“L’INDAGINE SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE”
2.10. I valori assunti dall’indice NIC negli anni 2008-2013
2.10.10. Classificazione COICOP/NIC “Trasporti”
Il comparto “Trasporti” segnala nel corso del 2008 una continua crescita fino al mese di ottobre (i valori raggiungono il picco nei mesi estivi in particolare a luglio e agosto in cui si registra il +7,10% e il +7,50%). Successivamente si produce una forte contrazione
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Le macroregioni Centro, Sud e Isole presentano dati tendenziali medi annui inferiori a quelli nazionali rispettivamente -0,07%, -0,25% e -0,85%. 308 Fonte: http://www.bo.camcom.gov.it 309 Fonte: http://www.rm.camcom.it 310
La variazione tendenziale media è pari allo 0,80% e quella congiunturale si attesta allo 0,20% [fonte: http://www.pg.camcom.gov.it]
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e nel mese di dicembre si denota una variazione di segno negativo (-0,20%). Il tasso di crescita tendenziale medio calcolato su base annua ammonta al +5,26%. Quest’andamento dipende essenzialmente dal prezzo del petrolio. Nei primi otto mesi dell’anno le quotazioni di questa materia prima subiscono notevoli rialzi e nel mese di luglio il costo si attesta intorno ai 150 dollari al barile (nel mese di gennaio è pari a 100 dollari)312. Come è già stato ribadito molteplici volte nel corso della trattazione, le oscillazioni sono causate dalle dinamiche di domanda e offerta e dall’avvento nel mercato di agenti di natura non commerciali. Di conseguenza quest’accadimento produce effetti sul prezzo del gasolio che aumenta mediamente nel corso di questo periodo del 30% e in misura ridotta sulla benzina, visto che l’incremento medio risulta pari al +13%. Negli ultimi mesi dell’anno si assiste a una decelerazione nelle quotazioni e i valori rientrano nella norma. A risentirne maggiormente è il trasporto aereo in quanto da ottobre a dicembre si sottolinea una variazione media del 20,60%313. Anche il costo sostenuto dalle famiglie per il trasporto ferroviario subisce un’accelerazione media annua del +6,37% e lo stesso fenomeno sussiste per i pedaggi autostradali soprattutto a inizio anno (a gennaio e febbraio le cifre raggiungono il +3,80%, mentre mediamente si attestano al +3,25%). Le tariffe del trasporto urbano, invece, aumentano del 2% (+0,40% rispetto al 2007). Un notevole rialzo si evidenzia anche per i servizi connessi alla manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto (+5,03%). Se si contemplano le macroregioni, il Nord-Ovest, il Nord-Est e le Isole denotano dati tendenziali medi annui superiori a quelli nazionali (+5,31%, +5,55% e +5,93% rispetto a +5,26%), ad eccezione di Valle d’Aosta (+3,10%), Liguria (+4,73%) e Friuli Venezia Giulia (+4,71%)314. Le tendenze descritte a livello nazionale valgono anche per le realtà locali, Infatti a Reggio Calabria, nel mese di luglio, si rilevano rincari per benzine e altri carburanti (+1,20%) e per il trasporto ferroviario (+9,10%)315. A Lecco, invece, si evidenzia un leggero rialzo del prezzo della bicicletta per bambino, mentre quella per
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Fonte: http://www.mise.gov.it
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Si precisa che nel corso dell’intero anno la variazione tendenziale media annua si attesta al 16,83% e che il picco si raggiunge nel mese di agosto con un valore del 40,70%.
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Le macroregioni Centro e Sud registrano una cifra pari al 4,70% e al 5,18%. Inoltre nelle regioni Campania, Basilicata e Calabria si osserva un dato superiore a quello del territorio italiano rispettivamente del 5,36%, del 5,69% e del 5,51%.
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adulto si attesta a una variazione pari al 4,50%. Si segnalano, infine, innalzamenti anche per gli pneumatici e per i servizi di manutenzione e riparazione moto316.
