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Cenni essenziali alla recente dottrina civilistica »

Ritenendo – lo si è detto fin da subito – inesaurita la proficuità di un dialogo, sul terreno della causa del contratto, tra gli studi o- rientati al pensiero dei prudentes e quelli che guardano al diritto vi- gente, mi pare necessario completare il quadro della dottrina gettan- do un rapido sguardo alle linee-guida seguite dalla civilistica italia- na(121) della seconda metà del Novecento(122).

Entro tale dibattito, ormai divaricatosi (come già osservato) ri- spetto a quello romanistico, si cimentavano con i problemi della causa, comunque nel solco dell’idea di funzione, Scognamiglio(123),

Messineo(124), Santoro-Passarelli(125); dal canto suo, Pugliatti pro-

poneva (sempre nel quadro di una concezione obbiettiva) la defini- zione di causa quale sintesi degli effetti giuridici essenziali(126).

Fin da subito oppostosi a Betti, con il quale avrebbe poi ingag- giato una vivace quanto celebre polemica(127), Stolfi si ergeva a di-

fensore di una concezione forte dell’autonomia dei privati, non su-

(121) L’estensione della rassegna agli altri paesi di tradizione romanistica por- terebbe a una dilatazione eccessiva del discorso.

(122) Nel corso della ricerca, poi, segnalerò di volta in volta i singoli contribu- ti, anche qui non citati, offerti dalla recente civilistica che, per l’approfondimento dei concetti, risultino ormai imprescindibili anche per la discussione delle fonti.

(123) R. SCOGNAMIGLIO, Contributo alla teoria del negozio giuridico, Napo- li, 1950, in specie 149 ss.

(124) F. MESSINEO, Teoria generale del contratto 2, Milano, 1946, 52 ss.; ID.,

Manuale di diritto civile e commerciale 9, Milano, 1957, 491; ID., Il contratto in

genere, I 2, in Trattato di diritto civile e commerciale A. Cicu e F. Messineo, Mila-

no, 1973, 103 ss.Cfr. anche ID., s.v. Contratto (dir. priv.), in Enc. dir., IX, Milano, 1961, 784 ss., in specie 825 ss.; ID., s.v. Contratto innominato (atipico), in Enc.

dir., X, Milano, 1962, 95 ss.

(125) F. SANTORO-PASSARELLI, Dottrine generali del diritto civile 9, Napoli, 1966, 127 ss. e 172 ss.

(126) S. PUGLIATTI, Precisazioni in tema di causa del negozio giuridico, in

Diritto civile. Metodo - Teoria - Pratica (Saggi), Milano, 1951, 105 ss., nonché

ID., Nuovi aspetti del problema della causa nel negozio giuridico, ibidem, 77 ss. (127) Sulla quale si sofferma in specie A. PELLICANÒ, Causa del contratto e

circolazione dei beni, Milano, 1981, 95 ss.; ma, sul punto, si veda anche G.B.

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scettibile di essere sottoposta, mercé la teorizzazione bettiana della causa quale funzione ‘economico-sociale’, a un’ingerenza dell’ordi- namento ritenuta invasiva(128).

Un’impostazione originale si affacciava, intorno alla metà degli anni Cinquanta, negli studi di Gorla. Nel quadro di un’analisi orien- tata alla valorizzazione del caso di specie, coniugata a una speciale attenzione per l’esperienza di common law, l’autore ripartiva dalla tradizionale idea della non sufficienza del nudo consenso per la vin- colatività della promessa(129): quest’ultima necessiterebbe invece di

essere rivestita di una forma oppure di essere supportata da una ra- gione giustificativa, riscontrabile nel sacrificio di una parte a van- taggio dell’altra.

Si proponeva in alternativa rispetto alla teoria bettiana (dalla quale al contempo potrebbe dirsi derivata come una meditata critica) la configurazione della causa elaborata da Giovanni Battista Ferri; per causa sarebbe da intendere la funzione del contratto, qualificata però in senso ‘economico-individuale’, con ciò dovendosi ritenere che in essa troverebbero un momento di coesione oggettiva gli inte- ressi, specifici e concreti, dei soggetti(130). Sullo sfondo, emerge

(128) Cfr. G. STOLFI, Teoria del negozio giuridico, Padova, 1947 (rist. ibi-

dem, 1961),ove il ‘programma ideologico’, significativamente intitolato Libertas

est radix voluntatis, è posto in Introduzione, mentre, sulla causa, cfr. 44 ss.

