“L’INDAGINE SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE”
2.10. I valori assunti dall’indice NIC negli anni 2008-2013
2.10.9. Classificazione COICOP/NIC “Servizi sanitari e spese per la salute”
Nel 2008 si notano forti oscillazioni nell’andamento dell’indice NIC per tale capitolo. Il mese di gennaio si apre con un dato tendenziale dello 0,70%, poi per quattro mesi quest’ultimo diventa negativo (valori tra -0,10% e -0,30%) e in seguito si verifica una leggera crescita fino a dicembre in cui si rileva una cifra pari allo 0,70%. Questo fenomeno è in parte spiegabile dal trend che subiscono i medicinali e i prodotti farmaceutici. Nel periodo temporale di riferimento si osserva una riduzione dei prezzi di vendita del -4,87% con una perdita del -0,10% rispetto al 2007. Il 2008 rappresenta il settimo anno in cui si assiste a tale dinamica e l’epoca temporale in cui si manifesta maggiormente la deflazione286. Questo ribasso riguarda i prodotti rimborsabili, mentre per quelli senza regolamentazione la situazione si presenta altalenante sul territorio nazionale. Alcuni soggetti affermano la stazionarietà dei prezzi del relativo mercato, mentre un’indagine effettuata su tale tematica da Altroconsumo mette in risalto disomogeneità che raggiungono il 60%287. In particolare si sottolinea che per i prodotti Otc288 sussistono accelerazioni medie del +4,80% nelle farmacie, del +8,70% nelle parafarmacie e del +6,10% nella GDO289. Tali valori si attestano al di sopra del tasso di crescita medio dell’inflazione e dipendono dalla logica di liberalizzazione del mercato. A livello di ripartizione territoriale solamente il Nord-Ovest e il Nord-Est evidenziano un dato tendenziale medio annuo superiore alla media (+0,24% e +1,03% rispetto a +0,14%)290. Tale affermazione non riguarda le regioni Valle d’Aosta, Liguria e Trentino Alto Adige in cui si registrano dati addirittura negativi (-0,29%, -1,56% e -0,11%). In
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Fonte: http://www.hk-cciaa.bz.it
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I prezzi dei prodotti farmaceutici e dei medicinali hanno subito complessivamente un calo del 23% dal 2001 al 2008 [fonte: http://www.federfarma.it].
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Si precisa che nel campione dell’indagine sono considerate 96 farmacie, 17 parafarmacie e 15 corner localizzati in 10 città differenti sull’intero territorio nazionale [fonte: http://www.altroconsumo.it].
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In inglese questa sigla indica Over the Counter che in Italia viene tradotto con “farmaci da banco” o automedicazioni. Tali prodotti vengono acquistati direttamente e autonomamente dal paziente. Non si contempla alcun intervento del medico di base, sia in sede di diagnosi che di trattamento.
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Fonte: Ibidem.
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Le variazioni tendenziali medie calcolate su base annua per le macroregioni Centro, Sud e Isole sono negative e ammontano a -0,08%, -0,51% e -1,08%. Le uniche eccezioni sono rappresentate dal Lazio che segue l’andamento nazionale e dall’Abruzzo (-1,94%).
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quest’ultima, nell’ultimo trimestre dell’anno, però, il dato è positivo (+0,30% inferiore a quello nazionale pari a +0,70%). Si segnala solamente una diminuzione significativa che concerne il prezzo dei medicinali (-0,10%)291. A Roma, invece, nel mese di ottobre, i rincari si verificano per servizi ospedalieri (+9,30%), servizi medici ausiliari (+7,80%) e servizi medici (+4,50%). Per le voci “medicinali” e “apparecchi e materiali
sanitario”, invece, ha luogo un decremento (rispettivamente del -5,70% e del -
0,90%)292.
