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Caratteristiche dei manuali di istruzioni

Capitolo 3 Creazione di un modello per la valutazione della qualità dei manual

3.2 Perché i manuali di istruzioni

3.2.1 Caratteristiche dei manuali di istruzioni

Per poter presentare un modello per la valutazione della traduzione dei manuali tecnici, occorre innanzitutto capire quali sono le caratteristiche di questo genere testuale.

Pinchuck (1977 p.19 in Byrne 2006 p.3) afferma che l’elemento più significativo all’interno di un testo tecnico è la terminologia. È innegabile, infatti, che la prima cosa ad essere notata, quando ci si accosta ad un testo tecnico, sono proprio i vocaboli specialistici. Newmark (1988) fa notare che la terminologia rappresenta una percentuale compresa tra il 5% e il 10 % del contenuto totale di un testo tecnico. Le percentuali di Newmark (1988), tuttavia, sono basate su testi specializzati (ambito istituzionale, politica, finanza, etc.) ma non propriamente tecnici nell’accezione intesa in questo contesto. Tali percentuali, di fatto, aumentano, attestandosi tra il 21% e il 31% nel caso di testi tecnico-scientifici e legali (Justeson et al. 1995; Chung 2003; Chromà 2004).

Oltre alla terminologia, per la quale è possibile ricorrere al supporto di glossari, dizionari specialistici o testi paralleli nel settore, anche la struttura e i contenuti di un testo tecnico hanno una certa importanza. Tali elementi variano a seconda del destinatario che, in un testo tecnico è sia lettore che utente (La Forgia 2012). La redazione dei testi tecnici (così come la traduzione di tali testi) ha uno scopo molto preciso: istruire il destinatario, dove per istruire possiamo intendere tanto metterlo a conoscenza di un determinato argomento quanto renderlo in grado di eseguire una determinata procedura:

Technical communication […] seeks to help an audience understand a subject or

to carry out a procedure, it helps people perform things quickly and safely, and may even help readers avoid dangerous situations or making mistakes when using something. (Bass 2014 p.26)

I manuali di istruzioni si collocano all’interno del genere testuale delle istruzioni

per l’uso ma, come sostiene Ciliberti:

[…] il genere istruzioni per l’uso costituisce una categoria informale nel senso

che, tutti noi, in quanto utenti o potenziali utenti di macchine, utensili, prodotti

d’uso corrente – e quindi potenziali istruendi - ne abbiamo una implicita

definizione e lo riconosciamo come genere. (Ciliberti in Serra Borneto 1992 p. 107).

Per dare una definizione operativa del genere dei manuali di istruzioni diremo dunque che:

Il manuale di istruzioni è un evento comunicativo orientato all’azione il cui fine è quello di fornire istruzioni per portare a termine una procedura data allo scopo di ottenere un obiettivo prestabilito. (Chiavetta 2006 in Mazza 2011 p.47)48

A partire da questa definizione, seguiremo analizzando la funzione e lo scopo comunicativo di tali testi e successivamente descriveremo la situazione comunicativa con i suoi partecipanti e la loro relazione con l’oggetto (la macchina) di riferimento.

Per contesto comunicativo intenderemo l’insieme di variabili da cui il testo viene inevitabilmente influenzato:

Il quadro entro cui avviene l’atto comunicativo e consiste nei partecipanti alla

comunicazione (parlante/ascoltatore), negli scopi per cui essa viene attivata, negli intenti degli attori, nella situazione in cui la comunicazione si viene a creare, negli oggetti concreti che vi partecipano o cui ci si riferisce, ecc.; in esso si inserisce il testo con le sue caratteristiche materiali (scritto, orale, teletrasmesso, etc.), la sua articolazione, le sue specificità macro e microlinguistiche. (Ciliberti

et al. In Serra Borneto, 1992 p.26)

Nel caso dei manuali di istruzioni, il contesto comunicativo è caratterizzato da quattro variabili: mittente, destinatario, procedura e scopo.

Figura 33: Situazione comunicativa del testo d’istruzioni. Fonte:

Ciliberti et al. In Serra Borneto 1992 p. 27)

48 Questa definizione non intende ignorare la funzione informativa dei manuali d’istruzione, ma vuole sottolineare il ruolo della funzione istruttiva, principale e caratterizzante a cui la componente informativa è fortemente legata.

Come si evince dalla figura 33, il mittente x fornisce a y, il destinatario, una serie di istruzioni (che rappresentano la procedura) affinché quest’ultimo possa raggiungere lo scopo ɷ.

Secondo La Forgia (2012 p. 87), lo schema che rappresenta il contesto comunicativo del manuale di istruzioni può essere applicato a tutti i testi a

dominanza prescrittivo-istruzionale:

[…] l’atto di fornire istruzioni, dal momento che schematizza caratteristiche

tipologiche, è valido per qualsiasi scambio comunicativo (orale o scritto) il cui scopo comunicativo sia il far fare (o non far fare) qualcosa ai propri destinatari, attraverso l’enunciazione di una procedura composta da una serie di istruzioni che il destinatario deve eseguire se vuole ottenere ɷ.