(129) Cfr. G. GORLA, Il contratto. Problemi fondamentali trattati con il meto-

do comparativo e casistico, I, Milano, 1954, specie 199 ss., e II, Milano, 1954,

passim; ID., Causa, ‘consideration’ e forma nell’atto di alienazione ‘inter vivos’, in

Riv. dir. comm., 50, 1952, I, 173 ss.; ID. In tema di causa e tipo nella teoria del

negozio giuridico (a proposito di un recente libro), in Riv. trim. dir. proc. civ., 21,

1967, 1497 ss.; ID., La ‘causa’ nel pensiero dei giuristi di ‘common law’, in Studi

in onore di V.Arangio-Ruiz nel XLV anno del suo insegnamento, III, Napoli, s.d.,

319 ss.

(130) G.B. FERRI, Causa e tipo nella teoria del negozio giuridico, Milano, 1966, specie 67 ss.; ID., Meritevolezza dell’interesse e utilità sociale, in Riv. dir.

comm., 69, 1971, II, 81 ss.; ID., Ancora in tema di meritevolezza, cit., 1 ss.; ID.

Tradizione e novità nella disciplina della causa del negozio giuridico, in Riv. dir.

comm., 84, 1986, I,127 ss., nonché ne Le anamorfosi del diritto civile attuale.

Saggi, Padova, 1994, 309 ss.; ID., Il negozio giuridico tra libertà e norma, Rimini,

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una particolare sensibilità per i valori di libertà e democrazia, forse non facilmente ravvisabili nel codice del 1942, ma senza dubbio fatti propri dalla Costituzione repubblicana.

Specie negli ultimi vent’anni, la civilistica, marcando uno stac- co rispetto alle dottrine funzionaliste, si mostrava propensa a ricono- scere nuova centralità alla categoria dell’‘interesse’, sia attraverso la formula della ‘causa in concreto’ proposta da Bianca(131), sia con le

riflessioni di Sacco(132), ove torna a occupare un rilievo fondamen-

tale l’antica giustapposizione tra causa e forma, sia ancora con Bes- sone(133), di Majo(134) e Checchini(135); a una profonda rivisitazio-

ne dall’impostazione funzionalista si ispiravano anche le ricerche condotte da Spada(136),Gazzoni(137) ePellicanò(138).

nomia dei privati, a cura di G.B. FERRI e C. ANGELICI, Torino, 1997, 100 ss., ol-

treché in Causa e contratto, cit., 415 ss.; ID., Il negozio giuridico, Padova, 2001, specie 109 ss. (cfr. anche in Studi sull’autonomia, cit., 32 ss., nonché ID., s.v. Ne-

gozio giuridico, in Dig. disc. priv., Sez. Civ., XII, Torino, 1995, 61 ss.).

(131) C.M. BIANCA, Diritto civile, III, Il contratto 2, Milano, 2000, 447 ss., nonché 452 ss.

(132) R. SACCO, Autonomia, cit., 786 ss.; ID., in Obbligazioni e contratti, X 3, II, in Trattato di dir. priv. diretto da P. RESCIGNO, Torino, 2002, 319 ss.; ID., in R. SACCO - G. DE NOVA, Il contratto, I, cit., 777 ss.

(133) M. BESSONE, Adempimento e rischio contrattuale 2, Milano, 1998, spe- cie 227 ss.

(134) A. DI MAJO, s.v. Causa del negozio giuridico, in Enc. giur., VI, Roma, 1988, 1 ss.; inoltre ID., Causa e imputazione negli atti solutori, in Riv. dir. civ., 40, 1994, I, 781 ss.

(135) A. CHECCHINI, Regolamento contrattuale e interessi delle parti. (Intor-

no alla nozione di causa), in Riv. dir. civ., 37, 1991, I, 229 ss., in particolare 240

ss. (anche ne Il contratto. Silloge in onore di G. Oppo, I, Profili generali, Padova, 1992, 145 ss.).

(136) Si veda in specie P. SPADA, ‘Cautio quae indiscrete loquitur’: linea-

menti funzionali e strutturali della promessa di pagamento, in Riv. dir. civ., 24,

1978, I, 673 ss.

(137) F. GAZZONI, Atipicità del contratto, giuridicità del vincolo e funziona-

lizzazione degli interessi, in Riv. dir. civ., 24, 1978, I, 52 ss. (anche in Scritti in o- nore di S. Pugliatti, I, Milano, 1978, 937 ss.).

(138) A. PELLICANÒ, Causa, cit., in specie 65 ss.; si veda anche ID., Problemi

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Ancor più di recente, un differente filone di dottrina ha visto nella causa lo strumento capace di introdurre nuovi parametri di ‘va- lore’ nella contrattazione privata.