Nel I semestre del 2009 l’inflazione cresce costantemente fino a maggio (+1,20%). Successivamente comincia una fase di caduta continua fino a dicembre in cui il valore si approssima allo 0,20%. Il tasso di crescita tendenziale medio è pari a +0,63% (+0,49% rispetto al 2008). Come per l’anno precedente si segnala il rallentamento del prezzo dei medicinali (-1,81% al contrario del 2008 in cui la cifra risulta essere pari a -4,81%). Questi effetti si producono soprattutto per i prodotti rimborsabili293. Anche a livello europeo si avverte questo calo, ma in misura inferiore (dato tendenziale medio annuo pari a -1,50%). Questo trend viene alimentato, inoltre, dall’approvazione del decreto legge 29/2009 con il quale si stabilisce un ribasso dei prezzi in misura pari al -12% per i farmaci generici, una modifica nella ridistribuzione della parte spettante al grossista, alla farmacia e alla casa farmaceutica del prezzo praticato da questi soggetti al consumatore finale e una ritenuta pari all’1,40% applicata alla somma spettante alle farmacie per la distribuzione. Dall’altro lato, invece, si evidenzia una variazione tendenziale media annua positiva per i servizi ambulatoriali (+0,52% in perdita del -0,58% rispetto al 2008). Le prestazioni sanitarie più onerose risultano essere quelle odontoiatriche seguite da quelle inerenti l’assistenza agli anziani. Anche gli onorari di specialisti come il dentista o l’oculista generano rilevanti esborsi monetari. A causa della crisi economica, comunque, la spesa effettuata dalle famiglie si riduce notevolmente (-7,60%) in misura superiore alla media dei consumi (-6,80%)294. La situazione rimane stabile a livello di macroregioni, tranne per il Centro che nel 2009
291 Fonte: http://www.tn.camcom.it 292 Fonte: http://www.rm.camcom.it 293
Il costo per il consumatore dei medicinali rimborsabili è sceso del -24,60% dal 2001 [fonte: http://www.federfarma.it].
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rileva un dato tendenziale medio annuo superiore a quello nazionale (+1,23%)295. A livello locale Padova conferma le considerazioni viste precedentemente. Il tasso di crescita tendenziale medio è pari al +0,20%, valore inferiore a quello osservato nella regione Veneto (+0,43%) e sul territorio nazionale. Forti rialzi si evidenziano per il prezzo di vendita del termometro dopo l’introduzione sul mercato di quello a mercurio (+11,10%) e per gli onorari dei pediatri (+9,90%) e dei ginecologi (+5,10%). In ribasso sono, invece, quelli degli oculisti (-3,30%), i medicinali (-1,80%) e le attrezzature e apparecchi sanitari (-1,70%)296. A Cagliari, invece, si segnalano nel mese di novembre cambiamenti notevoli in aumento per le voci “Analisi cliniche e accertamenti
diagnostiche” (+2,60%), “Servizi medici” (+1,90%) e “Dentisti” (+1,30%)
controbilanciate da riduzioni per “Strumenti medicali” (-3,40%)297.
Anche nell’anno 2010 si manifestano costanti oscillazioni nei valori dell’inflazione. Infatti, il mese di gennaio si apre con un dato tendenziale dello 0,60%. Poi si verifica un continuo decremento e la cifra si azzera e in seguito diventa negativa (nel mese di maggio si registra -0,20%). Successivamente i valori ritornano positivi e nei mesi di novembre-dicembre raggiungono una quota eguale a quella di partenza (0,50%-0,60%). Per il comparto medicinali si sottolinea una variazione tendenziale media annua del -1,81% (-0,15% rispetto al 2009). I farmaci rimborsabili influenzano quest’andamento (-1,70% nei prezzi di vendita), specialmente quelli di classe A298. Infatti, con l’emanazione del decreto legge 78/2010 si stabilisce una percentuale aggiuntiva di sconto del -3,65% sul prezzo di questi ultimi non contemplando l’Iva, suddividendola per l’1,82% a carico delle farmacie e per l’1,83% gravante sulle case farmaceutiche. Inoltre, si segnala per la voce “attrezzature e apparecchi medici” un dato tendenziale medio annuo positivo, ma in perdita se confrontato con quello dell’annata precedente (+1% rispetto a +1,77%). Questo dipende dalla situazione economica in cui versa la nostra penisola e dalle dinamiche specifiche del relativo mercato. In particolare si annoverano tre causali:
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Le variazioni tendenziali medie calcolate su base annua delle macroregioni ammontano allo 0,35% per il Nord-Ovest, allo 0,85% per il Nord-Est, allo 0,37% per il Sud e allo 0,28% per le Isole.
