Il contesto della ricerca: Ivy League e campus
2. La Brown University
Oggetto del presente paragrafo è la descrizione dettagliata della Brown University. Le informazioni riportate (tabelle, narrazioni e dati) sono disponibili al sito internet dell’università, a testimonianza dell’attività svolta all’interno e all’esterno della struttura. Si nota una elevata trasparenza con cui queste notizie vengono comunicate agli utenti. Durante il soggiorno presso la struttura è stato possibile reperire ulteriore materiale (tra cui foto e interviste37) che aggiungono, alla descrizione analitica, opinioni personali e impressioni
sviluppate nell’arco dei tre mesi di riferimento (gennaio-aprile 2016).
2.1 Struttura e composizione dell’università
Situata nel centro storico di Providence, e fondata nel 1764, la Brown University (da qui Brown) è il sesto college più antico degli Stati Uniti. Una delle peculiarità che contraddistingue la Brown rispetto alle altre Ivy è la possibilità di avere un curriculum “aperto”, vale a dire poter scegliere liberamente i corsi ritenuti più pertinenti dallo studente senza dover accumulare dei crediti fissati in degli schemi ben precisi, senza troppe “propedeuticità”. Come si legge sul sito38 dell’università, nel 1850 il quarto rettore della
Brown, Francis Wayland, sostenne che lo studente aveva diritto ad una maggiore libertà nel percorso educativo, al fine di poter “study what he chose, all that he chose, and nothing but what he chose” 39. Un secolo più tardi, questa visione divenne la base per un nuovo approccio
educativo definito appunto il curriculum aperto. Alla Brown viene garantita grande libertà nel dirigere il percorso universitario e gli studenti sono incoraggiati a sviluppare un proprio
37 Per approfondimento sul numero di interviste e sulle persone coinvolte si rimanda al capitolo VI. 38 https://www.brown.edu/academics/college/degree/index.php?q=curriculum
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nucleo formativo. Riportando quanto presente alla pagina Enrollment40, e come mostrato dalla Tab. 1, nel 2017 circa 6.580 studenti erano iscritti come undegraduate, 2.225 studenti come graduate e 545 immatricolati presso la Warren Alpert Medical School.
Tab. 1 – Studenti immatricolati alla Brown nell’anno 2014
Undergraduate: Graduate Medical Total
6,580 2,255 545 9,380
Una risorsa preziosa per studenti e docenti, messa a disposizione dalla Brown, è il sistema University Library, un network di biblioteche che contiene più di 6,8 milioni di testi, tra volumi rilegati, periodici, mappe, spartiti e manoscritti. Le biblioteche presenti sono:
• Il John D. Rockefeller Jr. Library, la biblioteca principale delle scienze sociali e umanistiche;
• La Sciences Library, biblioteca di riferimento per le scienze naturali e quelle mediche; • La biblioteca John Hay Library, famosa per avere collezioni di libri molto antichi, manoscritti e archivi speciali.
• Il John Carter Brown, biblioteca in cui è possibile rinvenire una preminente collezione sulla storia d’America (nord e sud) prima del 1825.
• Il Orwig Music Library che include l’archivio con registrazioni sonore Walter Neiman. • La biblioteca Art Slide Library, in cui è possibile ritrovare molte immagini per l’arte visiva, l’architettura e l’archeologia.
Nell’anno 2015, la Brown ha destinato alla ricerca un totale di $152.093.000 provenienti sia da fonti pubbliche che private. Questi finanziamenti sono centrali per il mantenimento dello status quo elitario, poiché conferiscono prestigio sia all’interno che all’esterno i confini statunitensi.
La Brown, infine, mantiene dei rapporti molto intensi sia con la città di Providence sia con lo Stato del Rhode Island. Sostanziali sono senza dubbio i contributi economici, educativi, sociali e culturali di rilievo che la Brown, assieme agli altri college presenti nel territorio, ogni giorno forniscono alla città. Come risulta dai dati pubblicati online41, circa 1.553 persone
40 https://www.brown.edu/about/facts/enrollment
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sono assunte dalla Brown e lavorano nella città di Providence. Unito a questo, e per motivi di ricerca, la Brown ha un forte legame anche con le scuole pubbliche e le altre strutture presenti.
2.2 Il campus
Il termine campus, che ha origine dalla lingua latina, è stato per la prima utilizzato nel 1774 per indicare i campi verdi attorno all’Università di Princeton42. In seguito il termine è
stato esteso per indicare il territorio entro cui sono collocati (alcuni o tutti) edifici universitari, le biblioteche, le residenze per gli studenti, le sale letture, le mense e tutte le zone ricreative messe a disposizione alla popolazione universitaria. I campus hanno dunque una struttura molto diversa tra loro ed è impossibile parlare di una standardizzazione architettonica.
