Elisabetta Monti
la Chiesa delle origini e la Chiesa di oggi” – dichiarano i coristi.
A Lucerna, città di lingua tedesca e di fede cattolica, ad accogliere i musicisti c’è il maestro Eberhard Rex diret-tore di un coro di 120 ragazzi. “Siamo sorpresi - raccon-tano i partecipanti - perché, al termine di ogni brano, nessuno applaude. In realtà man mano che il concerto si snoda il pubblico si lascia sempre più coinvolgere dal fascino delle voci, dal raccoglimento dei canti che, per quanto eseguiti in arabo, sprigionano la potenza della preghiera. Alcuni congiungono le mani, altri si mettono proprio in ginocchio”.
Ad Ascona i cori incontrano l’orchestra da camera di Lo-carno diretta dal maestro Andreas Laake. Queste le loro impressioni: “I nostri cantori sono sbalorditi dal suono degli archi che avvolge e potenzia le loro voci. Il rettore del Papio, don Patrizio Foletti, è di una generosità e di un’amabilità impagabili. Il soprano Iris Douma, accom-pagnata dall’orchestra, interpreta superbamente il bra-no “Il cinque di Pace”. A Lugabra-no la cattedrale è gremita così come nell’ ultima tappa svizzera a Bellinzona.
Il tour prosegue in Italia, con il coro “Dalakopen” diretto dal maestro Pietro Ferrario e il coro Lombardo nei con-certi di Legnano (Chiesa dei Martiri Anauniani), Milano (Basilica di San Lorenzo alle Colonne) e Como (Basilica di san Fedele). Ancora altre impressioni dei coristi: “Il
“Dalakopen” diretto dal maestro Pietro Ferrario ha ese-guito in maniera impeccabile il suo repertorio di altissi-mo livello; poi si è unito a noi potenziando meraviglio-samente le nostri voci; anzi ci ha dato la gioia di ascol-tare la Messa “San Giuseppe” nella versione originale con il baritono solista, Simone Ratti, coro e assemblea”.
La carriera concertistica prosegue, nel 2010, a Milano;
nella Basilica di sant’Antonio da Padova con il concerto d’organo di padre Armando; in occasione della presen-tazione del progetto “Risparmio virtuoso”promosso dal-la ditta Garbini Consulting di Castelpdal-lanio.
L’intento è quello di finanziare le attività del Magnificat,
in collaborazione con altre imprese. Il progetto è desti-nato tra l’altro a sostenere lo sviluppo della collaborazio-ne tra il Magnificat ed il Conservatorio di Vicenza.
Al concerto padre Armando si esibisce in pezzi di Vi-valdi, Frescobaldi ed alcuni pezzi di sua composizione su temi musicali della tradizione delle Chiese armene e etiope.
L’anno successivo, il 30 settembre 2011, sempre a Mila-no, nella splendida basilica di Santa Maria delle Grazie nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per l’anno dedica-to agli scambi culturali tra Italia e Russia si incontrano i rappresentanti delle Istituzioni, della Cultura, del Mondo religioso e dell’Imprenditoria, in occasione di uno stra-ordinario concerto di musica sacra.
L’iniziativa di Syncre srl ed “Accademia Musica Sacra” è stata realizzata in collaborazione con la fondazione per le iniziative sociali e culturali e con il dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.
La musica sacra dunque come strumento per rinnovare e rafforzare le relazioni culturali tra i due paesi.
L’orchestra della “Accademia Musica Sacra” ed il “Coro Sinodale” di Mosca, sotto la direzione del maestro Die-go Montrone, presentano un programma coinvolgente fra tradizione e contemporaneità. In questo contesto si esibisce proprio padre Armando Pierucci nella cantata
‘De Profundis’ (su un testo della poetessa russa Regina Derieva) insieme a un altro compositore contemporaneo d’eccezione, il metropolita Hilarion Alfeev, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. Il concerto si inserisce nell’ambito dell’ecce-zionale percorso di riscoperta e valorizzazione del re-pertorio sacro che l’orchestra della “Accademia Musica Sacra” ha compiuto negli ultimi periodi e che l’ha vista esibirsi nei luoghi di culto più significativi in Italia, nella federazione Russa ed in Terra Santa.
