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Dominique Perrault Architecture CnK Associates 2004-2008 parco pubblico accessibile 10000 m2 piana intensivo - - -

Campus universitario femminile Ewha

LUOGO PROGRAMMA ARCHITETTO PAESAGGISTA REALIZZAZIONE

USO DELLA COPERTURA PRATICABILITÀ SUPERFICIE PENDENZA VERDE SISTEMA ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

l’edificio avrebbero potuto essere molto invasive e creare un luogo poco accogliente, sono mitigate dalla finitura lucida con cui sono state trattate le strutture d’acciaio delle facciate: le ombre vengono “illuminate” dai riflessi degli stessi elementi che le proiettano, che si comportano da enormi spec- chi. All’interno, la luce naturale riesce a permeare ogni piano dell’edificio grazie al giusto dimensionamento del vuoto esterno, che consente alle due parti in cui è suddiviso il complesso di non adombrarsi mai l’una con l’altra e che permette ai raggi solari di raggiungere senza ostacoli la profondità necessaria, anche con l’aiuto degli stessi riflessi delle strutture in acciaio dei prospetti. Il sistema di distribuzione orizzontale, sotto forma di ballatoi, è arretrato rispetto alle facciate, creando uno spazio a tutta altezza che favo- risce ulteriormente l’illuminazione naturale degli ambienti interni. Le aule, che affacciano su tali ballatoi, sono delimitate da pareti interamente vetrate (dotate di tende semi-trasparenti per consentirne l’eventuale oscuramento) e riescono quindi ad essere pervase dalla luce diurna, anche se non ad essere ventilate naturalmente”33.

Anche le coperture a verde contribuscono significativamente ad attuare una strategia sostenibile dell’intervento. Oltre al recupero di uno spazio verde in un area cittadina, la copertura offre tutti quei vantaggi termoigrometrici che le sono propri: innanzitutto il contenimento dell’effetto isola di calore per l’ambiente esterno immediato, ma anche il contenimento delle tempe- rature interne superficiali in regime estivo e l’isolamento termico in regime invernale.

Figura II.27: Ingresso nord al Campus universitario Ewha

Gli edifici del Campus universitario Ewha si sviluppano per 6 piani sottoterra, per preservare l’ampio spazio verde dell’area di inserimento del progetto. Le coperture, che si trovano a raso rispetto al suolo circostante, ripristinano anch’esse la vegetazione, dando continuità al parco urbano.

Fonte: www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

33 Manuela Pattarini, www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

Figura II.28: Pianta delle coperture del campus

Fonte: Area, n°104 (2009): 64

Figura II.29: Pianta del primo e secondo livello

Fonte: www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

Figura II.30: Sezione verticale longitudi- nale verso ovest

Fonte: www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

Figura II.31: Vista del campus

L’accesso principale al Campus è una lunga rampa che solca il suolo e che conduce gli utenti dalla quota zero alla quota -4. Ai lati del percorso si trovano le pareti vetrate che chiudono i due bracci dell’edificio del Campus. Le coperture poste a coronamento di questi bracci sono dei giardini pensili veri e propri, ossia copertura a verde intensivo, dove specie erbacee convivono con piante destinate a divenire ad alto fusto: per questa ragione la stratigrafia delle due coperture presenta spessori particolarmente consistenti. Fonte: www.e-architect.co.uk/korea/ewha_ womans_university.htm André Morin / DPA / ADAGP

Figura II.33: Vista del braccio ovest dal giardino pensile del braccio opposto Fonte: www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

Figura II.32: Vista del braccio est dal giardino pensile del braccio opposto Fonte: www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

Figure II.34 e II.35: Giardino pensile del braccio orientale

Il giardino pensile di tipo intensivo è posto in continuità con il parco circostante. Sulla sua superficie si snodano percorsi fra specie vegetali diverse fra cui piccoli arbusti sempreverdi, piante legnose che nel tempo raggiungeranno dimensioni considerevoli e piante fiorite. Fra i percosi sono presenti elementi di arredo urbano che facilitano la sosta dei passanti e che incrementano le modalità fruitive della copertura.

Fonte: www.vg-hortus.it > Il Campus della Ewha University a Seoul

Figura II.36 a fianco: Ingresso sud Fonte: http://restorrun.blogspot. com/2010/11/ewha-womans-university- campus.html

U

na caratteristica della tecnologia della copertura a verde che può essere definita limitante rispetto ad alcune possibilità applicazione in parti- colari contesti progettuali è il peso della stratigrafia, ovvero il carico perma- nente che il sistema a verde aggiunge al sistema di impermeabilizzazione. Come è stato accennato nel paragrafo II.3 L’influenza della configurazione geo- metrica della copertura sul sistema a verde il peso di una copertura a verde è par-

ticolarmente consistente in quanto il sistema a verde rappresenta non solo un’incremento della quantità di materiali posti al di sopra dell’impermeabi- lizzazione, ma anche una parte che, esposta agli agenti atmosferici, trattiene una quantità d’acqua il cui peso grava sull’intera struttura portante.

Da questa caratteristica deriva che il solaio di copertura più frequentemente utilizzato sia in calcestruzzo armato, in quanto, a parità di spessore, offre sia prestazioni strutturali più elevate rispetto ad altri materiali, sia una superficie adatta alla posa di qualsiasi tipo di membrana impermeabilizzante.

Il peso di una copertura a verde dev’essere quindi stimato sulla base dei va- lori del sistema in saturazione idrica sommando anche il peso previsto delle piante in massimo sviluppo.

Questo dato, che nel caso di nuove costruzioni influisce semplicemente sul dimensionamento dell’elemento portante, nell’ambito del recupero edilizio rappresenta invece un limite significativo: infatti nel caso delle conversioni, e quindi dell’impiego di strutture preesistenti, il peso può essere un ostacolo significativo all’applicazione del sistema a verde. La tabella II.2 sintetizza i valori di carico delle diverse tipologie di inverdimento e dello strato vegetale e colturale.

II.5