Il campus della Brown sorge sulla collina (College Hill) della città di Providence e la sua architettura risulta molto compatta e poco ramificata. Come è possibile notare dalla mappa sottostante (Fig. 1), sono pochi gli edifici che si snodano al di fuori del campus. Questo aspetto è principalmente legato alla centralità del campus nella vita universitaria, divenendo in tutto e per tutto un nuovo contesto sociale in cui gli studenti vivono per i prossimi quattro anni della loro vita.
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Fig. 1 –Edifici della Brown nella città di Providence
http://brown.edu/Facilities/Facilities_Management/services/map_download.php
Durante la permanenza presso la Brown, è stato possibile effettuare una visita guidata del campus, in genere aperta ai futuri studenti. Per poter accedere alla visita è necessario effettuare una iscrizione online. Guidati da uno studente dell’università, il tour del campus fornisce principalmente informazioni e prospettive sulla vita universitaria. Gli studenti che vogliono tentare di iscriversi alla Brown hanno così l’opportunità di vedere il campus in prima persona, di conoscere la storia della struttura, la vita residenziale, le mense e la sicurezza all’interno dei campus. È possibile effettuare tour di diversa natura: Physical Sciences Tour; Engineering Tour; Information Session; Experience Brown Program; Visit a Class; Group Tours. La preferenza su quale tour effettuare può essere espressa direttamente all’inizio del tour, quando le differenti guide si presentano e offrono la possibilità di poter scegliere quale dei tour risulta più idoneo alle richieste del soggetto. I tour durano circa 60 minuti.
Ho effettuato la visita del campus della Brown in data 14 Marzo 2016, annotando le caratteristiche dei partecipanti e le domande emerse durante il tour. Lo scopo principale di questa osservazione è stato quello di notare se la gestione della sicurezza nel campus è una tematica che interessa genitori ed alunni ancor prima di fare parte della vita accademica. Per
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motivi di studio non ho rivelato la mia identità di ricercatrice, per non alterare i comportamenti degli attori del contesto. Di seguito riporto quanto è emerso durante il mio campus tour alla Brown.
Il punto di ritrovo è davanti al desk informazioni della Blue Room (caffetteria del campus), alle 9 del mattino. Tutti i partecipanti, circa una trentina ed eccetto la sottoscritta, sono accompagnati dai genitori. L’età dei ragazzi sembra compresa tra i 16 e i 17 anni. La composizione, in fatto di etnie,è mista e molto eterogenea. Una volta che tutti i partecipanti sono arrivati, le guide (undegraduate students) si presentano ed illustrano le varie opzioni dei tour. Coloro che hanno le idee chiare in fatto di subject (indirizzo di laurea) decidono senza esitazioni quale visita intraprendere. Altri partecipanti, inclusa la sottoscritta, optano per un tour generico. Il mio gruppo è formato da una quindicina di partecipanti e la nostra guida è Charles, un sophomore43 in economia. Inizia con una presentazione generica della
storia della Brown e di quanto il curriculum aperto rappresenti uno degli aspetti peculiari di questo college. Ci vengono illustrati i vari edifici (biblioteche, mense e dormitori) e la parte più sostanziosa è dedicata alle residenze studentesche. Tutti coloro che vivono nel campus (quindi nei residential dorms) condividono la stanza con un’altra persona che non abbia il suo nome o che non provenga dalla stessa città. Questo viene fatto per incoraggiare gli studenti a confrontarsi con altri individui (specialmente se appartenenti ad altre realtà). Per quanto riguarda la gestione della sicurezza, la guida non si è soffermata partciolarmente su questa tematica ha semplicemente menzionato le blue lights come strumento di emergenza. In aggiunta non è stata fatta menzione al DSP e alle sue attività. Parimenti i genitori non hanno manifestato molto interesse per questo aspetto. Il tour si conclude con le ultime descrizioni del campus e con alcuni incoraggiamenti da parte della guida a far iscrivere gli studenti a questa prestigiosa, ma allo stesso tempo aperta, università.
Non è certamente possibile standardizzare i vari tour delle diverse università, tuttavia questo servizio sembra essere molto usufruito da studenti e genitori (ho impiegato circa 2 settimane per ottenere un posto libero alla visita del campus Brown). Il campus è una realtà cruciale nella vita dello studente poiché rappresenta il contesto sociale in cui il soggetto sarà
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inserito per i prossimi quattro anni e in cui svolgerà tutte le sue attività quotidiane (studiare, mangiare, dormire e partecipare ad eventi).
