• Non ci sono risultati.

1. Dal disagio alla delinquenza

2.1 Catalogazione delle sostanze stupefacenti

L’Unione Europea sta attraversando un momento di grande difficoltà e, i Paesi che ne fanno parte, stanno investendo tutte le loro risorse e ed energie per trovare soluzioni in grado di risolvere i problemi finanziari ed economici. In questo scenario i costi sociali, oltre che personali, legati all’ uso/abuso di sostanze hanno un peso tutt’altro che trascurabile.

Il numero di sostanze stupefacenti “non conosciute” immesse nel mercato è in continuo aumento e ciò rende problematica la loro individuazione. Tutti gli stupefacenti e le sostanze psicotrope per essere dichiarate illecite, devono essere “scoperte” ed inserite, con Decreto Ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nelle tabelle del D.P.R.309/1990.

Le sostanze possono essere naturali, raffinate o di sintesi e il loro effetto dipende dalla dose assunta e dal grado di concentrazione e purezza; di solito le sostanze sono tagliate con materiali (come la calce) che ne alterano gli effetti provocando gravi danni alla salute. Ci possono essere vari modi di assunzione: orale, intramuscolare, endovenosa, sottocutanea e per inalazione. A seconda della modalità gli effetti della sostanza cambiano e non è detto che l’assunzione orale sia meno pericolosa dell’assunzione endovenosa. Nell’assunzione orale la sostanza entra nel circolo sanguigno lentamente e gli effetti sono prolungati; nelle altre modalità di assunzione le sostanze entrano in circolazione più velocemente ma l’effetto è ridotto nel tempo. L’assunzione endovenosa è considerata la modalità più pericolosa per le infezione che si possono contrarre ma la sostanza raggiunge il circolo sanguigno ed il cervello in modo più rapido. Le sostanze inalate e aspirate, come nicotina o cocaina, socialmente considerate meno pericolose, in realtà arrivano ai polmoni, al cuore e al cervello più rapidamente ed è più probabile che abbia effetti dannosi.

Assumere sostanze in età precoce o in età avanzata comporta effetti notevolmente diversi. Ad esempio il fegato, nel caso dei bambini non è ancora giunto allo sviluppo completo e nel caso degli anziani invece è già troppo usato. Nelle donne tossicodipendenti in stato di gravidanza il feto non è in grado di metabolizzare le sostanze ed è per questo che le sostanze hanno effetti devastanti sull’embrione.

Ogni sostanze stupefacente ha un proprio meccanismo d’azione e, sulla base dei diversi effetti, possiamo distinguerle in quattro categorie1:

1. che deprimono il sistema nervoso centrale, come l’alcool, i barbiturici, gli ipnosedativi, le benzodiazepine (antidepressivi), e i solventi. L’effetto varia a seconda del dosaggio e delle caratteristiche della persona. Piccole dosi di alcool riducono gli stati d’ansia e di tensione, la capacità di concentrazione e la memoria, inducendo a sensazioni di benessere, rilassamento, euforia (stato di ebrezza). Al contrario, dosi elevate di alcool diminuiscono le inibizioni, il senso critico, l’autocontrollo, aumentano gli stati d’ira, di irritabilità, ed i comportamenti aggressivi. Nel caso dei barbiturici aumentando la dose aumentano gli effetti di sedazione. Per tutte queste sostanze la ripetuta assunzione di dosi elevate, determina fenomeni di tolleranza, vale a dire che il soggetto ha bisogno aumentare la dosi per ottenere lo stesso effetto. La dipendenza fisica è più accentuata nel caso dell’alcool e degli ipnosedativi, lo è meno nel caso dei tranquillanti minori.

2. che riducono le sensazioni di dolore (gli oppioidi naturali e di sintesi, come la morfina). Sono sostanze che oltre a ridurre gli stati di angoscia e di ansia, determinano sensazioni di calore e di tranquillità, riducono l’aggressività e le reazioni emotive al dolore, ed interferiscono in modo limitato sul funzionamento fisico e mentale. Dosi elevate possono dare sedazione, stupore, sonno, perdita di coscienza; se si assumono più tipi di oppioidi contemporaneamente più aumentano gli effetti. L’eroina produce tolleranza soltanto se viene assunta regolarmente ogni giorno per diverse settimane; all’inizio si instaura una situazione di tolleranza e, per continuare a mantenere gli effetti piacevoli, bisogna aumentare la dose e dopo c’è questo effetto normalizzante nel senso che dosi elevate portano ad assumere la sostanza per sentirsi decentemente, non è che non ha più effetto, non ha più un effetto piacevole, ma semplicemente normalizzante, per cui il soggetto ne ha bisogno per stare normalmente.

3. che stimolano il sistema nervoso centrale, come le amfetamine, i farmaci amfeteminosimili, la cocaina, il crack, la caffeina e la nicotina. Sono sostanze che aumentano la vigilanza, quindi immettono una sensazione di fame e di fatica, e ciò incrementa la capacità di svolgere compiti fisici o intellettuali prolungati, aumentano il battito cardiaco, la pressione sanguinea, gli zuccheri nel sangue e la dilatazione delle

pupille. Dosi basse favoriscono stati di agitazione e di euforia, e le sensazioni di aumentata energia, mentre dosi elevate, ad eccezione di tabacco e di caffeina, si associano a comportamenti violenti. L’uso prolungato di queste sostanze genera ponderate dipendenza psichica, ma non fisica, ad eccezione del tabacco.

4. che alterano la funzione percettiva, come allucinogeni, LSD, funghi, cannabis (classificato come allucinogeno lieve, leggero), ecstasy. Queste sostanze incrementano e modificano le esperienze sensoriali, illusioni e allucinazioni sensitive, visive, tattili. Favoriscono, generalmente, gli stati di euforia e, raramente, stati di ansia e panico. Gli effetti comunque dipendono sempre dal contesto, dalla persona che assume la sostanza e dalle attese che la persona ha. C’è infatti chi assumendo LSD ha delle allucinazioni piacevoli, chi ha stati di panico e chi ha sensazioni estremamente spiacevoli. I derivati della cannabis favoriscono rilassamento, sonnolenza, voglia di parlare e di ridere; assumendo dosi elevate possono verificarsi situazioni di confusione mentale, disorientamento, agitazione, panico e allucinazione accentuata. A distanza di tempo si può avere il cosiddetto flash-back ovvero forme di allucinazioni che sono generalmente estremamente spiacevoli.

Le sostanze stupefacenti agiscono in modo diverso e, per comprenderne gli effetti, è necessario conoscere il funzionamento del sistema nervoso.