Per quasi tutto l’anno 2009 il prezzo del petrolio importato diminuisce mediamente del -34%317. Gli effetti che si producono riguardano principalmente la benzina (mediamente nei primi otto mesi dell’anno si denota una modifica negativa del -12% rispetto all’anno precedente) e il gasolio (-20,60%). L’Agip approva, infatti, nel corso dell’anno, un ribasso di un centesimo al litro per la benzina verde e per il gasolio di 1,5 centesimi. Al contrario il Gpl subisce un incremento di cinque centesimi318. Inoltre, nel periodo di riferimento considerato, in virtù delle considerazioni appena effettuate, il tasso di crescita tendenziale dei prezzi per l’acquisto di automobili raggiunge quota +1,33% (-0,07% rispetto al 2008). Si segnala in modo particolare una contrazione dei volumi di vendita (-13%), a causa della diffusione della crisi economica e dell’utilizzo massiccio nel passato dello strumento degli incentivi governativi all’acquisto. Le famiglie italiane si orientano verso autovetture di qualità con un prezzo di vendita non elevato (city car)319. Per quanto concerne gli acquisti di motocicli e ciclomotori il dato tendenziale medio annuo è pari allo 0,30% (-0,43% rispetto all’annata precedente). I segmenti che forniscono segnali positivi sono la moto di grande cilindrata, il segmento 51cc-250cc e i ciclomotori320, viste le caratteristiche positive di cui godono in termini di onerosità e consumo. Territorialmente solo la macroregione Sud rileva una variazione tendenziale media annua superiore a quella nazionale (-1,29% rispetto a -2,18%), tranne l’Abruzzo (-2,42%)321. In Basilicata, nel II semestre, si nota un dato tendenziale medio del 2,30% (si registra +6,50% nel mese di dicembre a causa dell’impennata del prezzo del
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Fonte: http://www.lc.camcom.gov.it
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L’andamento del prezzo del petrolio, per l’anno analizzato, può essere rappresentato da una curva a U: discendente nei primi otto mesi dell’anno e solamente nell’ultima parte di quest’ultimo si rileva una ripresa.
318
Con tale manovra il prezzo della benzina verde è pari a 1,318€ al litro, mentre quello del gasolio a 1,154€ al litro.
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Le cause principali di contrazione dei volumi di vendita sono sicuramente la crisi internazionale, ma anche l’incremento dei prezzi dei carburanti, dei premi assicurativi, la difficoltà di ottenere credito e la tassazione. Si sottolinea che nell’anno considerato il prezzo della benzina è superiore di 24,70 centesimi alla media europea e il costo dell’Rca è doppio o triplo rispetto a quello degli altri Stati europei
[fonte: http://www.osservatoriofindomestic.it].
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Fonte: Ibidem.
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I valori per le altre macroregioni si attestano al -2,39% per il Nord-Ovest, al -2,35% per il Nord-Est, al -2,32% per il Centro e al -2,20% per le Isole. Alcune regioni incluse all’interno di queste categorie presentano cifre in controtendenza superiore a quelle medie nazionali, ovvero Valle d’Aosta (-1,83%), Friuli Venezia Giulia (-0,56%) e Sicilia (-1,84%). Liguria, Umbria e Marche tendono a seguire il trend della nostra penisola (rispettivamente -2,14%, -2,13% e -2,10%).
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petrolio). Subisce un ribasso del -1,40% la voce “servizi per la manutenzione e
riparazione dei mezzi di trasporto” dovuto al rallentamento dei prezzi dei beni di
sostituzione. Lo stesso fenomeno si produce a gennaio-febbraio per le tariffe locali per il trasporto pubblico, al contrario del dato in crescita osservato in Italia322. A Brescia, a dicembre, si evidenzia ancora una volta il calo dei carburanti, ad eccezione del Gpl e l’incremento dei prezzi di motocicli e ciclomotori, nonché delle tariffe del trasporto aereo nel periodo denominato di alta stagione323.