Il 22 settembre 2012 a Gerusalemme nel giardino del Getsemani viene eseguita in prima assoluta la “Sinfonia Eucaristica” composta da padre Armando per baritono,
coro misto a quattro voci, flauto e orchestra d’archi, coro e orchestra del Conservatorio “Duni” di Matera, sotto la direzione del maestro Carmine Antonio Catenazzo, bari-tono Carlo Rotunno.
Un anno dopo, nel giugno 2013, padre Armando è in Russia invitato dal centro culturale “De Boni arte” di Mosca. “Più che di un concerto, - precisa l’organista - si tratta di un incontro con l’autore che, venendo da Ge-rusalemme, ha preferito eseguire alcune delle musiche da lui composte nei 25 anni del suo servizio al Santo Sepolcro, ispirandosi sia alle melodie dei cattolici che a quelle degli armeni, siriaci, etiopi, copti e greci orto-dossi”. Il concerto, quindi, rappresenta in un certo senso un ‘preludio’ alla “Sinfonia Eucaristica” eseguita nel set-tembre scorso al Getsemani.
Il messaggio lanciato dal concerto viene fortemen-te apprezzato. La Custodia, più che un amico fra-terno, ha incontrato a Mosca un partner capa-ce d’impegnarsi con amore per la stessa missione.
Il 18 agosto 2014 è la volta dell’Ungheria: all’interno della Cattedrale di santo Stefano dove la “Sinfonia Eu-caristica” viene applaudita con ammirazione ed entusia-smo da un foltissimo pubblico composto dalle più alte cariche governative, dal corpo diplomatico, dal Nunzio Apostolico in Ungheria, Alberto Bottari De Castello, dai rappresentanti delle altre chiese presenti in Ungheria e da molti intenditori ed amanti della musica.
Organizzato e sponsorizzato dalla Provincia Francesca-na Ungherese, Custode della Basilica-Cattedrale, sotto l’alto patronato del cardinale Peter Erdö, il concerto è stato reso possibile grazie all’impegno del console un-gherese in Palestina, ora a capo della sezione Medio-O-rientale del dipartimento degli affari esteri ungherese, Csaba Czibere e della direttrice del “Coro Sant’Angela”
di Budapest, maestro Gaby Semjen, moglie del vice pri-mo ministro ungherese Zsolt Semjen, che hanno colla-borato con l’avvocato Véronique Nebel, coordinatrice della prima edizione della “Sinfonia”.
Il concerto ha visto la generosa partecipazione del tenore Zoltán Megyesi e della soprano Kinga Sirákné Kemény, quella appunto del “Coro St Angela”, del “Coro di St.
Ephraim” del M° Bubnó Tamás, e dell’orchestra “Wei-ner-Sázsz”, diretto magistralmente da András Viragh.
Come prevede la “Sinfonia”, che si ispira a 12 brani liturgici di 12 diverse chiese cristiane presenti a Ge-rusalemme, i brani originali sono stati eseguiti da 12 cantori rappresentanti le rispettive chiese, tra cui una folta delegazione venuta direttamente da Gerusalemme.
Nella cattedrale affollata, le antiche note delle tradizioni orientali e il loro sviluppo sinfonico, non hanno mancato di affascinare il pubblico e gli esperti musicali, ormai concordi nel definire la “Sinfonia” un ‘autentico capola-voro’, come sottolineato da padre Benedek Dobszay nel suo discorso introduttivo.
Il concerto ha soprattutto ricordato, inoltre, la trage-dia in corso in Oriente che purtroppo coinvolge le chie-se orientali in primo piano. Un evento musicale quindi come segno di solidarietà e di attenzione verso le stesse nonché di sostegno alla Custodia di Terra Santa ed al suo Istituto Magnificat che promuovono la convivenza pacifica tra giovani e professori di diverse origini sociali e confessionali, un compito sempre più difficile ma asso-lutamente, e più che mai , indispensabile.
L’ambasciatore libanese in Ungheria ha commentato cosi il concerto: “All’inizio cercavo di legare la Sinfo-nia ad uno dei grandi autori musicali che conosco.
Poi ho capito che questa era una musica unica, quella di Armando Pierucci. Alla fine pregavo soltanto con la musica”.
Ma l’attività concertistica di padre Armando non finisce qui. Sono tantissime, ad esempio, le esibizioni che lo ve-dono impegnato nelle Marche per “La Terra dei Fioret-ti”. E non solo, perché il 19 luglio 2015 il compositore è stato in Islanda, a Reykjavik, per un concerto d’organo alla cattedrale di Cristo Re.