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Centri maritainiani in Italia

Nel documento E JACQUES MARITAIN (pagine 183-187)

1. DEDICATI A MARITAIN

1.2. Centri maritainiani in Italia

L’intitolazione di circoli culturali a Jacques Maritain è un fenome-no che avviene in tante parti del mondo: si può affermare che la cosa è avvenuta sia quando Maritain era in vita, sia dopo la sua morte: e possiamo dire che la cosa rispondeva a una triplice esigenza: cultu-rale, ecclesiale e sociale, accomunate in genere dal bisogno di rinno-vamento a tutti e tre i livelli. Qui interessa evidenziare che l’istanza è più presente negli anni Sessanta, ma non viene mai meno, tant’è che la fondazione di circoli e istituti maritainiani si distribuiscono anche

nei decenni successivi e ciò avviene un po’ in tutta Italia. Prima di segnalare alcune istituzioni maritainiane, può tornare utile ricordare che in Italia non solo centri culturali sono intitolati a Maritain, ma anche Istituti scolastici (così gli istituti paritari a L’Aquila, Napoli, Taranto, Palermo) e Centri sportivi (come quello di Modena); non solo: a Maritain sono intestate anche delle piazze (come a Fara Gera D’Adda in provincia di Bergamo, e a Irsina in provincia di Matera) o vie (come a Lucrezia frazione del comune di Cartoceto in provincia di Pesaro-Urbino: il nome di Maritain è segnato come Jean-Jacques!).

Detto questo passiamo a elencare i centri culturali intitolati a Maritain (di cui abbiamo notizia), presentando prima i circoli a li-vello cittadino, poi gli istituti a lili-vello regionale.

Centri cittadini

Il Circolo culturale “Jacques Maritain” (CCJM) di Rimini ha ini-ziato la sua attività nel 1965, ma in realtà la prima assemblea si era svolta il 24 novembre 1963 e un incontro dibattito significativo si era tenuto al Cinema Metropol con p. Ernesto Balducci sul tema

“Per una presenza cristiana nella società attuale”. Nel gennaio del 1965 fu pubblicato lo statuto e il lancio del programma da parte dei 12 soci fondatori, tra cui ricordiamo il dirigente avvocato Antonio Zavoli (non come è stato scritto Sergio Zavoli), il giovane Piergior-gio Grassi, il quale se ne è poi distaccato nel 1967, don Domenico Calandrini e, soprattutto, Cesare Biondelli (nato nel 1931 e morto nel 2016), che ha regalato un importante fondo fotografico riguar-dante il Circolo all’Istituto di Storia della Resistenza e alla Bibliote-ca “Gambalunga”. All’origine il CCJM di Rimini è stato animato da un gruppo di cattolici impegnati su temi sollevati dal dibattito conciliare e dalle encicliche di papa Giovanni XXIII, in particolare l’interesse era rivolto all’impegno dei cristiani nella vita politica e sociale e a temi etico – religiosi. Negli anni Settanta il CCJM di Rimini si è caratterizzato come Centro di Documentazione “Jacques Maritain” (1978) e si è collocato nell’ambito del vasto movimento

che, nel clima del rinnovamento conciliare, andava sotto il nome di

“Sinistra cristiana”. Il CCJM di Rimini ha rappresentato un punto di riferimento delle cosiddette “Comunità di base” e dei “Cristiani per il socialismo”. Alla fine degli anni Ottanta, e precisamente nel 1987, ha passato il testimone all’Istituto di scienze dell’uomo di Ri-mini. Come è facile comprendere il CCJM di Rimini ha avuto una connotazione “contestativa” e si è inserito nel moto di contestazione socio – religiosa degli anni postconciliari.

Il Centro culturale “Jacques Maritain” (CCJM) di Pistoia, che ha sede presso il Seminario Vescovile di Pistoia, è stato fondato nel 1977: ha iniziato con una discussione sul libro Sporchi cattolici di Valerio Volpini. Nei suoi quarant’anni di attività il CCJM di Pistoia ha cercato di offrire alla cittadinanza molteplici e qualificate inizia-tive soprattutto in ambito cattolico, ma non solo, avendo il Centro, per statuto e vocazione, l’obiettivo del dialogo con la pluralità delle voci culturali; così, negli anni, si sono succeduti relatori come Vit-torio Messori, Giuseppe De Rosa, Mario Pomilio, Giuseppe Lazzati, Vittorio Bachelet, Mino Martinazzoli, Francesco Casavola, Leonar-do Benevolo, Massimo Cacciari,  Gianni Vattimo e tanti altri.