Entro questa tendenza – osservata e discussa in specie da Navar- retta(139), oltreché nel contesto dei più recenti trattati(140) – mi pare

si possano distinguere almeno due prospettive.

Per un verso, sembra percorsa la strada, legata alla tradizione giuridica nazionale, sostanzialmente anticipata da Pietro Barcello- na(141), secondo cui la valutazione da condursi sulla causa dovrebbe

tenere conto dei valori costituzionali(142). Su questa linea si possono

collocare Galgano(143) e vari altri autori(144).

(139) E. NAVARRETTA, La causa e le prestazioni isolate, Milano, 2000, in particolare 231 ss., 241 ss.

(140) Cfr. G. ALPA, in G. ALPA e M. BESSONE, I contratti in generale. Ag-

giornamento 1991 - 1998, III, in Giurisprudenza sistematica di diritto civile e

commerciale fondata da W. Bigiavi, Torino, 1999, 1877 ss., specie 1901 ss.; ID.,

La causa e il tipo, ne I contratti in generale, I, a cura di E. GABRIELLI, in Trattato

dei contratti diretto da P. RESCIGNO, Torino, 1999, 483 ss.; U. BRECCIA, Il con-

tratto in generale, III, in Trattato di dir. priv. diretto da M. BESSONE, XIII, Torino,

1999, specie 80 ss.;D.CARUSI, La disciplina della causa, ne I contratti in genera-

le, I, a cura di E. GABRIELLI, cit., 531 ss.; V. ROPPO, Il contratto, in Trattato di

diritto privato a cura di G. IUDICA e P. ZATTI, Milano, 2001, 361 ss.

(141) Si veda P. BARCELLONA, Sui controlli della libertà contrattuale, in Riv.

dir. civ., 11, 1965, II, 580 ss.; ID., Note critiche in tema di rapporti fra negozio e

giusta causa dell’attribuzione, in Riv. trim. dir. proc. civ., 19, 1965, 11 ss. Ma in

questo senso sono significativi già i cenni di G. GALLONI, Causa e motivi nella

teoria dell’errore, in Riv. trim. dir. proc. civ., 10, 1956, 43 ss., in specie 53 ss.

(142) Su ciò, si veda M. NUZZO, Utilità sociale e autonomia privata, Milano, 1975, specie 91 ss.; cfr. anche C.M. BIANCA, Diritto civile, III, Il contratto, cit., 459 s.

(143) F. GALGANO, Il negozio giuridico 2, in Trattato di diritto civile e com-

merciale Cicu Messineo, Milano, 2002, 99 ss.; ID., Diritto civile e commerciale, II,

Le obbligazioni e i contratti, I, Padova, 1993, 179 ss.

(144) Cfr. R. LANZILLO, Regole del mercato e congruità dello scambio con-

trattuale, in Contratto e impresa, 1, 1987, 309 ss.;altre posizioni nel medesimo

senso sono rappresentate in E. NAVARRETTA, La causa, cit., specie 231 ss., non- ché, più di recente, in L. GATT, Onerosità e liberalità, in Riv. dir. civ., 49, 2003, II, 655 ss., in specie 679 ss.

I PROBLEMI DELLA CAUSA 39

Per altro verso, per taluni aspetti in sintonia con questa prospet- tiva, sembra dischiusa la via di un impiego della causa quale stru- mento di realizzazione di una correttezza sostanziale nelle contratta- zioni private; in tal caso, però, nel quadro di un confronto aperto an- zitutto alle recenti tendenze legislative europee. Si ipotizza, così, un ripensamento del concetto di causa quale possibile argine rispetto alla disparità contrattuale(145), in specie quando uno dei soggetti si

presuma in posizione di debolezza: si pensi soprattutto a talune ri- flessioni di Alpa(146), Breccia(147) e Claudio Scognamiglio(148).

Sotto questo profilo, tende a collegarsi al tema della causa, dun- que, il dibattito circa la sindacabilità del contenuto contrattuale.

Negli ultimi anni, poi, con diverse impostazioni e vari esiti, in- torno alla comparazione in tema di causa è andato sviluppandosi un nuovo filone di studi, nella dottrina italiana (così, per esempio con le

(145) Mi pare che i presupposti teorici dell’impostazione, così come formulata nel contesto del moderno dibattito, siano da ricercarsi essenzialmente nelle rifles- sioni di K. LARENZ, per cui si veda Geschäftgrundlage und Vertragserfullung 3,

München, 1963, in particolare 162 ss. Idea fondamentale è che in ciascun regola- mento giuridicamente vincolante, già per il fatto di essere tale, sia insita una ten- sione verso la giustizia commutativa (ausgleichende Gerechtigkeit).Ciò dovrebbe intendersi non tanto come una compressione dell’autonomia delle parti, quanto piuttosto come una necessità derivante della sottoposizione dei soggetti, nel mo- mento in cui richiedono che l’ordinamento assicuri vincolatività all’assetto d’in- teressi divisato, al principio fondamentale del diritto, ossia direttamente all’‘idea del sociale’.

