella spiegazione del processo produttivo poiché questo si manifesta nell' uso di risorse ambientali, di personale, di strutture pubbliche, di materiali utilizzati, nella produzio- ne di rifiuti, in azioni di salvaguardia messe in atto ecc..

In questa premessa al vero bilancio sociale è indispensabile descrivere l' impresa nel minor spazio possibile, per non appesantire la lettura: un rapido accenno è sufficiente per far conoscere questa realtà, soprattutto ai non addetti ai lavori (magari rimandan- do gli approfondimenti a delle tabelle poste alla fine del bilancio sociale o alle sue edizioni future).

É importante, per la valutazione degli stakeholder e della collettività in generale, co- noscere il mercato di riferimento dell' azienda: c' è molta differenza, infatti, tra un' azienda che produce per una o poche altre aziende, una che produce per un proprio mercato di consumatori diretti o di un' azienda tecnologicamente avanzata in grado di esportare i suoi prodotti in tutto il mondo.

Allo stesso modo si devono poter conoscere le diverse dimensioni dell' impresa. La dimensione fisica dipenderà dal tipo di attività che svolge i cui indicatori adeguati potrebbero essere il numero dei dipendenti, la superficie occupata oppure la quantità di risorse assorbite localmente dall' azienda. Vi sono poi la dimensione commerciale e quella finanziaria che possono essere descritte tramite il fatturato annuo, il capitale investito, l' importanza dell' azienda nel sistema economico locale e/o nazionale ecc.. Di grande importanza è anche la descrizione della struttura aziendale che dev' essere redatta in modo più approfondito rispetto a quanto si fa nei bilanci tradizionali. Si deve dare particolare attenzione al capitale umano, fatto di persone, capacità, qualità tecniche ed esperienze (del quale possono essere presi come indicatori il numero dei dipendenti, la loro composizione per sesso e per età, le loro qualifiche, gli schemi coi quali operano, le regole ed i vincoli che li guidano) perché è qui che troviamo la go- vernance, ovvero quell' insieme di regole che guidano il complesso aziendale e i rap-

porti fra le diverse componenti, e quindi l' atteggiamento e le linee guida che ispira- no comportamenti, sociali o meno, nell' azienda.

Altro punto decisivo è il peso dell' azienda nella comunità locale: ogni azienda è in- serita in un contesto civile fatto da ambiente, pubbliche istituzioni, organizzazione sociale, risorse materiali, umane e culturali che ovviamente la condiziona. La re- sponsabilità sociale misura proprio quest' attenzione dell' impresa al contesto di rife- rimento che grazie al bilancio sociale può essere dichiarata a chi vi ha interesse, cioè agli stakeholder (dai dipendenti ai consumatori, dalla Pubblica Amministrazione all' ambiente naturale, dai risparmiatori agli investitori ecc.).

Una volta conclusa questa parte di presentazione dell' azienda che vuole avere un comportamento virtuoso dal punto di vista sociale non rimane che completare le in- formazioni inserendo nel documento i bilanci economici-finanziari degli ultimi anni dell' azienda. Anche questi bilanci tradizionali dovranno essere esposti con un lin- guaggio semplice e privo di tecnicismi, per essere compresi da tutti, anche dai non esperti nel settore.

Tutta questa prima parte di descrizione dell' azienda avrà ampio spazio nella prima edizione del bilancio sociale mentre la seconda parte, che fa riferimento ai punti 3 e 4 del nostro indice, non potrà essere molto estesa sia per non appesantire la lettura sia perché l' azienda difficilmente avrà già le informazioni necessarie per testimonia- re i propri comportamenti socialmente virtuosi. Al contrario nelle edizioni successi- ve, i lettori del bilancio sociale conosceranno già l' azienda e ci si potrà concentrare sulle iniziative, le modalità e il lavoro dell' impresa che segue le regole della respon- sabilità sociale.