Nel 2010 si assiste a una ripresa dell’inflazione visto che nei mesi di marzo-maggio si attesta a valori pari al 5%-5,50%. In seguito si verifica una leggera contrazione e diverse oscillazioni, finché nel mese di dicembre non si raggiunge la cifra del 4,20%324. L’andamento del comparto dipende ancora una volta dai rialzi delle quotazioni di petrolio causati dall’aumento della domanda e dal fenomeno della speculazione (si passa da 44€ al barile del 2009 a 60€ nel 2010). Aumentano, quindi, tendenzialmente nel corso dell’anno, le voci “carburanti e lubrificanti” dell’11,65% (+24,02% rispetto al 2009), “trasporto ferroviario” del 10,76% (+5,96%) e “trasporto marittimo e per vie
d’acqua interne” del 5,28% (-2,02%). Al contrario, pressioni alla deflazione si
segnalano per il trasporto aereo (-1,38%). Inoltre, nel mese di luglio, viene introdotta una tariffa a carico degli automobilisti in vicinanza dei raccordi Anas e un rincaro dei pedaggi autostradali, differente nel territorio a seconda della società concessionaria (mediamente del 18%-20%)325. La situazione per le macroregioni muta e ritorna quella dell’anno 2008326. A livello di realtà locali si denotano tendenze similari a quelle precedentemente descritte aventi le medesime causali. A titolo esemplificativo si citano i casi dei comuni di Padova e Cagliari. Nel primo si raggiunge annualmente un valore tendenziale del 4,80%, superiore alla media della regione Veneto (+4,39%) e dell’Italia.
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Fonte: http://www.bas.camcom.it
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Si rileva un tasso tendenziale del +1,30% e quello congiunturale raggiunge la cifra del +0,60% [fonte: http://www.bs.camcom.it].
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Il tasso medio di crescita tendenziale calcolato su base annua è del +4,16% (+6,34% rispetto al 2009).
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Se si deve percorrere il tratto autostradale Roma nord-Firenze Certosa si deve sostenere un esborso monetario di 17,50€ (+2,70€, ovvero un rialzo del 18%). Per i mezzi pesanti si parla di una maggiorazione di 4,70€ cioè una variazione positiva del 19,10% nel medesimo tratto
[fonte: http://www.ilsole24ore.com].
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Le macroregioni Nord-Ovest, Nord-Est e Sud denotano una variazione tendenziale media annua superiore a quella nazionale (+4,18%, +4,40% e +4,58%), ad eccezione delle regioni Valle d’Aosta (+3,30%), Lombardia (+4,03%), Emilia Romagna (+3,76%), Abruzzo (+3,63%) e Molise (+3,25%). La considerazione effettuata per le macroregioni sopracitate vale anche per Umbria e Marche (+4,68% e +4,42%), nonostante la relative macroregione manifesti tendenze opposte (+3,83%).
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Influenza massicciamente il risultato l’incremento di prezzo del Gpl (+19%) e il trasporto ferroviario (+16,40%). Il trasporto aereo non avverte gli effetti derivanti dall’andamento delle quotazioni del greggio. Infatti si segnalano decelerazioni per le voci “viaggio aereo nazionale” (-12,20%) e “viaggio aereo europeo” (-1,50%)327. Anche a Cagliari, nel mese di novembre, tali segmenti riflettono questo trend (-11,80%) assieme al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (-6,70%). I rincari si evidenziano per benzine (+1,60%) e altri carburanti (+2,30%)328.