(146) G. ALPA, Causa e contratto: profili attuali, in Causa e contratto, cit., 245 ss.; ID., I contratti in generale, cit., 1877 ss.; ID., La causa e il tipo, cit., 483 ss.

(147) U. BRECCIA, Morte e resurrezione della causa: la tutela, ne Il contratto

e le tutele. Prospettive di diritto europeo, a cura di S. MAZZAMUTO, Torino, 2002,

241 ss.

(148) C. SCOGNAMIGLIO, Il problema della causa: la prospettiva del diritto

privato europeo, in Roma e America. Diritto romano comune, 12, 2001, 327; sul

tema, in precedenza anche in ID., Interpretazione del contratto e interessi dei con-

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ricerche di Monateri(149), con quelle di Broggini(150), Gambaro(151)

e altri(152)), come in quella degli altri paesi europei(153).

(149) P.G. MONATERI, L’accordo nudo, cit., 1967 ss.; ID., La sineddoche.

Formule e regole nel diritto delle obbligazioni e dei contratti, Milano, 1984, specie

137 ss.

(150) G. BROGGINI, Causa e contratto, intervento introduttivo nell’omonimo

Causa e contratto, cit., 9 ss.

(151) A. GAMBARO, Sintesi inconclusiva in tema di causa e contratto, in Cau-

sa e contratto, cit., 551.

(152) Mi pare siano da ricordare almeno: L. MOCCIA, Promessa e contratto

(Spunti storico-comparativi), in Riv. dir. civ., 40, 1994, I, 819 ss.; M. SERIO, Note

su ‘consideration’ e causa, in Causa e contratto, cit., 385 ss.; ID., ‘Unilateral con-

tracts’ inglesi e figure omologhe del diritto italiano, ibidem, 527 ss.; C. AR-

GIROFFI, Causa ed effetti reali del contratto, ibidem, 427 ss.; L. NIVARRA, Adem-

pimento dell’obbligazione naturale ed efficacia traslativa, ibidem, 515 ss.

(153) Un inquadramento ormai ‘classico’ è quello offerto da R. ZIMMER-

MANN, The Law of Obligations. Roman Foundations of the Civilian Tradition, Oxford, 1996, 549 ss.; in precedenza, H.P. WESTERMANN, Die Causa im

französischen und deutschen Zivilrecht, in Festschrift zum 60. Geburtstag von W.

Wilburg, Graz, 1965, 243 ss.; G. HANARD, La cause dans les contrats: données

romaines et codes civils français et allemand, in RIDA, 41, Suppl. 1, 1994, 103 ss.;

nonché poi: B. SCHMIDLIN, La causa del contratto nel Codice Civile francese.

Qualche osservazione sul consenso unilaterale e la causa lecita nell’obbligazione secondo l’art. 1108 del Codice Civile, in Causa e contratto, cit., 283 ss.; J.M.

RAINER, Alcune osservazioni sulla ‘causa contractus’ nel diritto austriaco, ibidem, 293; A.P. ANDRADE,Contrato y causa en el derecho español, ibidem, 299 ss.; G.

HOHLOCH, Causa e contratto. Riflessioni relative all’attuale fase del diritto tede-

sco, ibidem, 357 ss.; B. KUPISCH,Causa nel BGB: contratto o obbligazione?, ibi-

dem, 377; H. ANKUM, La causa del contratto nello sviluppo del diritto olandese

fino al nuovo Codice civile del 1992, ibidem, 397 ss.; A.M. RABELLO,Israele: sen-

za ‘causa’ e senza ‘consideration’, ibidem, 407 ss.; più di recente, I. NÚÑEZ PAZ,

Una aproximación a la causa como elemento configurador del contrato. Derecho romano y modelos europeos, in Estudios de derecho romano en memoria de Benito

CA P I T O L O SE C O N D O

IL PROBLEMA LINGUISTICO.

POLISEMIA DELLA ‘CAUSA’

SOMMARIO: 1. ‘Causa-Begriff’. Osservazioni etimologiche e semantiche sul segno