In questa parte, che costituisce il cuore del bilancio sociale, vengono descritti e so- prattutto dimostrati i principi, le scelte e gli obiettivi che guidano le decisioni e la condotta aziendale; è necessario qui scegliere solo alcuni tra i diversi stakeholder, motivandone la scelta, cioè quelli che si possono subito accontentare con le docu- mentazioni necessarie a sostegno delle proprie affermazioni.

gliato. Sicuramente si deve tener presente che un' azienda quando decide di intra- prendere il percorso nel fare bilancio sociale si impegna a ripeterlo con una certa pe- riodicità, in modo da approfondire nel corso del tempo argomenti già trattati o inse- rirne via via di nuovi.

In generale esistono degli obiettivi generici che sono ricorrenti nei bilanci sociali delle aziende profit, che devono essere approfonditi e supportati con una serie di dati numerici o qualitativi a seconda dell' argomento trattato, magari in riferimento agli ultimi 4-5 anni.

Alcuni esempi di obiettivi e relativi dati per dare un' idea di trattazione, senza scen- dere nelle specificità aziendali, sono utili per comprendere meglio questo tipo di do- cumento.

Il sostegno che l' attività aziendale dà alla collettività, può essere un primo punto che l' impresa vuole dimostrare alla collettività: con questo s' intende la differenza tra quanto consuma l' azienda e quanto ottiene dalla vendita dei propri prodotti non- ché le retribuzioni del personale.

La descrizione della governance aziendale per dimostrare l' attenzione con la quale è gestita l' azienda e in modo particolare nel suo rapporto col personale dipendente tra- mite tutte le referenze necessarie: il numero delle ore riservate ad incontri per il coin- volgimento e la motivazione del personale; i costi per azioni integrative a favore del personale, non imposte da contratti obbligatori oppure il turnover come misura del benessere o malessere di chi lavora in azienda.

Il rispetto dell' ambiente, se è un motivo di vanto dell' azienda, elencando tutte le ini- ziative che sono state attuate in merito i cui indicatori possono essere la quantità di rifiuti tossici prodotta; una misura di purezza dell' aria resa nell' atmosfera; i costi so- stenuti ed eventuali riconoscimenti e premi ottenuti per il lavoro impiegato per la salvaguardia dell' ambiente.

Per la correttezza del comportamento dell' azienda in linea coi principi della respon- sabilità sociale si possono indicare come testimonianze le certificazioni di eccellenza che l' impresa ha ottenuto: certificazioni di qualità dei prodotti; certificazioni in me-

rito alla sicurezza ed alla prevenzione infortuni; marchi di qualità; premi per il mi- glior bilancio eccetera.

Come si nota ci possono essere numerosissimi obiettivi e ancora di più lo sono gli in- dicatori: elenchi, tabelle, diagrammi, grafici o altre forme d' espressione, per cui l' azienda deve prestare particolarmente attenzione nella loro alla scelta prediligendo i progetti più coerenti con essa, senza tralasciare le zone lacunose della gestione: le buone intenzioni, infatti, indicano trasparenza e si traducono in obiettivi di migliora- mento.

A questo punto si devono trattare i risultati che emergono dagli indicatori e che co- munque verranno inseriti nella medesima parte del bilancio sociale: sono concettual- mente distinti ma indicatori e risultati vengono descritti contemporaneamente in modo che il lettore possa valutare l' impegno dell' azienda.

Difficilmente i risultati saranno espressi in termini assoluti perché devono esprimere l' impegno a fare sempre meglio più che un traguardo raggiunto. Si sceglie di fare bi- lancio sociale perché si è convinti di poter vantare comportamenti socialmente ap- prezzabili che sono testimoniati dagli indicatori e dai risultati come conferme della governance aziendale.

