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CARATTERISTICHE TECNICO-FUNZIONAL

Metodologia di lavoro

CARATTERISTICHE TECNICO-FUNZIONAL

In prevalenza sistemi operativi Windows; database nella maggior parte dei casi ORACLE ma importante presenza di SQL Server; accesso al server client/server; buone i sistemi di statistica implementati ed ottima copertura di refertazione vocale.

STANDARD E PROFILI DI COMUNICAZIONE Ottima aderenza ad HL7 v2.x; discreta aderenza ai framework IHE; generazione delle wor- klist su standard DICOM.

SICUREZZA

Sistema di backup per la maggior parte on-line. Replica notturna e back up base dati; alcu- ne soluzioni sono in cluster ma talvolta uno dei due nodi non è attivo. Alcune soluzioni sono in load balacing. Gestione accesso al sistema è locale sul sistema RIS o centralizzata a livello aziendale. Autenticazione avviene con username e Password. Raramente si utiliz- za Certificato rilasciato da CA accreditata presso il CNIPA o rilasciato da CA interno all’a- zienda.

POSTAZIONI ED AMBITO DEL SISTEMA Copertura dei Dipartimenti di Diagnostica per immagini a livello aziendale/provinciale; in- tegrazioni con sistemi di screening per immagini.

Tabella 3 - Scheda di sintesi installato R.I.S. [Fonte Progetto P.A.C.S. - Federato]

Nelle figure seguenti è inoltre riportato in forma grafica ed in estrema sintesi il risultato del rilievo.

Figura 1 - Sistemi P.A.C.S.1 [Fonte P.A.C.S. Federato]

Figura 2 - Modalità2 collegate ai sistemi P.A.C.S. [Fonte G.R.T.S. - P.A.C.S. Federato] 2001 IT Works Siemens RA2000 AUSL PC 2004 Elco Kodak ImagoWeb AUSL PR 2006 EBIT-AET EBIT-AET Risolution AOSP PR Imagoweb 2003; SMS 1999 Elco + Siemens Medical Carestream Health(già Kodak) + Siemens Med Imagoweb + RIS SMS AOSP RE 2005 Syncromed Srl Fuji Medical System Italia Syncromed AOSP MO 1999 Exprivia Kodak Quadrat AOSP BO 2006 / 1999 Elco / Siemens Medical Solutions Carestream Health / Siemens Medical Solutions Imago / Gestione Sanitaria Territoriale - RIS AUSL RE 2005 Syncromed Srl Fuji Medical System Italia Syncromed AUSL MO 2000 MED2RAD (AGFA) AGFA Elefante AUSL IM 2002 Elco Srl Carestream Helath Italia Im@goWeb AUSL FE 2000 (Upgradato in maggio 2004) MED2RAD AGFA Elefante AUSL FO 2002 (Upgradato in ottobre 2005) MED2RAD AGFA Elefante AUSL CE 1999 TrakHealth TrakHealth Medtrak Integrated Hospital System AUSL RN 2002 Engeneering Sanità Enti Locali Engeneering Sanità Enti Locali sviluppo ad hoc all'interno del SIO

IOR 2005 CARESTREAM HEALTH CARESTREAM HEALTH IMAGOWEB AUSL BO 2007 CARESTREAM HEALTH CARESTREAM HEALTH IMAGOWEB AOSP FE

Figura 3 – Sistemi R.I.S. [Fonte P.A.C.S. Federato]

Tale analisi ha evidenziato una notevole varietà di soluzioni installate, sia in termini di differenziazione dei prodotti R.I.S.- P.A.C.S. installati, sia in termini di tipologia e numero di modalità diagnostiche collegate. I sistemi R.I.S. ed i sistemi P.A.C.S. rappresentano oggi due fra le tecnologie più complesse e più pervasiva- mente presenti nelle strutture sanitarie.

E’tuttavia necessario sottolineare che, oltre alla loro complessità intrinseca, i meccanismi di integrazione fra i due sistemi e la loro relazione funzionale con gli altri sistemi informativi aziendali, rappresentano una parte essenziale e delicata per il corretto funzionamento e la sicurezza complessiva.

Il riferimento internazionale per le tematiche di integrazione è IHE: essa3 è un’iniziativa condotta da profes-

sionisti sanitari e dai fabbricanti per migliorare l’interoperatività dei sistemi informatici utilizzati in sanità. IHE promuove l’uso coordinato di standard di fatto come DICOM e HL7 per indirizzare specifici bisogni cli- nici a supporto della miglior cura del paziente. I sistemi sviluppati in accordo con IHE comunicano meglio tra loro, sono più semplici da implementare e consentono agli operatori sanitari di utilizzare più efficacemen- te le informazioni. L’attività di IHE riguarda nello specifico un complesso processo di collaborazione e co- municazione tra diversi attori chiave che può essere suddiviso in quattro fasi:

- Identificazione del problema: i clinici e gli esperti IT identificano problemi comuni di integrazione re- lativi all’accesso alle informazioni, al flusso di lavoro clinico, alla parte amministrativa ed alla sotto- stante infrastruttura tecnica;

- Specifiche sui profili di integrazione: gli stakeholders selezionano gli standards che indirizzano cia- scuna esigenza di integrazione identificata. Le specifiche tecniche per implementare tali standards sono documentate nel Modello Tecnico IHE (Technical Framework).

