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studenti di pianoforte di padre Armando.

Nel 1987, credo fosse novembre, padre Antonio Folley mi si avvicinò a pranzo e mi disse: “È arrivato padre Armando; è un ottimo maestro d’organo e pianoforte.

Lui ti insegnerà a suonare il pianoforte”.

Credo che non avesse ancora 50 anni d’età. Non voglio raccontarvi la sua vita nella Terra Santa ma voglio par-lare della visione di padre Armando.

Prima di fare questo, però, c’è un fatto che non posso dimenticare: prima di venire qui aveva imparato un po’

d’inglese, perché sapeva che la gente del posto non par-lava l’italiano, ma parpar-lavano bene l’inglese.

L’altra cosa molto importante e collegata a quella è che un giorno mi disse: “Quando la Custodia mi aveva chie-sto di venire in Terra Santa per la posizione dell’organi-sta del Santo Sepolcro io avevo posto una sola condizio-ne: che mi permettessero di insegnare musica”.

Un frate che aveva una visione semplice ma molto am-biziosa: la musica può dar da mangiare; trovare maestri di musica per le scuole, organisti per la chiesa, direttori di coro nelle parrocchie, membri di coro. Terminata la

L’esperienza.

“Mi chiamo Joseph Hazboun”

Joseph Hazboun

prima lezione con padre Armando mi sono accorto che è una persona che sa cosa fa e come fare: tecnica, solfeg-gio e musica classica.

Dopo 8 anni del suo arrivo aveva abbastanza studenti da poter iniziare una vera e propria scuola di musica;

nel 1995 nasce la scuola del “Magnificat” per la musica sacra.

Oggi è il ventesimo anniversario di questa scuola. Imma-ginate che durante questo periodo 5 studenti del Magni-ficat sono oggi professori e insegnanti in questa scuola.

Grazie a padre Armando abbiamo oggi un patrimonio di musica sacra che ci servirà per tanti anni, tante messe e canti a due, tre e quattro voci.

Il nostro libro di canti arabi ha un libro d’accompagna-menti che serve come un metodo per il pianoforte; oggi sta completando la seconda edizione.

Il nostro inno nazionale è stato armonizzato per due e quattro voci. Per non parlare delle tante Messe in latino, canti armonizzati, il libro “Canti di Sion” (già 4 edizioni),

il “Magic Lamp” che raccoglie 12 canti tradizionali per i bambini (10° edizione).

L’evoluzione della musica in Terra Santa si divide in due fasi: prima di padre Armando e dopo di lui. Padre Ar-mando ha portato le conoscenze musicali a un altro li-vello per il quale sarà ricordato per almeno un secolo;

non credo di esagitare se vi dico che con padre Armando la situazione musicale nella comunità cristiana si è divi-sa in due momenti: prima di lui e dopo di lui.

Quindi, oltre ai 22 professori di musica nelle scuole, vari direttori di coro, organisti nelle scuole, membri di coro di alto livello; c’è anche il fatto che oggi non si scrive la musica a mano ma abbiamo software per computer per stampare la musica anche in arabo.

La visione primaria che aveva, cioè che la musica può dar da mangiare, è stata realizzata veramente e in mol-teplici forme. Come dice il Vangelo: “Una parte del seme cadde nella terra buona e diede frutto in abbondanza.”

Abuna Armando, a nome di tutti i membri della comu- nità palestinese, cristiana e musulmana, ti dico: “Gra-zie... che Dio ti benedica, perché ci hai insegnato un mestiere prezioso e hai aperto per tutti noi un nuovo orizzonte. Grazie!”

il “Magic Lamp” che raccoglie 12 canti tradizionali per i bambini (10° edizione).

L’evoluzione della musica in Terra Santa si divide in due fasi: prima di padre Armando e dopo di lui. Padre Ar-mando ha portato le conoscenze musicali a un altro li-vello per il quale sarà ricordato per almeno un secolo;

non credo di esagitare se vi dico che con padre Armando la situazione musicale nella comunità cristiana si è divi-sa in due momenti: prima di lui e dopo di lui.

Quindi, oltre ai 22 professori di musica nelle scuole, vari direttori di coro, organisti nelle scuole, membri di coro di alto livello; c’è anche il fatto che oggi non si scrive la musica a mano ma abbiamo software per computer per stampare la musica anche in arabo.

La visione primaria che aveva, cioè che la musica può dar da mangiare, è stata realizzata veramente e in mol-teplici forme. Come dice il Vangelo: “Una parte del seme cadde nella terra buona e diede frutto in abbondanza.”

Abuna Armando, a nome di tutti i membri della comu- nità palestinese, cristiana e musulmana, ti dico: “Gra-zie... che Dio ti benedica, perché ci hai insegnato un mestiere prezioso e hai aperto per tutti noi un nuovo orizzonte. Grazie!”

La presenza secolare dei Frati Minori in Medio Oriente in generale e in Terra Santa in particolare, questa sera ci invita ad una riflessione, alla luce di quanto in quella Terra si sta consumando da ormai un mese.

I francescani, per aiutare, sostenere e soprattutto pre-servare la presenza cristiana là dove fu annunziato il Vangelo, oltre al mandato specifico commesso loro dal-la Sede Apostolica (quello del recupero, restauro e culto nelle vestigia che ci ricordano la presenza di Cristo, della Beata Vergine Maria e della Chiesa che nasce all’ombra del Calvario), hanno creato ed inventato tante attività a favore del popolo palestinese.

Volendo fare una classifica, quale di queste attività po-trebbe godere del primo posto, oggi mi resta difficile dir-lo: potrei dire l’attività parrocchiale? L’attività didattica con le molteplici scuole, l’attività scientifica? ecc.

Oggi, alla luce di quanto ci circonda ed avviene in Terra Santa, ritengo vi sia un’attività che si rivela sempre più riuscita e che porta frutti che il mondo intero applaude ed ammira, questa si traduce in una sola parola: Magni-ficat.

Il Magnificat nasce per una felice intuizione del maestro padre Armando Pierucci ofm e per l’altrettanta felice decisione del governo della Custodia di eseguire, sen-za indugio, quanto padre Armando chiedeva alla Custo-dia di Terra Santa nel capitolo della CustoCusto-dia dell’estate del 1995, e cioè: creare a Gerusalemme una scuola di musica che possa essere non solo veicolo di studio ma anche possa dare la possibilità di formare musicisti e dare loro una possibilità di lavoro, utilizzando il linguag-gio musicale per raggiungere le menti ed i cuori di tutti,

La testimonianza