Come prova in più dei risultati ci sono inoltre le testimonianze, fondamentali per evi- tare di incorrere nell' autoreferenzialità, visto che il bilancio sociale resta un docu- mento di parte perché redatto da quella interessata. Una buona testimonianza è data sicuramente dalle misure assolute, in quanto indiscutibili: se un' impresa afferma che la quantità di rifiuti tossici è passata da 240 quintali a 88 quintali negli ultimi cinque anni è indubbio che il miglioramento c'è stato, soprattutto se la misurazione è confer- mata dalle autorità competenti. Allo stesso modo se un' impresa afferma che gli as- sunti della zona sono passati da 30 a 45 negli ultimi tre anni, questa è una testimo- nianza che sarà facilmente controllata dalla collettività di riferimento.

Altrettanto importanti sono le testimonianze dirette degli stakeholder che possono es- sere raccolte con diverse modalità: interviste dirette, questionari ad un campione di stakeholder, se questi sono molto numerosi e focus group, vale a dire dei gruppi di

persone che, a vario titolo, sono rappresentative dell' universo degli stakeholder e quindi interessate agli argomenti trattati a cui può essere distribuita la bozza del bi- lancio sociale.

La testimonianza è un elemento temuto da chi redige questo tipo di bilancio perché un esame fatto a terzi non garantisce la riuscita del progetto, ma è da qui che può co- minciare il dialogo e se i risultati attesi non sono stati raggiunti è possibile inserire nel testo le critiche più significative e darne eventualmente una risposta adeguata. Si- curamente questo tipo di valutazione, fatta da esterni al contesto aziendale, è un ele- mento che da spessore ad un bilancio sociale perché non si trova nei bilanci tradizio- nali ed è una dimostrazione di forza che qualifica l' azienda che si mette completa- mente in gioco. Molto spesso con l' apertura di questo dialogo, continuo e trasparen- te, il vertice aziendale può sperimentare quelle indicazioni, quei suggerimenti ai qua- li non avrebbe mai pensato dal suo punto di vista ottenendo dei benefici economici. La conclusione del bilancio sociale è affidata, come la presentazione, al vertice aziendale perché è una parte delicata ed impegnativa. Essa deve richiamare i principi di governance dichiarati all' inizio e, partendo dall' analisi fatta e le testimonianze ri- portate, evidenziare i risultati che si ritiene di aver raggiunto; ma deve anche include- re l' impegno al continuo miglioramento, indicando magari gli obiettivi che s' inten- dono perseguire, e la promessa formale a mantenere aperto il dialogo con gli stake- holder fissando i tempi per la successiva edizione del bilancio.

A questo punto il bilancio sociale può essere pubblicato. I suoi lettori, interessati all' argomento, possono andare oltre gli stakehoder: tutta la comunità che vive attorno all' azienda dovrebbe poter partecipare alla sua conoscenza.

Ci sono alcuni requisiti da seguire nella pubblicazione di un buon bilancio sociale. Deve essere breve, non è possibile dare un numero di pagine preciso, ma diciamo che non dovrebbe oltrepassare la dimensione che supera la capacità di concentrazio- ne del lettore: se ne perdiamo l' attenzione manchiamo uno degli obiettivi principali del documento ovvero coinvolgere e convincere tramite l' informazione. Fondamen- tali sono il linguaggio, il più semplice possibile per essere compreso da tutti i lettori,

e la veste grafica, quella scelta nella prima edizione non deve essere cambiata per non distrarre e confondere il lettore.

La corretta ed efficace presentazione del lavoro è, quindi, decisiva per la sua riuscita per cui è importante seguire questi ultimi suggerimenti poiché il bilancio sociale di un' azienda porta con sé due messaggi basilari. Il primo è frutto dei principi di gover- nance che guidano l' impresa: essa è attenta alla responsabilità che assume nel lavo- rare in quella collettività. Il secondo è dato dalla sua affidabilità per cui s' impegna a rendere conto con trasparenza e chiarezza perché parte attiva e produttiva della so- cietà civile.