- Implementazione e collaudo: i fabbricanti implementano i profili e testano i propri sistemi con stru- menti software nell’ambito di un evento pubblico nel quale sono presenti i fabbricanti degli altri sistemi con i quali verificare l’effettiva interoperabilità;

- Dichiarazioni di integrazione e RFP (“Request For Proposals”): i fabbricanti pubblicano le dichiara- zioni di integrazione con le quali certificano il profilo di integrazione garantito dai loro prodotti. Gli uti- lizzatori possono riferirsi ai profili di integrazione nei loro capitolati di acquisto, semplificando notevol- mente il processo di acquisizione complessivo.

Le tematiche relative all’integrazione rappresentano quindi, di gran lunga, uno degli aspetti più importanti nella valutazione degli aspetti di sicurezza, anche perché la loro specifica realizzazione, essendo fortemente dipendente dal contesto è delegata alle realtà aziendali nei quali i sistemi sono inseriti.

Alla luce di tali considerazioni il GdLSP ha deciso di procedere nella direzione di analizzare non solo le ca- ratteristiche tecniche dei prodotti installati nelle aziende, ma anche il livello e le principali caratteristiche del- l’integrazione fra i sistemi informativi che concorrono, o possono concorrere, alla definizione complessiva del sistema.

Il concetto di sicurezza è, infatti, dato dalla minimizzazione della probabilità che accada un evento avverso: poiché i sistemi di cui trattiamo come detto sono composti da diversi moduli tra loro integrati finalizzati alla realizzazione di una funzionalità ben individuata (es. rendere disponibile l’informazione diagnostica relativa ad un determinato paziente in relazione ad una data stabilita) la minimizzazione di tale probabilità sarà più facilmente ottenibile agendo sia sui moduli di cui si compone il sistema, sia sulle interfacce presenti tra essi necessarie a realizzare l’integrazione.

I profili di integrazione IHE presi a riferimento per lo scopo del presente documento sono relativi ai processi di radiologia: in essi vengono esplicitati sia i flussi di lavoro standard, che sono alla base dell’esecuzione de- gli esami radiologici, sia le possibili eccezioni che sono alla base di particolari eventi.

Il principale vantaggio di tale scelta è quello di disporre di una struttura di riferimento, nella quale sono ana- lizzati in modo approfondito gli Attori IHE, le Transazioni IHE (e conseguentemente le interfacce necessarie alla comunicazione tra Attori) nell’ambito dei casi d’uso possibili tipici dello scenario di riferimento.

In particolare, fra i profili disponibili, sono stati selezionati quelli che maggiormente indirizzano i punti criti- ci evidenziati nella RCC, ovvero lo Scheduled Workflow (SWF), il Patient Information Riconciliation (PIR) e, per alcuni aspetti legati alla refertazione, il Reporting Workflow ( RWF).

La rilevazione dei dati relativi alla situazione esistente

Sulla base dei profili di integrazione IHE citati, il GdLSP ha redatto un questionario (allegato 1 del presente documento) con l’obiettivo di analizzare le modalità di implementazione dei sistemi aziendali, con particola- re riferimento al livello di compliance con i profili di riferimento specifici per la tematica di interesse.

La struttura del questionario prevede una parte iniziale di identificazione precisa dei sistemi R.I.S.- P.A.C.S. installati, delle modalità diagnostiche connesse, dei sistemi informativi utilizzati dalle Aziende e della strut- tura organizzativa di gestione di tali sistemi.

L’analisi viene quindi focalizzata su quattro aree principali, ovvero:

• Gestione complessiva dell’anagrafica e delle metodologie di identificazione del paziente nei passaggi si- gnificativi del processo;

• Analisi del flusso dati nell’esecuzione dell’indagine radiologica dalla prenotazione alla refertazione. In questa sezione è integrata l’analisi delle diverse modalità diagnostiche connesse e del loro grado di com- pliance allo standard DICOM. Lo scopo primario di questa sezione è la verifica del livello di integrazio- ne, senza, ovviamente, entrare nel dettaglio puntuale delle singole realizzazioni;

• Gestione delle eccezioni e riconciliazione delle informazioni paziente;

• Flusso di lavoro per la refertazione;

Vale la pena sottolineare che la struttura del questionario, basata sui diagrammi di flusso previsti dallo stan- dard IHE relativamente ai profili menzionati, rappresenta uno schema comune di riferimento che non impe- disce ad ogni singola azienda la descrizione di processi e soluzioni di tipo “legacy” (proprietarie) eventual- mente implementate a livello locale. In altre parole, la struttura del questionario ha riportato per esteso le in- formazioni principali dei profili IHE considerati, ivi compresi gli Attori e le Transazioni: alle aziende è stato chiesto di individuare il nome commerciale dei prodotti che identificano alcuni attori (es. R.I.S.) e di chiarire se le transazioni tra essi avvengano in conformità a quanto previsto dai profili o, viceversa, con quale grado di aderenza al profilo esse avvengano, compresa l’eventualità che esse avvengano in assoluta non conformità al profilo medesimo.

L’ipotesi di lavoro è ovviamente che elevati livelli di aderenza ai profili IHE individuati corrispondano ad una maggiore protezione contro eventi avversi, e quindi, in definitiva, ad una più elevata sicurezza intrinseca del sistema.

La prima bozza del questionario è stata somministrata all’Azienda USL di Modena e all’Azienda Ospedalie- ra di Modena, per verificare le problematiche di compilazione e, contemporaneamente, per disporre di alcu- ni esempi utili per l’illustrazione alle altre aziende della procedura di compilazione.

Successivamente è stata predisposta la versione finale del questionario che è stato presentato a tutte le azien- de sanitarie ed alle ditte produttrici dei sistemi R.I.S.-P.A.C.S. installati nella regione Emilia-Romagna, per il tramite delle figure tecniche competenti individuate dalle aziende.