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Fonte: http://www.pd.camcom.it
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Il tasso di crescita tendenziale del mese di novembre è pari al +1,70%, dato in crescita rispetto al mese precedente (+1%) e inferiore rispetto a quello registrato in Sardegna (+0,80%) e in Italia (+0,20%) [fonte: http://www.ca.camcom.it].
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1. La situazione sussistente di monopsonio in cui la domanda pubblica soddisfa nella maggior parte dei casi le esigenze di quella complessivo.
2. Il contesto in cui lo Stato opera per finanziare la SSN299.
3. La tendenza affermatasi di ridurre la SSN attraverso vari strumenti come il rispetto di parametri massimi di spesa che inficiano sulla qualità del servizio erogato.
Dall’altro lato il Rapporto Federfarma rileva un incremento sul costo dei ticket sanitari (dal +6,60% del 2009 al +7,60% del periodo temporale considerato con un rialzo dell’esborso monetario pari a 16,60€)300. Queste considerazioni effettuate a livello nazionale valgono anche a livello locale. In Trentino Alto Adige nei primi mesi dell’anno il dato tendenziale risultava essere positivo rispetto al 2009. In seguito a causa dei prezzi dei medicinali nel trimestre aprile-giugno, si assiste a una perdita dello 0,10% compensata parzialmente dai rincari delle tariffe per i servizi medici (+1,80%)301. In Basilicata, inoltre, sempre per effetto delle politiche di rallentamento della pressione inflazionista per i medicinali, la variazione tendenziale media annua è pari a -0,80% (il valore minimo si raggiunge ad aprile con -0,60%)302.
Nel 2011 i cambiamenti tendenziali si attestano da +0,30% a +0,60% con due picchi verificatesi nei mesi di marzo e aprile (rispettivamente +0,90% e +0,70%). Il tasso medio di crescita annuale è pari a +0,53% (+0,25% rispetto al 2010). Nel periodo temporale esaminato si nota soprattutto il rialzo di prezzo per gli accertamenti diagnostici (+1,08% e +0,40% se confrontato con l’anno precedente). Le cause principali devono ricondursi alla leggera accelerazione dei prezzi e alla modifica del mix con conseguente orientamento da parte dei medici nella prescrizione di visite ed esami specialistici più onerosi. Quest’accadimento viene in parte controbilanciato dal rallentamento dei prezzi dei farmaci iniziato nel 2001, dovuto al difficile raggiungimento per le case farmaceutiche dell’equilibrio tra prezzi e costi che genera costanti tensioni sul mercato. Per quest’annata si evidenzia una variazione tendenziale media annua pari al -1,96%. I maggiori effetti si producono ancora una volta sui
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Spesa sanitaria nazionale.
300
In virtù di questa misura il Rapporto Federfarma evidenzia che nel 2010 le famiglie italiane spendono complessivamente 1 miliardo di euro per ticket. In tale voce non sussiste solamente quello relativo al Pronto Soccorso o agli esami specialistici, ma anche quello relative ai farmaci presente in oltre 12 regioni.
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Fonte: http://www.tn.camcom.it
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prodotti rimborsabili e si segnala una brusca caduta per i prezzi dei farmaci di fascia A (-7,60%), vista la diffusione sul mercato di quelli generici sui quali viene applicato un prezzo più basso. A livello di macroregioni si sottolinea che l’area Centro-Nord gode di dati tendenziali superiori alla media nazionale rispetto al Sud e alle Isole303. Le regioni Valle d’Aosta (+0,31%), Liguria (+0,43%), Emilia Romagna e Toscana (+0,52%), Umbria (-0,21%) sono in controtendenza rispetto a ciò che è stato affermato in precedenza e la stessa cosa vale anche per l’Abruzzo (+0,56%), Puglia (+0,57%) e Basilicata (+0,83%) nell’area del Mezzogiorno. Analizzando le singole città si denota una situazione disomogenea. A Cagliari, nel mese di agosto, l’inflazione è pari a -0,15% come nel mese precedente; al contrario a Padova si sottolinea una cifra pari allo 0,70% nel medesimo arco temporale. Nel primo comune non si presentano cambiamenti considerevoli, mentre nel secondo, considerando l’intero anno, si segnalano in rialzo le voci “servizi dentistici” (+5,90%) e “servizi ospedalieri” (+1,20%). Rallentamenti, invece, subiscono i prezzi di medicinali e prodotti farmaceutici (-1,50%), ma soprattutto quelli di fascia A (-4,30%) e i disinfettanti (-3,40%)304.
