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1. Dal disagio alla delinquenza

2.3 Tossicofilia e Tossicodipendenza

L’effetto percepito di una sostanza dipende dal tipo di sostanza ed è influenzato dai fattori biologici (peso, statura, altezza, stato di salute) e psicologici (lo stato psichico in cui si trova il soggetto nel momento dell’assunzione, le sue aspettative, l’atteggiamento e i significati che attribuisce all’assunzione di sostanze stupefacenti).

Se il soggetto al momento dell’assunzione della sostanza è in una condizioni di ansia o di angoscia facilmente è più facile che abbia esperienze di panico, di angoscia, di allucinazioni.

Anche gli atteggiamenti e le aspettative che si hanno nei confronti dell’assunzione di una determinata sostanza influenzano gli effetti percepiti di una sostanza perché il risultato è determinato anche da ciò che una persona si attende di provare.

In nessun caso e per nessuna sostanza si può parlare di una predisposizione alla tossicodipendenza tuttavia nel caso dell’alcool bisogna tenere conto della familiarità perché è stato dimostrato che ci sono dei fattori che predispongono all’uso di alcool. Le ricerche hanno dimostrato che i figli di alcolisti hanno una probabilità da 2 a 9 volte superiore rispetto alla popolazione normale di diventare alcolisti (si parla di familiarità e non di trasmissione genetica). La fase di consumo ( principiante, consumatore occasionale, consumatore regolare) gioca un ruolo rilevante nella percezione della sostanza e ne cambia notevolmente gli effetti; il soggetto che ha consolidato il consumo ha imparato a trarre beneficio dalla sostanza rispetto a un principiante che non ne conosce gli effetti.

Becker H., sostiene che una persona deve imparare ad assumere una certa sostanza e a trarne beneficio; il soggetto deve imparare a:

 assumere/fumare la sostanza in modo corretto;

 riconoscere gli effetti piacevoli della sostanza;

 riuscire ad attribuire alla sostanza che assume gli effetti piacevoli che prova;

 trarre piacere da ciò che prova

La stessa sensazione fisica non provoca la stessa sensazione emotiva in tutte le persone. Oltre ai fattori sopra elencati anche il contesto dove avviene il consumo della sostanza, ovvero il setting, definisce la percezione della sostanza. Sia l’ambiente fisico (in termini di confort) sia il sociale (la presenza o assenza di persone, la qualità e il grado di rapporto tra le persone) condizionano l’esperienza del soggetto. La persona la cui pratica è diventata sistematica e abituale sceglie di assumere la sostanza per ricavarne il massimo piacere fisico e psicologico.

Le prime assunzioni solitamente avvengono con il gruppo dei pari. Il gruppo è il luogo di passaggio dalla famiglia alla società ed è all’interno di questo che si sperimentano modi diversi di trascorrere il tempo libero e iniziano le prime trasgressioni. Ogni gruppo che si forma ha dei valori di riferimento che si traducono in comportamenti visibili, comportamenti che possono essere leciti o illeciti. Se i comportamenti di riferimento sono illeciti (violenza, droga, spaccio, farsi male, rubare, compiere atti di vandalismo e bullismo, molestare gli altri) i giovani che non sono in grado di reggere la frustrazione del non essere accettati, pur di essere accettati dai membri del gruppo, metteranno in atto tutte le azioni trasgressive necessarie per essere accolti dai membri del gruppo. Va sottolineato che oltre al gruppo dei pari vi sono luoghi simbolo in cui si instaurano relazioni occasionali che favoriscono la sperimentazione di sostanze: piazza, parco, pub, discoteca, rave party, festa della birra, concerto, curva dello stadio. Il gruppo serve soprattutto nella fase di apprendimento della somministrazione della sostanza14.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccolto tutti i termini afferenti l’alcol e le droghe nel Lexicon of alcohol and drug terms15.

Il termine “droga” ha un uso vario. In medicina viene utilizzato per indicare qualsiasi sostanza con il potenziale per prevenire o curare la malattia o migliorare il benessere fisico o mentale. In farmacologia si riferisce a qualsiasi agente chimico che altera i processi fisiologici biochimici dei tessuti o organismi. Quindi, un farmaco è una sostanza che è, o potrebbe essere, elencato in una farmacopea. Nell'uso comune, il termine spesso si riferisce

14 RIBOLDI F. e MAGNI E., Droghe ricreative. Le life skills per crescere in-dipendenti, F.Angeli, Milano, 2010.

15 WORLD HEALTH ORGANIZATION, Avenue Appia 20, 1211 Geneva 27, Switzerland, Publication Date 1994, 65 pages.

specificamente ai farmaci psicoattivi, e spesso, anche più specificamente, alle droghe illecite, di cui vi è uso non medico in aggiunta a qualsiasi uso medico.

Ciò che spinge i consumatori di sostanze stupefacenti a proseguire nell’assunzione di una determinata droga è la ricompensa biologica e psicologica che da essa deriva. Alcune prestazioni fisiche o esperienze emotive sono in grado di attivare lo stesso meccanismo biochimico indotto dagli effetti di una droga.

La ricerca da parte degli assuntori di droghe degli effetti gratificanti è racchiusa nel concetto di “tossicofilia”.

