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Parte II: UNA PROPOSTA INTERPRETATIVA PER IL PAESAGGIO CHIANTIGIANO

Capitolo 3. Il mondo materiale: la forma del paesaggio

3.4. Caso studio III: LAMOLE (Greve in Chianti)

Figg. 1-3: L’abitato di La Villa nella parte meridionale del territorio di Lamole e due immagini dei nuovi vigneti realizzati ripristinando le antiche sistemazioni idraulico-agrarie

Fig. 4: Rapporto tra morfologia del suolo e sistema insediativo

edificato storico viabilità storica edificato recente viabilità recente

L’abitato di Lamole sorge sulla pendice rivolta a occidente del Poggio delle Stinche, il cui margine inferiore è definito dal corso della Greve e del suo tributario Borro di Luicella. La strada storica matrice dell’insediamento si snoda in posizione di mezzacosta, interseca altri percorsi storici come quello di crinale che congiunge Lamole a Le Masse risalendo verso la sommità del poggio o quello che scende sul fianco del monte per condurre al sottostante abitato di la Villa. La viabilità storica è scandita da numerosi piccoli aggregati edilizi. Sia l’impianto viabilistico storico che quello insediativo non hanno subito alterazioni consistenti e anche la strada di mezzacosta di recente realizzazione che collega direttamente Lamole a La Villa non modifica sostanzialmente i tratti del paesaggio sviluppandosi in una posizione di visibilità ridotta. Sul piano morfologico gli episodi edilizi più recenti si inseriscono in modo abbastanza coerente nel contesto preservando il carattere rurale del luogo e delle sue architetture.

Fig. 5: Rapporto tra bosco e morfologia del suolo e tra bosco e idrografia

La distribuzione della copertura boschiva dipende, nel territorio di Lamole come altrove, dal variare della pendenza dei suoli e dalla presenza dei corsi d’acqua. I suoli con acclività più accentuate, qui comunque di estensione relativamente ridotta dal momento che la gran parte della superficie di questo territorio presenta pendenze inferiori al 20%, sono concentrati nelle parti più basse dei versanti, in prossimità della Greve e del Borro di Luicella, o lungo le forre incise dai fossi che ne sono tributari. Questi terreni, in genere con pendenze superiori almeno al 25%, risultano coperti da estensioni boscate continue o da fasce di spessore piuttosto ampio, che diversificano il paesaggio sul piano visivo e ambientale. Solo pochi esigui tratti di qualche fosso, segnatamente quelli immersi nel tessuto più intensamente coltivato, risultano sprovvisti di vegetazione boschiva di corredo, soppiantata tuttavia da lingue di siepi arbustive.

Fig. 6: Rapporto tra colture e morfologia del suolo, e tra colture e sistema insediativo

oliveto bosco seminativo orti vigneto spec. vigneto tradiz. Uno degli aspetti più caratterizzanti il paesaggio agrario di Lamole è la sua notevole varietà e diversificazione interna: oliveti sia tradizionali che di recente impianto si mischiano ora ai vigneti specializzati e a quelli tradizionali (in cui la vite si associa ad altre piante da frutto), ora a qualche appezzamento a orto o a seminativo, definendo un mosaico di coltivi differenziato e articolato immerso nel contesto boscato tipico del Chianti. Gli appezzamenti coltivati sono di dimensioni contenute, presentano forme morbide e confini armoniosamente intersecati e si alternano disegnando una maglia agraria molto fitta e articolata. La disposizione delle colture sui versanti segue grossomodo una delle regole tipiche del paesaggio chiantigiano che vede l’oliveto disporsi in prossimità delle strade e dei relativi nuclei edificati, mentre i vigneti occupano le pendici sottostanti. Il rapporto tra la strada e le colture arboree è qui piacevolmente differenziato da un lato all’altro: superato l’abitato di Lamole la viabilità di mezzacosta è infatti lambita sul versante a monte dal bosco, su quello a valle da vigneti e oliveti per poi tornare ad addentrarsi definitivamente nel manto forestale che riveste e unifica i rilievi chiantigiani.

Fig. 7: Caratteristiche dei vigneti: orientamento dei filari rispetto alla pendenza, presenza di viabilità poderale e di corredo vegetazionale

vigneto spec. vigneto tradiz. viabilità campestre

Nel territorio di Lamole le colture viticole presentano una certa varietà: ai vigneti tradizionali (qui più numerosi che altrove) disposti su appezzamenti piuttosto ridotti e spesso con i filari orientati di traverso rispetto ai pendii si affiancano i più moderni vigneti specializzati. Mentre nella parte settentrionale del territorio la direzione delle piantate segue generalmente la massima pendenza dei versanti – pur non configurando situazioni eccessivamente critiche sia per la contenuta lunghezza delle particelle che per l’acclività relativamente modesta dei suoli – in quella più meridionale si osserva una situazione diversa. In anni recenti sono stati infatti realizzati, sugli appezzamenti nei pressi di La Villa, alcuni esempi di nuovi vigneti particolarmente apprezzabili sia sul piano della qualità estetica del paesaggio che della conservazione dei suoli. Il recupero delle vecchie sistemazioni idraulico-agrarie presenti originariamente sulle particelle interessate, non semplicemente restaurate dal punto di vista del manufatto architettonico ma ripristinate nella loro funzione di sostegno e regimazione idraulica dei versanti, ha consentito di orientare i vigneti di traverso rispetto al pendio migliorando tra l’altro la qualità del prodotto (grazie alla differente esposizione delle piante così ottenuta e alla conservazione degli strati anche superficiali del terreno). Le nuove sistemazioni realizzate sono inoltre compatibili con una gestione meccanizzata delle colture grazie a rampe di raccordo tra un terrazzamento e l’altro e all’interramento degli acquidocci. In alcuni casi i filari sono stati disposti con andamento leggermente curvilineo (vd. fig. 3) ottenendo un effetto paesaggistico molto apprezzabile. Qui (ma anche nelle altre parti vitate del territorio di Lamole) la presenza di viottoli di servizio e di suddivisione interna degli appezzamenti, oltre che di vegetazione di

Figg. 8-9: Due immagini aeree dei vigneti di Lamole fotografati prima e dopo l’intervento di recupero delle sistemazioni idraulico-agrarie

Fig. 10: Rapporto della vegetazione non colturale con la maglia agraria e con il sistema insediativo

bosco oliveto orti vigneto alberi isolati siepi viab. princ. viab. campestre La vegetazione non colturale struttura in modo evidente il paesaggio agrario di Lamole, rendendone leggibile l’articolazione interna: la strada di mezzacosta matrice dell’insediamento originario e quella di crinale che sale da Lamole verso Le Masse sono punteggiate di alberi (spesso cipressi) che ne sottolineano il tracciato. Discreta anche la funzione di corredo della maglia agraria svolta da alberi isolati, filari e siepi che seguono i fossi, i confini di alcuni campi, la viabilità poderale. Questa situazione si osserva in quasi tutto il territorio di Lamole, ad esclusione della parte più settentrionale che appare in questo senso meno strutturata.

Capitolo 4. Il mondo delle immagini: figure paesaggistiche,