I manuali d’istruzioni possono essere definiti “testi d’uso” perché hanno “un immediato riscontro nella realtà”. Il destinatario – utente, realizzando la procedura attraverso le istruzioni, ha un riscontro immediato sul suo esito, il raggiungimento o meno dello scopo prefissato rappresenta un feedback immediato sulla bontà delle istruzioni. (Ciliberti et al. 1992 p.41 in La Forgia 2012 p.88).

Sempre secondo La Forgia (id.), questo riscontro immediato permette al mittente di esercitare un forte grado di controllo sul destinatario perché: “l’unico comportamento appropriato è eseguire ciò che l’emittente dice o scrive, pena il mancato raggiungimento dell’obiettivo che si vuole ottenere” e il fallimento della comunicazione (id. p.89).

Per quanto riguarda il registro (Halliday 1975), che ricordiamo si compone di

campo (l’ambito all’interno del quale la comunicazione si svolge), modo (il mezzo

attraverso il quale si produce la comunicazione) e tono (la relazione tra emittente e destinatario), possiamo dire i manuali vengono prodotti in un ambito specialistico (diverso a seconda della tipologia di macchina o di dispositivo), in cui la variante linguistica utilizzata ha un registro medio-alto e si presentano in forma scritta. A proposito del tono, occorre dire che il rapporto tra i partecipanti alla comunicazione è sbilanciato, perché uno dei due, l’emittente, deve necessariamente avere una quantità di conoscenze maggiori affinché il rapporto

Più di altri, questi testi richiedono che l’emittente si assuma fino in fondo la responsabilità etica di portare a buon fine la comunicazione, responsabilità che è in realtà duplice, perché il suo compito è produrre un testo o un discorso che sia non solo comprensibile ma anche eseguibile. Nei testi scritti non negoziabili, la responsabilità di costruire un testo leggibile e comprensibile è assunta unicamente

dall’emittente.

Per quanto concerne l’intenzione del testo e la sua funzione (in realtà più di una), nel caso dei manuali di istruzioni, la funzione testuale prevalente sarà quella

istruttiva49:

[…] la funzione primaria consiste nel provocare nel lettore (che è anche l’utente

della macchina) un determinato comportamento, guidandolo in una serie di azioni che hanno una meta identificabile cioè il funzionamento e il miglior utilizzo della macchina. (Ciliberti et al. 1992 p. 41)

In un manuale di istruzioni, l’emittente aiuta il destinatario a raggiungere uno scopo per il quale non ha le competenze tecniche (Mazza 2011), guidandolo passo dopo passo nella procedura.

All’interno del contesto comunicativo coesistono tre variabili che possono influenzare la struttura del manuale e sono: l’utente, l’istruttore e la macchina:

La variabile x (istruendo = utente) può essere un esperto, un semiesperto o un non

esperto: l’influenza maggiore di questa diversa concretizzazione della variabile si

avrà sul tipo di contenuti […], sull’articolazione del testo […], sullo stesso

linguaggio […], ecc. Alla variabile y (istruttore) sono legati i vari scopi entro cui

si organizzano i contenuti testuali. Oltre allo scopo strettamente istruttivo,

l’estensore ne ha di carattere informativo e pubblicitario; inoltre vuole tutelarsi da

eventuali ricorsi legali in caso di incidenti e comunque dimostrare di muoversi

all’interno delle norme di legge vigenti. Alla variabile z (macchina) sono ovviamente legate parecchie caratteristiche dell’articolazione testuale. […] Se la macchina è complessa […] prevarrà la parte di funzionamento. Se la macchina è semplice […] prevarranno i consigli per una migliore utilizzazione. (Ciliberti et

al. 1992 pp. 50 - 51)

Dal punto di vista temporale, nelle istruzioni per l’uso, la procedura (che è da considerarsi come il quarto partecipante all’interno della situazione comunicativa) non è legata ad un vincolo temporale specifico, le istruzioni in essa indicate vanno svolte secondo l’ordine di accadimento degli eventi. Per fare un esempio semplicistico, non possiamo cambiare la batteria di un telecomando se prima non apriamo l’alloggio delle batterie o intervenire su un guasto se questo non si è verificato.

In questo senso, possiamo dire che l’ordine testuale rispecchia quello del reale, in

conformità al principio di iconicità che è osservato quasi sempre nei testi istruzionali. (Serra Borneto 1992 p.75)

Il principio di iconicità si riflette anche nel fatto che users of devices

spontaneously build mental representations of the working of a device (Karreman et al. 2005 p. 329) e utilizzano le istruzioni proprio per ricostruire tale

rappresentazione.

Sempre a proposito dell’aspetto temporale della procedura, Ciliberti et al. (1992 p. 42) parlano dei testi di istruzioni come di “testi a distanza”,

[…] nel senso che l’istruzione non avviene sul momento, alla presenza

dell’istruttore, ma può essere attivata in qualsiasi momento, alla presenza del solo istruendo e della macchina.

Di conseguenza, il tempo in cui le operazioni possono essere eseguite non ha una scadenza, perché la procedura:

[…] è costituita di una serie di passi ripetibili a piacere perché non legati ad alcuna circostanza particolare. Il tempo della procedura non è quindi storico, bensì proiettato su un asse astratto. (id.)