Ogni forma di tossicofilia è condizionata dai meccanismi della ricompensa psicobiologia e dall’azione specifica della sostanza usata, anche se gli effetti percepiti devono essere considerati insieme ai significati socialmente attribuiti e culturalmente appresi. Se il concetto di tossicofilia rende dignità ai pensieri e alle azioni del tossicomane alla ricerca degli effetti gratificante dell’uso di una sostanza, il concetto di “tossicodipendenza” si riferisce al bisogno irrefrenabile e compulsivo di assumere una sostanza, assunzione che in un determinato stato diviene necessaria per evitare i sintomi dell’astinenza e mantenere un equilibrio fisiologico.

Con il termine tossicofilia ci si riferisce quindi alla ricerca di un’esperienza psicologica raggiunta attraverso l’uso di sostanze psicoattive che, agendo sul sistema nervoso, modificano lo stato corporeo e mentale producendo gratificazione. La dipendenza è invece legata alla necessità di mantenere un certo benessere fisiologico per evitare la sofferenza da astinenza, bisogno che può essere soddisfatto solo attraverso l’assunzione di sostanze. “La tossicofilia appartiene in modo prevalente al mondo del desiderio e del piacere configurati attraverso significati, valori e ragioni, la tossicodipendenza ai bisogni determinati da una condizione di necessità”16

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A seconda delle sostanze, del tipo di abuso, del contesto e delle caratteristiche soggettiva, la tossicofilia può essere di breve durata o prolungata nel tempo. Essa può portare alla dipendenza o rimanere “un fatto intermittente e occasionale o risolversi con l’esaurirsi della tossicofilia”17

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16

SALVINI A., TESTONI I. e ZAMPERINI A., Droghe. Tossicofilie e tossicodipendenza, UTET, Torino, 2002.

3. L’EVOLUZIONE STORICA DELLA NORMATIVA SULLE

SOSTANZE STUPEFACENTI

Nel linguaggio comune il termine “droga” rinvia a quelle sostanze proibite, naturali1

o artificiali2, che immesse nell’organismo umano ne alterano, attraverso processi chimici, la struttura ovvero una o più funzioni, con effetti sul quadro neuro-psicologico e sull’umore; vi sono comunque sostanze che inducono una modificazione dello stato psichico ed una dipendenza, ma il cui uso non è proibito, si pensi ad es. all’alcool3

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L’uso di sostanze in grado di alterare lo stato psico-fisico del soggetto risale a tempi remoti. Sostanze, oggi considerate illecite, erano parte di usi, tradizioni ed abitudini di alcuni popoli del passato che le utilizzavano nelle cerimonie magico religiose o come medicamenti. La diffusione massificate delle droghe inizia dopo la IIa Guerra Mondiale.

La sostanza che caratterizza il periodo che va dal 1950 al 1960 è LSD, conosciuto e utilizzato soprattutto dalla psichiatria per le ricerche sperimentali sulla schizofrenia e si diffonde anche nel campo artistico e mistico-esoterico. Quando l’uso di LSD inizia a scemare vi è un progressivo aumento del consumo di marijuana4.

L’uso degli oppiacei iniziato negli anni 50 rimane un fenomeno contenuto fino alla matà degli anni 70, quando la tossicodipendenza da eroina diviene un fenomeno di ampie proporzioni, attirando l’attenzione dell’opinione pubblica. E’ in questo periodo che nascono i primi Ser.T. ed inizia lo studio del fenomeno e si avvino interventi di tipo preventivo.

Negli anni 80-90 la droga più richiesta e più diffusa tra i giovani è la cocaina, legata ad un modo di vivere oppositivo in conflitto con i valori convenzionali dei genitori e del sistema sociale dominante in Occidente.

Agli inizi degli anni 90 in Italia vengono organizzati i primi after house dove inizia a diffondersi l’ecstasy che inizia poi a dilagare nei rave e delle discoteche.

1

Le droghe naturali sono prodotti vegetali come l’hashish, oppio, foglie di coca, marijuana e loro derivati morfina, eroina e codeina dall’oppio, cocaina dalla coca.

2 Le droghe sintetiche sono prodotti di laboratorio, alcune sono create per finalità medico –terapeutiche altre sono prodotte per alimentare l’abuso.

3 DI GENNARO G, LA GRECA G., La questione droga : con il commento al Testo unico 9 ottobre 1990, n. 309 sulla disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope : diffusione del consumo e strategie di contrasto, Milano, Giuffrè, 1999.

4

La prima documentazione che attesta la conoscenza della Cannabis è costituta dall’erbario pubblicato nel 2737 a.C. in Cina ma essa si diffonde tra le masse tra il 1960 e il 1970. Gli stati rispondono a questo fenomeno applicando una politica repressiva

L’uso o abuso di sostanze psicoattive lecite5

comporta spesso costi sociali molto alti come nel caso della connessione fra alcool e delinquenza colposa del sinistro automobilistico, o fra alcol e violenza intrafamiliare 6.

Il termine “droga” farà riferimento sia alle sostanze il cui uso è sottoposto a regolamentazione particolare e, in determinati casi a proibizione, sia a sostanze che pur considerate lecite vanno ad influire sul comportamento del minore, determinando condotte che configurano reato perché violano una norma del codice penale7.

Le sostanze “stupefacenti” e “psicotrope” sono sottoposte a controllo sia dalla legislazione interna italiana sia da quella internazionale.