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“L’INDAGINE SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE”

1.4. I risultati dell’indagine sui consumi delle famiglie negli anni della crisi (2008-2011)

1.4.5. La spesa media mensile per numero di componenti e tipologia familiare

La spesa media mensile rilevata dall’indagine dipende essenzialmente da due variabili: il numero e le caratteristiche dei componenti della famiglia selezionata per essere

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A titolo esemplificativo, se si prende in considerazione l’anno 2011, l’importanza attribuita alla spesa per trasporti nell’Italia Settentrionale è pari al 15,10%, mentre per i cittadini italiani si attesta intorno al 14,20%. A livello di spesa si registrano per l’Italia 353,89€, mentre solamente per il Nord-Ovest 442,76€. La medesima tendenza si riscontra per quanto concerne il capitolo di spesa “altri beni e servizi”.

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La spesa per trasporti in Veneto è calata del -13,61%, in Friuli Venezia Giulia del 13,88%, mentre in Emilia Romagna solamente del -3,30%.

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In Basilicata e Puglia si registra una variazione negativa rispettivamente del -20,33% e del -15,27% negli anni della crisi, per quanto riguarda tale voce. In Calabria, invece, si nota nel periodo considerato un incremento notevole pari al +15,97%.

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inclusa nel campione. Bisogna, però, precisare che non necessariamente si assiste a una relazione di proporzionalità diretta tra queste grandezze. Infatti, ciò si verifica per alcuni capitoli di spesa (spesa per l’abitazione e per l’arredamento) per effetto delle economie di scala. Per altre voci, invece, come le uscite monetarie sostenute per generi alimentari, bevande e trasporti, al crescere del numero dei membri della famiglia aumenta il livello di consumo. Queste considerazioni sono controllabili tramite gli allegati 1.26-1.31. Ad esempio si può osservare, prendendo come periodo di riferimento l’anno 2011, che la spesa per la casa in una famiglia con tre componenti è pari a 765,86€, cifra nettamente superiore a quella registrata per una composta da cinque o più membri (745,77€). Al contrario si evidenzia, sempre nell’epoca temporale sopracitata, che un nucleo familiare di tale tipologia presenta un livello di consumi maggiore per la carne rispetto a una famiglia con due componenti (rispettivamente 164,37€ e 109,85€).

L’indagine sui consumi delle famiglie sottolinea che negli anni della crisi, a seconda del numero degli individui inclusi, si sono messe in evidenza variazioni positive e negative. Per le prime si fa riferimento alle famiglie con uno (+5,33%) e quattro membri (+2,29%). Per le seconde alle rimanenti47. Nell’anno 2011 si rilevano livelli di spesa media mensile che partono da 1.781,71€ registrati per una famiglia con un membro a 3.214,86€ per una con cinque o più componenti.

Le famiglie formate da una sola unità48 destinano nel periodo 2008-2011 una quota consistente della loro spesa per l’abitazione , per altri beni e servizi e per i trasporti49. Infatti, le persone sole con 65 anni o più registrano un’incidenza positiva superiore a quella della categoria a cui appartengono per la prima voce citata precedentemente (+13,24% rispetto a +7,37%)50. Inoltre, queste ultime mettono in evidenza un alto livello di consumi per combustibili ed energia e altri beni e servizi51.

Per i single con meno di 35 anni si assiste alle medesime tendenze segnalate precedentemente. Un’unica annotazione da effettuare riguarda la spesa per trasporti.

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La ricerca segnala per le famiglie con due, tre e cinque o più membri una variazione negativa rispettivamente del -1,14%, del -0,81% e del -1,12%.

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All’interno di questa categoria si distinguono, ai fini dell’indagine, tre sottocategorie: “persona sola con meno di 35 anni”, “persona sola con 35-64 anni” e “persona sola con 65 anni o più”. Queste ultime rappresentano la metà di tutte le famiglie con un solo componente.

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Il peso di tali capitoli di spesa sulla spesa media mensile complessiva è rispettivamente del 34%-35%, del 9%-10% e del 10%-11%.

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Per tali soggetti la spesa per l’abitazione rappresenta il 40%-41% della spesa media mensile complessiva. La categoria generale un componente, invece, attribuisce un peso pari al 34%-35%.

