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 Capitoli sul digiuno illecito e immorale.

I- CAP TOL SULL OBBL GATOR ETA DEL D G UNO E SULLA SUA NTENZ ONE

1- Capitolo sulla obbligatorietà del digiuno, u u

1. 12699 Circa il motivo del digiuno è stato tto : “ unqu , A h A ti imo ha impo to il digiuno per mettere sullo stesso piano il ricco e il povero , affinché chi è ricco, che non ha mai patito il tormento della fame, abbia compassione del povero; il ricco infatti ottiene ogni volta qual ia i co a i ri, m ntr A h A ti imo ha vo uto ch vi fo qui ibrio fra le sue creature, e che il ricco sperimentasse il tormento della fame e del dolore, in modo a int n rir i n i confronti bo av r pi tà affamato. (Tramand o d M ḥ d n n Ḥ n d n c e n e o o d su di Lui sia la Pace). Ciò i traman a anch n ‘ ( on e d n ḥ d pe one d M ḥ d n d d d n d n d d n P ce d Ciò è raccontato anch , in mani ra imi , n Kit b Faḍ ‘i šahr amaḍ n (d ḥ d n d n d n pe one d n d o p d e d n d n - d P ce

2. 12700:”P r ogni co a c è una mo ina, mo ina i corpi è i igiuno”.(Pe one d Ṣ n n ḥ d M n d d Ṣ d P ce su di Lui).

3. .” fin igiuno ta n a cono c nza torm nto a fam a t , co icché i servo sia sottomesso, umiliato, premiato, ricompensato da Dio, paziente, e che ciò co titui ca p r Lui una prova p r iffico tà u timo giorno, per mezzo della rottura dalle brame terrene; questa condizione è per Lui un ammonimento del tempo presente, e una prova per il tempo successivo, affinché egli conosca il caro prezzo di essere tra i poveri e i bi ogno i, in qu ta vita n a i à. ( e o d M ḥ d n S n n c e nd o d Ḥ n ḍ P ce d : c c e c o ne o o po questione). Si narra qua co a i imi anch n ‘ n ‘A n a A hb r (attraverso catene di t e o e en o d M ḥ d n S n n P ce d

4. :”P rché unqu A h ha cr tato i igiuno?” :” P rché i ricco p rim nta i torm nto a fam , iv nta g n ro o cort con i pov ro”.(Per trasmissione da Ḥ n M ḥ d c e c o d M ḥ d P ce d .Qu to è narrato anch a a Ku a n (pe one d n M ḥ d d M ḥ d d d ḥ n M ḥ d d Ḥ n M ḥ d) in maniera simile, anche se egli ha tto :”P rché i ricco prov rà a fam ma vo nti ri , p rim nt rà i torm nti a fam unqu prov rà compa ion p r i pov ri”. Vi è qua co a i imi anch n a i i uḥamma bn a bn a uta a i (pe one d M ḥ d n d P ce d

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5. :“ unqu , è tato oro or inato i igiuno , co ì ch i compr n ano i torm nto a fam a t , abbiano co ci nza in ig nza ch i avrà n giorno giu izio; perché chi digiuna sia docile, sottomesso, umile, premiato, ricompensato da Dio, cosciente e paziente di fronte alla fame e sete che lo colpiscono ; sarà premiato per essersi astenuto dalle brame terrene: che ciò sia per loro di esortazione in questo mondo, allenandoli nel compi r ciò ch vono, ia prova p r oro u timo giorno, affinché cono cano i caro pr zzo i r tra i pov ri n in ig nza n a vita t rr na, co icché paghino, co oro anaro, ciò ch io ha oro impo to”. Ciò è riportato n ‘ n ‘A n a A hb r” ( e o c ene d e o p o en en d ḍ n ḍ n d ḍ d Pace). Ciò ch aff rmo è già tato già trattato n intro uzion a vozioni , anch n i coman am nti m i amaḍ n in altri capitoli.

2- C p u bb g p g u : bb g p v bb g f ò p g u

1. :” G i ho chi to:” n uomo ch i ra igiunar u far giorno, può igiunar ?” Ha ri po to :”Sì”. (d : M ḥ d n d n d o p d e d n d Ḥ d n n d Ḥ d d Pace su di Lui).

2. 1270 :” S uomo non ha pr o int nzion i igiunar i nott , ma poi i v g ia ci i igiunar , v rip t r qu giorno n m i amaḍ n?.” Ha ri po to:” Sì, ch igiuni, o conti non ha rotto i igiuno” . (da: M ḥ d n ḥ d ḥ d n M ḥ d d M ḥ d n d ḍ n ḍ n d n d d ḥ n n Ḥ d Ḥ n P ce d uḥamma bn a Ḥa an (pe o à d M ḥ d n n M ḥ d M ḥ d n Ḥ n d Ṣ n d d ḥ n n Ḥ P ce d , ha narrato qualcosa di simile.