Il Circolo culturale “Jacques Maritain” (CCJM) di San Martino in Rio (in provincia di Reggio Emilia) è stato fondato nel 1997, ha sede a San Martino in Rio e una sezione a Montecchio Emilia (RE);

ne è presidente Antonio Costa, vice presidente Erio Benetti e ammi-nistratore Giovanni Lazzaretti. In dieci anni di attività ha svolto una molteplice attività culturale; tra i relatori invitati Maurizio Blondet, Rino Camilleri, mons. Luigi Negri, Francesco d’Agostino, p. Piero Gheddo. Nel 2007 ha pubblicato a cura di Antonio Costa il libro di Valter Incerti Vecchi intitolato Jacques Maritain: attualità di un pensiero.

Il Centro Culturale “Jacques Maritain” (CCJM) di Chieti è espres-sione del movimento “Comunione e Liberazione” e ha realizzato iniziative in collaborazione con l’Università di Chieti e Pescara “Ga-briele D’Annunzio”.

Il Circolo “Jacques Maritain” di Potenza ha celebrato nel 2012 i 40 anni di attività.

Il Centro Studi “Maritain” di Salerno è stato presieduto da Gio-vanna Scarsi, che presiede i “Martedì letterari”.

Il Centro Studi e Ricerca “Jacques e Raïssa Maritain” di Trezzo sull’Adda (Milano) ha curato e finanziato la pubblicazione degli atti del convegno tenuto per iniziativa dell’Università Cattolica di Mila-no e dell’Istituto internazionale Maritain di Roma in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Jacques Maritain all’Uni-versità Cattolica di Milano nel 2013; il volume, curato da Giovanni Botta ed Eleonora Mauri, è intitolato Verità e bellezza in Jacques Maritain ed è stato pubblicato dalla Studium di Roma nel 2016.

Il Centro Culturale “Jacques Maritain/ Società 2000” di Teramo, poi Centro Ricerche Personaliste è diretto dai coniugi docenti uni-versitari Attilio Danese e Giulia Paola Di Nicola, che, nel tempo, ne hanno fatto una istituzione nazionale e internazionale con una crescente presenza nel campo della convegnistica sul Personalismo nelle sue varie espressioni.

Centri regionali

L’Istituto regionale di ricerca e formazione culturale “Jacques Mari-tain” di Palermo animato da Rossana Carmagnani e Patrizia Rizzuto ha organizzato numerose e qualificate iniziative, tra cui il conve-gno su Jacques Maritain protagonista del XX secolo (Massimo, Milano 1984) in occasione del decennale della morte del Filosofo francese.

Il Centro Veneto “Jacques Maritain” di Praglia nel comune di Teolo in provincia di Padova (CVJM) è in tervenuto su La crisi della cultura politica contemporanea e il pensiero per sonalista, su Genesi della coscienza internazionalista nei cattolici fra ’800 e ’900, e su Associazioni cattoliche e sindacalismo bianco nelle Venezie tra la Rerum Novarum e il fascismo:

gli atti del primo Seminario di studi di Montebelluna a cura di Romolo Pietrobelli e Cristina Rossitto sono stati pubblicati dalla Gregoriana di Padova nel 1980; gli atti del secondo Colloquio internazionale di

stu-di stu-di Praglia Teolo sono stati pubblicati dalla stessa estu-ditrice nel 1983;

gli atti del terzo Convegno di studi sono stati pubblicati dall’editrice Daphne di Padova nel 1984; costituiscono i primi tre “Quaderni di Praglia” del CVJM di Padova.

L’Istituto regionale lombardo di ricerca filosofica, scientifica e cultu-rale “Jacques Maritain” di Milano è stato fondato da alcuni nomi illu-stri come Giuseppe Lazzati, Adriano Bausola, Vittorio Possenti, Piero Viotto, e presieduto da Gustavo Bontadini.

L’Istituto “Jacques Maritain” (IJM) di Trieste e Il Centro studi “Jac-ques Maritain” (CSJM) di Portogruaro sono un’associazione cultura-le, di cui è presidente Luca Grion dell’Università di Udine e direttore Giuseppe Arnaldi dell’Università di Padova; del comitato scientifico, di cui è presidente onorario Antonio Pavan, fanno parte tra gli al-tri: Antonio Papisca, Carmelo Vigna, Giuseppe Zaccaria e Giovanni Grandi. Il CSJM di Portogruaro organizza una Scuola di Antropo-logia applicata (in cui sono tutor d’aula Luca Alici di Grottazzolina e Francesca Zaccaron), cura le Edizioni Meudon e pubblica l’annuario di studi filosofici “Anthropologica”, del cui comitato di direzione fanno parte anche Andrea Aguti dell’Università di Urbino e Luca Alici (di Grottazzolina) dell’Università di Perugia; e del cui comitato scientifico fanno parte anche Piergiorgio Grassi dell’Università di Urbino e Donatella Pagliacci dell’Università di Macerata.

Segnaliamo, infine il Centro Studi e Ricerche di Pedagogia Sociale, Istituto nazionale J. Maritain di Potenza di cui è direttore Gennaro Giuseppe, Curcio il quale oggi è anche segretario generale dell'Isti-tuto internazionale Maritain.

Nel documento E JACQUES MARITAIN (pagine 183-187)