2.3 I brownies
Studiare in una Ivy è un’opportunità molto importante per gli studenti americani ed internazionali. Tuttavia, come già descritto, la percentuale di accesso a queste università è molto limitata. Per le immatricolazioni del 2019, il cui termine per iscriversi è già scaduto, l’Università ha ricevuto 30.397 applicazioni e accettato tra queste solamente 2.580 studenti. La seguente tabella (Tab. 2) mostra l’andamento nel tempo rispetto alle percentuali di ammissione alla Brown. Come si nota, il trend degli ammessi totali (Total Admitted) è stabile nel tempo e la percentuale di riferimento cala di 1 punto solamente nel 2015, arrivando all’8%. Di contro le applicazioni (Applied) presentate dagli studenti diminuiscono con il passare degli anni. In termini di ammissione, la Brown risulta relativamente più “clemente” di altre Ivy League 44.
Tab. 2 – Numero di studenti ammessi alla Brown per anno accademico
La Tab. 3 mostra invece la percentuale di studenti immatricolati ai corsi rispetto alla provenienza geografica. È da notare la prevalenza, espressa in percentuali, di studenti
44 Ad esempio la Harvard University, per la classe del 2020, ha ammesso un numero di studenti pari a 2.106 a fronte dei 39.041 che avevano presentato la richiesta (https://college.harvard.edu/admissions/admissions- statistics). La Princeton presenta un 6.5% di ammissione annuale (https://admission.princeton.edu/how- apply/admission-statistics) contro il 7,1% di Yale (http://news.yale.edu/2013/01/21/record-high-applications- yale-college-high-international-interest-yale-nus).
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proveniente dalle zone del New England e all Middle Atlantic; unitamente a questo vi è una significativa presenza di studenti internazionali (International).
Tab. 3 – Provenienza geografica degli studenti
Per quanto riguarda gli indirizzi di studio più comuni (Tab. 4), le scienze fisiche (Physical Sciences) sono al primo posto in quasi tutti gli anni – eccetto il 2014 – seguite dalle scienze sociali (Social Sciences).
Tab. 4 – Indirizzi di laurea più comuni
La possibilità di ottenere una copertura (totale o parziale) della tuition (la retta universitaria) è uno degli aspetti più importanti nella vita degli studenti. Tutti gli studenti sono obbligati a mostrare le loro risorse finanziare per affrontare l’università, in modo che gli aiuti
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possano essere equamente distribuiti. Riportando alcuni dati presenti sul sito45 della Brown,
notiamo che nell’anno accademico 2016/2017, sono stati erogati circa 120.5 milioni di dollari in borse di studio (sia a copertura totale che parziale).
I finanziamenti erogati dall’università sono molto importanti perché servono a coprire le spese complessive che lo studente deve sostenere. La tabella sottostante (Tab. 5) mostra cosa comprende la rata annuale, divisa nei due semestri autunnale (fall) e primaverile (spring) per l’anno accademico 2016-2017. Alla retta universitaria (tuition), si aggiungono le tasse di iscrizione (fees), l’alloggio (room), il vitto (board), i libri (books) e altre spese personali. Queste, naturalmente, sono delle stime in quanto lo studente potrebbe arrivare a pagare anche di più.
Tab. 5 – Importo annuale che gli studenti devono pagare
Gli studenti della Brown sono inoltre coinvolti in molteplici attività: dalle organizzazioni studentesche, alle mostre e spettacoli che vengono ciclicamente organizzati. Un’attività molto praticata è l’atletica, i cosiddetti Brown Bears, che competono nella divisione NCAA. La Brown, tra le altre cose, ha il programma atletico più vasto per donne rispetto al contesto statale. La possibilità di vivere off-campus è prevista a partire dal terzo anno universitario (definito junior), per cui il soggetto piò decidere di affittare in modo autonomo un appartamento fuori dal campus. Le residenze per gli studenti, come mostrato dalla mappa
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sottostante, sono numerose e includono moltissime opzioni: fraternities e sororities (confraternite per uomini e donne), Gender Inclusive Housing (dormitori misti) e residenze per studenti sposati (in cui poter vivere insieme ed eventualmente con i figli).
Fig. 2 – Residenze universitarie della Brown University
La Brown si impegna inoltre a sostenere tutti i suoi studenti attraverso numerosi uffici, all’interno e all’esterno del campus, che mirano a fornire tutto il supporto necessario. Tra questi troviamo il Campus Life & Student Services, che sovrintende molti degli eventi, servizi, programmi e iniziative che prendono vita alla Brown: la salute e il benessere, la vita spirituale e una rete di sostegno.