Nel 2011 il trend dell’inflazione inerente questo capitolo si presenta abbastanza oscillatorio con fasi continue di contrazioni e rialzi. Il mese di gennaio si apre con un valore pari al 4,30% e quello di dicembre si chiude con una cifra del 7,10%. Il picco si raggiunge nel mese di ottobre con una percentuale del 7,20%. Un single, quindi, sostiene un esborso monetario maggiore di 14€, una coppia con un figlio di 35€, una coppia con due figli di 41€ e un nucleo familiare in cui il capofamiglia è un quadro o un impiegato di 36€329. L’andamento dipende, come è già stato ribadito precedentemente, non solo dai rincari che subiscono le quotazioni della materia prima petrolio, ma soprattutto dall’innalzamento della tassazione (comprensiva dell’accisa e dell’Iva). In questo periodo temporale si denota una variazione tendenziale media annua per il prezzo del gasolio del 21,20% (a settembre il dato si attestava a quota +19,20%). Il prezzo della benzina cresce, invece, del +17,80% su base annua e del +0,80% mensilmente. Si segnalano, inoltre, i rincari per le automobili, in particolare per le nuove diesel (+0,80%) e per le nuove benzina (+0,50%). Anche i pedaggi autostradali seguono il medesimo trend (mediamente +3,30% anche se Autostrade per l’Italia applica un incremento del +1,92%). La situazione per le macroregioni rimane stazionaria, ad esclusione del Sud che nell’annata analizzata presenta un dato tendenziale medio annuo inferiore a quello nazionale (+6,08% rispetto a +6,19%)330. Tale affermazione non vale, però, per le seguenti regioni incluse in quest’area territoriale, ovvero Abruzzo (+6,31%), Puglia (+6,38%), Calabria (+6,73%) e Basilicata (+6,46%). Proprio in quest’ultima regione, nel II semestre, si denota un incremento del prezzo dei carburanti come accade a livello nazionale (a dicembre il valore si attesta a 327 Fonte: http://www.pd.camcom.it 328 Fonte: http://www.ca.camcom.it 329 Fonte: http://www.federconsumatori.it 330
Le variazioni tendenziale medie annue ammontano al 6,46% per il Nord-Ovest, al 6,22% per il Nord- Est, al 5,93% per il Centro e al 5,83% per le Isole.
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+15%) e un rialzo dei prezzi per i servizi di manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto (+13% con uno scarto sfavorevole del 9% a favore del territorio nazionale). Questo dipende dall’impennata del costo dei pezzi di ricambio. In aumento anche la voce “trasporto ferroviario” (mediamente del +7% con tre punti percentuali di differenza a favore della regione). Al contrario, rispetto alla tendenza nazionale, si osserva un rallentamento del -6% sul prezzo delle automobili331.
Nel I semestre del 2012 si notano forti rialzi dei valori dell’inflazione (il punto di massimo si raggiunge nel mese di marzo con una cifra pari al +8%); successivamente ha luogo una dinamica deflativa visto che il mese di dicembre si chiude con una variazione del 4,60%. Il tasso di crescita medio tendenziale calcolato su base annua risulta pari al +6,47% (+ 0,28% rispetto al 2011). I fattori determinanti quest’andamento sono da ricercarsi nelle quotazioni del greggio che nella prima parte dell’anno si attestano sui 110 dollari a barile, a causa della crisi economica internazionale e delle tensioni politiche riguardanti il Medio Oriente. Nell’ultima parte dell’anno, invece, si denotano cambiamenti insignificanti (+0,10%). In termini congiunturali si avvertono gli effetti di queste oscillazioni. Infatti, dopo gli interventi di impennata delle accise nei mesi estivi (il costo risulta pari a 2,5 centesimi di euro/litro), si registrano ribassi per i prezzi della benzina (-2,30%) e del gasolio (-0,30%). Al contrario se si considerano i dati tendenziali non si verifica una diminuzione, bensì un innalzamento del prezzo dei carburanti (mediamente del +12,40%). Il trasporto ferroviario su