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Nel periodo 2008-2011 la spesa per combustibili ed energia è aumentata del 6,17%, mentre quella per altri beni e servizi è diminuita del -5,32%.

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Questi individui attribuiscono un peso maggiore a tale voce rispetto agli anziani (14%- 15% contro 5%-6%). Questo dipende essenzialmente dalle riduzioni o esenzioni dal pagamento del servizio di trasporto pubblico concesse alla seconda categoria e dalle loro limitate esigenze di mobilità nel territorio52.

Le famiglie formate da due componenti53 destinano anche loro una quota maggiore della loro spesa all’abitazione, seguita dai trasporti, da altri beni e servizi e dall’arredamento54. In particolare, per le coppie con p.r. con 65 anni o più, si notano, oltre alle tendenze già riscontrate precedentemente55, maggiori uscite monetarie sostenute per alimentari e bevande e sanità rispetto alle altre sottocategorie. Tra le coppie senza figli con p.r. con 35-64 anni si registra una maggiore incidenza delle spese per l’abbigliamento (6% rispetto a 4%-5% della categoria generale), mentre in quelle con p.r. con meno di 35 anni risulta essere preponderante la spesa per trasporti (20%- 21% rispetto a 13%-14% della categoria generale).

Nelle famiglie composte da tre membri56 si spende maggiormente per l’abitazione (nel 2011 765,86€ ,+7,37% rispetto al 2008), i trasporti (455,21€, -4,13%), altri beni e servizi (312,08€, -5,80%), abbigliamento e calzature (147,45€, +0,69%) e sanità (110,33€, +5,21%). La spesa per alimentari e bevande gode di un’incidenza del 18%- 19% e al suo interno frequenti risultano essere gli acquisti per carne (133,80€, +4,07%) e patate, frutta e ortaggi (96,89€, -1,09%).

Anche per le famiglie con quattro, cinque o più componenti57 i livelli di spesa maggiori si evidenziano nelle categorie sopracitate58.

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Per gli anziani, comunque, negli anni 2008-2011, si evidenzia un aumento del livello di spesa per trasporti del 8,81% superiore a quello delle persone sole con meno di 35 anni (+2,43%).

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Questa categoria si suddivide in: coppia senza figli con p.r. con meno di 35 anni, coppia senza figli con p.r. con 35-64 anni e coppia senza figli con p.r. con 65 anni o più. Con la sigla p.r. si intende persona di riferimento.

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I pesi attribuiti ai vari capitoli di spesa negli anni 2008-2011 sono rispettivamente 29%-30%, 13%- 14%, 10%-11% e 5%-6%. Per le varie voci di spesa si registra un cambiamento positivo per l’abitazione (+5,83%) e decrementi per i trasporti (-1,92%), altri beni e servizi (-10,16%) e arredamento (-8,88%).

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I livelli di spesa più consistenti vengono rilevati per l’abitazione, i trasporti, altri beni e servizi, i combustibili e l’energia e l’arredamento. Rispetto alla categoria generale si notano delle controtendenze nelle variazioni per trasporti (+22,34%), altri beni e servizi (+5,26%) e arredamento (+6,49%).

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Si fa riferimento soprattutto alla coppie con un figlio (84,1%).

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Le famiglie con quattro componenti sono costituite in misura preponderante da coppie con due figli (91,5%), mentre quelle con cinque o più componenti da coppie con tre o più figli (70,40%).

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Con riferimento alle famiglie con quattro membri si contemplano maggiori uscite monetarie per l’abitazione (757,48€ nel 2011, +7,84% rispetto al 2008), i trasporti (529,81€, +1,81%), altri beni e servizi (358,43€, +1,05%) e abbigliamento e calzature (205,97€, -7,47%). Per le famiglie con cinque o più componenti valgono i medesimi capitoli di spesa, rispettivamente 745,77€, +8,40%; 541,88€, +4,46%; 333,38€, -1,37% e 201,52€, -10,74%.

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Infine, per le famiglie monogenitore o di altra tipologia i livelli di consumo più elevati si rilevano per l’abitazione (negli anni della crisi si denota un peso rispettivamente del 26%-27% e del 25%-26%), i trasporti (entrambe 13%-14%) e altri beni e servizi (10% e 9%).