Nel 2012 l’inflazione ritorna ad assumere valori negativi visto che la media annua è pari a -0,03%. Determinante è un’ulteriore diminuzione del prezzo medio dei medicinali SSN (da 11,38€ nel 2011 a 10,53€ nel 2012), dato il decremento del valore delle ricette (-9,30%)305. I fattori scatenanti si collegano alle misure di contenimento della spesa farmaceutica, alle ritenute di percentuali sempre più rilevanti applicate sui prezzi praticati al pubblico subite dai distributori e alla rapida diffusione dei farmaci generici306. Si segnala, dall’altro lato, un incremento della spesa sanitaria per le famiglie italiane, dato l’aumento delle prescrizioni per farmaci di marca e i timori di inefficacia per quelli generici. Inoltre, si assiste alla crescita del costo del ticket per visite diagnostiche ed esami specialistici (un aumento di 14€ per le persone non esenti), a causa dell’introduzione di un ticket particolare di 10€ su ricette ed esami che nel mese di agosto 2011 era stato adottato solo in un numero ristretto di regioni. Al contrario per i
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Per il Nord-Ovest la variazione tendenziale media calcolata su base annua è pari allo 0,61%, per il Nord-Est allo 0,62% e per il Centro allo 0,81%, mentre al Sud e nelle Isole si registrano valori pari rispettivamente allo 0,29% e allo 0,23%.
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Fonte: http://www.pd.camcom.it
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I dati IMS Health dimostrano che il prezzo medio per i farmaci che assolvono a specifiche patologie e per i quali non sussiste l’obbligo di presentare la ricetta è pari a 7,60€ (+1,80% con una perdita del -1,40% rispetto al dato del 2011 osservata in tutti i canali).
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Si precisa che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nell’anno considerato, fissa un tetto massimo di rimborso a carico della SSN per questi ultimi.
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farmaci non si manifesta un incremento dell’esborso monetario che si mantiene sui livelli del 2011 (41€ in media per un soggetto non esente). Infine per i servizi medici specialisti si osserva un dato tendenziale medio annuo pari al 2,20% (+0,10% rispetto al 2011), in particolare la voce “dentisti” segnala un valore del +1,60%. Se si analizza la ripartizione territoriale si rilevano i fenomeni già citati precedentemente e in questo periodo di riferimento solamente l’area Nord presenta una variazione tendenziale media annua superiore a quella nazionale (+0,01% per il Nord-Ovest e +0,33% per il Nord- Est), tranne Liguria (-0,67%), Friuli Venezia Giulia e Lombardia (-0,18%) ed Emilia Romagna (-0.07%)307. A Bologna nel mese di luglio si evidenzia un dato tendenziale del –0,40% (in Emilia Romagna è pari allo 0% e in Italia al +0,30%). I ribassi dei prezzi dei medicinali vengono riequilibrati dalla crescita degli onorari dei professionisti e dalle attrezzature e apparecchi medici308. Anche a Roma nel mese di ottobre le voci in rialzo risultano essere “servizi medici” (+3,70%) e “altri prodotti medicali” (+3,60%), mentre in calo si trovano i prodotti farmaceutici (-3,90%)309.
Nei primi mesi del 2013 si registra una leggera crescita. Infatti il tasso medio di crescita risulta pari a +0,20% (+0,23% rispetto al 2012). I prodotti farmaceutici proseguono nel loro trend (mediamente -1,80%), così come i servizi medici specialistici (+1,15% con l’onorario dei dentisti che segnala una variazione media positiva del +1,03%) e le attrezzature e apparecchi terapeutici (+0,65%). A livello di macroregioni non muta nulla rispetto all’anno precedente. Da notare a Perugia i rialzo dei prezzi dei servizi medici del +4,10% nei primi quattro mesi e del +1,10% al mese310 e in Trentino Alto Adige l’incremento del costo per il servizio di laboratorio per analisi mediche (+5,10%)311.