lunga percorrenza segue questo trend nel IV trimestre dell’anno sottolineando un rialzo del +1,90%. Ciò non dipende soltanto dall’effetto stagionalità (la vicinanza temporale delle festività natalizie), ma anche dalla liberalizzazione del mercato, con conseguente entrata nelle contrattazioni di imprese private. Per quanto concerne gli acquisti di automobili si evidenziano variazioni prossime all’azzeramento (sia per le autovetture che utilizzano diesel che per quelle a benzina), data la brusca caduta delle immatricolazioni e le spietate politiche di pricing al ribasso adottate dalle case automobilistiche per fronteggiare i competitor. Infine i pedaggi autostradali manifestano una logica di stazionarietà (valori intorno al +4%). Per le macroregioni valgono le considerazioni effettuate per l’anno 2011332. Interessante da
331
Fonte: http://www.bas.camcom.it
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I dati tendenziali medi su base annua del 2012 segnalano valori superiori a quello nazionale per il Nord-Ovest (+6,77%) e per il Nord-Est (+6,61%). Il fenomeno opposto si manifesta nel Centro, Sud e Isole (rispettivamente +6,27%, +6,08% e +6,23%). Le eccezioni sono rappresentate dalle regioni Valle d’Aosta ed Emilia Romagna per il Nord (+4,66% e +6,27%), per il Centro da Toscana, Umbria e Marche
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analizzare è il caso della regione Liguria. I trasporti locali urbani subiscono un rincaro del +2,20% inferiore a quello nazionale (+4,60%), mentre per quelli extraurbani la variazione tendenziale media ammonta all’1,50%. In data 17 settembre 2012 si cominciano ad applicare le nuove tariffe dell’Atp333. L’abbonamento integrato bus-treno registra una crescita del +0,70% per una tratta inferiore a 10 Km (si passa da 60€ a 61,40€), mentre per un tragitto superiore l’aumento è del 2,60% (da 69€ a 70,80€)334. Nei primi mesi del 2013 si assiste a una forte decelerazione e nel mese di aprile si registra addirittura una variazione negativa (-0,20%). Si nota nel comparto analizzato un dato tendenziale medio dello 0,48% per gli acquisti di automobili. Si segnala una contrazione del numero di immatricolazioni del -16% a marzo rispetto al medesimo periodo temporale dell’anno precedente (sono stati stipulati 128.000 contratti). Il numero di acquirenti è passato dal 7,10% al 6,80%. Anche la spesa media sostenuta denota un rallentamento da 15.413€ a 14.370€. Se si considera il mercato dell’usato il ribasso è più contenuto (-4,40% con 374.783 trasferimenti di proprietà)335. La situazione per i carburanti è stazionaria e la stessa cosa vale per i motocicli e i ciclomotori (+0,27%). A livello locale si evidenzia un ulteriore rincaro per le tariffe di trasporto pubblico urbano nel comune di Genova. Infatti, il biglietto di corsa semplice dal 1 marzo 2013 subisce una maggiorazione di 10 centesimi raggiungendo complessivamente un prezzo di 1,60€, cifra più alta registrata in Italia (a Milano e Roma il valore è pari a 1,50€)336. In Trentino Alto Adige, nel mese di aprile il tasso di crescita tendenziale è pari al -0,30%. I maggiori rincari si verificano per le voci “trasporto
marittimo e per vie d’acqua interne” (+8,90%) e “trasporto ferroviario” (+3,30%) che
vengono adeguatamente controbilanciate dai rallentamenti riguardanti Gpl (-4,30%) e voli internazionali (-3,30%)337.
(+6,77%, +6,65% e +6,58%), per il Sud da Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria (+6,76%, +6,55%, +8,63% e +6,91%) e dalla Sardegna per le Isole (+6,58%).
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Si tratta dell’azienda che si occupa del servizio di trasporto per Genova e Provincia.
334 Fonte: http://www.lig.camcom.it 335 Fonte: http://www.osservatoriofindomestic.it 336 Fonte: Ibidem. 337 Fonte: http://www.tn.camcom.it
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