3. :” S g i ci i igiunar opo i var i o , a ora igiuni, p rché i igiuno g i viene contato dal ora in cui ha pr o int nzion ”.(d : ḥ d d Ḥ n c o n S d d ḍ d n S n n c o d d P ce d

4. :” G i ho chi to :” Co a avvi n un uomo ,ch ha i rato i far un m i igiuno p r A h , i v g ia av n o int nzion i far i igiuno; poi p r qua ch motivo i interrompe, o un giorno, poi, si sveglia senza aver intenzione di digiunare ma infine, igiuna?” Ha ri po to :”Tutto ciò è gittimo”. (d : ḥ d d Ḥ n d ḍ d Ṣ ḥ n d d P ce d Ku a n (d n ppo d no co p n d ḥ d n M ḥ d d n ḍ d Ṣ ḥ d d P ce d Lui ) ha narrato allo stesso modo.

5. :” Ha tto ‘A (Su di Lui sia la Pace) :”S uomo non i è impo to i igiunar , ma poi ,prima di mangiare cibo o di bere una bevanda, ha pensato al digiuno e non lo ha interrotto, allora egli ha facoltà di scelta: se vuole digiunerà ; se non vuole, no. (d : ḥ d n M ḥ d d M ḥ d n d n d M ḥ d n d

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P ce d

6. :” Ho int rrogato ‘A Ab Ḥa an bn a (su di Lui sia la Pace) , riguar o a uomo ch i sveglia senza aver mangiato né bevuto, ma non ha pr o int nzion i igiunar , ha un giorno i bito m i amaḍ n; può unqu igiunar p r qu giorno , anch i giorno è già qua i tra cor o?” Ha ri po to :” Sì, c rtam nt ha a po ibi ità i igiunar , e considerarlo come bito m i amaḍ n “. (d : n S nd d Ṣ n d d ḥ n n Ḥ d P ce o aff rmo :” Co ì v r , n t mpo tra a ba, inc inazion o i tra corr r giorno, è qu to i n o pa aggio citato a un gruppo i Compagni u com comportar i tra a ba i tramonto, quan o m zza giornata è già tra cor a. E riportata a t a co a a u‘ a bn Ḥa m (d Ṣ n d d ḥ n n Ḥ P ce d .

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7. 12710:” Princip i Cr nti, io ia u i Lui, ra ntrato in ca a , ic n o :”Av t qua co a a mangiar ? A trim nti igiun rò”. unqu , oro g i av ro ato qua co a, avr bb acc ttata, a trim nti avr bb igiunato. (Pe o à d : ḥ d n M ḥ d d d n d n S d d P ce

8. :” Ho chi to pi gazioni riguar o a uomo ch i v g ia non ha int nzion i far i digiuno, ma poi, quando il giorno è già trascorso, esprime la volontà di digiunare ; mi ha ri po to : “ i c rto ,è t nuto a igiunar prima tramonto o , qu to giorno vi n contato; prim int nzion opo i tramonto, i uo igiuno vi n contato, a mom nto in cui g i ha i rato”.(d : n Ḥ d n S d d su di Lui sia la Pace). E tato tto o t o p r autorità i a Ṣaf r (d ḥ d n M ḥ d d P ce . o aff rmo :”Qu to è ciò ch v r con i rato riguardo al digiuno raccomandabile, citato da alcuni dei nostri sapienti: il digiuno è a guato int nzion i praticar o vi n pr a prima tramonto, privo i va i ità vi n pr a opo”.

9. :” Ho chi to :”S un uomo ,ch ha un bito n m i amaḍ n , i v g ia non mangia fino a pom riggio , è cito ch ciò ia con i rato un r cup ro m i amaḍ n ? “ Ha ri po to :”Sì”. (Pe o à d :M ḥ d n ḥ d n ḥ d n d d ḥ d n M ḥ d n ṣ d d o compiaccia di Lui). o aff rmo :” Lo ša h ha ricor ato ch tutto ciò è a con i rar i ga , maggiorm nt cito , vo to n primo pom riggio o n orario pom ri iano; così è riportato anche da alcuni dei compagni p r chi ha pr o int nzion i far i igiuno : g n ra m nt , oro i icavano a o n pom riggio”.

10. :” iguar o a uomo ch ha i giorni i bito n m i amaḍ n , vuo r cup rar i, quan o v prim r int nzion i far i igiuno?” :”A ua c ta , fino a pom riggio; quan o i o i inc ina, g i ha pr o int nzion i igiunar , ch igiuni; inv c ha pr o int nzion i int rromp r i igiuno, ch o int rrompa” . “ E ha desiderato di interrompere , è giu to ch g i prima int nzion igiuno opo ch i o i è già inc inato?” .Ha ri po to :” No, guar a i racconto”. (Pe o à d : n Ḥ n n ḍ d ḥ d n Ḥ n d n S d d M ṣ d n S d d ṭ d d S d P ce .

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11. Lo ša h ha riportato : “ Si narra a Prof ta (su di Lui la Preghiera e la Pace) che Egli abbia tto :” unqu , azioni ch compit ono gat a int nzioni”.

12. 1271 Lo ša h ha ino tr narrato :” Si racconta ch Eg i abbia anch aff rmato :” unqu azioni ono gat a int nzioni : ogni uomo ott rrà ciò i cui ha avuto int nzion ”.

13. Si racconta ch Eg i abbia ino tr tto :” Non c è un i cor o non con azion , non azion non con int nzion , non int nzion non n guir a tra izion ” (d : ḍ su di Lui la Pace). o aff rmo : vi n anticipata a prova i ciò n intro uzion a pratiche religiose e in altre opere , e viene sottolineato tutto ciò che è stato riportato qui.

7- C p u g à v g u